Le nuove soglie di reddito concordato per le proposte di CPB per il biennio 2025-2026
Queste soglie definiscono limiti massimi di incremento del reddito concordato rispetto al reddito dichiarato nel periodo d’imposta precedente, rettificato secondo gli artt. 15 e 16 del Decreto CPB.
Queste modifiche, operative per i concordati sottoscritti a partire dal biennio 2025/2026, mirano a bilanciare gli incentivi per i contribuenti più affidabili con una maggiore prevedibilità del carico fiscale.
Soglie applicabili in base all’affidabilità fiscale – I limiti variano in funzione del punteggio ISA (Indice di Affidabilità Fiscale) conseguito dal contribuente nel periodo precedente:
- 10% per un livello di affidabilità pari a 10;
- 15% per un livello pari o superiore a 9 ma inferiore a 10;
- 25% per un livello pari o superiore a 8 ma inferiore a 9.
Estensione all’IRAP – Le stesse regole sono estese al valore della produzione netta rilevante ai fini IRAP, come stabilito dal comma 3-quater dell’art. 9. Ciò garantisce coerenza tra la disciplina del reddito e quella del valore produttivo soggetto a tassazione regionale.
Esempio concreto
Situazione di partenza:
- Contribuente: Impresa individuale con attività di commercio al dettaglio di abbigliamento.
- Reddito dichiarato nel 2024: € 100.000 (periodo d’imposta antecedente al biennio 2025/2026).
- Livello di affidabilità fiscale (ISA): 9,5 (quindi superiore a 9 ma inferiore a 10).
- Rettifiche ai sensi degli artt. 15 e 16 del Decreto CPB: Nessuna rettifica applicabile.
Soglia applicabile: Poiché il livello di affidabilità è 9,5, la soglia massima di incremento rispetto al reddito dichiarato rettificato è del 15%.
Calcolo della soglia massima: Soglia massima = Reddito dichiarato rettificato × 1,15 = 100.000 × 1,15 = 115.000
Soglia massima = Reddito dichiarato rettificato × 1,15 = 100.000 × 1,15 = 115.000
Proposta di reddito concordato: la proposta di reddito concordato per il biennio 2025/2026 non può superare € 115.000.
Eccezione: proposta inferiore ai valori di riferimento settoriali – Se, applicando la metodologia standard prevista dall’art. 9, comma 1, del Decreto CPB, il valore di riferimento settoriale per la stessa attività fosse, ad esempio, € 120.000, la soglia del 15% non si applicherebbe. In questo caso, la proposta di reddito concordato dovrebbe essere almeno pari al valore di riferimento settoriale, quindi € 120.000.
Estensione all’IRAP – Le stesse regole si applicano al valore della produzione netta rilevante ai fini IRAP. Quindi, se il valore della produzione netta dichiarato nel 2023 fosse, ad esempio, € 200.000, la proposta concordata per il biennio 2025/2026 non potrebbe superare € 230.000 (€ 200.000 × 1,15), salvo il caso in cui la metodologia ordinaria richieda un valore superiore.
Elemento | Valore base (2023) | Soglia massima (15%) | Valore di riferimento settoriale (esempio) |
---|---|---|---|
Reddito concordato | € 100.000 | € 115.000 | € 120.000 |
Valore produzione netta (IRAP) | € 200.000 | € 230.000 | – |
Se il valore di riferimento settoriale è superiore alla soglia percentuale, prevale il valore settoriale.
(MF/ms)