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Unionmeccanica Confapi: webinar “CBAM” aggiornamento domani ore 15

Unionmeccanica Confapi, in collaborazione con ICIM Group, ha organizzato per domani, 23 ottobre 2024, alle ore 15 un webinar di informazione e aggiornamento sul CBAM, il Carbon Border Adjustment Mechanism previsto dal Regolamento Europeo 2023/956.
La misura, infatti, interessa tutte le aziende importatrici di beni da settori produttivi ad alta intensità di carbonio – ferro, acciaio, cemento, fertilizzanti, alluminio, elettricità e produzione di idrogeno.
 
Durante l’incontro verranno dapprima condivise le novità relative alla dichiarazione del terzo trimestre 2024 per poi approfondire le modalità di calcolo e procedere infine ad alcuni passaggi di rendicontazione utilizzando i tools messi a disposizione dalla UE.
 
Il webinar si chiuderà con una sessione di Q&A, orientata a chiarire gli elementi generali della normativa.
 
Di seguito il link per il collegamento:

https://us02web.zoom.us/j/81153694618?pwd=RndGWVFxSnV2ZndOenV2VU9hM0hkUT09

ID riunione: 811 5369 4618
Codice d’accesso: 735462

Presidente Camisa incontra il segretario Cisl Sbarra

Incontro nella sede di Confapi tra il Presidente, Cristian Camisa, e il segretario della Cisl, Luigi Sbarra. Sul tavolo l’evoluzione delle relazioni industriali e del mercato del lavoro alla luce dei grandi cambiamenti tecnologici e sociali in atto.
Camisa: “Incontro molto proficuo che dimostra la volontà di proseguire un cammino comune che va avanti da tempo. Il nostro obiettivo è quello di continuare a lavorare insieme attraverso relazioni sempre più forti per rendere migliori aspetti fondamentali a partire dalla sicurezza sul lavoro e dalle nuove tecnologie”.

 

Camisa al Forum Imprenditoriale Brasile – Italia con Tajani

Il Presidente Cristian Camisa a San Paolo, in occasione della missione di Sistema in Argentina e Brasile guidata dal vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani, ha partecipato al Forum Imprenditoriale Brasile – Italia organizzato dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale in collaborazione con Agenzia ICE e la FIESP (Federazione delle Industrie dello Stato di San Paolo).

Il Forum riunisce i più importanti protagonisti della collaborazione economico-commerciale bilaterale e le imprese dei due Paesi con l’obiettivo di rafforzare e sviluppare ulteriormente le relazioni industriali e gli scambi commerciali.

Ad aprire i lavori insieme al ministro Tajani tra gli altri Tarcísio Gomes de Freitas, Governatore dello Stato di San Paolo.

Il Presidente Camisa è intervenuto nel panel sulle prospettive future e sulle nuove opportunità nelle relazioni economiche tra Italia e Brasile, insieme alle principali istituzioni italiane per l’internazionalizzazione, tra cui Sace e Simest. 

“Con la Missione di Sistema in Argentina e Brasile guidata con grande dinamismo dal Vicepremier e Ministro degli Esteri, Antonio Tajani, si stanno mettendo al centro le Piccole e Medie Imprese industriali italiane, il loro valore e la loro voglia di poter collaborare anche su mercati così lontani. Finalmente anche Paesi geograficamente così distanti, ma culturalmente e storicamente così vicini al nostro, vengono considerati una priorità per il Sistema Paese. Sono certo che questa missione sia un inizio di un percorso virtuoso perché la percezione è che anche qui c’è voglia d’impresa e di Italia”. Lo dichiara il Presidente di Confapi, Cristian Camisa, che fa parte della delegazione italiana di imprenditori, manager, aziende e agenzie per l’internazionalizzazione impegnata in questi giorni nei due Paesi sudamericani.
“Il modello su cui lavorare – aggiunge – dovrebbe essere quello che già stiamo utilizzando in Italia ovvero essere al servizio delle filiere per le grandi imprese bypassando il problema della lontananza geografica. Credo sia molto positivo questo gioco di squadra che col Ministro si era già inaugurato sull’area dei Balcani”.
 
Per il Presidente di Confapi è “fondamentale che alla missione stiano prendendo parte anche i principali player del sistema Italia come Sace, Simest, Ice, che possono fornire strumenti per finanziare le imprese che vogliono lavorare sui mercati internazionali. Confapi inviterà i corrispondenti delle altre associazioni datoriali argentine e brasiliane in Italia e soprattutto faremo in modo di organizzare con loro dei B2B per creare occasioni di proficui scambi. Metteremo a disposizione il nostro Contamination Hub, che abbiamo in collaborazione con l’Università di Tor Vergata, in cui ricercatori e imprese si contaminano per produrre idee e progetti che si traducano in azioni concrete. L’obiettivo – conclude Camisa – è quello di far partecipare anche aziende e ricercatori argentini e brasiliani: un modo concreto di confrontarsi per capire le rispettive esigenze e creare progettualità comuni”.
 
 

Camisa a Palazzo Chigi per incontro su piano strutturale bilancio a medio termine

Il Presidente, Cristian Camisa, ha preso parte all’incontro svoltosi nella Sala Verde di Palazzo Chigi, in cui il ministro all’Economia e Finanze, Giancarlo Giorgetti, e il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Alfredo Mantovano, hanno presentato lo schema di piano strutturale di bilancio a medio termine.

“Il Governo – ha dichiarato Camisa – è chiamato a realizzare un difficile equilibrio: far coesistere le misure di riduzione del deficit con un programma di investimenti e riforme per il Paese a medio termine. Per Confapi sono numerose le priorità in tema di investimenti, a partire dalla questione energetica dove occorre un completo cambiamento nel calcolo del costo energetico per mettere in condizioni le nostre imprese di continuare a produrre in Italia e da qui, grazie agli utili generati, far arrivare maggiori entrate nelle casse dello Stato”.

“Bisognerebbe quindi – ha aggiunto il Presidente di Confapi – individuare nel Piano strutturale di bilancio a medio termine, investimenti tesi ad aumentare la produttività delle imprese e a migliorare il potere d’acquisto dei lavoratori in maniera strutturale. Ad esempio, la detassazione del lavoro straordinario, oltre una determinata soglia può rappresentare una leva fiscale utile per incentivare i dipendenti a svolgere ore aggiuntive di lavoro, specialmente in quei settori dove la carenza di personale ostacola la piena capacità produttiva. I dati preliminari del Centro Studi Confapi confermano che i costi iniziali per la detassazione degli straordinari saranno ampiamente compensati dall’aumento della produttività”.

Per quello che riguarda i fringe benefit Confapi “auspica che venga resa strutturale la misura prevista nell’ultima legge di bilancio (esenzione di 1.000 o 2.000 euro a seconda se il dipendente sia con figli a carico) prevedendola però per tutti i dipendenti (ad esempio 1.500 euro) fino a una determinata soglia di reddito. In tal modo si semplificherebbe l’applicabilità della misura oltre a renderla più equa”.

“È fondamentale promuovere – ha detto Camisa – politiche tese a contrastare il fenomeno dei ‘cervelli in fuga’, tutti quei giovani laureati – tra il 5% e l’8% del totale – che emigrano all’estero dopo essersi formati con un doppio costo per la collettività, in termini di formazione e di capitale umano. Parallelamente, sarebbe auspicabile l’introduzione di una defiscalizzazione e/o di misure premiali per le imprese che investono, anche in forma aggregata, in welfare aziendale collegato all’incremento della natalità, nella realizzazione di strutture dedicate ai servizi di assistenza all’infanzia e figli minori dei dipendenti quali, ad esempio, asili aziendali, centri estivi o campus per bambini, strutture sportive, favorendo così una più ampia diffusione di questi strumenti”.

In tema di riforme, infine, per Confapi le priorità sono rappresentate dal fisco, in particolare dall’abbattimento del cuneo fiscale lato imprese, dalla giustizia e dalla semplificazione”.

Confapi in audizione congiunta sul Piano Strutturale di Bilancio 2025-2029

Confapi, rappresentata dal Vicepresidente Francesco Napoli, è stata audita oggi dalle Commissioni Bilancio riunite di Camera e Senato sul Piano strutturale di Bilancio 2025-2029.
“Crediamo fermamente – ha spiegato Napoli nel corso del suo intervento – che le Pmi industriali debbano essere poste al centro delle politiche economiche e fiscali del Paese. È fondamentale adottare un approccio strategico che valorizzi il nostro sistema produttivo, rendendolo competitivo e sostenibile nel tempo, contribuendo in concreto per garantire un futuro di crescita per l’Italia e per il comparto industriale che ha da sempre rappresentato un’eccellenza nel mondo”.
Per Confapi “la sfida più grande che abbiamo di fronte è quella di bilanciare la riduzione del deficit con l’implementazione di riforme strutturali e investimenti strategici che migliorino la competitività delle nostre imprese. Una sfida, quella italiana, che si affianca a quella europea con la necessità di interventi coordinati da parte degli Stati membri in tre aree prioritarie: un’innovazione più rapida per contribuire ad aumentare la produttività europea; la riduzione dei prezzi dell’energia coniugando decarbonizzazione e competitività; una vera e propria politica economica europea basata sulla sicurezza delle risorse”.
Napoli si è soffermato in modo particolare sulla questione energetica. “Uno degli aspetti più urgenti da affrontare – ha sottolineato – è l’aumento dei costi energetici e delle materie prime. Le imprese italiane stanno affrontando uno svantaggio competitivo notevole rispetto ai partner europei, con costi energetici significativamente più alti. Crediamo non sia più procrastinabile un piano pluriennale per l’energia, con l’obiettivo di: disaccoppiare il prezzo dell’energia elettrica da quello del gas, per ridurre l’impatto delle fluttuazioni internazionali sulle imprese nonché di estendere alle Pmi industriali i Power Purchase Agreement (PPA), contratti di lungo termine per l’acquisto di energia rinnovabile a prezzi stabiliti.  Proponiamo di incentivare PPA multi-acquirenti per le Pmi, consentendo l’aggregazione per l’acquisto di energia verde.
Tra gli altri temi portati da Confapi all’attenzione dei parlamentari la necessità di aumentare la produttività e il potere d’acquisto dei lavoratori attraverso la detassazione del lavoro straordinario, il rafforzamento della detassazione dei premi di produttività e la resa strutturale della soglia di esenzione dei fringe benefit aziendali per i dipendenti. Napoli ha anche posto l’accento sulla necessità di contrastare la denatalità, di gestire l’immigrazione qualificata e di adottare una strategia italiana per la competitività, connessa a quella europea, che dia centralità all’industria manifatturiera e che valorizzi le indiscusse capacità sul piano dell’innovazione e di resilienza delle piccole e medie industrie puntando in maniera concreta sulla transizione ecologica e digitale che sia realmente sostenibile pragmatica e competitiva.
“Un altro pilastro essenziale per il rilancio delle Pmi – ha concluso il Vicepresidente – è la riforma della giustizia. Confapi chiede che si concluda il percorso di riforma, garantendo tempi certi e procedure snelle per risolvere le controversie. Inoltre, è fondamentale ridurre gli oneri normativi e burocratici che gravano in maniera sproporzionata sulle Pmi rispetto alle grandi aziende. La riduzione degli obblighi di rendicontazione del 25% per le PMI è un intervento ormai non più procrastinabile”.

Unionmeccanica: webinar “CBAM” a fine mese

Unionmeccanica Confapi, in collaborazione con ICIM Group, organizza mercoledì 23 ottobre alle ore 15 un webinar di informazione e aggiornamento sul CBAM, il Carbon Border Adjustment Mechanism previsto dal Regolamento Europeo 2023/956. La misura, infatti, interessa tutte le aziende importatrici di beni da settori produttivi ad alta intensità di carbonio – ferro, acciaio, cemento, fertilizzanti, alluminio, elettricità e produzione di idrogeno.
 
Durante l’incontro verranno dapprima condivise le novità relative alla dichiarazione del terzo trimestre 2024 per poi approfondire le modalità di calcolo e procedere infine ad alcuni passaggi di rendicontazione utilizzando i tools messi a disposizione dalla UE.
 
Il webinar si chiuderà con una sessione di Q&A, orientata a chiarire gli elementi generali della normativa.
 
Di seguito il link per il collegamento:

https://us02web.zoom.us/j/81153694618?pwd=RndGWVFxSnV2ZndOenV2VU9hM0hkUT09

ID riunione: 811 5369 4618
Codice d’accesso: 735462

Regione Lombardia e Simest: seminario formativo sull’Asia

In avvio la seconda linea delle attività promosse nel quadro del Protocollo di Intesa sottoscritto tra Regione Lombardia e SIMEST lo scorso 25 gennaio.
 
Il calendario prevede ancora 3 incontri formativi volti a presentare le opportunità di internazionalizzazione in alcune aree, nonché a promuovere la diffusione e l’utilizzo presso le imprese regionali degli strumenti di finanza agevolata, supporto all’export ed equity messi a disposizione e gestiti da SIMEST:
 
  • 16 ottobre h. 10:30 focus sull’Asia (ONLINE)
  • 13 novembre h. 10:30 presentazione strumento equity + b2b (IN PRESENZA)
  • 11 dicembre h. 10:30 presentazione dei finanziamenti agevolati con approfondimento specifico su uno o più finanziamenti + b2b (ONLINE)
 
Anche il webinar di ottobre vedrà il coinvolgimento delle Rappresentanze Diplomatiche, di ICE e del Sistema Camerale, nonché del sistema finanziario tramite SIMEST, SACE, CDP, Banca D’Italia e le principali Associazioni di Categoria interessate.

Come di consueto, alla fine di ogni appuntamento verrà riservato uno spazio per eventuali domande e chiarimenti.

Chi fosse interessato a partecipare può scrivere a comunicazione@confapi.lecco.it

 

Il Vicepresidente Napoli al Mimit su priorità politiche industriali europee

Confapi ritiene improcrastinabile che il nuovo ciclo istituzionale europeo metta le Pmi industriali, cuore pulsante del tessuto produttivo europeo, al centro delle sue politiche e della strategia industriale del continente. È stato questo il punto centrale portato dal Vicepresidente, Francesco Napoli, al tavolo “Le priorità italiane di politica industriale nel nuovo mandato delle istituzioni europee” svoltosi presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy.
 
“Le nostre imprese – ha detto – si trovano spesso ad affrontare barriere significative che ne minano la competitività quali, ad esempio, l’alto costo dell’energia, la scarsità e i prezzi di materia prime, la burocrazia soffocante. Non possiamo più permetterci di essere penalizzati da un mercato unico frammentato.  L’auspicio è che le numerose raccomandazioni del rapporto Draghi vengano rapidamente tradotte dalla nuova Commissione in azioni concrete”.
 
Fra le priorità rappresentate da Confapi la questione legata all’automotive su cui serve un approccio di sistema a livello europeo trattandosi di una questione di politica industriale strategica dell’Unione. Riteniamo pienamente condivisibile la proposta del Ministro Urso di mettere in discussione, nel prossimo Consiglio Competitività, il termine del 2026 per rivedere le modalità della transizione all’elettrico. Abbiamo sostenuto sin dall’inizio che il Green Deal avrebbe dovuto coniugare la necessità della transizione green con la sostenibilità economica, la transizione industriale, oltre a quella sociale. Siamo favorevoli ad anticipare la clausola di revisione del Regolamento sulle emissioni CO2, prevista per la fine del 2026, già al primo trimestre del prossimo anno. Occorre predisporre, quindi, un pacchetto di misure a sostegno delle imprese del settore ma soprattutto dell’indotto tenendo presente che il tessuto economico produttivo del settore è prevalentemente ancora endotermico.  Il futuro dell’Automotive, legato alla nuova mobilità sostenibile, deve, quindi, essere affrontato considerando non solo i grandi gruppi automobilistici ma soprattutto le imprese dell’indotto che rischiano, se non opportunamente accompagnate, di subire penalizzazioni in questo panorama di grandi trasformazioni e innovazioni”.
 
Un altro argomento su cui Napoli ha focalizzato il proprio intervento è stato quello relativo alla problematica energetica. “Non è possibile – ha detto – continuare a penalizzare le Pmi industriali europee con regole rigide e gravose anche in termini economici. Gli aumenti energetici delle ultime settimane così come quelli delle materie prime rischiano di avere effetti molto pesanti sulle nostre aziende con le conseguenze di un dannoso e ingiustificato vantaggio competitivo ai Paesi asiatici che stanno andando in una direzione esattamente opposta. L’alto costo dell’energia in Europa è una delle principali barriere alla competitività delle imprese. Circa la metà delle imprese europee considera i costi dell’energia un ostacolo importante agli investimenti, con un aumento di 30 punti percentuali rispetto alle imprese statunitensi. Non è più procrastinabile un mercato unico dell’energia così come è indifferibile un piano pluriennale sull’energia, vera priorità per il mondo industriale italiano unitamente ad una politica industriale che miri all’autosufficienza. Il nucleare non deve essere più uno spauracchio. Si crei un piano pluriennale che coinvolga le principali associazioni datoriali. È ora che tutti si assumano le proprie responsabilità. È un dovere nei confronti dei milioni di aziende che i corpi intermedi rappresentano.

“Il salario minimo? Abbassa gli stipendi: non serve”

Intervista del Presidente di Confapi Cristian Camisa rilasciata a Il Giornale martedì 24 settembre 2024.

Cristian Camisa, presidente di Confapi, il tema del salario minimo è ritornato in auge. Ma c’è veramente bisogno di una legge? 
 
«Su mille contratti che sono depositati al Cnel meno del 10% è realmente rappresentativo. I contratti di lavoro Confapi, quindi quelli dell’industria, hanno livelli minimi di retribuzione superiori a quello che si vuole fissare per legge. Quindi, ci sarebbe il rischio di un effetto controproducente».
 
Sono imprese e sindacati che devono confrontarsi?
 
«Sì, bisogna evitare il dumping contrattuale delle organizzazioni meno rappresentative. Danneggia quelle forze datoriali e sindacali che attraverso la loro interazione seria, come quella che fa Confapi da 70 anni con Cgil, Cisl e Uil, cercano di portare avanti degli strumenti che incidono sul benessere del lavoratore. Noi, ad esempio, prevediamo la sanità integrativa che significa avere quasi uno stipendio in più nel corso dell’anno. In questo periodo nel quale la manodopera è carente, dobbiamo assolutamente puntare al benessere dei dipendenti».
 
Non è solo un problema di skill shortage, ma anche di fuga dei cervelli non è vero?
 
«Occorre intervenire in due direzioni. La prima sul tema dei cervelli in fuga. Oggi una percentuale compresa tra il 5% e l’8% dei laureati emigra all’estero e noi perdiamo sia il capitale umano che un investimento perché un laureato costa mediamente alla collettività circa 170mila euro. La nostra proposta, definite le figure chiave che devono rimanere sul territorio italiano, è una completa decontribuzione del salario.
 
Cos’altro chiedete al governo?
 
«La carenza di manodopera si può superare cercando di far lavorare maggiormente le persone già all’interno delle aziende. Detassare gli straordinari dopo le tre ore settimanali costerebbe per le casse dello Stato 540 milioni di euro se si fa per redditi fino a 28mila euro oppure 775 milioni per redditi se si fa per redditi fino a 50mila. È un intervento a saldo zero perché con la produttività aumenta il gettito».
 
Anche il tema energetico vi sta molto a cuore. 
 
«I prezzi spot di agosto dell’energia in Italia sono stati del 70% più alti rispetto alla Francia e del 45% rispetto alla Germania. Occorre rivedere il sistema dei prezzi in Italia affinché parte degli utili delle società energetiche possano diventare risparmi di costo per il nostro mondo. E poi bisogna puntare anche sul nucleare di quarta generazione».