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Risultati analisi congiunturale: rassegna stampa

Gli ariticoli pubblicati dopo il lancio del nostro comunicato stampa sull’analisi congiuntutale relativi al terzo trimestre 2024. 

 
 




Cala l’export. Imprese, futuro incerto

Gli articoli pubblicati dopo l’invio del nostro comunicato stampa sul report dell’analisi congiunturale: 
 



Congiunturale II trimestre 2024: grande incertezza e aumento dei costi “In arrivo un autunno complicato”

Le aziende del territorio sono alla finestra. Il periodo è di grande incertezza e instabilità con uno scenario internazionale che pone molte incognite sul futuro, pesa sulla domanda e si fa sentire sensibilmente sui costi delle materie prime. Unico dato confortante i segnali positivi degli ordini dal mercato interno.

Sono questi i concetti principali che emergono dal report dell’analisi congiunturale dedicata al secondo trimestre del 2024 a cui hanno partecipato un centinaio di aziende associate a Confapi Lecco Sondrio, lavoro realizzato dal Centro Studi di Confapi Lombardia.
Come sempre l’analisi congiunturale analizza l’andamento del lavoro delle imprese ponendo i fari su quattro aspetti determinanti: ordini, fatturato, mercati, occupazione.
Analizzando subito gli ordini si comprende lo scenario di grande squilibrio che regna tra le imprese del territorio: crescono per poco meno della metà degli intervistati (46 su 100), e per altri 30 l’indicatore resta stabile su base trimestrale; purtroppo 3 su 10 registrano addirittura una contrazione.
Nel 2024 il “fattore fatturato” risulta costante per le aziende, registrando una timida crescita delle vendite per 4 su 10, sostanzialmente in linea con la distribuzione delle frequenze di ordini e produzione. Anche in questo caso si segnalano contrazioni anche consistenti degli indicatori, 3 su 10.
L’occupazione resta stabile per circa 7 su 10, per solo 18 su 100 imprese il trimestre ha portato una crescita nel numero dei dipendenti. Il 13%, invece, registra una contrazione.
Il mercato intero per le imprese associate a Confapi Lecco Sondrio risulta essere il più vivace, resta diffusamente stabile ma esprime una dinamica nuova legata ad una spinta positiva (23 rispondenti su 100). Gli ordinativi sono in crescita per 3 su 10, con un aumento non diffuso ma comunque in miglioramento su tutti i mercati (soprattutto in EU). Deciso incremento, invece, di casi di contrazione della domanda extra EU.
Per quanto riguarda i costi della produzione ad inizio anno si rilevava una prima risalita dei costi dei materiali, in moderata crescita per 36 su 100. La situazione cambia nel secondo trimestre, con un ulteriore incremento: le frequenze di aumento divengono più acute, 15 su 100 segnalano aumenti importanti subiti nei prezzi dei fornitori di materiali.

Attraversiamo un periodo difficile – commenta Enrico Vavassori presidente Confapi Lecco Sondriovolumi e marginalità sono sensibilmente calati rispetto allo scorso anno e temo un autunno molto complicato. Dopo tre anni di buon lavoro ora sentiamo forte il rallentamento; inoltre, i costi sono aumentati esponenzialmente anche dei trasporti”.

In allegato il report completo. 

Anna Masciadri
Ufficio stampa 




Indagine congiunturale III trimestre: calano gli ordini e torna l’incognita energia

Stiamo rallentando e gli ultimi mesi di attività confermano i segnali che si erano già palesati nel periodo precedente. E’ questo il dato principale che emerge dall’analisi congiunturale del terzo trimestre 2023 che ha realizzato il Centro Studi di Confapindustria Lombardia.
Il 50% delle aziende associate ad Api Lecco Sondrio sta registrando un calo tra l’1-5% degli ordini, per alcune il dato è perfino peggiore, solo per tre su dieci è positivo.
Prevale la stabilità, invece, riguardo a investimenti e occupazione, in continuità con i mesi precedenti del 2023. Discorso differente per i costi della produzione, per la componente energia e per le forniture dei materiali.  Nonostante un 2022 particolarmente difficile, nell’ultima rilevazione dell’anno sembravano vedersi segnali di miglioramento; dati positivi che nei primi mesi del 2023 si accentuano in particolare sui costi dell’energia. Nel secondo trimestre 2023 permane tensione per le dinamiche dei costi produttivi, che continuano a crescere ma con minor vigore. Nel terzo trimestre i costi della produzione continuano a presentare casi di contrazione, ma meno diffusi. Per la componente energia si assiste ad una decisa crescita (8%), mentre la maggior parte dei casi registra una crescita contenuta (30%).
Il contesto domestico continua a rappresentare il più rilevante mercato di riferimento per la maggior parte delle imprese associate, che non sempre si muovono fuori dai confini nazionali. Si evidenzia tuttavia anche in Italia un rallentamento (marcato 10%, contenuto 28%), che riflette ordini calanti per un importante nucleo di associate: una diffusa tensione sulla domanda, che stenta a decollare da diversi mesi. L’Italia offre qualche spunto in più (i casi di crescita degli ordini sfiorano i 3 su 10), mentre i mercati esteri paiono più stabili ma offrono opportunità di sviluppo a un numero molto ridotto di associati.

Il periodo non è di certo facile da affrontare – commenta Enrico Vavassori presidente di Api Lecco Sondrio -. Sul tavolo ci sono parecchie incognite, due quelle principali che sono il calo degli ordini dal mercato italiano, il nostro principale mercato di riferimento, e la componente dei costi dell’energia che sta tornando a crescere. In questo contesto è difficile capire come potrebbe svilupparsi il lavoro da qui alla fine dell’anno, siamo in fase di attesa e procediamo con molta cautela”.

Alleghiamo report completo dell’indagine. 

Anna Masciadri
Ufficio stampa
 




Analisi congiunturale II trimestre 2023: le pmi lombarde stanno rallentando

Segnali di certo non positivi dalle pmi lombarde del sistema Confapi riguardo al secondo trimestre del 2023. E’ quello che emerge dall’analisi congiunturale condotta dal Centro Studi di Confapindustria Lombardia.
Il quadro disegnato dalle piccole e medie imprese è che da aprile a giugno 2023 si registra un lieve peggioramento rispetto al trimestre precedente per quanto riguarda gli indicatori economici principali. Purtroppo in questo periodo analizzato il sistema lombardo dà segnali di rallentamento per mancanza di stimoli decisi dai mercati di sbocco.
Nel II trimestre 2023 i tre indicatori si dividono in due grandi fronti: chi registra aumenti (4 su 10 per il fatturato, per domanda e produzione sono il 36%), e chi contrazioni (più di 4 su 10). Brutte notizie in merito ai costi della produzione: permangono in salita per lo più moderata, per 5 su 10; in calo per il 18%. Sempre diffusamente stabili occupazione ed investimenti, crescono nel 14% dei casi. Migliora la gestione dei magazzini, le giacenze aumentano per 2 su 10.
Si registra una diffusa tensione sulla domanda che stenta a decollare. Le contrazioni superano la metà in tutti e tre i macro-mercati e vengono definite marcate in 3 casi su 10; i mercati esteri paiono più stabili e con confinatissimi casi di sviluppo. Meglio il contesto domestico, in cui fatturato e domanda crescono per 3 su 10 circa.
Permane tensione per le dinamiche dei costi produttivi, su base congiunturale crescono per 46 su 100. Le contrazioni rilevate nelle due principali aree di costi della produzione (costo dei materiali e costo dell’energia) sottolineano il peso dell’andamento avvertito nei mesi precedenti. Si evidenzia tuttavia anche l’area dei rialzi sui costi delle materie prime, rilevata da più di 3 su 10.
Le analisi congiunturali per i primi sei mesi del 2023 hanno evidenziato andamenti non lineari nello sviluppo dei diversi indicatori, fortemente influenzati da un sistema di ordinativi che non rassicura le imprese. Ciò nonostante, le variazioni medie accumulate presentano una dinamica positiva, solidamente ancorata al mercato domestico: gli ordini dall’Italia infatti sono cresciuti mediamente del 12,6%, sostenendo così ritmi produttivi medi in crescita: sfiorano il 12%.
Bene il fatturato, le vendite crescono più del 12% e anche l’occupazione che cresce del 1,59%
 
Stiamo vivendo una situazione di incertezza con elementi in chiaro-scuro – afferma Luigi Sabadini presidente di Confapindustria Lombardia – la tendenza comunque va verso il negativo con una riduzione dei costi e degli ordinativi. Vediamo un rallentamento dei vari settori produttivi lombardi a conferma di ciò che si era intravisto nei tre mesi precedenti. I dati sono in peggioramento, stiamo andando verso una fase recessiva”.

Cliccando qui è possibile leggere il report completo. 

 




Camera di Commercio Como-Lecco: analisi congiunturale primo trimestre 2023

La Camera di Commercio Como-Lecco ha pubblicato ieri i risultati dell’indagine congiunturale relativa al primo trimestre 2023, segnali positivi per artigianato, commercio e servizi, rallentamento per l’industria.

In allegato trovate il report completo realizzato dal Centro Studi. 

 




Congiuntura Api I trimestre 2023: rassegna stampa

Gli articoli pubblicati dopo la diffusione del nostro comunicato stampa. 
 

  • La Provincia in allegato: La domanda cresce Aumenta la fiducia fra le piccole aziende



Congiunturale primo trimestre 2023: c’è ottimismo grazie alla domanda interna

La parola d’ordine di inizio anno tra le nostre imprese è ottimismo. E’ quello che emerge dall’analisi congiunturale realizzata dal Centro Studi di Confapindustria Lombardia relativa al primo trimestre del 2023. Le aziende associate ad Api Lecco Sondrio continuano con il trend di fine 2022 e denotano un miglioramento complessivo, soprattutto relativo alla domanda interna che cresce per il 44% delle intervistate.

Cambiamenti in positivo anche per la produzione in sviluppo per il 54% delle imprese del territorio grazie anche ai prezzi che rimangono in leggera crescita. Stabili i costi di produzione, gli investimenti e l’occupazione rispetto ai mesi precedenti.
Tra gli aspetti maggiormente favorevoli che determinano un’attitudine positiva da parte dei nostri imprenditori è che nei primi tre mesi del 2023 si registrano rallentamenti significativi nei costi dell’energia, con anche riduzioni marcate, per il 55% degli intervistati. Si registrano anche miglioramenti evidenti anche nei costi delle materie prime per il 42% delle pmi associate ad Api Lecco Sondrio.
Tra i segnali più importanti riguardo al fatturato si evidenzia l’impulso proveniente dal mercato domestico per il 59% delle aziende intervistate, bene anche gli ordini che crescono per il 47% riguardo all’Italia. Più stabili, invece, i mercati esteri con segnali di contrazione per il contesto comunitario, dove il fatturato è in calo per il 47% e gli ordini per il 41%.

La situazione generale è buona – commenta il presidente di Api Lecco Sondrio Enrico Vavassorinonostante gli ultimi tre anni di sconvolgimenti vari dovuti al Covid e al rincaro dei prezzi materie prime e energia il sistema ha retto bene e oggi è addirittura in ripresa grazie agli ordinativi provenienti dall’Italia e al calo dei costi delle variabili descritte prima. A questo punto anche come associazione di categoria, a livello nazionale e territoriale, credo sia fondamentale per le imprese supportarle per incrementare la loro competitività, stimolare gli investimenti e soprattutto aiutarle nella ricerca di personale specializzato che è il grande problema che stiamo affrontando oramai da troppo tempo”.

In allegato il report completo.

Anna Masciadri
Ufficio Stampa
 




Congiunturale primo trimestre 2023: c’è ottimismo grazie alla domanda interna

La parola d’ordine di inizio anno tra le nostre imprese è ottimismo. E’ quello che emerge dall’analisi congiunturale realizzata dal Centro Studi di Confapindustria Lombardia relativa al primo trimestre del 2023. Le aziende associate ad Api Lecco Sondrio continuano con il trend di fine 2022 e denotano un miglioramento complessivo, soprattutto relativo alla domanda interna che cresce per il 44% delle intervistate.

Cambiamenti in positivo anche per la produzione in sviluppo per il 54% delle imprese del territorio grazie anche ai prezzi che rimangono in leggera crescita. Stabili i costi di produzione, gli investimenti e l’occupazione rispetto ai mesi precedenti.
Tra gli aspetti maggiormente favorevoli che determinano un’attitudine positiva da parte dei nostri imprenditori è che nei primi tre mesi del 2023 si registrano rallentamenti significativi nei costi dell’energia, con anche riduzioni marcate, per il 55% degli intervistati. Si registrano anche miglioramenti evidenti anche nei costi delle materie prime per il 42% delle pmi associate ad Api Lecco Sondrio.
Tra i segnali più importanti riguardo al fatturato si evidenzia l’impulso proveniente dal mercato domestico per il 59% delle aziende intervistate, bene anche gli ordini che crescono per il 47% riguardo all’Italia. Più stabili, invece, i mercati esteri con segnali di contrazione per il contesto comunitario, dove il fatturato è in calo per il 47% e gli ordini per il 41%.

La situazione generale è buona – commenta il presidente di Api Lecco Sondrio Enrico Vavassorinonostante gli ultimi tre anni di sconvolgimenti vari dovuti al Covid e al rincaro dei prezzi materie prime e energia il sistema ha retto bene e oggi è addirittura in ripresa grazie agli ordinativi provenienti dall’Italia e al calo dei costi delle variabili descritte prima. A questo punto anche come associazione di categoria, a livello nazionale e territoriale, credo sia fondamentale per le imprese supportarle per incrementare la loro competitività, stimolare gli investimenti e soprattutto aiutarle nella ricerca di personale specializzato che è il grande problema che stiamo affrontando oramai da troppo tempo”.

In allegato il report completo. 

 




Analisi congiunturale IV trimestre 2022: rassegna stampa

Gli articoli pubblicati sull’analisi congiunturale del IV trimestre 2022 di Api Lecco Sondrio.