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Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) per crescere sostenibili

Si segnala che la Camera di Commercio Como-Lecco, in collaborazione con Unioncamere, organizza il Desk multi stakeholder in tema di CER.

Comunità Energetiche Rinnovabili: energia ed energie per crescere sostenibili
Giovedì 12 giugno 2025 – dalle 16.00 alle 18.00 presso Lariofiere – Erba

L’incontro è un’occasione di informazione e formazione sulle CER e sulle opportunità di finanziamento per impianti fotovoltaici, ma vuole essere soprattutto un momento di confronto e di conoscenza delle CER presenti sul territorio per facilitare l’adesione da parte di tutti i soggetti interessati. 

Si invita a consultare il programma nella locandina allegata e a procedere all’iscrizione cliccando qui

(SN/am)




CSR report di sostenibilità semplificato: bando camerale per 20 Pmi

L’agevolazione permette a 20 pmi del territorio lariano di accedere gratuitamente alla piattaforma, usufruire di 15 ore di assistenza, ottenere il rapporto e, se di interesse, pubblicarlo.

Piattaforma del CSR report semplificato: cliccare qui 

L’opportunità viene da un bando della Camera di Commercio Como-Lecco, pubblicato sul sito, per rilanciare il servizio che consente alle imprese di redigere un rapporto di sostenibilità semplificato, a misura di Pmi, in vista delle Olimpiadi Invernali Milano-Cortina 2026.

L’Avviso è aperto dal giorno 30 maggio 2025 sino al raggiungimento del numero di 20 imprese, e comunque non oltre la data del 15 luglio 2025. Le domande verranno accolte in base all’ordine cronologico di arrivo sino ad esaurimento dei posti disponibili. Non sono ammesse le aziende che hanno già beneficiato del medesimo contributo con avviso pubblicato il 16 maggio 2022. 

L’obiettivo è fornire alle imprese del territorio un modello di rapporto semplificato che, in modo semplice ed efficace, permetta di approcciare tale tema, non solo durante i giochi invernali, ma anche negli anni futuri.
L’Associazione può fornire le spiegazioni del caso e accompagnare l’impresa in questo percorso, potete contattare Silvia Negri, 0341.282822, silvia.negri@confapi.lecco.it.

Inoltre, l’Associazione propone un corso gratuito di 4 ore, programmato per il 2/07/2025 per conoscere questo strumento e avere gli elementi per valutarne la praticabilità. Vi suggeriamo di partecipare.

(SN/am)




Giornata Mondiale della Terra: 22 aprile 2025

Martedì 22 aprile il mondo celebra una nuova edizione della Giornata Mondiale della Terra. Una ricorrenza che oggi coinvolge 193 paesi.

Il tema ufficiale dell’Earth Day 2025 è “Il nostro potere, il nostro pianeta” (“Our Power, Our Planet”). Un invito forte e chiaro a riconoscere la responsabilità individuale e collettiva che abbiamo nel guidare il cambiamento.

Sul sito di riferimento si trovano i temi e gli eventi della campagna in Italia.

L’obiettivo dichiarato è triplicare la produzione mondiale di energia rinnovabile entro il 2030. Secondo gli organizzatori la sfida dei prossimi anni è quella di conciliare il progresso tecnologico e la sostenibilità ambientale attraverso un ripensamento radicale del modello di sviluppo. Occorre un’intelligenza artificiale veramente intelligente, che non divori risorse ma le ottimizzi, la vera innovazione sarà quella che permetterà di fare di più consumando meno.

Basti pensare che generare immagini con l’AI richiede 2.907 kWh ogni 1.000 operazioni. Significa che ogni volta che chiediamo all’intelligenza artificiale di creare un’immagine, consumiamo l’energia necessaria per ricaricare completamente uno smartphone per 242 volte. Di questo si è parlato durante l’AI Action Summit di Parigi, dove esperti da tutto il mondo hanno lanciato l’allarme sulla necessità di una regolamentazione. Sul sito dell’evento parigino sono disponibili i contenuti principali.

(SN/am)




Report di sostenibilità: più tempo per le pmi

Lo hanno chiamato Stop the clock il provvedimento che fa scivolare di due anni gli obblighi di rendicontazione degli indicatori ESG per le Pmi, indicatori legati ai 17 obiettivi di sostenibilità delle nazioni unite per il 2030.

Il Parlamento europeo ha approvato ai primi di aprile 2025 a larga maggioranza la proposta Omnibus “stop-the-clock” che prevede il rinvio dell’applicazione della CSRD e della CSDD. A questo punto si attende solo l’approvazione formale del Consiglio europeo per rendere ufficiali le nuove scadenze e dare alle aziende maggiori certezze sulle tempistiche da rispettare.

Sul sito del parlamento europeo si trova la news e si potrà a breve consultare il testo ufficiale.

Il Parlamento ha essenzialmente adottato, senza emendarla, la proposta della Commissione:

  • posticipa di due anni l’entrata in vigore degli obblighi previsti dalla CSRD (direttiva sulla rendicontazione di sostenibilità aziendale) per le grandi imprese che non hanno ancora iniziato a rendicontare (al 2027) e per le PMI quotate (al 2028);
  • posticipa di un anno (al 2028) il termine per il recepimento e la prima fase di applicazione della CSDDD (Direttiva sulla due diligence della sostenibilità aziendale).
Il provvedimento è stato approvato con una procedura d’urgenza. Il Consiglio UE e la Plenaria del Parlamento (saltando il consueto esame in commissione parlamentare) hanno approvato il testo della Commissione senza emendamenti, a larga maggioranza (531 voti favorevoli, 69 voti contrari e 17 astenuti). Il consenso ampio lascia pensare che anche la definizione delle nuove coordinate dell’applicazione della rendicontazione sulla sostenibilità possa procedere rapidamente. Il testo approvato dovrà ora essere ratificato dal Consiglio UE a livello ministeriale e, successivamente, verrà pubblicato in Gazzetta Ufficiale dell’Unione europea per l’entrata in vigore.

(SN/am)




Corsi tema sostenibilità nel 2025: risorse da Opnm per coprire i costi

E’ disponibile il bando O.P.N.M. che eroga contributi per l’attività formativa in tema di sostenibilità. E’ scaricabile dal sito Ebm, area bandi, ma lo alleghiamo per comodità.

Il bando vuole rendere più accessibile la diffusione della cultura della sostenibilità, sostenere ed incentivare le Pmi che intendano approfondire i temi dell’innovazione tecnologica sostenibile e della responsabilità sociale per la crescita aziendale.
Il bando 2024 prevedeva che il percorso formativo non potesse essere inferiore alle 8 ore, invece il bando 2025 accetta anche mini percorsi formativi da 2 ore.
Il budget minimo richiedibile è pari a 300 € per corsi e attività formative in tema aspetti ambientali, ESG e sostenibilità.

A titolo puramente indicativo ma non esaustivo i contenuti della formazione potranno riguardare:

Approfondimenti e aggiornamenti sui principali impatti delle aziende metalmeccaniche come la gestione rifiuti, le emissioni in atmosfera, gli scarichi, la gestione degli imballaggi e simili
▪ le certificazioni ambientali (ISO 14001, Regolamento Emas, ma anche 45001)
▪ la Carbon Footprint Analisi, contabilizzazione e misure di riduzione delle emissioni di CO2
▪ Rating ambientali e principali sistemi di autovalutazione
▪ l’analisi del ciclo di vita dei prodotti es metodo LCA
▪ il report di sostenibilità e la Corporate social responsability
▪ Relativamente agli aspetti Social e Governance (degli indicatori ESG), anche i seguenti temi: relazioni tra management e lavoratori / Diversity management & Inclusion / Valutazione sociale dei fornitori.

 
Il testo completo del bando (allegato) contiene tutti i dettagli sui requisiti per la presentazione delle domande, gli importi previsti in base al numero di lavoratori e la documentazione necessaria.
Non è possibile rimborsare spese in autofatturazione.
I formatori devono avere un CV adeguato per l’argomento e rispettare il decreto interministeriale 6 marzo 2013 (criteri da rispettare per docenti – formatori della sicurezza).
Confapi può suggerirvi corsi e attività finanziabili, consigliarvi e supportarvi nello svolgimento delle attività formative e infine supportarvi nella richiesta di queste risorsw.

Nel sito associativo dedicato alla formazione trovate in calendario alcuni corsi sui temi ambientali che potete sfruttare. Si specifica che sono rimborsabili solo i corsi a pagamento e non quelli già finanziati dal FAPI.

Se avete bisogno di confronto e suggerimenti chiamate o scrivete a silvia.negri@confapi.lecco.it

(SN/am)

 




Rendicontazione di sostenibilità: pacchetto europeo “omnibus” marzo 2025

Negli ultimi anni, l’Unione Europea ha introdotto diverse normative per promuovere la sostenibilità e la responsabilità ambientale delle imprese. Tuttavia, la complessità e l’onerosità di tali regolamentazioni hanno sollevato preoccupazioni tra le aziende, in particolare le piccole e medie imprese (PMI). Il Pacchetto Omnibus mira a rivedere e semplificare le principali normative in materia di sostenibilità aziendale con l’obiettivo principale di ridurre gli oneri amministrativi per le imprese, mantenendo al contempo gli ambiziosi obiettivi del Green Deal europeo.  
Le principali novità riguardano:
  1. restrizione del campo d’applicazione della CSRD
Gli obblighi di rendicontazione, ad oggi diretti alle imprese con più di 250 dipendenti, si applicherebbero solo alle grandi imprese con più di 1.000 dipendenti (fermo restando il limite di fatturato superiore a 50 milioni di euro o l’attivo di bilancio superiore a 25 milioni di euro). Verrebbero, inoltre, escluse le PMI quotate.
  1. slittamento di 2 anni dell’entrata in vigore degli obblighi di rendicontazione per
•             grandi imprese che non sono enti di interesse pubblico e che hanno più di 500 dipendenti, ad oggi obbligate a presentare il bilancio di sostenibilità nel 2026 con riferimento all’esercizio 2025 (c.d. wave 2);
•             PMI quotate, ad oggi obbligate a presentare il bilancio di sostenibilità nel 2027 con riferimento all’esercizio 2026 (wave 3).

Tutte le altre novità di marzo 2025 si possono leggere sul sito dell’osservatorio sulla sostenibilità.

(SN/am)
 




Sostenibilità: racconta la tua buona pratica

La Rete Lariana per la transizione sostenibile, di cui Confapi Lecco Sondrio fa parte, offre la possibilità di consultare la buone pratiche altrui e di far conoscere le proprie.

Sul sito camerale si possono consultare per ispirazione le buone pratiche altrui e si possono raccontare le proprie, favorendo uno scambio di idee e mettendo in vetrina le azioni virtuose del territorio lariano.

Con l’occasione si segnala alle imprese che è possibile aderire formalmente alla Rete Lariana e utilizzarne il logo per dare credibilità alle proprie azioni, in particolare quelle nate dalla collaborazione interna alla rete. La sostenibilità è un tema trasversale a tante competenze, che si può attuare solo grazie alla collaborazione fattiva fra soggetti con caratteristiche diverse che possono contribuire in modo specifico. 

Aderenti alla Rete Lariana

Modalità di adesione

Per questi temi potete contattare l’Associazione silvia.negri@confapi.lecco.it

(SN/am)




Bilancio di sostenibilità per le Pmi: le semplificazioni proposte dal pacchetto Omnibus

La Commissione Europea ha presentato lo scorso 26 febbraio 2025 il c.d. Pacchetto Omnibus, che passa ora all’approvazione del Parlamento Europeo, il quale mira a rivedere e semplificare le principali normative in materia di sostenibilità aziendale.

Le diverse normative comunitarie, sin qui emanate per promuovere la sostenibilità e la responsabilità ambientale delle imprese, come la Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD) e il Regolamento sulla Tassonomia, hanno oggettivamente introdotto importanti complessità, che hanno destato preoccupazioni tra le aziende, in particolare tra le piccole e medie imprese (PMI). Il Pacchetto Omnibus ha, dunque, come obiettivo quello di ridurre gli oneri amministrativi per le imprese, mantenendo al contempo gli ambiziosi obiettivi del Green Deal europeo.

Il Commission Work Programme 2025 prevede diverse iniziative di semplificazione e snellimento normativo e burocratico. Il primo pacchetto, c.d. Omnibus, di cui ci occupiamo, interviene sulle normative di sostenibilità, modificando i requisiti di applicabilità delle direttive sulla rendicontazione e sulla tassonomia e prevedendo slittamenti dell’entrata in vigore.

Vediamo quali sono queste modifiche.

In primo luogo, si assiste ad una notevole restrizione del campo d’applicazione della CSRD.

Gli obblighi di rendicontazione, ad oggi diretti alle imprese con più di 250 dipendenti, si applicherebbero solo alle grandi imprese con più di 1.000 dipendenti (fermo restando il limite di fatturato superiore a 50 milioni di euro o l’attivo di bilancio superiore a 25 milioni di euro). Verrebbero, inoltre, escluse le PMI quotate.

Secondo il documento di accompagnamento del provvedimento, questo ridurrebbe il numero di imprese soggette di circa l’80%.

In secondo luogo, la Commissione ha presentato, in una proposta separata e parallela, lo slittamento di 2 anni dell’entrata in vigore degli obblighi di rendicontazione per:

  • le grandi imprese che non sono enti di interesse pubblico e che hanno più di 500 dipendenti, ad oggi obbligate a presentare il bilancio di sostenibilità nel 2026 con riferimento all’esercizio 2025 (c.d. wave 2);
  • le PMI quotate, ad oggi obbligate a presentare il bilancio di sostenibilità nel 2027 con riferimento all’esercizio 2026 (wave 3).
L’obiettivo di questa proposta di rinvio è evitare che alcune imprese siano obbligate a rendicontare per l’anno finanziario 2025 o 2026, per poi essere successivamente esonerate da tale obbligo, e di consentire agli Stati membri di raggiungere un accordo che garantisca in tempi rapidi chiarezza giuridica alle imprese attualmente soggette a CSRD.

Infine, anche per le aziende che resteranno obbligate alla rendicontazione di sostenibilità, viene previsto un alleggerimento dei contenuti di informativa obbligatoria, tramite un intervento di modifica del Regolamento 2023/2772, che riguarda i principi ESRS, che dovrebbero risultare molto snelliti.

La Commissione, tuttavia, rinuncia alla spinta propulsiva che le tematiche ESG possono infondere alle imprese europee, se correttamente interpretate.

Viene, quindi, prevista un’attenzione particolare alle aziende che non rientreranno più nell’ambito della CSRD (con meno di 1.000 dipendenti), per le quali la Commissione intende adottare ufficialmente, tramite atto delegato, uno standard di rendicontazione volontaria, basato sullo standard per le PMI (VSME) elaborato dall’EFRAG.

Tale standard fungerà da scudo, limitando le informazioni che le banche, o le aziende che rientrano nell’ambito della CSRD, possono richiedere alle aziende nelle loro catene del valore con meno di 1.000 dipendenti.

Ulteriori importanti proposte di semplificazioni si assistono anche sul fronte della Direttiva sulla Due Diligence (CSDDD), che obbliga le aziende ad effettuare verifiche in tema di rispetto dei diritti umani dei lavoratori lungo la propria catena del valore. Viene, innanzitutto, proposto lo slittamento generalizzato di un anno per l’entrata in vigore della Direttiva, ma soprattutto vengono limitati i doveri di diligenza alla prima linea della catena, ossia alle imprese con cui si intrattengono rapporti commerciali diretti.

La Commissione prevede, infine, una profonda revisione della Tassonomia, intervenendo con una riduzione di circa il 70% degli indicatori da calcolare per dimostrare l’allineamento delle attività alla sostenibilità ambientale.
 

(MF/ms)




Rete Lariana per la Sostenibilità: martedì 21 gennaio 2025 a Lecco

Si segnala il primo appuntamento dell’anno della Rete Lariana per la Sostenibilità:

Martedì 21 gennaio 2025 a Lecco, ore 15.30  – modalità in presenza, presso gli spazi della Camera di Commercio

Nella locandina allegata ci sono tutti i dettagli, sul sito camerale si trovano le modalità di adesione.

L’invito è per tutte le imprese che vogliono valutare e avvicinarsi ai percorsi per la sostenibilità, l’occasione è buona per conoscere la rete lariana, le iniziative svolte e da svolgere, per ascoltare chi ha già partecipato, per sapere come aderire, per scambiare e apprendere utili suggerimenti.

(SN/am)




In Lombardia con l’Albo Gestori: calcolo gratuito dell’impronta di carbonio

La Sezione Lombardia dell’Albo Nazionale Gestori Ambientali vuole fare da traino nei confronti delle proprie imprese iscritte in un processo virtuoso sulle tematiche della sostenibilità. Per questo offre un servizio di calcolo gratuito della “carbon footprint” per le imprese iscritte. La notizia è riportata nel sito della Camera di Commercio di Milano, presso cui sono insediati gli uffici dell’Albo della Lombardia.

Il progetto, finanziato interamente dalla Sezione Lombardia, ha l’obiettivo di valutare l’impatto delle emissioni di CO2 (indicatori ESG – Scope 1 e 2) legato ai consumi energetici (elettricità, gas, carburanti ecc.), che costituiscono una spesa con impatto significativo sul business e sull’ambiente.
L’iniziativa è rivolta alle imprese iscritte presso l’Albo Nazionale Gestori Ambientali – Sezione Lombardia in almeno una delle seguenti categorie: 1-4-5-8 ma anche la 2bis ovvero quella dei trasportatori di rifiuti in “conto proprio” (produttori che portano i propri rifiuti ai centri di raccolta).
Tutti i dettagli del servizio sono specificati nella presentazione che si allega.

Confapi Lecco Sondrio potrebbe segnalare all’Albo le Pmi associate che siano iscritte anche solo alla categoria 2bis dell’albo, affinchè possano beneficiare di questa consulenza specialistica gratuita, che riguarderebbe non soltanto l’impatto del trasporto, ma l’impatto complessivo dell’azienda dovuto all’uso dell’energia nelle diverse forme, qualunque sia la sua attività, in termini di impronta di carbonio. In particolare l’albo ha stabilito di favorire in modo particolare le Pmi con consumo sopra i 300.000 kwh/anno di energia elettrica o 30.000 mc/anno di metano o altri combustibili.
Si invitano quindi le imprese interessate a contattare Silvia Negri al più presto per utilizzare gli ultimi posti rimasti per avvalersi di questo servizio.
Ecco di seguito alcuni dei benefici che possono avere le imprese che fanno il calcolo della loro Carbon Footprint:

  • Ottenere certificazioni: il calcolo è utile per ottenere certificazioni di sostenibilità
  • Creare un vantaggio competitivo: iniziare un percorso di sostenibilità ti permette di distinguerti dai competitor e ottenere un posizionamento superiore
  • Diventare fornitore: i brand hanno sempre più bisogno del calcolo della carbon footprint dei fornitori per poter misurare le emissioni di scope 3.
  • Vincere bandi e gare: conoscere la propria Carbon Footprint di Organizzazione ti permette di ottenere un punteggio più alto in bandi e gare pubbliche e/o private
 
 (SN/am)