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Approvato dall’Europa l’atteso decreto che spinge l’attivazione delle CER

La Commissione europea ha dato il via libera al decreto italiano di incentivazione alla diffusione dell’autoconsumo di energia da fonti rinnovabili. Il decreto italiano è incentrato su due misure: una tariffa incentivante sull’energia rinnovabile prodotta e condivisa e un contributo a fondo perduto. La potenza finanziabile è pari a cinque Gigawatt complessivi, con un limite temporale a fine 2027.
La notizia è sul sito del MASE con i commenti del Ministro dell’ambiente e della sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin.

Ora il territorio può davvero diventare protagonista del futuro energetico nazionale. Grazie alle CER ciascuna impresa e ciascun cittadino potrà contribuire alla produzione di energia rinnovabile, e averne i benefici economici derivanti dall’autoconsumo, pur non disponendo direttamente degli spazi necessari alla realizzazione degli impianti FER Fonti Energetiche Rinnovabili.
Per le Comunità realizzate nei comuni sotto i 5.000 abitanti, è previsto un contributo a fondo perduto fino al 40% dei costi ammissibili in relazione all’investimento effettuato per realizzare un nuovo impianto o per potenziarne uno esistente. Questa misura è finanziata con 2,2 miliardi dal PNRR, con l’obiettivo di realizzare una potenza complessiva di almeno 2 Gigawatt. Il contributo a fondo perduto potrà essere cumulato con la tariffa incentivante entro limiti definiti.
Nella presentazione che si può scaricare dal sito si possono leggere in sintesi tutti gli aspetti tecnici più importanti.

I benefici previsti riguardano tutte le tecnologie rinnovabili: fotovoltaico, eolico, idroelettrico e biomasse. Per le CER, i destinatari del provvedimento possono essere gruppi di cittadini, condomìni, piccole e medie imprese, ma anche enti locali, cooperative, associazioni ed enti religiosi. La potenza dei singoli impianti non può superare 1 Megawatt e devono trovarsi sotto la stessa cabina primaria. Il soggetto gestore della misura è il GSE, che valuterà i requisiti di accesso ai benefici ed erogherà gli incentivi e che, su istanza dei soggetti interessati, potrà eventualmente verificare l’ammissibilità in via preliminare. L’atto costitutivo della comunità deve evidenziare nell’oggetto sociale che il fine prevalente è il beneficio ambientale, economico e sociale del territorio della comunità.

(SN/am)




Rinnovabili: la direttiva europea “Red III” è in Gazzetta Ufficiale per accelerare i nuovi impianti

La nuova direttiva europea sulle energie rinnovabili n. 2023/2413, cosiddetta Red III, approvata definitivamente dal Consiglio Ue all’inizio di ottobre, è stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale ed entra in vigore il 20 novembre 2023.
Gli Stati membri, compresa l’Italia, sono chiamati a recepirla entro il 21 maggio 2025.
La direttiva impone un obiettivo vincolante: coprire con fonti rinnovabili, entro il 2030, almeno il 42,5% del consumo energetico totale dell’Ue; inoltre, in linea con gli obiettivi RePowerEu, incoraggia gli Stati membri ad arrivare almeno al 45%, sebbene quest’ultima indicazione non sia vincolante.
Si tratta comunque di raddoppiare l’attuale contributo delle rinnovabili nel mix energetico europeo (nel 2021 al 21,8% in Ue, 19% in Italia), sebbene molti Paesi del Vecchio continente siano già assai avanti (Islanda 85,8%, Norvegia 74,1%, Svezia 62,6%, Finlandia 43,1%, Lettonia 42,1%, Albania 41,4%, etc).
Per avere una base giuridica comune, gli Stati membri devono recepire la direttiva all’interno della legislazione nazionale, non oltre il 21 maggio del 2025, ma anche prima di allora vengono indicati molti obiettivi di rilievo.
Innanzitutto entro il 21 febbraio 2024 gli Stati membri sono chiamati a considerare gli impianti rinnovabili come di “interesse pubblico prevalente”, così da semplificare e abbreviare le procedure amministrative di rilascio delle relative autorizzazioni. In particolare, devono essere definite le cosiddette “aree di accelerazione”, entro le quali le procedure di autorizzazione per gli impianti rinnovabili non durino più di 12 mesi mentre al di fuori di tali aree le tempistiche potranno dilungarsi fino a due anni (per i progetti offshore).
Si tratta di un obiettivo particolarmente sfidante per l’Italia, dove in media per concludere un iter autorizzativo per gli impianti rinnovabili occorrono circa 7 anni; un ritmo lentissimo per il nostro Paese, chiamato a installare approssimativamente 12 GW l’anno di nuovi impianti per rispettare gli obiettivi europei, mentre nei primi nove mesi del 2023 sono entrati in esercizio nuovi impianti rinnovabili per appena 3 GW.

(SN/am)




Contributo per le pmi: fotovoltaico e altri sistemi di efficientamento energetico

Riprendendo la circolare Api precedente sullo stesso tema, n. 523 del 6 ottobre 2022, si informa che con la delibera regionale n.7071 del 3 ottobre 2022, allegata, è stata ampliata la platea dei beneficiari del bando per accrescere l’efficienza energetica, includendo anche le imprese non artigiane appartenenti al settore manifatturiero; è stata inoltre incrementata la dotazione finanziaria e prorogato il termine per la trasmissione della rendicontazione.

A breve dovrebbe aprire lo sportello on line per la presentazione delle domande di contributo per le micro, piccole e medie imprese manifatturiere; al momento il bando pubblicato resta riservato alle micro e piccole imprese artigiane.

In sintesi, la novità comprende:

  • allargamento dei destinatari del bando alle micro, piccole e medie imprese manifatturiere anche non artigiane iscritte al Registro Imprese delle Camere di Commercio della Lombardia. Pertanto non è più richiesta l’iscrizione alla sezione speciale delle imprese artigiane.
  • incremento della dotazione finanziaria fino a complessivi euro 30.150.199,65
  • modifica del termine per la trasmissione della rendicontazione, dal 31 marzo 2023 al 30 giugno 2023.
Lo sportello della misura “Investimenti per la ripresa: linea efficienza energetica artigiani”, attualmente aperto alle sole micro e piccole imprese artigiane, sarà chiuso. Successivamente verrà aperto il nuovo sportello del bando “Investimenti per la ripresa: linea efficienza energetica del processo produttivo delle micro, piccole e medie imprese manifatturiere” rivolto alle Pmi del settore manifatturiero anche non artigiane.

(SN/am)

 




Istruzioni aggiornate dal MiTe per lo smaltimento dei pannelli fotovoltaici

Ai fini della gestione sostenibile e circolare degli impianti fotovoltaici, è online sul sito del MiTe (Ministero per la Transizione Ecologica) la nuova versione delle istruzioni per la gestione e lo smaltimento dei pannelli fotovoltaici degli impianti incentivati in Conto Energia.

Il nuovo documento, approvato con Decreto Direttoriale della Direzione Generale Economia Circolare dell’8 agosto 2022 recepisce le direttive della Legge 233/2021 che ha convertito il Dl 152/2021.

Le principali novità prevedono:

  • che il valore della quota trattenuta dal Gse, sia per gli impianti domestici (di potenza inferiore ai 10 Kw) che per quelli professionali, è stabilita in 10 Euro per ogni singolo modulo fotovoltaico, a garanzia delle operazioni di smaltimento;
  • nuove tempistiche e nuove modalità per aderire ad un Sistema Collettivo per la gestione e lo smaltimento dei pannelli, come previsto dal D.lgs. 118/2020.
Questo anche per consentire l’esercizio dell’opzione agli impianti del IV e V Conto Energia. Tale adesione è garantita mantenendo l’importo pari a 10 euro per ogni singolo modulo fotovoltaico a garanzia delle operazioni di smaltimento.

In merito a quest’ultimo punto si specifica che è stato aggiornato l’Allegato 8.3 (Dichiarazione di partecipazione a un Sistema Collettivo) con una nuova sezione da compilare. Inoltre, per gli impianti che hanno già versato la garanzia finanziaria presso un Sistema Collettivo è necessario l’eventuale adeguamento delle quote già versate all’importo definito dal Gse (10 €/modulo) e l’invio al Gse dell’Allegato 8.3. Nel mese di settembre il Gse, insieme al Ministero della Transizione Ecologica – Dg Economia Circolare, intendono organizzare incontri informativi on-line dandone opportuna comunicazione.

(SN/bd)