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“La Lombardia per uno sviluppo realmente sostenibile in Europa”

Regione Lombardia, le Parti Sociali, tra cui Confapi Lombardia e gli altri soggetti del partenariato economico-sociale lombardo che compongono il “Patto per lo svilupppo dell’Economia, del Lavoro, della Qualità e della Coesione Sociale”, riuniti negli Stati Generali del 1° marzo 2024 hanno firmato un manifesto dal titolo “La Lombardia per uno sviluppo realmente sostenibile in Europa” che alleghiamo ed è stato presentato all’Unione europea.

 




Esg e report di sostenibilità: scadenze diversificate

E’ stato pubblicato a dicembre 2023 sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea, il Regolamento Delegato UE 2023/2772 a integrazione della Direttiva 2013/34/UE (cd. “Direttiva contabile”) in relazione ai principi di rendicontazione di sostenibilità ESG.  

Come noto, la Direttiva contabile si occupa di bilanci d’esercizio e bilanci consolidati e impone alle grandi, piccole e medie imprese i cui valori mobiliari sono ammessi alla negoziazione nei mercati regolamentati dell’UE, nonché alle imprese madri di grandi gruppi, di includere in un’apposita sezione della loro relazione sulla gestione, o della relazione consolidata sulla gestione, tutte le informazioni necessarie alla comprensione dell’impatto dell’impresa in materia di sostenibilità.
Le scadenze per la redazione del report di sostenibilità si differenziano in questo modo:

  • 1 gennaio 2024 per le aziende soggette alla NFRD (Not Financial Reporting Directing) – comunicazione nel 2025 sull’esercizio finanziario 2024
  • 1 gennaio 2025 per le grandi imprese al momento non soggette a NFRD – comunicazione nel 2026 sull’esercizio finanziario 2025
  • 1 gennaio 2026 per le PMI quotate (a eccezione delle microimprese), gli enti creditizi piccoli e non complessi e le imprese assicurative captive – comunicazione nel 2027 sull’esercizio finanziario 2026
  • 1 gennaio 2028 per le imprese non europee che realizzino ricavi netti delle vendite e delle prestazioni superiori a 150 milioni di EUR nell’UE, se hanno almeno un’impresa figlia o una succursale nell’UE che supera determinate soglie – comunicazione nel 2029 sull’esercizio finanziario 2028.
Nell’Allegato I del Regolamento sono specificate tre categorie di principi di rendicontazione di sostenibilità (ESRS): principi trasversali; principi tematici (ambientali, sociali e di governance); principi settoriali.
I principi ESRS trasversali e quelli tematici sono intersettoriali, ossia si applicano a tutte le imprese indipendentemente dal settore o dai settori in cui operano. I principi ESRS trasversali, in particolare, definiscono le convenzioni redazionali, i concetti fondamentali e stabiliscono i requisiti generali per la preparazione e la presentazione delle informazioni relative alla sostenibilità. Stabiliscono inoltre gli obblighi di informativa dell’impresa, per tutti i temi della sostenibilità.
Nel dettaglio, i principi di rendicontazione di sostenibilità (ESRS) enucleati nel nuovo Regolamento Delegato (UE) 2023/2772 sono 12 e sono applicabili dal 1 gennaio 2024: due di natura generale (“cross-cutting”), cinque tematici sull’ambiente, quattro sulla tematica sociale e uno specifico sulla governance (“ESRS G1 Condotta delle imprese”).
  • 1 Prescrizioni generali / 2 Informazioni generali
  • E1 Cambiamenti climatici / E2 Inquinamento / E3 Acque e risorse marine / E4 Biodiversità ed ecosistemi / E5 Uso delle risorse ed economia circolare
  • S1 Forza lavoro propria / S2 Lavoratori nella catena del valore / S3 Comunità interessate / S4 Consumatori e utilizzatori finali
  • G1 Condotta delle imprese
 
Confapi è disponibile per affrontare la tematica e accompagnare le imprese in un percorso di rendicontazione della sostenibilità. Contattando l’associazione, in particolare silvia.negri@confapi.lecco.it, si può iniziare a porre le basi per un lavoro di raccolta dati e calcolo degli indicatori significativi che consentirà in seguito di avere facilmente a disposizione gli indicatori ESG necessari nel bilancio.

(SN/am)




Principio “Dnsh”: non arrecare un danno significativo

Il principio DNSH è sempre più citato e rilevante nella partecipazione a bandi e gare di vario tipo che attingono a fondi del Pnrr. Letteralmente DNSH significa “Do No Significant Harm” cioè non arrecare un danno significativo.

Sul sito del governo dedicato al PNRR il principio è descritto citando i 6 obiettivi ambientali che non devono essere ostacolati dalle azioni di Ripresa e Resilienza. 

Sebbene il tema sia di competenza diretta degli enti pubblici, il principio in realtà viene sempre più citato come discriminante per progetti coerenti o meno con gli obiettivi di sviluppo sostenibile, pertanto è utile che anche le Pmi conoscano a grandi linee questo approccio e siano preparate. Nel sito del governo sono riportate le FAQ domande frequenti su questo tema, che possono sgomberare la nebbia in caso di dubbi interpretativi: cliccare qui

(SN/am)