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Dell’Oca e Pescosolido eletti in Unionmeccanica nazionale

Nei giorni scorsi a Roma si sono tenute le elezioni per i rinnovi delle cariche delle categorie nazionali di Confapi e due imprenditori del consiglio di Api Lecco Sondrio sono entranti a farne parte e saranno in carica per i prossimi tre anni.

Piero Dell’Oca, titolare dell’azienda Tecnofar di Delebio (Sondrio), è nella giunta di Confapi Unionmeccanica che si occupa del contratto di lavoro di riferimento della maggioranza delle aziende associate ad Api Lecco Sondrio.
Luigi Pescosolido, titolare della Rapitech di Lecco, è componente del comitato direttivo del consiglio nazionale di Unionmeccanica.

Siamo molto soddisfatti di queste cariche – commenta Enrico Vavassori presidente di Api Lecco Sondrio – sono imprenditori del territorio che nel prossimo triennio saranno presenti in questi organismi nazionali e potranno perorare le problematiche, ma anche le proposte, delle nostre imprese”.

Anna Masciadri 
Ufficio stampa

Cabagaglio di Sirone: 800 euro di welfare ai dipendenti per contrastare i rincari

Il periodo di estrema difficoltà per famiglie e imprese continua con rincari spropositati di tutti i beni di necessità e si prevede all’orizzonte un autunno ancora più difficile. Per cercare di venire incontro ai propri dipendenti molte aziende associate ad Api Lecco Sondrio da mesi adottano piani welfare mirati per sostenere servizi e consumi quotidiani.
L’ultima in ordine di tempo a metterlo in pratica è la Cabagaglio di Sirone (Lecco) che ha deciso di erogare 800 euro una tantum agli 89 collaboratori, i quali potranno utilizzare la piattaforma Tre Cuori per servizi inerenti a sanità, salute, buoni spesa, buoni carburante, trasporti, istruzione, sport, assistenza sanitaria, viaggi, cultura, family care e previdenza complementare.

Abbiamo preso questa decisione per aiutare i nostri collaboratori in un periodo storico molto complicato sotto il punto di vista economico – dichiarano i titolari della Cabagaglio Lorenzo, Felice, Renato Tizzoni e Alessandro Galbusera -. Non è di certo qualcosa di risolutivo, è un aiuto concreto in attesa di iniziative importanti da parte del Governo che speriamo arrivino presto come ad esempio il taglio del cuneo fiscale che sarebbe di grande aiuto per tutti i lavoratori. Abbiamo scelto la piattaforma Tre Cuori perché è particolarmente calata sulla realtà territoriale con degli ottimi servizi. Abbiamo anche fatto un giorno di formazione in azienda per capire come sfruttare al massimo le potenzialità di questo servizio che può essere molto utile non solo per il lavoratore, ma anche per gli altri componenti della famiglia”.

L’azienda Cabagaglio, fondata a Lecco nel 1947 e ora con sede a Sirone, occupa 89 dipendenti, è composta da due realtà: la Cabagaglio SpA che produce capsule e fondi per aerosol e la Cabagaglio Packaging che realizza imballaggi per diversi settori: cosmetica, alimentare, nutraceutica.

Sono oltre settanta le aziende associate ad Api Lecco Sondrio che da tre anni usufruiscono del servizio welfare di Tre Cuori, società benefit di Conegliano (Tv) che ha ideato un nuovo modo di fare welfare in cui si prediligono le economie del territorio. Un servizio che nel corso di questi anni è aumentato esponenzialmente ed è destinato a crescere ancora nei prossimi anni.

Anna Masciadri 
Ufficio Stampa

Confapindustria Lombardia: “Indagine congiunturale secondo trimestre 2022: tempesta energia in arrivo per le imprese”

Si sta lavorando, c’è qualche segnale di calo negli ordini, ma il fattore di maggior rilievo è che serpeggia grande preoccupazione tra gli imprenditori lombardi per quello che accadrà tra qualche mese a causa dell’energia. E’ quello che emerge dall’indagine congiunturale relativa al secondo trimestre del 2022 che ha condotto il Centro Studi di Confapindustria Lombardia tra le aziende associate.
Nel primo trimestre i risultati raggiunti dalle imprese associate ci rappresentavano una fase generalmente positiva per le intervistate, con fatturato e produzione in crescita per 6 associate su 10 e aumentavano in modo leggermente meno che proporzionale gli ordini per il 55% degli intervistati.
Nel trimestre in esame, ovvero il secondo, gli ordini segnano un rallentamento vistoso (aumentano per il 47% degli associati, ma per 3 su 10 si riducono) così come produzione e fatturato (in riduzione per il 25% circa delle imprese).
Analizzando i singoli territori, le aree di Brescia e di Varese sembrano reggere fatturato e produzione, a fronte di ordinativi in crescita per più di 5 associati su 10 (e per altri 2 su 10 sono stabili). L’area di Lecco Sondrio soffre una più scarna spinta degli ordinativi, confinata a poco meno di 4 imprese su 10, stabili per poco più di 2 su 10.
L’occupazione spinge maggiormente per l’area di Lecco Sondrio (24%) e Varese (20%), più stabile a Brescia dove aumenta nel 14% dei rispondenti.
Il tema di maggior rilievo che risalta da questa indagine riguarda le aspettative degli imprenditori sulla seconda metà dell’anno causate dalle tensioni sul tema energia: sono pessime le previsioni su prezzi e fornitura energetica.

“Sì, confermo quello che hanno fatto emergere i colleghi in questa indagine – commenta Luigi Sabadini, presidente Confapindustria Lombardia – siamo enormemente preoccupati per quello che ci aspetta tra poche settimane. Come Lombardia siamo parte attiva dialogando costantemente con la Regione per evidenziare questo problema che sta coinvolgendo tutte le imprese. Ieri il presidente di Confapi Maurizio Casasco ha incontrato Mario Draghi, gli ha consegnato il dossier energia che abbiamo preparato e ha portato avanti la richiesta di istituire una cassa integrazione in deroga e di velocissima attivazione a causa degli aumenti dell’energia, tipo quella istituita per il Covid. Per molte aziende oramai è anti-economico produrre, viste le bollette che stanno arrivando e quindi si chiuderanno linee di produzione o produzioni intere per non lavorare in perdita. I ristori non sono sufficienti a colmare i costi esorbitanti ormai raggiunti e la lungaggine burocratica per usufruirne è esasperante. Si parla di stabilire “un tetto” al prezzo del gas da parte dell’Unione europea, concordo, ma deve essere una “sospensione” al mercato, non deve cioè diventare un ulteriore fardello fiscale pagato dai soliti noti. A tutti gli effetti i governi devono avere il coraggio di dire basta e mettere in atto una prova di forza contro chi sta stra-guadagnando sulla pelle di aziende e famiglie”.