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Camisa alla Farnesina per tavola rotonda Italia-Kazakhstan

Confapi ha partecipato alla Farnesina alla Tavola rotonda sugli investimenti Italia-Kazakhstan con il Presidente della Repubblica del Kazakhstan, Kassym-Jomart Tokayev.
Dopo aver ringraziato il Vicepremier e Ministro degli Esteri, Antonio Tajani, per il lavoro di connessione, sinergia e coinvolgimento tra settore privato e pubblico che sta svolgendo, il Presidente Cristian Camisa ha evidenziato gli obiettivi su cui si sta concentrando l’azione della Confederazione: rafforzare le relazioni economiche e commerciali tra i due Paesi, portando come valore aggiunto la qualità dei nostri prodotti, la flessibilità e il saper fare delle Piccole e Medie Industrie Private italiane.
 
“Le nostre PMI – ha detto il Presidente di Confapi – si distinguono per la velocità di azione, la flessibilità e l’elevata capacità di soddisfare una domanda specifica e mutevole. Possono rispondere in modo rapido e proficuo a qualsiasi richiesta personalizzata del mercato. L’alta qualità della nostra industria manifatturiera insieme alle preziose competenze delle nostre PMI possono stimolare il processo di diversificazione del sistema produttivo kazako, trasferendo best practices e una lunga esperienza di crescita industriale in tutti i settori”.
Fondamentale secondo Confapi è il tema dei minerali rari. “Auspichiamo – ha sottolineato Camisa – si valuti una partnership strategica per interventi congiunti nel mining, vista l’importanza del tema dei minerali rari e la necessità per il nostro Paese di fare scorte strategiche che garantiscano la produttività delle nostre industrie anche a lungo termine. Vogliamo continuare a lavorare fianco a fianco con il Governo e le Istituzioni per sviluppare legami commerciali con Paesi esteri ancora più forti a vantaggio delle nostre aziende. La direzione di internazionalizzazione tra il Governo e le associazioni – ha concluso – sta procedendo nella direzione giusta per dare sempre nuova opportunità alle piccole e medie industrie italiane. 

Confapi alla Camera su intelligenza artificiale

Confapi è stata audita dalla XI Commissione ‘Lavoro pubblico’ della Camera dei Deputati nell’ambito dell’indagine conoscitiva sul rapporto tra Intelligenza Artificiale e mondo del lavoro. In rappresentanza della Confederazione è intervenuto il presidente di Unimatica Confapi Brescia, Antonio Perini, che ha evidenziato innanzitutto come il tema stia acquisendo sempre più rilevanza nel mondo produttivo delle piccole e medie industrie. “E’ necessario quindi – ha spiegato – guardare ai benefici e alle opportunità di una tecnologia con applicazioni intelligenti che aumenteranno l’esperienza, il benessere e la capacità della forza lavoro” mentre spesso le “indagini che affrontano la AI e negli ultimi mesi quella Generativa, tendono a evidenziare gli scenari più pessimistici, gli effetti negativi riguardo la sostituzione di lavoratori o la scomparsa di alcune professioni e profili”.

In Italia la digitalizzazione del processo produttivo delle aziende, passaggio fondamentale per pensare all’inserimento della AI come rileva anche il recente studio di ISTAT, presenta una grande differenza tra le grandi aziende e le PMI. Queste ultime, che sono la gran parte dei nostri associati, nel 60,7% dei casi hanno raggiunto un livello base contro il 91,1% della grande impresa.  Da un sondaggio interno emerge che il digitale è in avanzamento ma polarizzato sulle aziende più strutturate; la conoscenza dei temi legati alla AI generativa è limitata, mentre è sempre più impellente ed urgente. Ci sono scarse competenze interne e difficoltà a realizzare formazione funzionale all’adozione di questa tecnologia anche per mancanza di personale e di figure specializzate: oggi, le aziende stanno raccogliendo una montagna di dati di produzione che non vengono analizzati ed utilizzati per fare davvero efficienza e creare competitività, aumentando inoltre il divario con gli altri paesi.

Per Confapi l’intelligenza artificiale e quella generativa in particolare ci permetterà di ricavare valore dai dati, ridurre i tempi operativi, estrarre informazioni preziose per migliorare le procedure e supportare le decisioni. È indispensabile, per questo, promuovere corsi intensivi di formazione continuativa, dedicati sia a nuove risorse che alla valorizzazione di quelle interne. I fondi interprofessionali possono rivestire in questo ambito un ruolo fondamentale come lo saranno altresì politiche di sgravi fiscali, crediti d’imposta e incentivi per le aziende che intendono formarsi. Secondo la Confederazione servono quindi un collegamento tra le aziende e gli istituti scolastici, non solo tecnici, visto che la AI generativa è uno strumento di utilizzo comune in tutte le attività aziendali e inoltre una grande attenzione legislativa nella regolamentazione del trattamento e la protezione dei dati aziendali e personali, e i rischi derivanti da uno scorretto utilizzo degli stessi. Infine, si ritiene necessario valutare l’esposizione a potenziali minacce degli asset digitali e fisici dell’azienda, in modo continuativo, potenziando la cybersecurity, altro tema che evidenzia un gap immenso tra grandi aziende e PMI.

Ilva. Camisa: aprire ad acciaierie extra UE

“Bisogna trovare al più presto una soluzione all”indisponibilità da parte di ArcelorMittal ad assumere impegni finanziari e di investimento sul futuro dell’ex Ilva. L’Italia, che può vantare la seconda manifattura d’Europa, non può assolutamente permettersi di non poter contare sul polo dell’acciaio”. Lo dichiara il Presidente di Confapi, Cristian Camisa.

“Siamo consapevoli delle grandissime difficoltà che il Governo sta vivendo. E’ un tema che si trascina da troppo tempo. Riteniamo non sia più procrastinabile assumere il controllo di Acciaierie d’Italia aumentando la partecipazione statale, lavorando fin da subito però su obiettivi a lungo termine. La nostra proposta è quella di provare ad aprire ad acciaierie extra UE che negli ultimi mesi hanno fatto investimenti strategici importanti, come l’acquisizione di US Steel da parte di Nippon Steel per oltre 14 miliardi di dollari, perché noi pensiamo che questa possa essere una soluzione anche in virtù dell’introduzione del “Cbam”, il Regolamento europeo sul meccanismo di adeguamento del carbonio alle frontiere per impedire che le merci importate da Paesi extra-Ue godano di indebito vantaggio competitivo. In questa fase storica potrebbe essere interessante per le aziende extra Ue creare un polo anche in Italia e dunque in Europa per andare a bypassare questa tassazione che secondo un nostro studio avrebbe un’incidenza percentuale attorno al 12% sulla materia prima, quindi estremamente importante”.

“I nostri imprenditori dell’indotto stanno vivendo una situazione estremamente complicata e il rischio serio è quello di fallire e perdere così un know-how che ci ha permesso nel corso degli anni di essere un punto di riferimento straordinario per la competitività del nostro sistema industriale. Sarebbe un danno per tutto il Sistema Paese. Diamo nostra massima disponibilità al Governo ad essere coinvolti – conclude Camisa – in questa fase storica occorre mettere da parte gli interessi particolari per raggiungere insieme un grande obiettivo: creare il polo dell’acciaio più tecnologico e green europeo che dia una spinta importante alla competitività del sistema Paese”.
 

“La ripresa è debole serve creare manodopera”

L’intervista rilasciata al Corriere della Sera dal presidente Cristian Camisa.

Confapi rappresenta 116 mila piccole e medie industrie che negli ultimi anni si sono trovate ad affrontare sfide senza precedenti. Lo scenario è ancora molto incerto a causa dei conflitti in Ucraina e Medio Oriente.

Presidente Camisa, cosa vi aspettate per il 2024?
«Nel 2023 abbiamo avuto un primo semestre positivo e poi c’è stato un rallentamento. Ci attendiamo un primo quadrimestre del 2024 ancora incerto e debole. Auspichiamo che con l’arrivo del nuovo annuo si attenui la stretta della politica monetaria per permettere alle aziende di tornare a investire e crescere», spiega Cristian Camisa, presidente Confapi.

Qual è la vostra priorità?
«La carenza di manodopera. Crediamo che questa problematica dovrebbe essere al centro dell’azione di governo perché sta diventando una vera e propria emergenza. Ogni 100 offerte di lavoro ne riusciamo a coprire solo 48. Credo si debba agire su due binari: fare in modo che le aziende abbiano la possibilità di formare i giovani e spingere sul digitale. La formazione è l’aspetto fondamentale, su questo vorrei lanciare una provocazione…».

Dica.
«Si potrebbe pensare a una sorta di servizio civile di tre o sei mesi per i ragazzi che non proseguono il percorso di studi e non cercano lavoro, i cosiddetti Neet, pagato in parte dallo Stato e in parte dalle aziende stesse. Questo ci consentirebbe di ridurre la disoccupazione giovanile e darebbe alle aziende la possibilità di formare nuova manodopera qualificata. I giovani oggi vedono la piccola e media industria come un settore molto attrattivo. Per non sprecare questa opportunità dobbiamo saper innovare».

Le risorse del Pnrr rappresentano un’occasione importante. Siete soddisfatti delle modifiche?
«Le modifiche che il governo ha ottenuto, soprattutto l’integrazione del piano Transizione 5.0 all’interno del capitolo sul Repower Eu, vanno nella direzione che avevamo auspicato. Il Piano di ripresa e resilienza, così come era stato concepito all’origine, non era fatto per la piccola e media impresa. Ci auguriamo che venga potenziato lo strumento del credito di imposta, un modello semplice e intuitivo, già conosciuto dai nostri imprenditori».

Come associazione avete chiesto più volte una proroga del Superbonus, l’ultimo spiraglio è nel decreto Milleproroghe. Quali sono i rischi se non dovesse arrivare?
«Una proroga di due o tre mesi è necessaria. L’urgenza è evitare il fallimento delle aziende e il proliferare di contenziosi. Delle 14 mila imprese edili associate a Confapi il 30% sono in gravi difficoltà per lo stop del Superbonus, parliamo di circa 4.000 imprese».

A inizio dicembre si è riunito il tavolo sull’automotive istituito dal ministero delle Imprese e del Made in Italy d’intesa con Stellantis, cosa vi aspettate?
«Chiediamo garanzie per l’indotto. Sono necessari progetti chiari e concreti che impediscano quello che di fatto sta già avvenendo: le imprese dell’indotto da un giorno all’altro si vedono ridurre o cancellare commesse da cui dipende la loro stessa sopravvivenza. Parliamo di imprese che finora hanno fornito componentistica a tutta Europa e in questi anni hanno saputo andare avanti nonostante gli shock, salvando il sistema Paese dalla crisi».

Un’altra partita complessa è quella dell’ex Ilva.
«Mittal ha dimostrato che non ha alcuna intenzione di investire, come Paese non possiamo permetterci di perdere il polo dell’acciaio, questo comparto è un elemento di competitività importante per il Paese. Per il futuro di Acciaierie d’Italia sarebbe auspicabile che Invitalia passasse in maggioranza in modo da poter avviare un piano industriale serio. Ritengo che sarebbe utile anche aprire a partner extra Ue che possano essere interessati a investire in Italia».

Api diventa Confapi Lecco Sondrio e si prepara a festeggiare i 75 anni

Il 29 novembre scorso Api Lecco Sondrio ha cambiato cambia nome ed è diventata Confapi Lecco Sondrio. Un cambiamento epocale per l’associazione delle piccole e medie industrie di via Pergola ratificato dall’Assemblea straordinaria degli associati ad API Lecco Sondrio svoltasi all’Hotel NH Ponte Vecchio di Lecco.

E’ un momento molto importante e anche emozionante dopo 75 anni di storia, ringrazio gli imprenditori presenti e chi ha lavorato in questi mesi per portare a termine i cambiamenti di statuto, un passaggio non di certo facile – dichiara in Assemblea Enrico Vavassori, presidente di Confapi Lecco Sondrio -. Questo cambio di nome è il frutto di una decisione collettiva presa insieme agli altri presidenti delle Confapi territoriali a livello nazionale, abbiamo deciso di diventare, anche formalmente e come immagine esterna, una cosa sola: da Lecco a Catania, da Venezia a Torino. Ora tutte le associazioni territoriali del nostro sistema si chiamano Confapi, seguite ovviamente dal nome del territorio che rappresentano”. 
A seguire il direttore Marco Piazza ha presentato il nuovo logo che accompagnerà l’associazione nei prossimi anni grazie ad un video emozionale intitolato “Api – Un percorso nella Storia” in cui alle tappe fondamentali dell’associazione sono stati abbinati momenti storici importanti. 

Nel corso della serata sono stati svelati agli associati anche i progetti del 75esimo anniversario di Confapi Lecco Sondrio che si festeggerà il prossimo anno. “In realtà il nostro 75esimo è già iniziato – spiega il direttore Piazza -. Celebreremo questo importante traguardo in due momenti. Il primo con un progetto costruito insieme alle scuole della provincia di Lecco intitolato “LA Piccola impresa che vorrei” in cui una ventina di nostri imprenditori stanno affiancando altrettanti classi delle scuole medie e superiori nel realizzare ciò che per loro è una piccola impresa. Il concorso terminerà il 18 aprile quando si terrà l’evento finale al Cenacolo Francescano di Lecco: premieremo le prime tre classi vincitrici e ci sarà come ospite speciale Alex Bellini, esploratore, avventuriero e motivatore che dialogherà con gli studenti. L’obiettivo di questo progetto che abbiamo fortemente voluto è avvicinare il mondo della scuola alle nostre imprese, ma soprattutto capire quali sono i sogni e gli obiettivi dei nostri ragazzi”.
“Sono molto contento di poter portare la mia esperienza a questi ragazzi per spronarli a mettersi al centro del proprio percorso, di osare, sfidarsi, ma cercare sempre un elemento di felicità e soddisfazione che possa guidare le loro scelte – commenta Alex Bellini -. La soddisfazione personale, infatti, è una leva necessaria per poter essere imprenditori, per poter essere pronti alle sfide e difficoltà che si incontreranno. Questo progetto di CONFAPI dà la possibilità di entrare in contatto con aziende  del territorio per scoprirle e renderle più vicine, immaginando anche  possibili percorsi di cambiamento e crescita, stimolando un confronto capace di favorire un processo di acquisizione di competenze e conoscenze, partendo da una leva emozionale che non deve mai mancare per far si che ciò che facciamo ogni giorno non perda il fattore umano. Noi lasciamo a voi giovani eredità pesanti, basti pensare all’ambiente, vi esorto dunque  a non replicare chi vi ha preceduto, ma di generare qualcosa di nuovo partendo da quello che  vi appassiona e dai luoghi da cui siete nati, come matrice, come dna identitario di un saper fare e pensare che rende tutte queste storie ricche e diverse.”

L’evento finale di celebrazione del 75esimo di Confapi Lecco Sondrio si terrà al Palataturus di Lecco il 23 maggio 2024 con un evento serata di gala in cui si ripercorrerà la storia dell’associazione e del territorio insieme agli associati e a un ospite che verrà svelato solo nei prossimi mesi.

Durante l’Assemblea straordinaria di Confapi Lecco Sondrio è stato anche presentato  dalla docente Sabrina Bonomi, co-fondatrice della Scuola di Economia Civile, il “Bilancio Sociale 2022” dell’Associazione.

Al termine della serata sono state premiate alcune aziende che celebrano i loro anniversari:
Cinquant’anni di fondazione (1973): Eurofer di Calolziocorte, Froma di Valmadrera, O.C.E. di La Valletta Brianza, Sveden di Primaluna.
Cinquant’anni di fedeltà associativa (1973): Fusi Funi Metalliche di Molteno, SMV Forging di Rogeno.
Venticinque anni di fedeltà associativa (1998): Brivaplast di Ornago, Com.Steel di Calusco d’Adda, Delmi di Valmadrera, Emmeplast di Cernusco Lombardone, Eurotecnica di Brivio, Frigerio Giuseppe di Lecco, Growermetal di Calco, Industria Carpenteria Metallica di Paderno d’Adda, Italgard di Inverigo, Marcital di Olginate, Molino Anselmo Colombo di Paderno d’Adda, Piazza srl di Calolziocorte, Tis di Valmadrera, Tamil di Valgreghentino, Tecnint HTE di Osnago.

CLICCA QUI per vedere le foto della serata.

Serata al planetario con il Gruppo Giovani Imprenditori

Il Gruppo Giovani Imprenditori di Confapi Lecco Sondrio organizza giovedì 14 dicembre 2023 alle ore 18.00 presso il Planetario Città di Lecco (C.so Matteotti, 32 – Lecco) la proiezione speciale in cupola con tema “La stella di Natale”. Seguirà aperitivo.

 

Adesioni entro martedì 12 dicembre compilando il seguente LINK

Il numero massimo di partecipanti è di 30 persone.

(SG/sg)
 

Bilancio Sociale 2022

Informiamo le Aziende Associate che sul nostro sito è pubblicato il Bilancio Sociale 2022 redatto dalla professoressa Sabrina Bonomi, tra i fondatori della Scuola di Economia Civile. 

 

Il lavoro è stato presentato durante l’Assemblea Straordinaria del 29 novembre scorso. 

Clicca qui per consultare il Bilancio Sociale 2022 della nostra Associazione. 

(AM/am)

 

Confapi e Cottino: al via progetto formazione ‘Esg, sostenibilità e innovazione’

Al via il progetto formativo “ESG, sostenibilità e innovazione”. Un percorso di formazione itinerante a livello nazionale fortemente voluto da Confapi e rivolto alle nostre territoriali per acquisire nuove chiavi di lettura, conoscenze, competenze e consapevolezze in ottica ESG. Progettato da Cottino Social Impact Campus e Istud Business School per Confapi, il percorso punta ad attivare un confronto proattivo fra colleghi, generare collaborazioni virtuose fra territori, lavorando in gruppo verso un’unica destinazione: la sostenibilità.

Un investimento importante e lungimirante della Confederazione sulla centralità del capitale umano e sulla rilevanza della sostenibilità per la crescita delle piccole e medie industrie, affinché le territoriali Confapi, attraverso modelli di governance rinnovati, siano di supporto alle imprese associate nel percorso di sviluppo sostenibile. Nord, Centro e Sud del territorio nazionale sono le tappe del progetto formativo partito oggi da Torino per immergersi da subito nell’era della purpose driven economy. Un appuntamento iniziato all’insegna del percorso di consolidamento della rete associativa, su cui Confapi fonda le sue radici, con una delegazione della Confederazione nazionale e dei territori ospite presso la sede di Api Torino. La prima tappa del percorso formativo si è focalizzata su una analisi del contesto globale in modo da agevolare la costruzione di un percorso aziendale sostenibile, grazie alla docenza di Marella Caramazza, Board Member Campus e Direttore Generale Istud e il keynote speech di Mario Calderini, Scientific Advisor del Campus e massimo esperto di impact innovation for purpose.

Prossima tappa a Roma, gennaio 2024, presso la sede nazionale di Confapi, per connettere la visione strategica ESG, acquisita nel primo appuntamento, a nuovi modelli operativi e al ruolo chiave degli stakeholder.

Camisa a conferenza nazionale export e internazionalizzazione

Il Presidente, Cristian Camisa, ha preso parte come relatore alla Conferenza Nazionale dell’export e dell’internazionalizzazione delle imprese organizzata dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale che si è svolta a Roma.
L’evento, aperto dal Vice Primo Ministro e Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Antonio Tajani, e intitolato “Quali strategie per continuare a crescere nel mondo in uno scenario in profondo mutamento”, ha rappresentato un momento di confronto e dibattito tra i protagonisti del panorama economico italiano sulle sfide e prospettive della diplomazia della crescita come strumento per sostenere e favorire la proiezione economica dell’Italia nel mondo. Camisa, accompagnato dal vicepresidente Corrado Alberto, è intervenuto nel panel “Come espandere il numero delle PMI esportatrici: la parola alle associazioni sul sostegno alle micro e piccole imprese”. Alla Conferenza hanno partecipato rappresentanti istituzionali di alto livello, dei più importanti partner del sostegno all’internazionalizzazione, un selezionato numero di imprese e rappresentanti di fondi d’investimento nonché associazioni di categoria rappresentative dei più importanti settori produttivi nazionali.

“Appuntamenti come quello di oggi – ha detto il Presidente di Confapi – sono fondamentali per chiamare tutti gli attori in campo, pubblici e privati che siano, per confrontarsi e per definire una strategia di sistema che permetta di creare e cogliere tutte le opportunità dei mercati esteri. Mai come in questo momento, anche nel campo delle politiche industriali nazionali ed estere, c’è bisogno di procedere uniti e nella stessa direzione. Ci troviamo ancora ad affrontare, come si sa, tante sfide, compresa quella di due guerre in atto e della scomposizione e ricomposizione degli equilibri geopolitici internazionali. E ancora: i costi dell’energia, delle materie prime e del loro approvvigionamento, le difficoltà della logistica che stanno affaticando il sistema che Confapi rappresenta. Nonostante questo quadro così complesso e mutevole, i recenti dati rilevano che nell’ultimo decennio l’export ha sostenuto in misura significativa lo sviluppo della nostra economia. Basti pensare che nel periodo 2010-2022, il contributo delle esportazioni di beni e servizi alla crescita del PIL, in termini reali, è stato pari a 9,9 punti percentuali”.

Diverse le proposte presentate nel suo intervento da Camisa: Investire in formazione per favorire il superamento delle barriere culturali che ancora frenano la digitalizzazione; ridurre le barriere economiche che rallentano la transizione green; favorire il miglioramento delle competenze in business management e data management adeguati ai mercati target; investire in formazione ad hoc delle risorse umane in quanto le nostre imprese lamentano difficoltà nel reperire manodopera qualificata anche attraverso specifiche azioni di reclutamento e formazione di personale extra europeo nei paesi di origine. Camisa ha concluso con un appello:”In un periodo così complesso come quello che stiamo vivendo, reputo sia fondamentale che si faccia sistema a tutti i livelli, solo grazie ad un lavoro di squadra potremo raggiungere gli obiettivi quest’oggi condivisi”.