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“Credito per rilanciare gli investimenti”

La Provincia dell’1 ottobre 2024, servizio sui risultati della nostra indagine dedicata al rapporto banche-imprese. 




Il rapporto con le banche si è deteriorato

Il Giornale di Lecco del 30 settembre 2024, parla il direttore di Confapi Lecco Sondrio Marco Piazza. 




Indagine rapporto banche-imprese: per 51 pmi su 100 c’è un peggioramento

Il sistema economico delle pmi dei territori di Lecco e Sondrio è sano, c’è stabilità e le nuove linee di credito aperto sono state dedicate in maggioranza a nuovi investimenti, ma purtroppo il rapporto con le banche si è deteriorato notevolmente negli ultimi anni.
Sono questi i concetti principali che emergono dai risultati dell’indagine realizzata dal centro studi di Confapi Lombardia che ha chiesto alle aziende associate a Confapi Lecco Sondrio di rispondere sul tema “finanza e rapporti bancari”.
Nell’ultimo biennio, il processo di ricapitalizzazione è proseguito in 34 aziende su 100, dimostrando un impegno attivo da parte dell’impresa per rendere solida la propria struttura finanziaria, peraltro in una fase di mercato non particolarmente positiva per le imprese. Si registra un miglioramento del rapporto di indebitamento rispetto al periodo Covid.
I debiti a breve termine sono contratti spesso per tamponare situazioni di squilibrio che dovrebbero risolversi in un tempo ristretto. Negli ultimi due anni sono rimasti pressoché stabili per più della metà degli intervistati. L’esposizione finanziaria a medio-lungo termine si presenta meno costante e si contrae in un maggior numero di casi: sono 37 casi su 100.   
Nella prima metà del 2024 le aziende hanno mantenuto una stabilità rispetto al credito finanziario, senza chiederne di nuovi, atteggiamento dovuto alla grande incertezza causata dal mercato. Solo 2 aziende su 10 hanno aperto nuove linee di credito nel 2024 e il 44% di questi lo ha fatto per finanziare investimenti, il 22% per copertura dei costi dei materiali e il 17% per il ritardo di pagamento da parte dei clienti.
La riforma del sistema bancario e i processi di aggregazione nel comparto che si sono susseguiti modificandone struttura e composizione, hanno generato continue riorganizzazioni interne agli istituti di credito, i cui riflessi si trovano evidenti in un cambiamento delle procedure ma anche delle relazioni umane intrattenute dalle imprese. 51 aziende su 100 sottolineano un peggioramento dei rapporti con gli istituti di credito, il 67% di questi lo imputa alla mancanza di rapporto con persone di riferimento stabili, il 48% all’assorbimento delle banche locali da parte di grandi gruppi e il 43% alla documentazione richiesta e procedure più gravose e complesse.
Infine, nell’indagine emerge la non consapevolezza delle nostre imprese di quanto ora sia importante la rendicontazione sociale, i rapporti e il bilancio di sostenibilità: un insieme di documenti ufficiali che contribuiscono a rendere l’immagine aziendale, anche nei confronti degli istituti di credito che utilizzano tutti i documenti utili, a qualificare la solidità dell’impresa ai fini delle procedure di affidamento creditizio. Il 29% degli intervistati pensa che gli ESG (Environmental Social Governance) siano poco o per nulla rilevanti nei rapporti con le banche.

Questi risultati dell’indagine – spiega il direttore di Confapi Lecco Sondrio Marco Piazzaconfermano quello che sapevamo già. Le nostre aziende sono solide e soprattutto saggiamente caute in un momento di grande incertezza come quello che stiamo vivendo. Si potrebbe però migliorare il rapporto tra banche e imprese magari proprio partendo dalla valorizzazione di strumenti oggi fondamentali, come gli ESG, che potrebbero aiutarle non solo ad ottenere nuove linee di credito, ma anche a umanizzare il rapporto tra questi soggetti, considerando la rilevanza che le persone hanno nel concetto di sostenibilità e impatto sociale”.

In allegato il report completo con i risultati dell’indagine.

Anna Masciadri
Ufficio Stampa




Dell’Oca, Confirete e Api: “Ingrandirsi conviene ancora”

La Provincia del 29 aprile 2023, parla Piero Dell’Oca titolare Tecnofar e consigliere Api. 




“Era atteso il rialzo dei tassi, ma pesa l’onere in più”

La Provincia del 20 marzo 2023, parla Piero dell’Oca vicepresidente di Confirete e consigliere Api Lecco Sondrio.




Indagine sulla finanza agevolata: il 70% delle imprese Api Lecco Sondrio ha sfiducia nel sistema

Fondi pubblici e pmi, due mondi che storicamente fanno fatica a parlarsi, ma soprattutto comprendersi. Il problema principale? L’eccessiva burocrazia per ottenere le sovvenzioni. Non è una novità, ma l’ennesima conferma che arriva dall’indagine realizzata dal Centro Studi di Confapindustria Lombardia a cui ha partecipato circa un centinaio di aziende associate ad Api Lecco Sondrio.  
L’obiettivo del sondaggio era capire come nel biennio post-Covid fosse cambiato il rapporto tra le aziende del territorio e la finanza agevolata, ovvero i bandi regionali, nazionali ed europei.
E’ scarso l’interesse delle imprese per i bandi europei perché troppo difficili da ottenere, buona, invece, la partecipazione a quelli nazionali gestiti da enti locali come possono essere quelli di Unioncamere e Camere di Commercio.
I fondi erogati da Regione Lombardia sono quelli più utilizzati dalle nostre pmi: mediamente il 65% delle imprese che fa domanda, ha buon esito.
Il 53% degli intervistati ha dichiarato che i fondi ottenuti sono di una cifra al di sotto dei 100 mila euro, per una media complessiva di 46.239 euro e si tratta principalmente di finanziamenti a fondo perduto (57%).
Una parte considerevole di aziende, invece, non percorre la strada della finanza agevolata per diverse ragioni. Il motivo più diffuso, 70%, è legato alla componente burocratica sotto l’aspetto pratico di compilazione e di inoltro della domanda, ma anche per sfiducia nel sistema, forse storicamente percepita.
Per quanto riguarda le aree di interesse ai fabbisogni delle aziende (risposte multiple) gli investimenti in beni strumentali sarebbero d’interesse per il 57% degli intervistati, l’efficientamento energetico per il 49%, ricerca, sviluppo e innovazione per il 29%, tutela ambientale per il 27% e formazione per il 24%.
L’indagine ha, inoltre, indagato sui rapporti che le pmi hanno con gli istituti di credito. Negli ultimi quattro anni per 7 imprese su 10 è cresciuta l’esposizione finanziaria e di conseguenza si è rafforzato il legame di dipendenza con fonti terze di sostegno. Per 27 associate su 100 è diventata più gravosa sia l’esposizione a breve sia a lungo termine.

La difficoltà di accedere ai bandi da parte delle imprese non è una novità – spiega il direttore di Api Lecco Sondrio Marco Piazza -, sono piacevolmente stupito, invece, dal numero elevato di nostre aziende che usufruiscono di queste agevolazioni. Il credito di imposta, anche se non citato in questi risultati, è l’aiuto più sfruttato e considerato dalle imprese perché molto facile da calcolare e quindi ottenere, è una strada da continuare a percorrere anche in futuro. Per quanto riguarda la burocrazia che mette in difficoltà gli imprenditori ricordo che all’interno di Api abbiamo ApiTech, una struttura che, oltre a seguire i progetti innovativi, supporta le aziende nella presentazione dei bandi”.

In allegato è possibile scaricare il report completo dell’indagine.

Anna Masciadri
Ufficio stampa




Denaro meno caro. Al via un sostegno per le piccole ditte

La Provincia del 18 luglio 2021, il vice-presidente di Api Lecco Sondrio Piero Dell’Oca parla della situazione credito per le pmi.




“Banche e imprese I conti della pandemia pesano sui prestiti”

La Provincia di Lecco del 4 marzo 2021, parla il vice-presidente di Api Piero Dell’Oca e Guido Invernizzi consulente finanziario Confapifidi.