Il 2022 inizia per la nostra associazione con una novità importante per la struttura, per i nostri associati, ma anche per il mondo esterno.
Oggi presentiamo l’avvio della nostra collaborazione con
Confapindustria Lombardia che si avvale del supporto di
Maria Garbelli dell’Università Bicocca di Milano per la realizzazione delle indagini del Centro Studi.
L’obiettivo di questo servizio per la nostra associazione è avere il polso costantemente aggiornato sull’andamento delle nostre aziende associate. Le nostre indagini, infatti, sono uno zoom puntato sul mondo Api delle provincie di Lecco e Sondrio.
I numeri dell’analisi congiunturale quarto trimestre 2021
Iniziamo le attività del nostro Centro Studi con il
risultato dell’analisi congiunturale del quarto trimestre 2021.
L’anno che abbiamo chiuso da poco è stato
estremamente positivo per le nostre imprese associate, 9 su 10, infatti, hanno registrato aumenti del proprio fatturato; la
produzione è aumentata per l’84% degli intervistati anche se con
aumenti considerevoli nei costi di gestione per il 90% delle aziende.
L’occupazione resta stabile per il 54% degli intervistati, 4 su 10 hanno implementato il proprio organico nel corso dello scorso anno.
Cresce fortemente il mercato di destinazione domestico,
80% è verso la Comunità Europea, cala al 53% per l’Europa non comunitaria ed è poco più del 20% verso il resto del mondo. C’è ottima fiducia nelle nostre imprese per quanto riguarda lo sviluppo per i mercati comunitari per l’anno in corso.
Come sappiamo il 2021 ha registrato un
forte aumento dei costi delle materie prime, quindi per evitare di dover subire l’andamento estremamente volatile dei prezzi, nel 2021 il
67% delle nostre associate ha fatto ricorso straordinario del magazzino, ritenuto più conveniente. Atteggiamento prudenziale che continua ancora oggi tra gli imprenditori: il 60% di loro, infatti, prevede anche per il 2022 di far ricorso allo stoccaggio interno.
Per quanto riguarda il
2022 le aziende del Lecchese e della Valtellina mantengono un
atteggiamento cauto per vari fattori di forte incertezza, in particolare per le tempistiche e i prezzi.
I ritardi di consegna hanno condizionato 8 imprese su 10, e le mancate consegne hanno generato
complessità organizzative per il 45% degli intervistati.
L’altro aspetto che desta forte preoccupazione tra i nostri imprenditori sono gli
aumenti dei costi per l’energia:
il 41% di loro ha dichiarato di essere “in allarme” e 2 su 10 sono “molto preoccupati”.
“
Ciò che emerge da questo interessante report del nostro Centro Studi – commenta Enrico Vavassori, presidente di Api Lecco Sondrio – è lo specchio fedele di quello che sento ogni giorno parlando con i miei colleghi imprenditori. Abbiamo chiuso un anno molto positivo, il 2021, siamo ottimisti per quanto riguarda produzione e fatturato per il 2022, ma siamo estremamente preoccupati per gli aumenti dei costi dell’energia di queste ultime settimane che temiamo possano andare a ricadere, come sempre, sul consumatore finale. Se la situazione non si sblocca e si risolve positivamente, saremo costretti a ritoccare i prezzi dei listini. Quindi direi che le aziende Api di Lecco e Sondrio godono di buona salute, ma sono anche alla finestra in attesa di capire la ricaduta di questi aumenti sconsiderati”.
Anna Masciadri
Ufficio Stampa