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“Non riesco ad assumere undici lavoratori croati”

La Provincia del 31 agosto 2023, parla Andrea Beri, amministratore delegato della nostra associata Ita Spa.




Addio “reddito” “Un vantaggio per l’occupazione”

La Provincia del 3 agosto 2023, parla Andrea Beri amministratore delegato della nostra associata Ita Spa di Calolziocorte. 




Niente fotocopie o stringere viti “Si confrontano con il lavoro”

La Provincia del 27 luglio 2023, parla la nostra associata Pvr di Valmadrera (Lecco).




Analisi congiunturale II trimestre 2023: le pmi lombarde stanno rallentando

Segnali di certo non positivi dalle pmi lombarde del sistema Confapi riguardo al secondo trimestre del 2023. E’ quello che emerge dall’analisi congiunturale condotta dal Centro Studi di Confapindustria Lombardia.
Il quadro disegnato dalle piccole e medie imprese è che da aprile a giugno 2023 si registra un lieve peggioramento rispetto al trimestre precedente per quanto riguarda gli indicatori economici principali. Purtroppo in questo periodo analizzato il sistema lombardo dà segnali di rallentamento per mancanza di stimoli decisi dai mercati di sbocco.
Nel II trimestre 2023 i tre indicatori si dividono in due grandi fronti: chi registra aumenti (4 su 10 per il fatturato, per domanda e produzione sono il 36%), e chi contrazioni (più di 4 su 10). Brutte notizie in merito ai costi della produzione: permangono in salita per lo più moderata, per 5 su 10; in calo per il 18%. Sempre diffusamente stabili occupazione ed investimenti, crescono nel 14% dei casi. Migliora la gestione dei magazzini, le giacenze aumentano per 2 su 10.
Si registra una diffusa tensione sulla domanda che stenta a decollare. Le contrazioni superano la metà in tutti e tre i macro-mercati e vengono definite marcate in 3 casi su 10; i mercati esteri paiono più stabili e con confinatissimi casi di sviluppo. Meglio il contesto domestico, in cui fatturato e domanda crescono per 3 su 10 circa.
Permane tensione per le dinamiche dei costi produttivi, su base congiunturale crescono per 46 su 100. Le contrazioni rilevate nelle due principali aree di costi della produzione (costo dei materiali e costo dell’energia) sottolineano il peso dell’andamento avvertito nei mesi precedenti. Si evidenzia tuttavia anche l’area dei rialzi sui costi delle materie prime, rilevata da più di 3 su 10.
Le analisi congiunturali per i primi sei mesi del 2023 hanno evidenziato andamenti non lineari nello sviluppo dei diversi indicatori, fortemente influenzati da un sistema di ordinativi che non rassicura le imprese. Ciò nonostante, le variazioni medie accumulate presentano una dinamica positiva, solidamente ancorata al mercato domestico: gli ordini dall’Italia infatti sono cresciuti mediamente del 12,6%, sostenendo così ritmi produttivi medi in crescita: sfiorano il 12%.
Bene il fatturato, le vendite crescono più del 12% e anche l’occupazione che cresce del 1,59%
 
Stiamo vivendo una situazione di incertezza con elementi in chiaro-scuro – afferma Luigi Sabadini presidente di Confapindustria Lombardia – la tendenza comunque va verso il negativo con una riduzione dei costi e degli ordinativi. Vediamo un rallentamento dei vari settori produttivi lombardi a conferma di ciò che si era intravisto nei tre mesi precedenti. I dati sono in peggioramento, stiamo andando verso una fase recessiva”.

Cliccando qui è possibile leggere il report completo. 

 




“I mercati con il freno a mano tirato La conseguenza è che tutto rallenta”

La Provincia del 26 luglio 2023, parla Enrico Vavassori presidente di Api Lecco Sondrio. 




Opiquad e Api su “Il Giornale di Lecco”

Il Giornale di Lecco del 24 luglio 2023, articoli sulla nostra associata e sulla mostra allestita nella nostra sede. 




“Costi in aumento Aziende in difficoltà su tutti i mercati”

La Provincia del 13 luglio 2023, parla Luigi Sabadini, presidente di Confapindustria Lombardia. 




Lezioni a distanza Smeup è partner di un nuovo progetto

La Provincia del 5 luglio 2023, servizio sulla nostra azienda associata Smeup di Lecco. 




BCE, Camisa presidente Confapi: “Inflazione colpa delle imprese? Lagarde non sa di cosa parla”

“È inaccettabile che il Presidente della Bce Christine Lagarde accusi le imprese di essere le principali responsabili dell’aumento dell’inflazione. Invece di attaccarle dovrebbe ringraziarci: è per merito delle piccole e medie industrie, infatti, se negli ultimi anni è stata garantita occupazione anche in piena pandemia evitando così pericolose ricadute anche di carattere sociale”. Lo dichiara Cristian Camisa, presidente di Confapi.

 “Attaccare il nostro sistema produttivo – prosegue Camisa – significa non conoscere il nostro mondo. Se il riferimento invece è alla grande industria, lo dica esplicitamente e usi la moral suasion affinché nella stessa Europa non esistano più paradisi che generano un trattamento fiscale di favore per le multinazionali rispetto alle nostre piccole e medie industrie non permettendo loro di competere ad armi pari. Nell’ultimo anno e mezzo le nostre imprese hanno dovuto sopperire a una mancanza di politica industriale comune che ha portato a una carenza endemica di materie prime e prodotti in tanti settori che hanno messo in grande difficoltà il nostro mondo. Invece di lamentarci, ci siamo rimboccati le maniche e abbiamo superato l’ennesimo shock”.

Il Presidente di Confapi sottolinea quindi che “l’inflazione non è dovuta dalla domanda ma in buona parte generata dagli aumenti energetici figli di una politica non corretta sul tema da parte dell’Europa. E la soluzione non è l’aumento dei tassi. Con un Euroribor a 3 mesi oltre il 3,5%, un’industria strutturata paga un tasso variabile del 4,5%, quelle con rating più basso arrivano al 7% e oltre. In questa fase semplicemente le aziende stanno diminuendo il ricorso al credito bancario provando ad autofinanziarsi, stanno posticipando gli investimenti e tutto ciò sta già generando un importante rallentamento dell’economia. L’aumento dei tassi dello 0,25% a cui se ne aggiungerà un altro 0,25% a luglio per arrivare a 1 punto complessivo entro fine anno è insopportabile. A ciò va aggiunto che il forte calo del prezzo delle materie prime, dovuto a una riduzione della domanda conseguente al rallentamento dell’economia, comporterà una forte svalutazione del magazzino delle imprese con conseguente restrizione del credito da parte delle banche. Occorre che a tutti livelli il sistema Italia si faccia sentire”.
 
 “Invito il Presidente della Bce in Italia a visitare le nostre aziende. Le farò vedere un mondo – conclude il Presidente di Confapi – che forse non conosce, fatto di imprenditori che con grande orgoglio continuano a investire nelle proprie imprese, lavorano fianco a fianco ai lavoratori, non fanno finanza ma creano sviluppo e innovazione e hanno sempre garantito occupazione e benessere sociale”.




Smeup e Fratelli Rotta su La Provincia di Lecco

La Provincia di Lecco del 27 giugno 2023, le nostre associate parlano di intelligenza artificiale e automotive.