Confapi a riunione Osservatorio Pensioni del Ministero del Lavoro
Confapi, per questo, come associazione datoriale, in sinergia con le principali organizzazioni sindacali dei lavoratori e dei manager, nel corso del tempo per supplire anche alle carenze del welfare statale dove inevitabilmente “la coperta è sempre più corta”, ha creato un solido sistema di enti bilaterali che si occupano ad esempio di formazione, di assistenza e sostegno al reddito, di sanità integrativa nonché di previdenza complementare. “Oggi i lavoratori e i dirigenti delle nostre imprese – ha spiegato Napoli -possono contare sulla possibilità di aderire a condizioni agevolate a dei sistemi di previdenza complementare in grado di sostenerli e supportarli e garantire loro una seconda fonte di reddito divenendo un vero e proprio secondo pilastro del sistema previdenziale nazionale fondamentale per il ruolo sociale che svolge”. Confapi ritiene quindi che l’iscrizione a una forma pensionistica integrativa costituisca nel tempo un risparmio pensionistico, fiscalmente privilegiato, che garantirà al beneficiario maggiore sicurezza e stabilità economica negli anni di non lavoro. Il ruolo della previdenza complementare è altresì impattante anche durante la vita lavorativa dell’aderente. Nel periodo di accumulo è, infatti, possibile accedere, seppur parzialmente, alle somme accantonate per far fronte ad alcune esigenze di liquidità che possono sopraggiungere nella vita dell’individuo.