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Terre di fonderia di metalli ferrosi: linee guida per Eow e per sottoprodotti

Sul Burl della Regione Lombardia n.10 di venerdì 11 marzo 2022 è stata pubblicata la Dgr n.XI/6071 che approva le modalità per la gestione delle terre di fonderia di metalli ferrosi.

Il normale ciclo di riutilizzo delle terre / sabbie di fonderia, effettuato all’interno della fonderia stessa, prevede alcuni “trattamenti” che rientrano nella “normale pratica industriale”, ovvero i seguenti: setacciatura/vagliatura; deferritizzazione; “spogliatura” del grano dai residui di legante (trattamento meccanico); “calcinazione” per eliminare i residui di legante (trattamento termico); “lavaggio” per eliminare i residui idrosolubili di legante (trattamento ad umido); depolverazione, per eliminare dalle terre/sabbie “i fini”.
 
Gli utilizzi “consolidati” che possono avere le terre e sabbie esauste comprendono molti degli impieghi industriali nei quali è tradizionalmente impiegato un inerte naturale, e precisamente:ù

  • cementifici; industria della ceramica; industria del vetro
  • produzione di conglomerati per l’edilizia; produzione di laterizi e mattoni
  • produzione di conglomerati bituminosi; utilizzo per realizzazione di rilevati e sottofondi stradali
 
Per quanto riguarda la gestione come sottoprodotto, le linee guida possono essere uno strumento a supporto dei produttori per valutare e dimostrare il rispetto dei criteri dell’art. 184-bis del d.lgs. n. 152/2006.

Le linee guida forniscono inoltre alle Autorità Competenti indicazioni per l’autorizzazione «caso per caso» degli impianti di destinazione, della cessazione della qualifica del rifiuto (Eow – End of Waste); la conformità ai disposti in esse contenuti sostituisce di fatto il parere di ARPA previsto dall’art. 184 ter del d.lgs. 152/06 relativamente alla cessazione della qualifica di rifiuto delle terre di fonderia di metalli ferrosi.

Si allega il testo della norma e si invitano le fonderie ad approfondire il tema per ottimizzare la gestione dei loro scarti; le nuove modalità permettono infatti di “uscire” dalla classica gestione rifiuti.

(SN/bd)




Nuovo decreto “End of Waste” per carta e cartone

Entra in vigore il 24 febbraio l’atteso decreto Eow (End of Waste) per i rifiuti di carta e cartone, ovvero il Dm 22 settembre 2020, n. 188 (Regolamento recante disciplina della cessazione della qualifica di rifiuto da carta e cartone, ai sensi dell’articolo 184-ter, comma 2, del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152) pubblicato in Gu n.33 il 9 febbraio 2021

Il nuovo decreto che si allega ha la finalità di stabilire i “criteri specifici nel rispetto dei quali i rifiuti di carta e cartone cessano di essere qualificati come tali, ai sensi e per gli effetti dell’art. 184-ter del D.lgs. 3 aprile 2006, n. 152”.

Il decreto indica questi criteri basandosi “esclusivamente” sulle disposizioni della norma Uni en 643 (scaricabile dal Sito Uni).

La carta e cartone recuperati sono poi utilizzabili nella manifattura di carta e cartone ad opera dell’industria cartaria oppure in altre industrie che li utilizzano come materia prima.

Inoltre si specifica che “il produttore di carta e cartone recuperati applica un sistema di gestione della qualità secondo la norma Uni En 9001” e ha tempo 180 giorni (dal 24 febbraio 2021) per presentare all’autorità competente un “aggiornamento della comunicazione ex art. 216 Tua” che è la comunicazione per attività di recupero in procedura semplificata.

(SN/bd)