“Dazi, fatturato a rischio per le imprese”
La Provincia del 29 luglio 2025, parla Angelo Crippa export manager Rete Ufficio Estero.
La Provincia del 29 luglio 2025, parla Angelo Crippa export manager Rete Ufficio Estero.
Gli articoli pubblicati dopo il lancio del nostro comunicato stampa.
“Non va dimenticato – aggiunge – che le imprese statunitensi necessitano di componentistica dall’estero e in questo campo l’Italia può mettere sul tavolo le sue eccellenze per cercare una riduzione o cancellazione dei dazi. La filiera italiana dell’industria può trovare delle opportunità nell’attuale contesto di caos, ma è fondamentale che anche le Istituzioni svolgano il proprio ruolo, impostando una politica industriale che guardi al futuro. Occorre che il Governo capisca su quali settori industriali puntare e si attrezzi con una miscela di incentivi e sussidi per permettere alle aziende italiane di giocare ad armi pari con gli altri competitor internazionali. Al contempo vanno promossi progetti di collaborazione e aggregazione per le Pmi industriali nonché elaborare una strategia di approvvigionamento di materie prime per mitigare il rischio di ritorsioni da parte del Governo di Pechino”.
“Lo sbocco in altri mercati – conclude il Presidente di Confapi è – certamente utile ma nessun mercato potrà mai sostituire quello statunitense”.
L’Agenzia ICE, inoltre, ha diramato una nota informativa sui nuovi dazi statunitensi recentemente entrati in vigore.
Ulteriori informazioni possono essere raccolte accedendo alla piattaforma Market Access Database messa a disposizione dall’Unione Europea che permette di ricercare i dazi applicati alle esportazioni verso qualsiasi mercato, compresi gli Stati Uniti.
La ricerca può essere effettuata selezionando il paese di interesse unito al codice HS del prodotto.
La piattaforma consente di verificare:
Il presidente Enrico Vavassori commenta l’introduzione dei dazi da parte degli Usa verso l’Europa.
La Provincia (in allegato): La preoccupazione di Confapi: “Arma commerciale pericolosa”
Lecconotizie: PRESIDENTE ENRICO VAVASSORI: Dazi, Confapi e Confartigianato: “Dobbiamo tutelare le imprese”
LeccoToday: PRESIDENTE ENRICO VAVASSORI: Lanciato l’allarme sui dazi di Trump: “Colpito il cuore del nostro sistema produttivo”
“Esprimo forte preoccupazione per l’introduzione dei dazi da parte dell’amministrazione Trump – spiega Enrico Vavassori presidente Confapi Lecco Sondrio -. I dazi sono un’arma commerciale pericolosa, soprattutto tra Paesi amici. Misure di questo tipo finiscono per colpire il cuore del nostro sistema produttivo, in particolare il settore manifatturiero e metalmeccanico, che già vive un momento di grande incertezza, soprattutto nell’automotive, a seguito anche della frenata tedesca. Trump ha dichiarato che l’obiettivo è riportare aziende e produzioni negli Stati Uniti, ma per arrivare a questo servono tempo, investimenti e soprattutto competenze, tecnologie e macchinari che oggi gli Stati Uniti non producono da soli. In molti casi, parliamo proprio di tecnologie che arrivano dalle nostre imprese. Pensare di ricostruire un’intera filiera industriale chiudendosi al commercio è un’illusione che rischia di fare più danni che benefici. Inoltre, i dazi nel tempo tendono a ritorcersi contro chi li impone. Se da un lato penalizzano le nostre esportazioni, dall’altro rischiano di ricadere sui cittadini americani stessi, che vedranno aumentare i prezzi dei beni di consumo e subire le conseguenze di un mercato meno competitivo. In un’economia globale sempre più interconnessa, alzare barriere non porta stabilità, ma instabilità e recessione. A questo punto, è fondamentale che né il Governo italiano né la Comunità Europea restino passivi. Servono contromisure adeguate, ponderate e ben pensate, che tutelino le imprese europee e riaffermino il principio di reciprocità negli scambi. La risposta deve essere ferma, ma costruttiva: non per alimentare lo scontro, ma per difendere il lavoro, la produzione e la dignità economica dei nostri territori. Va anche detto che Trump è noto per il suo stile negoziale: spara alto, alza la tensione e poi ridimensiona le richieste per ottenere qualche risultato concreto. È possibile che anche questa mossa rientri in una strategia più ampia, il cui vero obiettivo oggi non è ancora del tutto chiaro. Ma proprio per questo motivo serve lucidità e prontezza da parte delle istituzioni: farsi trovare impreparati sarebbe un errore che rischieremmo di pagare caro”.
Anna Masciadri
Ufficio stampa
“Rispondere a dazi con altri dazi – aggiunge – metterà le aziende europee in forte crisi perché in un mondo globalizzato non si sa bene quali saranno gli effetti di lungo termine di azioni protezionistiche a parte l’ovvio aumento dell’inflazione. Bisogna inoltre ricordare che è l’Unione europea che dovrebbe offrire agli Stati Uniti una road map per arrivare a un graduale riduzione del surplus commerciale nei confronti di Washington. Occorre insomma negoziare in silenzio evitando uscite che rischiano solo di far male all’economia. Siamo certi che il nostro Governo, con la premier Giorgia Meloni in primis, saprà affrontare con la dovuta attenzione questo delicato problema, anche grazie allo straordinario rapporto che abbiamo con gli Stati Uniti. Bisogna continuare a lavorare – conclude Camisa – per avviare una trattativa concreta per evitare danni enormi per la nostra economia ma soprattutto per le Pmi industriali che già stanno soffrendo molto in questo momento”.
L’incontro, a partecipazione gratuita, offrirà un’analisi approfondita sull’evoluzione delle tariffe doganali, esaminando:
Chi fosse interessato a partecipare è invitato a scrivere a comunicazione@confapi.lecco.it, agli iscritti verrà inviato in seguito il link.
(MP/am)
La Provincia del 23 gennaio 2025, intervista a Angelo Crippa, export manager della Rete Ufficio Estero.