Ricostruzione Ucraina: opportunità per le aziende italiane
A margine della Conferenza Confapi ha sottoscritto un accordo con la Ukrainian Chamber of Commerce and Industry (organizzazione privata che rappresenta le aziende del Paese) il cui obiettivo è quello di rafforzare la collaborazione e promuovere ulteriormente il commercio e gli scambi economici tra i due Paesi, nonostante il contesto, già in questa fase.
Per i progetti che verranno definiti saranno erogate garanzie e risorse pubbliche (nazionali, europee ed internazionali). Le modalità non sono ancora stabilite ma riteniamo utile in questa fase comunicare alla rappresentanza ucraina l’interesse delle imprese associate a partecipare al processo di ricostruzione con il loro know how, forniture e prodotti.
A tal proposito inviamo di seguito le richieste specifiche che sono avanzate dal Presidente della Camera di Commercio ucraina Gennadiy Chyzhykov al Presidente Cristian Camisa.
Ci vengono richiesti contatti con imprese che producono:
1) macchinari, fornitura in opera manutenzione di componenti presso centrali di produzione energia, raffinerie, industrie chimiche e petrolchimiche ed impianti di produzione oil e gas.
2) impianti industriali di trattamento d’aria, impianti di filtrazione finalizzati ad abbattere gli inquinanti contenuti nell’aria tramite processi chimici, meccanici, o di bio-filtrazione trasporto, sistemi di insonorizzazione.
3) macchinari ed impianti per industria alimentare: trasporto, pulitura, stoccaggio, miscelazione materie prime, macinazione, vagliatura, miscelazione con aggiunta di grassi o liquidi, cubettatura, scarico alla rinfusa o insacco.
4) forni industriali per il trattamento termico dei materiali
5) opere elettromeccaniche ed impianti per la depurazione delle acque
6) strutture meccaniche e strutture in acciaio, strutture idrauliche, stazioni, apparecchiature. In relazione a questa specifica richiesta risulta necessario avere anche personale che si occupi della progettazione personalizzata, dell’installazione e manutenzione dei propri prodotti.
Con riferimento al settore dell’infrastrutture si ipotizza un investimento di circa 70-80 miliardi di dollari.
Si stimano necessità di:
- Materiali da costruzione
- Servizi di costruzione
- Macchine edili (macchine, gru, escavatori)
- Servizi di ingegneria
- Risorse grezze (argilla, sabbia, gesso, alabastro, pietrisco)
Altro settore in cui si concentreranno gli investimenti sarà la medicina e riabilitazione.
Per maggiori informazioni contattare la nostra Associazione: manuela.sacchi@api.lecco.it, 0341.282822.
(MP/ms)