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Formazione del preposto: in un interpello arrivano i chiarimenti ministeriali

Sul sito del Ministero del lavoro e delle politiche sociali è stato recentemente pubblicato l’interpello n.6/2024 di ottobre sul tema della formazione necessaria per la figura del preposto.

La domanda tocca il tema della frequenza e dei contenuti della formazione, in attesa che il nuovo accordo stato regioni che dovrebbe andare in approvazione in questi giorni, chiarisca definitivamente le regole da seguire in futuro.

Si allega il testo integrale dell’interpello e si riassume di seguito che la risposta scritta ufficializza il fatto che, senza la definizione dei contenuti della formazione biennale obbligatoria per il preposto, si tengono in essere gli obblighi e le condizioni previgenti di formazione e aggiornamento quinquennale.

(SN/am)




Interpello del Mase: rifiuti da attività artigianali, deposito temporaneo

Si segnala la risposta del Ministero ad un interpello di tipo ambientale relativo al deposito temporaneo di rifiuti (ex art. 185-bis D.lgs. 152/2006) da attività artigianali eseguite su impianti tecnologici e edifici.

Invitando alla lettura completa dell’interpello, cui si accede direttamente dal sito del ministero, scegliendo la categoria “economia circolare” si segnala che il Mase ha precisato quanto segue:

  • le norme vigenti consentono il trasporto e il deposito temporaneo dei rifiuti presso la sede legale e/o operativa dell’operatore che ha svolto l’attività.
  • nelle fattispecie della manutenzione, dei piccoli interventi edili e delle attività di cui alla Legge n.82 del 25 gennaio 1994 possano essere ricomprese quelle effettuate da artigiani.
(SN/am)
 

 




Il preposto nelle attività di appalto: in un interpello arrivano i chiarimenti ministeriali

E’ stato recentemente pubblicato un interpello sul tema della figura del preposto quando un’impresa opera in appalto. La domanda posta tocca i temi della nomina, della presenza e dell’esercizio del ruolo del preposto in occasione di attività in appalto.

Emergono alcuni elementi che fanno chiarezza su aspetti non sempre espliciti, riportiamo in breve questi due passaggi, ma si rimanda al testo integrale per completezza:

  • la volontà del legislatore in questa materia è di rafforzare il ruolo del preposto, quale figura di garanzia, imponendo sempre l’obbligo di una sua individuazione. Pertanto, la coincidenza della figura del preposto con quella del datore di lavoro va considerata solo come extrema ratio […] laddove il datore di lavoro sovraintenda direttamente a detta attività, esercitando i relativi poteri gerarchico – funzionali. Inoltre, non potendo un lavoratore essere il preposto di sé stesso, nel caso di un’impresa con un solo lavoratore le funzioni di preposto saranno svolte necessariamente dal datore di lavoro.
  • è da considerarsi sempre obbligatorio che i datori di lavoro (appaltatori o subappaltatori) indichino al datore di lavoro committente il personale che svolge detta funzione; l’individuazione del preposto dev’essere effettuata tenendo in considerazione che tale ruolo deve essere rivestito solo dal personale che possa effettivamente adempiere alle funzioni attribuite, condizione non realizzabile senza recarsi presso il luogo delle attività.
Si segnala e si allega il testo integrale dell’interpello n.4/2024 pubblicato sul sito del ministero del lavoro in data 30 settembre 2024.

Si invitano le imprese che svolgono attività in appalto, a verificare che la propria organizzazione soddisfi queste indicazioni più esplicite rispetto a quanto già previsto nel TU 81/2008 e smi.

Confapi Lecco Sondrio è a disposizione per eventuale supporto, potete contattare silvia.negri@confapi.lecco.it

(SN/am)




Interpelli ambientali: il Ministero risponde sui residui da attività di recupero rifiuti

Sul sito del Mase (Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica) sono consultabili le risposte ad alcuni interpelli di tipo ambientale emersi nell’ultimo periodo cliccare qui 

L’ultimo interpello in ordine cronologico riguarda i residui, derivanti da attività di recupero, da inviare a smaltimento. Le risposte sono disponibili nella sezione “economia circolare”, alla quale si rimanda cliccando qui 

(SN/am)




Interpelli ambientali: il Ministero risponde sui residui da attività di recupero rifiuti

Sul sito del Ministero dell’Ambiente Ministero e della Sicurezza Energetica (Mase) sono consultabili le risposte ad alcuni interpelli di tipo ambientale emersi nell’ultimo periodo.

L’ultimo interpello in ordine cronologico riguarda i residui, derivanti da attività di recupero, da inviare a smaltimento. Le risposte sono disponibili nella sezione “economia circolare”, cliccare qui. 

(SN/am)




Interpelli in materia ambientale al Mite

L’Istituto dell’interpello in materia ambientale, da alcuni mesi, consente di inoltrare al Mite (Ministero della transizione ecologica) istanze di ordine generale sull’applicazione della normativa statale in materia ambientale. La novità risale al DL n. 77 del 31 maggio 2021 art.27 che ha modificato il Testo Unico Ambientale D.lgs. 152/2006 art. 3 septies.
Le domande possono essere poste da regioni, province, città metropolitane, comuni, associazioni di categoria rappresentate nel Consiglio nazionale dell’economia e del lavoro e associazioni di protezione ambientale a carattere nazionale o presenti in almeno cinque regioni o province autonome.

Le risposte vengono pubblicate sul sito del Mite, suddivise per le seguenti tematiche:
 
• Natura  • Mare  • Tutela dell’acqua • Bonifiche • Economia circolare • Qualità dell’aria
• Energia • Valutazioni ed autorizzazioni ambientali • Rischi d’incidente rilevante 
• Agenti fisici
(rumore, inquinamento acustico, radiazioni ionizzanti e non ionizzanti)
 
Attualmente sono state inserite alcune risposte alle voci “Economia circolare” e “Valutazioni e autorizzazioni ambientali” che sono direttamente consultabili on line.
 
(SN/bd)