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“La piccola impresa che vorrei”: finale martedì 13 maggio

Informiamo le aziende associate che martedì 13 maggio al Teatro Cenacolo Francescano di Lecco, dalle ore 9.30, si terrà l’evento finale del concorso “La piccola impresa che vorrei”.

Sono invitate tutte le aziende associate a partecipare, in particolare gli imprenditori che hanno fatto da tutor alle classi. 

Per partecipare scrivere a comunicazione@confapi.lecco.it. 

Queste le classi in concorso: 3O, 3Q, 3P Fiocchi di Lecco – 3ASUE, 3BSUE, 3CSUE Bertacchi di Lecco – 3BECE, 3B en/m, 4CITL Badoni di Lecco – 5A e 5B Professionale Parini di Lecco – 3 e 4 operatore alimentare e sala Bar, 4 tecnico del legno CFP Aldo Moro di Valmadrera – 3 AFM IMA di Lecco – 3A e 4A LS, 4A SIA, 4B AFM, 4B LM, 4C scienze umane del Pinchetti di Tirano – 5B informatica Saraceno-Romegialli di Morbegno, 2AFM Da Vinci di Chiavenna.
 
Queste le aziende-tutor alle classi: Bermec di Talamona, Co.El di Torre de’ Busi, Dell’Oca di Andalo Valtellino, Dispotech di Gordona, Growermetal di Calco, DG TS di Prata Camportaccio, IMSA Srl di Lecco, Ita di Calolziocorte, Latteria di Chiuro, MAB di Lecco, Molino Anselmo Colombo di Paderno d’Adda, Novastilmec di Garbagnate Monastero, Pura Comunicazione di Sondrio, Rapitech di Lecco, SCT Informatica di Lecco, Sepam di Galbiate, STF di Barzago, S.T.M. di Delebio, Tamil di Valgreghentino, Tecnofar di Gordona, Torneria Automatica Alfredo Colombo di Verderio, Vincit di Valmadrera, VML di Brivio. 

La giuria è composta da: Davide Gianola (vice-presidente di Confapi Lecco Sondrio), Micol Gabbioni (vice-presidente Gruppo Giovani Imprenditori), Paolo Bertoni (consigliere Confapi Lecco Sondrio), Anna Masciadri (responsabile comunicazione Confapi Lecco Sondrio), Katia Sala (giornalista e presentatrice). 

Alla classe vincitrice andranno 4 mila euro, alla seconda classifica 3 mila euro e alla terza 2 mila euro: le somme dovranno essere usate per finanziare l’acquisto di materiale scolastico o attività scolastiche. 
 

“Ragazze in lab” martedì 10 maggio all’istituto Badoni

Sabato prossimo, 10 maggio, all’Istituto Badoni di Lecco si terrà “Ragazze in lab”, un evento che abbiamo voluto fortemente organizzare con il Politecnico di Lecco anche quest’anno per far provare alle studentesse delle scuole secondarie di primo grado i laboratori della scuola lecchese e, a seguire, i genitori potranno dialogare con docenti e imprenditrici che operano sul nostro territorio.

Presente la prorettrice del Politecnico Manuela Grecchi e per la nostra associazione Barbara Mauri, titolare dell’azienda metalmeccanica TMC di Cesana Brianza.

L’obiettivo è incoraggiare le ragazze a intraprendere percorsi scolastici di formazione STEM (science, technology, engineering and mathematics).

Confapi in audizione sul Def: necessaria coraggiosa politica industriale

Confapi, rappresentata dal Vicepresidente nazionale, Francesco Napoli, è stata audita dalle Commissioni riunite Bilancio di Camera e Senato in merito all’attività conoscitiva preliminare all’esame del Documento di finanza pubblica 2025 (ex Def).
“Il documento – ha spiegato Napoli – si inserisce in uno scenario preoccupante: produzione industriale in calo costante negli ultimi ventiquattro mesi, riduzione del 2,3% dei prestiti alle imprese su base annua a cui si aggiungono le tensioni internazionali, la spada di Damocle dei dazi USA e le difficoltà in altri mercati e aree geografiche internazionali”.
Per Confapi, dunque, ora più che mai occorre un piano industriale sistemico. È quindi imprescindibile adottare scelte coraggiose e strategiche, implementando politiche industriali mirate e investimenti coerenti per rilanciare il sistema produttivo nazionale. L’obiettivo è quello di rafforzare la resilienza e la competitività delle Pmi industriali, creando un contesto economico più dinamico e sostenibile. In questa direzione, a livello europeo è necessario rivedere le attuali regolazioni previste dal Green Deal – le cui implicazioni stanno mettendo a dura prova settori chiave come l’automotive – su cui la Commissione Europea sta adottando misure di semplificazione quali il pacchetto Omnibus I, per esempio sul CBAM. 
Sul tema Energia, si ritiene indispensabile introdurre strumenti emergenziali automatici e tempestivi per affrontare in modo strutturale le forti fluttuazioni dei prezzi energetici, limitandone l’impatto. Confapi ha ribadito l’importanza di prevedere che l’azzeramento della componente ASOS degli oneri di sistema, relativa al sostegno delle energie rinnovabili e alla cogenerazione, valga anche per le imprese in media tensione.
Nell’ambito del Piano Transizione 5.0, il Def segnala poi che ad oggi sono stati prenotati circa 500 milioni di euro, a fronte di un plafond di 6,2 miliardi. Alla luce di questo, per Confapi sarebbe utile avviare una riflessione sull’opportunità di destinare parte delle risorse residue (circa 5,7 miliardi di euro) al sostegno dell’autoconsumo energetico, in particolare per le Pmi manifatturiere.
In merito alle riforme strutturali, Confapi ha espresso la necessità di procedere con la piena attuazione della riforma fiscale, che dovrà alleggerire e semplificare gli adempimenti a carico tanto dei cittadini quanto degli imprenditori. È ormai imprescindibile un intervento mirato sul cuneo fiscale anche lato imprese e in una prospettiva di crescita e sviluppo delle nostre aziende, è necessaria la detassazione degli utili di esercizio portati a capitale sociale.
Infine il Def dà conto dell’avvenuta consultazione pubblica sul Libro Verde per una nuova strategia di politica industriale, a cui Confapi ha partecipato attivamente. In questa direzione, si ritiene strategico aggiornare e integrare la mappatura delle filiere produttive già delineata nel Libro Verde, per costruire un sistema industriale moderno, dinamico e capace di generare valore condiviso.

Energia. Camisa: appello al governo per sostenere pmi industriali

“Continuiamo a ribadire che l’energia e i relativi costi rappresentano una delle principali criticità per il sistema produttivo italiano, in particolare per le Pmi industriali. Purtroppo dobbiamo constatare che, a differenza di quanto auspicato, nell’ultimo Dl Bollette non sono state adottate misure per ridurre il costo dell’energia per le imprese a media tensione”. Lo afferma il Presidente di Confapi Cristian Camisa.
 
“In particolare – spiega – non si è presa in considerazione la possibilità che l’azzeramento della componente Asos degli oneri di sistema, relativa al sostegno delle energie rinnovabili e alla cogenerazione, valesse anche per questo tipo di imprese. Ora occorre dirottare le risorse inutilizzate del Pnrr per supportare impianti fotovoltaici con batterie di accumulo per autoproduzione poiché è l’unico sistema disponibile, veloce ed efficace per abbattere i costi delle bollette di tutte le imprese micro, piccole, medie e anche grandi energivore. L’accumulo sarà fondamentale sia per la rete che per le aziende per mitigare i prezzi nelle fasce di maggior produzione delle rinnovabili e per utilizzare al meglio l’energia prodotta e non autoconsumata”.
 
“Confapi – aggiunge Camisa – si propone come interlocutore privilegiato per rappresentare le Pmi industriali, forte anche del fatto che non ha al suo interno conflitti di interesse tra produttori e consumatori di energia. Settori chiave come l’automotive e la filiera del bianco, che stanno già affrontando una crisi di natura strutturale con gravi ripercussioni in termini sia di produttività sia di tenuta occupazionale, sono particolarmente esposti alla volatilità dei prezzi dell’energia aggravati dalle criticità legate alla sicurezza energetica. Bisognerebbe lavorare sugli oneri di sistema e sulla formazione del prezzo dell’energia elettrica dando più peso alle energie rinnovabili e meno al gas. Andrebbe inoltre – conclude il Presidente – introdotta una categoria intermedia tra energivore e non energivore, che tenga conto dell’incidenza percentuale dell’energia sul costo di produzione o sul fatturato, indipendentemente dal consumo assoluto”.
 
 

Camisa: collaborazione con Turchia fondamentale per nostre pmi

“La collaborazione tra Pmi industriali italiane e turche rappresenta un’opportunità strategica per entrambe le economie, grazie alla complementarità dei rispettivi sistemi produttivi, alla posizione geografica favorevole e ai legami commerciali consolidati. L’Italia e la Turchia rappresentano due ponti naturali tra l’Europa e l’Asia e tra il Mediterraneo e il Medio Oriente e questa posizione strategica ha reso entrambi i Paesi storicamente protagonisti nel commercio internazionale, favorendo la costruzione di un partenariato economico solido e duraturo”. Lo ha detto il Presidente Cristian Camisa intervenendo al Forum imprenditoriale Italia-Turchia a Roma, organizzato dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e ICE Agenzia.

“Il nostro obiettivo oggi – ha aggiunto – è mettere in risalto il ruolo cruciale che le Pmi industriali italiane possono svolgere nel rafforzamento delle relazioni economiche con la Turchia. Tali realtà imprenditoriali trovano nella Turchia un mercato dinamico e ricettivo, un importante hub produttivo e logistico e un sistema orientato alla manifattura, con settori particolarmente sviluppati come l’automotive, il tessile, l’agroalimentare, l’edilizia e l’energia oltre a potenziali partner per joint venture, forniture e collaborazioni industriali, partnership commerciali, accordi di distribuzione”.

A margine del Forum, Camisa ha sottoscritto un Memorandum d’Intesa con Mahmut Asmalı, Presidente di Musiad, l’Associazione turca degli Industriali e degli Imprenditori Indipendenti. Grazie alla cooperazione con Musiad saranno facilitate partnership economiche tra i due Paesi e una condivisione di conoscenze e best practices fondamentali per migliorare la competitività delle Piccole e Medie Imprese Industriali. Il protocollo, inoltre, mira a rafforzare la cooperazione tra Confapi e Musiad per migliorare e promuovere la cooperazione bilaterale nel commercio e negli investimenti, al fine di favorire la crescita economica tra Italia e Turchia, con particolare attenzione alle Pmi industriali.