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Confapi alla conferenza sulla ricostruzione dell’Ucraina

Confapi ha partecipato, con una delegazione di aziende, all’Ukraine Recovery Conference che si è svolta a Roma nelle giornate del 10 e 11 luglio e ha riunito rappresentanti di governo, organizzazioni internazionali, operatori economici e società civile italiani, ucraini ed europei.
L’evento ha rappresentato un momento strategico del percorso politico dedicato alla ricostruzione dell’Ucraina anche attraverso un approccio che valorizzi la partecipazione di tutta la società civile e del sistema produttivo.
Obiettivo principale della Conferenza è stato quello di promuovere il supporto e gli investimenti per la ricostruzione e l’ammodernamento dell’Ucraina, attraverso l’assistenza di emergenza, progetti di recupero, il sostegno al processo di allineamento delle politiche ucraine agli standard e ai valori europei, la creazione di condizioni favorevoli per lo sviluppo dell’imprenditoria privata.

Le aziende Confapi hanno potuto anche partecipare alla piattaforma di networking volta alla creazione di contatti, opportunità di collaborazione e di scambi tra gli stakeholders italiani, ucraini e internazionali. Il MAECI ha inoltre selezionato la società CHD, associata Confapi, tra gli operatori ospitati negli stand espositivi di parte italiana, grazie al riconosciuto contributo tangibile al processo di sicurezza e ricostruzione nei territori colpiti dal conflitto, attraverso un progetto per la realizzazione di un Centro Nazionale di Sminamento e di una Scuola di Formazione per Sminatori.
Le nostre aziende hanno portato il proprio know how e le proprie eccellenze, mostrando ancora una volta il valore del Made in Italy nel mondo.

Dazi. Camisa: shock enorme ma evitare toni barricaderi

“L’applicazione dei dazi USA al 30% sull’import europeo rappresenterebbe per il settore industriale italiano uno shock di enormi proporzioni. Tuttavia occorre mantenere la calma ed evitare i toni barricadieri al fine di intavolare con Washington un tavolo negoziale”. Lo dichiara il Presidente di Confapi, Cristian Camisa.

“Non va dimenticato – aggiunge – che le imprese statunitensi necessitano di componentistica dall’estero e in questo campo l’Italia può mettere sul tavolo le sue eccellenze per cercare una riduzione o cancellazione dei dazi. La filiera italiana dell’industria può trovare delle opportunità nell’attuale contesto di caos, ma è fondamentale che anche le Istituzioni svolgano il proprio ruolo, impostando una politica industriale che guardi al futuro. Occorre che il Governo capisca su quali settori industriali puntare e si attrezzi con una miscela di incentivi e sussidi per permettere alle aziende italiane di giocare ad armi pari con gli altri competitor internazionali. Al contempo vanno promossi progetti di collaborazione e aggregazione per le Pmi industriali nonché elaborare una strategia di approvvigionamento di materie prime per mitigare il rischio di ritorsioni da parte del Governo di Pechino”.
“Lo sbocco in altri mercati – conclude il Presidente di Confapi è – certamente utile ma nessun mercato potrà mai sostituire quello statunitense”.