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Comunità energetiche e transizione 5.0: documentazione post evento del 5 marzo 2024

All’indomani del seminario tecnico “Comunità energetiche: un’occasione per le pmi” svolto in sede Confapi, martedì 5 marzo 2024, dalle ore 16 alle 18
in cui si è parlato sia degli incentivi per coloro che partecipano ad una comunità energetica, sia delle opportunità che arrivano dal Piano nazionale di transizione 5.0, siamo a mettere a disposizione degli associati:

  • la registrazione dell’evento, ovvero gli interventi dei tre ingegneri che hanno sviluppati i temi citati: cliccare qui
  • la documentazione utilizzata durante l’esposizione

Gli interventi da parte dei relatori hanno affrontato nello specifico:

  1. le novità del decreto incentivi per le Cer (ing. Allegri)
  2. gli aspetti tecnico operativi e le esperienze di alcuni territori che si stanno attivando (ing. Nembri)
  3. gli elementi del piano 5.0 che può supportare gli investimenti delle imprese nel risparmio energetico e nel fotovoltaico (ing. Sala)

L’associazione invita tutte le imprese che non hanno potuto seguire di persona, a recuperare il materiale e a rivolgersi eventualmente alle figure di riferimento in associazione silvia.negri@confapi.lecco.it (ApiTech) e raffaella.pozzoni@confapi.lecco.it (Consorzio Adda Energia).

In allegato le slide.




Comunità Energetiche: pubblicato il decreto con gli incentivi

È stato finalmente pubblicato sul sito del MASE Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, l’atteso decreto che stabilisce gli incentivi e gli aspetti quantitativi necessari per attivare realmente e diffusamente la nascita e lo sviluppo delle CER Comunità Energetiche Rinnovabili e dell’autoconsumo diffuso in Italia.

Dal 24 gennaio 2024, a tutti gli effetti entra in vigore il decreto 414 del 7 dicembre 2023, dopo la registrazione della Corte dei Conti e dopo l’approvazione della Commissione europea (vedi circolare Api n. 623 del 7 dicembre 2023).
Il testo prevede due incentivi:

  • un contributo a fondo perduto fino al 40% dei costi ammissibili, finanziato dal PNRR e rivolto alle comunità i cui impianti sono realizzati nei comuni sotto i 5000 abitanti, che supporterà lo sviluppo di 2 GW (gigawatt) complessivi;
  • una tariffa incentivante sull’energia rinnovabile prodotta e condivisa per tutto il territorio nazionale (per potenze sotto i 200 kw à fisso 80 €/Mwh + variabile fra 0 e 40 €/Mwh).
I due benefici sono tra loro cumulabili.

Il GSE renderà disponibili sul proprio sito istituzionale www.gse.it i documenti e le guide informative per accompagnare gli utenti nella costituzione delle CER.

MASE e GSE avvieranno una campagna informativa per rendere consapevoli i consumatori dei benefici legati al nuovo meccanismo: per ora sono disponibili alcune “FAQ” che si allegano, per iniziare ad orientare cittadini, pmi, enti, cooperative e tutti gli altri destinatari del provvedimento.

(SN/am)




Comunità Energetiche: lista dei comuni lombardi ammessi e scadenze

Regione Lombardia ha fatto sapere che ha accettato la candidatura per la costituzione di comunità energetiche rinnovabili, di una lunga lista di Comuni che hanno manifestato interesse su questo tema.
In particolare, sono stati ammessi alla fase 2 del bando regionale per le Comunità Energetiche (in allegato il Decreto) tra gli altri elencati nel decreto, i comuni di Lecco, Valmadrera, Oggiono, Verderio, Valgreghentino, Galbiate con i quali sono già intercorsi alcuni contatti.
Si allega la delibera regionale con la lista di tutti i Comuni.

Come si vede dalla lista, anche altri comuni della Valsassina e del Meratese si sono candidati e sono stati accettati. Si invitano le imprese che non lo hanno ancora fatto a prendere contatti con il Comune per valutare l’opportunità di inserirsi in una Comunità energetica, sia come come produttori che come consumatori.

Confapi può dare informazioni e promuovere l’inserimento delle imprese nelle comunità energetiche che si vanno costituendo sul territorio. Per informazioni su questo tema scrivete a silvia.negri@confapi.lecco.it

La data fissata per la presentazione del quadro economico delle proposte progettuali presentate dalle varie comunità energetiche è il 29 febbraio 2024, pertanto occorre attivarsi in queste settimane.

(SN/am)




Approvato dall’Europa l’atteso decreto che spinge l’attivazione delle CER

La Commissione europea ha dato il via libera al decreto italiano di incentivazione alla diffusione dell’autoconsumo di energia da fonti rinnovabili. Il decreto italiano è incentrato su due misure: una tariffa incentivante sull’energia rinnovabile prodotta e condivisa e un contributo a fondo perduto. La potenza finanziabile è pari a cinque Gigawatt complessivi, con un limite temporale a fine 2027.
La notizia è sul sito del MASE con i commenti del Ministro dell’ambiente e della sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin.

Ora il territorio può davvero diventare protagonista del futuro energetico nazionale. Grazie alle CER ciascuna impresa e ciascun cittadino potrà contribuire alla produzione di energia rinnovabile, e averne i benefici economici derivanti dall’autoconsumo, pur non disponendo direttamente degli spazi necessari alla realizzazione degli impianti FER Fonti Energetiche Rinnovabili.
Per le Comunità realizzate nei comuni sotto i 5.000 abitanti, è previsto un contributo a fondo perduto fino al 40% dei costi ammissibili in relazione all’investimento effettuato per realizzare un nuovo impianto o per potenziarne uno esistente. Questa misura è finanziata con 2,2 miliardi dal PNRR, con l’obiettivo di realizzare una potenza complessiva di almeno 2 Gigawatt. Il contributo a fondo perduto potrà essere cumulato con la tariffa incentivante entro limiti definiti.
Nella presentazione che si può scaricare dal sito si possono leggere in sintesi tutti gli aspetti tecnici più importanti.

I benefici previsti riguardano tutte le tecnologie rinnovabili: fotovoltaico, eolico, idroelettrico e biomasse. Per le CER, i destinatari del provvedimento possono essere gruppi di cittadini, condomìni, piccole e medie imprese, ma anche enti locali, cooperative, associazioni ed enti religiosi. La potenza dei singoli impianti non può superare 1 Megawatt e devono trovarsi sotto la stessa cabina primaria. Il soggetto gestore della misura è il GSE, che valuterà i requisiti di accesso ai benefici ed erogherà gli incentivi e che, su istanza dei soggetti interessati, potrà eventualmente verificare l’ammissibilità in via preliminare. L’atto costitutivo della comunità deve evidenziare nell’oggetto sociale che il fine prevalente è il beneficio ambientale, economico e sociale del territorio della comunità.

(SN/am)




Transizione energetica nelle pmi: webinar giovedì 14 dicembre 2023

“Efficienza energetica, sistemi di accumulo e vettori energetici alternativi” è il titolo del webinar gratuito organizzato per il pomeriggio di giovedì 14 dicembre 2023.

L’obiettivo è fornire alle imprese una visione ampia sulle modalità più efficaci per affrontare le sfide poste dalla transizione energetica e per sfruttare al meglio le opportunità offerte dalle CER Comunità Energetiche.

Programma allegato. Tutte le informazioni per iscriversi e partecipare sul sito camerale.

(SN/am)
 




Comunità energetiche: proroga della scadenza per manifestare l’interessa da parte dei Comuni

Non scade il 30 aprile ma il 31 maggio 2023 alle h.16 la possibilità per i Comuni lombardi, di esprimere interesse per la costituzione di Comunità Energetiche Rinnovabili (CER), che Regione Lombardia intende incentivare.

Sulla pagina del sito regionale si può vedere il bando prorogato.

Dopo la consultazione di questa prima fase, contando le candidature sarà evidente il potenziale emergente; in seguito, Regione Lombardia intende sviluppare un’azione di supporto finanziario destinata ai Comuni partecipanti, da declinare con apposito provvedimento di Giunta regionale.
Le imprese e gli altri soggetti che volessero rendersi disponibili come membri di una comunità energetica hanno ancora 1 mese di tempo per interagire con gli altri soggetti del proprio comune interessati alla costituzione di una CER.
I Comuni che non hanno fatto in tempo a deliberare, hanno ancora un po’ di margine per poterlo fare.

Chi non lo avesse già fatto, può consultare la circolare Api n.85 del 16/02/2023 che spiegava il nuovo modello delle Comunità Energetiche e i suoi vantaggi. Inoltre, la dott.ssa Silvia Negri silvia.negri@api.lecco.it resta a disposizione per dare supporto sia conoscitivo che operativo.

(SN/am)

 




Comunità Energetiche, Comuni: manifestazione di interesse entro il 30 aprile 2023

Si informano gli associati di Api Lecco Sondrio che Regione Lombardia aveva aperto nel 2022 una manifestazione di interesse rivolta ai Comuni, che si avvicina alla scadenza: il 30/04/2023 infatti è il termine massimo entro il quale gli enti locali possono segnalare il proprio interesse e impegno a favorire la costituzione di Comunità Energetiche sul proprio territorio.

Per questa ragione, in questi mesi, i Comuni stanno coinvolgendo diversi attori del territorio, fra i quali le imprese, per verificare la capacità di costituire una CER Comunità Energetica Rinnovabile. L’adesione ad un percorso di Comunità Energetica è sicuramente una strategia per affrontare la transizione verso un sistema energetico nuovo di autoproduzione diffusa e sostenibile dell’energia.
In febbraio 2023, l’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani ANCI e il Gestore del Servizio Elettrico GSE hanno siglato un protocollo d’intesa per promuovere lo sviluppo delle fonti rinnovabili e la collaborazione per diffondere l’autoconsumo da fonti rinnovabili sul territorio.

Nella scheda che si allega, si sintetizzano gli obiettivi, le norme di riferimento e il percorso da fare per costituire una CER. Si invitano tutti gli associati ad approfondire il tema e a mettersi in rete con gli altri operatori del proprio territorio per essere protagonisti di questo percorso. Api Lecco Sondrio è disponibile per confrontarsi con le imprese, rispondere ai dubbi e dare supporto, potete contattare la dott.ssa Silvia Negri (silvia.negri@api.lecco.it).
Nella sezione “bandi e agevolazioni” di Apinews non mancheremo di indicare le risorse che vengono messe a disposizione per gli investimenti nelle infrastrutture di produzione di energia rinnovabile (fotovoltaico, pompe di calore, microidroelettrico, punti di ricarica veicoli elettrici). Inoltre potremo organizzare incontri o webinar di approfondimento.

Vi invitiamo a segnalarci le iniziative che vi coinvolgono sul territorio ma anche i fabbisogni di formazione che rilevate.

(SN/am)




Autoconsumo diffuso: delibera di Arera

Segnaliamo la recente pubblicazione sul sito di Arera delle “Disposizioni dell’autorità di regolazione per energia reti e ambiente, per la regolazione dell’autoconsumo diffuso” anche detto Tiad “Testo Integrato dell’Autoconsumo Diffuso”.

Nel concetto di “autoconsumo diffuso” rientrano tutti i sistemi per l’autoconsumo diffuso: gruppi di autoconsumatori che agiscono collettivamente in edifici e condomini, comunità energetiche e autoconsumatori individuali su rete pubblica.
Una delle novità più attese è che la valorizzazione dell’autoconsumo diffuso è riferita all’area sottesa alla cabina primaria (e non più alla cabina secondaria). Tuttavia la mappa delle cabine primarie non è ancora disponibile.
Resta cura del Mase, Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, la definizione degli incentivi.

L’applicazione del Tiad è prevista dal 1° marzo 2023 o in concomitanza con l’entrata in vigore del decreto del Mase con gli strumenti di incentivazione economica, se successiva.

La delibera Tiad molto attesa dagli operatori del settore, supera le criticità da più parti sollevate e comprende alcuni elementi molto importanti ma non risolve alcuni aspetti anche rilevanti. Nelle prossime settimane sarà possibile capire i risvolti operativi di questo provvedimento ed evidenziare con maggiore consapevolezza i correttivi eventualmente necessari.

(SN/am)

 




Codici Cer: l’albo interviene sui “99”

Si segnala che l’Albo Gestori Ambientali ha recentemente emanato una circolare sull’uso dei codici Cer che terminano con il “99”. Non si tratta di una modifica, ma di indicazioni per tenere agli atti le motivazioni della scelta residuale di tali codici.

Per i dettagli si rimanda direttamente alla circolare dell’albo.

(SN/bd)




Pnrr: le iniziative inerenti la materia rifiuti

Si segnala il testo del Decreto Legge n. 77 del 31 maggio 2021 contenente la Governance del Pnrr “Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza” e le prime misure di rafforzamento delle strutture amministrative e di accelerazione e snellimento delle procedure; sul sito ministeriale dell’economia e delle finanza si trova il testo sintetizzato per punti.

Poiché contiene delle novità relative al mondo dei rifiuti, che si collegano alle altre circolari su questa materia, si segnala brevemente per temi quanto segue:

End of Waste (art.34): definisce le nuove regole per le procedure di cessazione di qualifica di rifiuto in mancanza dei criteri nazionali o europei caso per caso, inserendo l’obbligo di assoggettare tale cessazione ad un parere di Ispra e/o Arpa.

Rifiuti ex assimilati (art. 35, c.1, lettera a): sancisce l’eliminazione del termine “assimilati” dal Dlgs 152/2006.

Elenco Cer: torna ad essere valido il catalogo dei rifiuti in vigore precedentemente al Dlgs 116/2020.

Rifiuti – Responsabilità (art.35, c.1, lettera c): si introduce l’attestazione di avvio a smaltimento/recupero e non solo a smaltimento come precedentemente indicato dall’articolo 185 del Dlgs 152/2006.

Rifiuti – Sistema di tracciabilità (art.35, c.1, lettera d): si prevede l’uso della dicitura: comunicazione di “invio a recupero” e non più di “avvenuto recupero” dei rifiuti.

(SN/bd)