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Licenziamenti. Camisa: sentenza consulta crea ulteriore incertezza in pmi industriali

“Con la sentenza con cui la Consulta ha dichiarato incostituzionale il limite massimo di sei mensilità per l’indennizzo nei casi di licenziamento illegittimo nelle Pmi, numerose aziende che sono già in difficoltà rischiano di avere ulteriori aggravi di costi. La decisione della Corte Costituzionale, infatti, riguarda le imprese sotto i 15 dipendenti che non hanno quindi coperture e liquidità delle grandi aziende: una parte importante del mondo industriale che noi rappresentiamo. Vale la pena ricordare, inoltre, che nei casi in cui le Pmi industriali ricorrano a un licenziamento avviene sempre per una reale necessità, visto quanto è fondamentale per noi ogni singolo collaboratore. La sentenza, insomma, interviene su una norma in vigore da numerosi anni con il risultato di creare incertezza e preoccupazione ad una parte importante del mondo delle Piccole e Medie industrie italiane e non solo. Ci auguriamo che si possa intervenire immediatamente a livello legislativo su un tema così delicato per tutto il nostro mondo”. Lo dichiara il Presidente di Confapi, Cristian Camisa.

Presidente Camisa al forum imprenditoriale Italia-Algeria

Il Presidente, Cristian Camisa, è intervenuto come relatore al Forum Imprenditoriale Italia-Algeria che, in linea con gli obiettivi della Cabina di Regia del Piano Mattei, mira a consolidare un partenariato strategico tra i due Paesi che coniughi sicurezza energetica e cooperazione per lo sviluppo. All’appuntamento sono intervenuti tra gli altri il Premier Giorgia Meloni, il Presidente dell’Algeria, Abdelmadjid Tebboune, il Vicepresidente del Consiglio e Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Antonio Tajani e il Ministro degli Esteri algerino Ahmed Attaf.
Camisa nel corso del suo intervento al panel “Opportunità di scambi e investimenti in Italia e Algeria” dedicato agli investimenti per rafforzare il partenariato industriale tra le Pmi industriali italiane e le imprese algerine, ha portato all’attenzione temi centrali per lo sviluppo delle economie dei due Paesi come il ruolo strategico delle Pmi industriali, la cooperazione, i giovani e la formazione.

“L’Algeria – ha detto – rappresenta una priorità strategica per Confapi. Il nostro obiettivo oggi è mettere in risalto il ruolo cruciale che le Pmi industriali italiane possono svolgere nel rafforzamento delle relazioni economiche con questo Paese. Tali realtà imprenditoriali trovano nell’Algeria un mercato dinamico e ricettivo. Tra i settori chiave, un ruolo di primo piano spetta alla meccanica, cuore pulsante del sistema manifatturiero italiano e comparto strategico anche per lo sviluppo industriale dello stato nord-africano. Con un’età media di soli 28,6 anni, contro i 48,7 dell’Italia, l’Algeria è un Paese giovane, ricco di energie e potenzialità. Anche per questo, la formazione e il sostegno all’imprenditoria giovanile sono quindi leve fondamentali per costruire un futuro sostenibile. È qui che le Pmi industriali italiane possono fare la differenza, portando competenze, tecnologie e un modello industriale flessibile, replicabile e radicato nei territori. Come Confapi – ha specificato – siamo impegnati nel Piano Mattei e da tempo guardiamo strategicamente al continente africano ritenendo che il nostro modello produttivo, economico e sociale possa supportare la crescita e lo sviluppo in una vera logica win-win”.

Camisa ha poi ribadito che “le missioni di sistema sono lo strumento chiave per tradurre questi obiettivi in azioni concrete. A luglio, Confapi ha organizzato insieme a Ice una missione ad Algeri, punto di arrivo di un lavoro avviato già nel 2022 con la firma di un accordo con ANADE, l’Agenzia algerina per l’imprenditoria. Un percorso rafforzato dalla missione istituzionale guidata dal Ministro Tajani nel marzo scorso. Stiamo lavorando ogni giorno – ha concluso – con l’obiettivo di creare importanti opportunità di relazioni commerciali. Continueremo a investire in questa direzione, promuovendo occasioni di incontro e collaborazione tra le Pmi dei due Paesi sempre in un’ottica di partenariato che valorizza entrambi i sistemi, mettendo al centro la crescita condivisa e il trasferimento di know-how”.