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Credito imposta autotrasportatori: definite le modalità di accesso

L’art. 3 del Dl 50/2022 ha previsto un credito di imposta nella misura del 28% della spesa sostenuta nel primo trimestre dell’anno 2022 per l’acquisto del gasolio impiegato dagli autotrasportatori di veicoli, di categoria euro 5 o superiore, utilizzati per l’esercizio di attività di trasporto, al netto dell’Iva, comprovato mediante le relative fatture d’acquisto.

Con il decreto del Ministero delle Infrastrutture e delle Mobilità sostenibili del 13 luglio 2022 e con il decreto direttoriale del 29 luglio 2022 sono state definite le modalità di erogazione delle risorse finanziarie destinate all’agevolazione, pari a 496.945.000 euro.

Sono state inoltre rese disponibili sul sito del Ministero alcune faq (suddivise in tre gruppi e datate rispettivamente 5 agosto, 29 agosto e 1° settembre, ma tutte aggiornate al 1° settembre 2022).

Per il riconoscimento del credito d’imposta, i destinatari del beneficio devono presentare l’istanza esclusivamente attraverso la piattaforma predisposta dall’Agenzia delle Dogane e dei monopoli, che acquisisce i dati secondo gli specifici modelli messi a disposizione.

La presentazione delle istanze per richiedere il credito d’imposta avviene, attraverso la suddetta piattaforma, a decorrere dalla data comunicata dalla Direzione generale per la Sicurezza stradale e l’Autotrasporto sul sito del Ministero. Il portale web sarà fruibile per un periodo di 30 giorni dalla data di apertura.

Stando alle indicazioni fornite sul sito dell’Agenzia delle Dogane, aggiornate al 2 settembre, e con comunicato del Ministero del 3 settembre, la piattaforma sarà disponibile dal 12 settembre.

Il credito d’imposta verrà comunque assegnato nei limiti delle risorse disponibili in base all’ordine cronologico di presentazione delle istanze e nel rispetto dei limiti del Registro nazionale degli Aiuti di Stato.

Il credito è utilizzabile esclusivamente in compensazione mediante il modello F24 ex art. 17 del Dlgs. 241/97, senza applicazione dei limiti alle compensazioni di cui agli artt. 1 comma 53 della L. 244/2007 e 34 della L. 388/2000.

In particolare, il credito d’imposta è utilizzabile presentando il modello F24 unicamente attraverso i servizi telematici messi a disposizione dall’Agenzia delle Entrate, pena il rifiuto dell’operazione di versamento, decorsi dieci giorni dalla trasmissione dei dati.

Credito utilizzabile decorsi 10 giorni dalla trasmissione dei dati

Il Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili, per il tramite dell’Agenzia delle Dogane e dei monopoli, trasmette infatti all’Agenzia delle Entrate, con modalità telematiche definite d’intesa, l’elenco delle imprese ammesse a fruire dell’agevolazione e l’importo del credito d’imposta concesso.

Il credito d’imposta non concorre alla formazione del reddito e dell’Irap e non rileva ai fini del rapporto di cui agli artt. 61 e 109 comma 5 del Tuir.

Inoltre, il credito d’imposta è cumulabile con altre agevolazioni che abbiano ad oggetto i medesimi costi, nei limiti del costo sostenuto.

(MF/ms)
 




Rassegna stampa indagine Api costi energia per aziende

Lunedì 6 settembre 2022 abbiamo diffuso i risultati dell’indagine condotta tra le nostre associate sul tema rincari energia. 

Questi gli articoli pubblicati: 

 




Piano nazionale di contenimento dei consumi di gas naturale

Trasmettiamo in allegato in anteprima il Piano nazionale di contenimento dei consumi di gas naturale, presentato durante Consiglio dei Ministri della scorsa settimana.

Il Piano riporta che al momento il riempimento degli stoccaggi risulta essere all’83%, in linea con l’obiettivo del 90% per mettere in sicurezza il sistema e contiene le azioni introdotte per mettere in sicurezza gli approvvigionamenti di gas per l’inverno.

  • Approvvigionamento – Secondo il piano, l’insieme delle iniziative introdotte consente di sostituire entro il 2025 circa 30 miliardi di Smc di gas russo con circa 25 miliardi di Smc di gas di diversa provenienza, colmando la differenza con fonti rinnovabili e con politiche di efficienza energetica.
  • Allerta UE – L’obiettivo di riduzione del 7%, in caso di “Allerta UE”, comporta che l’Italia sarebbe chiamata ad effettuare una riduzione dei propri consumi di 3,6 miliardi di Smc di gas naturale.
  • Piano contenimento dei consumi prevede:
    • la massimizzazione della produzione di energia elettrica, nel settore termoelettrico, con combustibili diversi dal gas oltre che la citata accelerazione delle energie rinnovabili nel settore elettrico;
    • le misure di contenimento nel settore riscaldamento;
    • un insieme di misure comportamentali nell’uso efficiente dell’energia che saranno promosse attraverso una apposita campagna informativa istituzionale. Saranno volontarie e saranno integrate ove necessario da strumenti di sostegno alla scelta del comportamento efficiente;
    • il contenimento volontario dei consumi nel settore industriale, su cui è aperto un confronto con le categorie produttive in modo da valorizzare tutte le opportunità a basso impatto sulla produzione e comunque salvaguardando i settori strategici, come da Regolamento UE. Tali misure andrebbero a potenziare quanto già oggi comprende il sistema in termini di servizio di “interrompibilità volontaria” nonché gli altri strumenti compresi nel Piano di emergenza del sistema italiano del gas naturale per la gestione attiva della sicurezza nei casi di criticità o di emergenza.
Le conclusioni del Piano riportano che le stime dell’impatto di tutte le misure di contenimento portano ad un potenziale di circa 5,3 miliardi di Smc di gas, considerando la massimizzazione della produzione di energia elettrica da combustibili diversi dal gas (circa 2,1 miliardi di Smc di gas) e i risparmi connessi al contenimento del riscaldamento (circa 3,2 miliardi di Smc di gas), cui si aggiungono le misure comportamentali da promuovere attraverso campagne di sensibilizzazione degli utenti ai fini di un comportamento più virtuoso nei consumi.

(MP/am)




Energia: quasi il 70% delle aziende Api Lecco Sondrio sta aumentando i listini e il 75% chiede di mettere un tetto al prezzo del gas

E’ un grido di allarme corale quello che si sta elevando dalle piccole e medie imprese di Api Lecco Sondrio: “I costi dell’energia ci stanno mettendo in ginocchio”.
Lo scorso fine settimana abbiamo condotto un’indagine flash tra le nostre aziende associate sulla tematica rincari gas e energia e conseguenze per le aziende, a cui ha partecipato un centinaio di associate, il 66,7% appartenente al settore metalmeccanico.

Ne emerge che i rincari dei prezzi dell’energia stanno pesando molto più di quelli del gas: il lavoro del 32,6% delle imprese è mediamente condizionato da questo fattore, il 25,3% è molto condizionato e il 23,2% dichiara che i costi dell’energia pesano oltre il 50% per il proprio lavoro.
Abbiamo inoltre chiesto alle nostre aziende come intendono fare fronte nell’immediato a questa problematica: il 66,7% ha deciso di aumentare i listini, il 12,9% di fermare la produzione. A questa domanda abbiamo lasciato anche libertà di risposta e tra le risposte troviamo che c’è chi sta vagliando entrambe le soluzioni e chi ha scelto le rinnovabili, ovvero i pannelli solari (2,2%), puntando sul green per una soluzione valida anche per il futuro.
Come ultimo quesito abbiamo chiesto ai nostri imprenditori quale iniziativa vorrebbero che il Governo adottasse a breve e lungo termine per fronteggiare questa situazione. Nell’immediato hanno detto quasi in parità che il 37% vorrebbe continuare con i crediti di imposta, il 36% vorrebbe invece contributi a fondo perduto.

Per quanto riguarda, invece, le soluzioni a lungo termine la voce è unanime: il 75% delle nostre imprese vuole che si metta un tetto al prezzo del gas.

“Il prezzo dell’energia sta spaventando, quando ha superato quota 300 euro la situazione è diventata insostenibile per le imprese, negli ultimi giorni è sceso e stamattina si è rialzato dopo la chiusura del gasdotto Nord Stream – dichiara Enrico Vavassori presidente di Api Lecco Sondrio. Così non possiamo andare avanti a lungo, lo si vede dalla risposta a questo questionario da parte delle aziende, c’è bisogno che il Governo, ma soprattutto l’Europa, intervenga per mettere un tetto al prezzo del gas, per fermare questa speculazione che ha deciso di mettere in ginocchio le aziende europee. Da un paio di giorni sui giornali sta circolando l’ipotesi di una cassa integrazione per l’energia come quella varata per la pandemia, siamo favorevoli, o meglio è quello che il nostro presidente nazionale di Confapi Maurizio Casasco aveva chiesto al Governo Draghi a fine luglio: una cassa integrazione speciale dedicata all’energia. Dovrà essere però identica a quella per il Covid, con una procedura semplificata e che non sia a carico dell’azienda, altrimenti non ne vedo il senso, e dovrà essere accessibile a tutti non solo alle aziende energivore”.

Anna Masciadri
Ufficio Stampa




Ita. Altro bonus ai dipendenti. E la palestra

La Provincia del 2 settembre 2022, servizio sulla nostra associata Ita SpA di Calolziocorte. 




Confapi: Casasco lascerà la presidenza confederazione

Riportiamo alle Aziende Associate la comunicazione arrivata da Confapi.

“Si è svolta il 31 agosto scorso la Giunta nazionale di presidenza di Confapi. Il presidente Maurizio Casasco, a fronte della sua candidatura alle prossime elezioni politiche, ha ribadito la sua intenzione di lasciare il vertice della Confederazione seppur lo statuto ne preveda la possibile continuazione.

La Giunta tutta ha espresso la massima stima e unanime apprezzamento per l’operato, la passione e l’impegno profusi da Casasco in questi ultimi dieci anni a favore della confederazione e più in generale nel portare avanti le istanze e i bisogni della piccola e media industria privata italiana.

Casasco resterà in carica per accompagnare Confapi alla prossima elezione del nuovo presidente”.

(MP/am)

 
 




Risorse dal Mise: bando “Disegni +”

Dopo il bando Brevetti+, in agosto 2022 è stato pubblicato anche il bando Disegni+ 2022 che intende supportare le Pmi nella valorizzazione di disegni e modelli attraverso agevolazioni concesse nella forma del contributo in conto capitale.
Tutte le informazioni si trovano sul sito del Mise, il Ministero dello Sviluppo Economico.

Chi può partecipare
Le Pmi aventi sede legale ed operativa in Italia che abbiano registrato un disegno/modello dal 1° gennaio 2020 e comunque in data antecedente la presentazione della domanda di partecipazione.

Caratteristiche dell’agevolazione e spese ammissibili
L’agevolazione è pari all’80% delle spese ammissibili, con contributo massimo ottenibile pari a € 60.000. Nel bando è presente una tabella con le diverse tipologie di spesa ammissibili, con i loro massimali di importo. Il progetto e le relative spese ammissibili devono essere concluse entro 9 mesi dalla notifica del provvedimento di concessione.

Modalità e scadenza
La misura è in regime de minimis e la procedura di valutazione è «valutativa a sportello». Apertura sportello alle ore 9.30 di martedì 11 ottobre 2022 fino ad esaurimento delle risorse disponibili. Le risorse, solitamente, esauriscono in pochi minuti.

Cliccando qui potete vedere la seconda puntata di “Bandi Flash” la video-rubrica di ApiTech in cui i nostri esperti spiegano in pochi minuti le opportunità per le imprese con i bandi “Brevetti+” e “Disegni+”.

(SN/am)




Formazione 4.0: credito d’imposta 2022 elevato fino al 70%

Il credito d’imposta formazione 4.0 è una misura agevolativa, introdotta dall’articolo 1, commi da 46 a 56, L. 205/2017, destinata alle imprese che scelgono di investire nella formazione del proprio personale dipendente, con particolare riferimento alle materie aventi ad oggetto le c. d. “tecnologie abilitanti” per il processo di trasformazione tecnologica e digitale previsto dal “Piano Nazionale Impresa 4.0”.

L’intervento si affianca ai crediti d’imposta per l’acquisto di beni strumentali materiali ed immateriali 4.0, quest’anno previsti rispettivamente nella misura del 40 e 50 per cento.

In altri termini, chi investe in beni strumentali 4.0 potrebbe avere anche la necessità di formare il proprio organico interno al fine di acquisire consolidare le conoscenze delle tecnologie previste dal Piano nazionale Industria 4.0, quali big data e analisi dei dati, cloudfog computingcyber security, sistemi cyber-fisici, prototipazione rapida, sistemi di visualizzazione e realtà aumentata, robotica avanzata e collaborativa, interfaccia uomo macchina, manifattura additiva, internet delle cose e delle macchine e integrazione digitale dei processi aziendali.

La misura è stata oggetto di diverse modifiche, ultima delle quali ad opera dell’articolo 22 L. 91/2022 di conversione del D.L. 50/2022 (G.U n. 164 del 15.07.2022) che, al fine di rendere più efficace il processo di trasformazione tecnologica e digitale delle piccole e medie impreseha previsto l’incremento delle aliquote del credito di imposta per la formazione 4.0 come segue:

  • dal 50 al 70 per cento delle spese ammissibili nel limite massimo annuale di 300.000 euro per le piccole impresea condizione che le attività formative siano erogate da formatori esterni qualificati (individuati con apposito decreto del Mise) e che i risultati relativi all’acquisizione o al consolidamento delle suddette competenze siano appositamente certificati;
  • dal 40 al 50 per cento delle spese ammissibili nel limite massimo annuale di 250.000 euro per le medie imprese, nel rispetto delle medesime condizioni di cui sopra.
In relazione ai progetti di formazione avviati successivamente al 18 maggio 2022 – data di entrata in vigore del D.L. 50/2022 – la maggiorazione del credito d’imposta formazione 4.0 trova applicazione solo nel caso in cui le attività formative siano erogate da soggetti qualificati esterni all’impresa.
A tal fine, si considerano soggetti qualificati, oltre ai soggetti indicati all’articolo 3, comma 6, D.M. 04.05.2018, così come integrato dall’articolo 1, comma 213, L. 160/2019 anche:
  • centri di competenza ad alta specializzazione di cui all’articolo 1, comma 115, L. 232/2016 e
  • gli European Digital Innovation Hubs selezionati a valle della gara ristretta europea di cui alla decisione della Commissione europea c/2021/7911 e definiti dall’articolo 16 Regolamento Ue 2021/694 del Parlamento europeo e del Consiglio che istituisce il Programma Europa Digitale per il periodo 2021-2027.
L’applicazione della maggiorazione è subordinata al previo accertamento del livello di competenze sia di base e sia specifiche dei destinatari delle attività formative nelle tecnologie rilevanti per la trasformazione tecnologica e digitale dei processi aziendali.
L’accertamento iniziale del livello di competenze di ciascun singolo dipendente avviene attraverso la somministrazione, su apposita piattaforma informatica, di un questionario standardizzato, secondo criteri e modalità che verranno stabiliti con decreto direttoriale del Ministro dello Sviluppo economico.

Sulla base del livello di competenze di base e specifiche accertato e in funzione delle esigenze dell’impresa di appartenenza, il soggetto formatore stabilisce il contenuto e la durata delle attività formative di base e specifiche del progetto più adeguate alla singola impresa e ai destinatari, applicando i moduli e i sotto moduli relativi alle diverse tecnologie abilitanti che saranno indicati con il citato decreto direttoriale.

Sul punto si segnala che, per l’applicazione della maggiorazione della misura del credito d’imposta, le attività formative di base e specifiche devono avere una durata complessiva non inferiore a 24 ore.

Fermi restando gli obblighi documentali e dichiarativi previsti dall’articolo 3, comma 3, e dall’articolo 7 D.M. 04.05.2018, l’applicazione del credito d’imposta formazione 4.0 “maggiorato” è inoltre subordinata al superamento di un test finale da parte del dipendente partecipante al corso, da svolgersi secondo i criteri e le modalità indicate nello stesso decreto direttoriale, e al rilascio da parte del soggetto formatore di un apposito attestato che certifichi l’acquisizione o il consolidamento delle competenze nelle tecnologie oggetto del corso di formazione.

Il credito in argomento resta invece pari al 30 per cento delle spese ammissibili per le grandi imprese nel limite massimo annuale di 250.000 euro.

Per quanto riguarda, invece, i progetti di formazione avviati successivamente alla data di entrata in vigore del D.L. 50/2022 che non soddisfino le condizioni previste dall’articolo 22, comma 1, del citato decreto (ad esempio, in caso di formazione interna “non qualificata”), le misure del credito d’imposta scendono al 40 per cento (piccole imprese) e al 35 per cento (medie imprese).

La misura del credito d’imposta è infine aumentata per tutte le imprese, fermo restando i limiti massimi annuali, al 60 per cento nel caso in cui i destinatari della formazione ammissibile rientrino nelle categorie dei lavoratori dipendenti svantaggiati o molto svantaggiati, come definite dal decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali del 17.10.2017.

(SB/mc)




Piattaforma Tnt/Fedex: aggiornamento modalità operative

Ricordiamo la convenzione sottoscritta con Tnt Global Express SrlFedex a favore delle aziende associate Api Lecco e Sondrio relativa al servizio di consegna in Italia e all'Estero.
 
Modalità di utilizzo del servizio
Chi fosse interessato al servizio è pregato contattare Apiservizi Srl
Ad ogni Azienda verrà assegnata una password personale con la quale accedere al sito internet mytnt.it per le prenotazioni dei ritiri e dove trovare tutte le info e condizioni generali relative alle spedizioni (limiti peso, assicurazioni etc.)
Apiservizi Srl riceverà direttamente da TNT la fattura relativa alle spedizioni effettuate, e quindi fatturerà con periodicità quindicinale (per l'estero) e mensile (per l'Italia) le  spedizioni del mese ed ogni altra eventuale spesa accessoria alle aziende che avranno usufruito del servizio
 
A supporto è attivo il servizio clienti :

  • telefonando al n. verde 199.803.868
  • collegandosi al sito https://www.tnt.it/customeronline "contattaci online"

In pochi secondi potrete:

  • prenotare, modificare, sollecitare e annullare un ritiro
  • richiedere informazioni su una spedizione già affidata a TNT
  • calcolare tempi e costi di una spedizione
  • gestire un lasciato avviso
  • individuare i punti TNT più vicini
  • segnalare un disservizio

 
 Alleghiamo manuale utilizzo piattaforma e aggiornamento brochure presentazione del servizio.

(MS/ms)
 




Testo Unico sicurezza sul lavoro: ultimo aggiornamento

Con la presente si segnala che la versione più recente del Testo Unico della Sicurezza sul lavoro, D.lgs. 81/2008 con gli aggiornamenti fino ad agosto 2022, è consultabile sul sito ministeriale.

Come noto alle figure coinvolte il testo è comodo da consultare perché è completo di link che permettono di raggiungere rapidamente i richiami ad articoli e commi o interpelli richiamati nel testo stesso.

(SN/bd)