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Cosmetici: nuove restrizioni dal primo settembre 2025

Il Regolamento (UE) 2025/877, pubblicato il 13 maggio 2025 sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea, modifica il Regolamento (CE) n. 1223/2009 sui prodotti cosmetici, introducendo nuove restrizioni legate alle sostanze classificate come cancerogene, mutagene o tossiche per la riproduzione (CMR).

A partire dal 1° settembre 2025, in linea con il Regolamento delegato (UE) 2024/197, diverse sostanze saranno vietate e aggiunte all’Allegato II, mentre il trimethylbenzoyl diphenylphosphine oxide sarà rimosso dall’Allegato III e inserito tra quelle proibite per la sua classificazione CMR 1B. Il testo prevede anche l’aggiornamento di alcune denominazioni chimiche e numeri CAS per migliorarne la coerenza normativa.

L’obiettivo è rafforzare la protezione della salute e garantire un’applicazione uniforme delle norme in tutta l’UE.

Regolamento UE n. 2025/877, del 13 maggio 2025.

(SN/am)
 




Novità da ISPRA sulla caratterizzazione ecotossicologica dei rifiuti (HP14)

Si segnala che l’Italia, tramite ISPRA, ha elaborato e reso disponibile la nuova procedura sperimentale per l’assegnazione della HP14 ai rifiuti.

Il metodo convenzionale finora applicato fa riferimento alle sostanze pericolose per l’ambiente acquatico secondo il Regolamento CLP, mentre la determinazione delle caratteristiche di pericolo dei rifiuti si effettua sulla base dei criteri e dei valori limite previsti dall’allegato III alla Direttiva 2008/98/CE. L’attribuzione della caratteristica di pericolo HP14 può essere determinata anche tramite l’esecuzione di prove sperimentali (secondo i metodi del Reg. 2008/440/CE, oppure sulla base di “altri metodi di prova e linee guida riconosciuti a livello internazionale” ottavo considerando Reg. UE 2017/997). In questo caso, i risultati delle prove ecotossicologiche prevalgono rispetto alla valutazione effettuata con il metodo convenzionale.

La nuova procedura sperimentale per l’attribuzione del pericolo HP14 (pericoloso per l’ambiente), permette di superare il classico approccio tabellare chimico e/o ecotossicologico, introducendo un metodo di integrazione ponderata che, tramite indici sintetici chimici ed ecotossicologici, consente di valutare in maniera più realistica il pericolo ambientale complessivo di un rifiuto.

Tutti i dettagli alla pagina web dedicata di ISPRA.

(SN/am)