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Nuova Sabatini: da gennaio cambia la procedura di accesso

Con la circolare 6 dicembre 2022 n. 410823, il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha stabilito i termini e le modalità di presentazione delle domande per la concessione dei contributi in relazione a finanziamenti bancari per l’acquisto di nuovi macchinari, impianti e attrezzature da parte di PMI (c.d. “Nuova Sabatini”), la cui nuova disciplina è stata definita dal Dm 22 aprile 2022, al fine di adeguare la disciplina operativa della misura di cui all’art. 2 del Dl  69/2013 alle intervenute modifiche della normativa di riferimento.

Il citato Dm ne ha stabilito i requisiti, le condizioni di accesso e la misura massima dei contributi previsti e ne disciplina le modalità di concessione, erogazione e controllo. Le agevolazioni in esame sono concesse per investimenti in beni strumentali, 4.0 e green.

Le domande di accesso all’agevolazione devono essere:

  • presentate dall’impresa in formato elettronico;
  • sottoscritte dal legale rappresentante dell’impresa o da un suo procuratore, mediante firma digitale;
  • inviate esclusivamente tramite PEC agli indirizzi dei soggetti finanziatori aderenti alla convenzione stipulata tra il Ministero dello Sviluppo economico, l’Associazione bancaria italiana (ABI) e Cassa depositi e prestiti spa ai sensi dell’art. 2 comma 7 del Dl 69/2013.
    La domanda è inviata attraverso la procedura disponibile nella sezione “Compilazione domanda di agevolazione” della piattaforma informatica dedicata alla misura.
La procedura e la documentazione di cui alla circ. n. 410823/2022 è utilizzabile a partire dal 1° gennaio 2023. Per le domande presentate anteriormente a tale data, continuano ad applicarsi le disposizioni di cui al Dm 25 gennaio 2016 e alle relative circolari applicative.

Si ricorda che l’agevolazione è concessa alle PMI nella forma di un contributo in conto impianti il cui ammontare è determinato in misura pari al valore degli interessi calcolati, in via convenzionale, su un finanziamento della durata di cinque anni e di importo uguale all’investimento a un tasso di interesse annuo pari al:

  • 2,75%, per gli investimenti in beni strumentali;
  • 3,575%, per gli investimenti 4.0 e gli investimenti green.
Le agevolazioni rientrano fra gli aiuti di Stato comunicati in esenzione a valere sui regolamenti unionali di settore: non sono quindi concessi a titolo di de minimis.

Le imprese richiedenti hanno diritto alle descritte agevolazioni esclusivamente nel limite delle disponibilità finanziarie: esaurite le risorse, il Ministero delle Imprese e del made in Italy dispone la chiusura dello sportello per la presentazione delle domande tramite un avviso pubblicato sul proprio sito internet.

(MF/ms)