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Richiesta di riscontro sull’applicazione dell’art.12 del Regolamento UE n. 883/2014

Il Ministero affari esteri ci segnala che la Direzione Generale Financial Stability, Financial Services and Capital Markets Union (DG FISMA) della Commissione europea ha condiviso il formulario disponibile al seguente link EUSurvey – Survey, volto a raccogliere il feedback di associazioni e imprese sull’applicazione dell’articolo 12g del Regolamento (UE) n. 833/2014.

Segnaliamo che l’articolo 12g del regolamento prevede l’obbligo di inserire una clausola di “non riesportazione verso la Russia” nei contratti di vendita di beni.
Per ulteriori dettagli e per la compilazione del formulario, si invita a consultare il link presente nel sito web della DG FISMA (Sanctions adopted following Russia’s military aggression against Ukraine – European Commission).

Il termine ultimo per inviare i feedback è fissato per il 24 novembre 2024 alle ore 23:59 (CET).

(MP/am)




Webinar: “Pacchetto sanzioni Russia: come continuare a fornire i clienti russi nel rispetto delle nuove normative”

Si segnala webinar organizzato dal sistema camerale lombardo in collaborazione con la rete europea Enterprise Europe Network (EEN) sul tema  “Pacchetto sanzioni Russia: come continuare a fornire i clienti russi nel rispetto delle nuove normative. la check list”

 

L’incontro è previsto per il giorno martedì 23 luglio 2024 h. 10:00-11:00.

Riportiamo link per info ed iscrizione: cliccare qui

(MP/ms)




Simest: sostegno alle imprese esportatrici con approvvigionamenti da Ucraina e/o Federazione Russa e/o Bielorussia

Simest sostiene le imprese italiane esportatrici con approvvigionamenti da Ucraina e/o Federazione Russa e/o Bielorussia con un finanziamento a tasso agevolato (rimborso a tasso zero) in regime “de minimis” con co-finanziamento a fondo perduto in regime di Temporary Crisis Framework, con l’obiettivo fronteggiare gli impatti negativi sulle imprese esportatrici derivanti dalle difficoltà o rincari degli approvvigionamenti a seguito della crisi in atto in Ucraina.

Importo massimo finanziabile: fino a € 1.500.000 in funzione della classe di scoring e della quota di approvvigionamenti verso le tre aree e comunque non superiore al 25% dei ricavi medi risultati dagli ultimi due bilanci approvati e depositati dall’impresa. 

Quota massima a fondo perduto: fino al 40% dell’intervento agevolativo complessivo. La quota di co-finanziamento a fondo perduto è concessa, in ogni caso, nei limiti dell’importo massimo complessivo di agevolazione in regime di Temporary Crisis Framework*, pari a € 500.000 per impresa.

Durata del finanziamento: 6 anni, di cui 2 di pre-ammortamento.

A chi è rivolto:

alle PMI e Mid Cap italiane, costituite in forma di società di capitali, che:

  • abbiano depositato presso il Registro imprese almeno tre bilanci relativi a tre esercizi completi
  • abbiano un fatturato export medio complessivo nel triennio 2019-2021 pari ad almeno il 10% del fatturato medio totale del triennio 2019-2021
  • abbiano registrato, sulla base degli ultimi tre bilanci (2019-2021), una quota minima di approvvigionamenti da Ucraina e/o Federazione Russa e/o Bielorussia, rispetto agli approvvigionamenti complessivi, pari ad almeno il 5% (10% nel caso di approvvigionamenti indiretti di semilavorati e prodotti finiti strumentali al ciclo produttivo e nel caso di approvvigionamenti misti diretti e indiretti) come asseverato da un revisore (verifica le modalità nell’Allegato 1 alla Circolare)
  • abbiano riscontrato un rincaro dei costi degli approvvigionamenti, che, al termine dell’esercizio 2022, dovrà risultare almeno pari al 20% della media del triennio precedente, oppure abbiano riscontrato una riduzione dei quantitativi degli approvvigionamenti, che, al termine dell’esercizio 2022, dovrà risultare almeno pari al 20% della media del triennio precedente, come asseverato da un revisore (verifica le modalità nell’Allegato 1 alla Circolare)
Per maggiori informazioni cliccare qui.

(MS/am)




Crisi Russia-Ucraina: attivo un “Help desk” per le aziende

La guerra in corso tra Russia e Ucraina sta causando problemi alle imprese italiane. 

Api Lecco Sondrio ha aderito al gruppo di lavoro costituito da Confapi che ha attivato un “Help desk” dove è possibile scrivere, dettagliando le rispettive problematiche.

I nostri uffici di Roma sono in diretto contatto con gli organi di competenza e le diverse istituzioni impegnate nella gestione dell’emergenza, alle quali verranno sottoposte le istanze per individuare le possibili soluzioni.

Chi avesse problemi dovuti alla crisi in corso tra Russia e Ucraina scriva a: direzione@api.lecco.it

(MP/am)




Guerra in Ucraina: le sanzioni approvate dall’Unione Europea

Nella giornata del 27 febbraio 2022 i Ministri degli esteri dell’Unione Europea hanno deciso di adottare le seguenti misure:
 

  • Offrire il sostegno dell’UE alle forze armate ucraine attraverso il Fondo europeo per la pace, con un pacchetto da € 450 milioni per l’invio di armi letali e € 50 milioni in equipaggiamento militare;
  • Stabilire ulteriori sanzioni individuali ed economiche, che comprendono tra l’altro la chiusura dello spazio aereo dell’UE a tutti gli aerei russi, l’esclusione di banche russe dal sistema di messaggistica finanziaria SWIFT, il blocco delle transazioni e il congelamento degli asset della Banca centrale russa;
  • Aumentare l’impegno diplomatico per lavorare alla condanna internazionale e all’isolamento della Russia, in particolare in sede Nazioni Unite (dove una risoluzione dovrebbe essere votata mercoledì);
  • Adottare misure per sostenere l’Ucraina e la regione circostante, tramite strumenti quali il Meccanismo europeo di protezione civil;
  • Mettere in campo iniziative per contrastare la disinformazione, compreso il divieto per i media statali Russia Today e Sputnik di trasmettere nell’UE.

 
Segnaliamo che le sanzioni relative al blocco dello spazio aereo dell’UE ai velivoli russi e al blocco delle transazioni con la Banca centrale russa sono state pubblicate nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione europea, entrando quindi in vigore immediatamente.
 
Sono state, inoltre, adottate le seguenti misure:
  
Sanzioni individuali 
Oltre a congelare i beni del presidente russo e del ministro degli Esteri, l’UE imporrà misure restrittive ai membri del Consiglio di Sicurezza Nazionale della Federazione Russa che hanno sostenuto l’immediato riconoscimento da parte della Russia delle due aree non controllate dal governo degli oblast di Donetsk e Luhansk in Ucraina come soggetti indipendenti. Le sanzioni saranno estese anche ai restanti membri della Duma di Stato russa, che hanno ratificato la decisione del governo. Inoltre, l’UE prenderà di mira anche quegli individui che hanno facilitato l’aggressione militare russa dalla Bielorussia. 
 
Sanzioni economiche 
Il pacchetto adottato espande ulteriormente le restrizioni finanziarie esistenti, tagliando così l’accesso russo ai mercati di capitali più importanti. Vieta anche la quotazione e la fornitura di servizi in relazione alle azioni di enti statali russi nelle sedi di negoziazione dell’UE. Inoltre, introduce nuove misure che limitano significativamente gli afflussi finanziari dalla Russia verso l’UE, vietando l’accettazione di depositi superiori a certi valori da cittadini o residenti russi, la tenuta di conti di clienti russi da parte dei depositari centrali di titoli dell’UE, così come la vendita di titoli denominati in euro a clienti russi. Queste sanzioni colpiranno il 70% del mercato bancario russo e le principali aziende statali, anche nel campo della difesa. Aumenteranno i costi di prestito della Russia, aumenteranno l’inflazione e gradualmente eroderanno la base industriale della Russia. Inoltre, vengono prese misure per evitare che le fortune dell’élite russa siano nascoste in paradisi sicuri in Europa. 
 
Settore energetico 
L’UE proibirà la vendita, la fornitura, il trasferimento o l’esportazione verso la Russia di beni e tecnologie specifiche nella raffinazione del petrolio, e introdurrà restrizioni sulla fornitura di servizi correlati. Introducendo tale divieto di esportazione, l’UE intende colpire il settore petrolifero russo, e rendere impossibile per la Russia aggiornare le sue raffinerie di petrolio. 
Le entrate delle esportazioni russe sono state di 24 miliardi di euro nel 2019. 
 
Settore dei trasporti 
L’UE ha introdotto un divieto di esportazione che riguarda i beni e la tecnologia nel settore dell’aviazione e dello spazio, nonché il divieto di fornire servizi di assicurazione e riassicurazione e di manutenzione relativi a tali beni e tecnologie. L’UE proibirà anche la fornitura di assistenza tecnica e finanziaria correlata. 
Questo divieto di vendita di tutti gli aerei, pezzi di ricambio e attrezzature alle compagnie aeree russe mira a degradare uno dei settori chiave dell’economia russa e la connettività del paese, poiché tre quarti dell’attuale flotta aerea commerciale della Russia sono stati costruiti nell’UE, negli Stati Uniti e in Canada. 
 
Settore delle tecnologie 
L’UE ha imposto ulteriori restrizioni sulle esportazioni di beni e tecnologie a duplice uso, nonché restrizioni sulle esportazioni di alcuni beni e tecnologie che potrebbero contribuire al miglioramento tecnologico del settore della difesa e della sicurezza della Russia. Questo include prodotti come semiconduttori o tecnologie all’avanguardia. 
 
Visti 
Diplomatici, altri funzionari russi e uomini d’affari non potranno più beneficiare delle disposizioni di facilitazione del visto, che permettono un accesso privilegiato all’UE. Questa decisione non riguarderà i comuni cittadini russi. 
 
Inoltre, nel comunicato si legge che l’Unione europea esige che la Russia cessi immediatamente le sue azioni militari, ritiri incondizionatamente tutte le forze e le attrezzature militari dall’intero territorio dell’Ucraina e rispetti pienamente l’integrità territoriale, la sovranità e l’indipendenza dell’Ucraina entro i suoi confini internazionalmente riconosciuti. Il Consiglio europeo invita la Russia e le formazioni armate sostenute dalla Russia a rispettare il diritto umanitario internazionale e a fermare la loro campagna di disinformazione e gli attacchi informatici. 
 
Gli atti giuridici pertinenti, compresi i nomi delle persone interessate dalle misure restrittive, sono pubblicati nella Gazzetta ufficiale. 
 
Le misure restrittive individuali si applicheranno a un totale di 654 individui e 52 entità, e comprendono un congelamento dei beni e un divieto di mettere fondi a disposizione degli individui e delle entità elencate. Inoltre, un divieto di viaggio applicabile alle persone elencate impedisce loro di entrare o transitare attraverso il territorio dell’UE. 
 

Aggiornamento
In data 3 marzo 2022 sono state approvate le seguenti ulteriori sanzioni:

  • Il divieto di fornitura di servizi specializzati di messaggistica finanziaria, utilizzati per lo scambio di dati finanziari (SWIFT), a Bank Otkritie, Novikombank, Promsvyazbank, Rossiya Bank, Sovcombank, VNESHECONOMBANK (VEB) e VTB BANK.
    Questo divieto avrà effetto a partire dal 12 marzo, e si applicherà anche a qualsiasi persona giuridica, entità o organismo stabilito in Russia i cui diritti di proprietà siano direttamente o indirettamente posseduti per più del 50% dalle suddette banche.
     
  • Il divieto a partire dalla data odierna di investire, partecipare o contribuire in altro modo a futuri progetti cofinanziati dal Fondo russo per gli investimenti diretti.
     
  • Il divieto a partire dalla data odierna di vendere, fornire, trasferire o esportare banconote denominate in euro in Russia o a qualsiasi persona fisica o giuridica, entità o organismo in Russia, compresi il governo e la Banca Centrale della Russia, o per l’uso in Russia.
     
  • La sospensione delle trasmissioni delle emittenti Russia Today e Sputnik nel territorio dell’UE.

(MP/am)
 




Aziende Api in allarme per la guerra in Ucraina: rassegna stampa

Gli articoli pubblicati dopo la nostra indagine flash inviata alle associate sulle possibili ricadute economiche sul nostro tessuto imprenditoriale della guerra tra Russia e Ucraina.