1

Il Gruppo Giovani Imprenditori di Api Lecco Sondrio in visita al deposito di smistamento Amazon

Venerdì scorso, 1 aprile 2022, il Gruppo Giovani Imprenditori di Api Lecco Sondrio ha organizzato una visita al deposito di ultimo miglio di Amazon di Pioltello (Milano).
Il gruppo, composto da 25 imprenditori associati ad Api Lecco Sondrio, è andato alla scoperta dell’ultimo e più moderno deposito di smistamento Amazon della Lombardia, entrato in funzione nell’agosto 2021 che copre 5.800 mq. Ad oggi lavorano 80 persone all’interno di Amazon Pioltello.
Il gruppo prima ha avuto un incontro con i responsabili dell’hub che hanno spiegato come avviene lo smistamento delle migliaia di pacchi che ogni giorno transitano in questo centro e soprattutto i valori aziendali su cui Amazon ha costruito la propria mission: sostenibilità, sicurezza e efficienza.

Dopo i due anni di emergenza Covid  – dichiara Laura Silipigni presidente Gruppo Giovani Imprenditori Api Lecco Sondrio – quella di Amazon è la prima uscita del nostro gruppo e siamo molto soddisfatti che molti imprenditori abbiano mostrato interesse verso questa visita organizzata, sarà da stimolo per organizzarne altre. Ripartiamo così con gli eventi in un anno molto importante, ovvero quello del 30esimo di fondazione del nostro gruppo”.

Anna Masciadri
Ufficio stampa




Indagine su digitalizzazione e Pnrr: le imprese lombarde puntano sul “know-how” interno

Il Centro Studi di Confapindustria Lombardia ha condotto un’indagine riguardo i temi “Digitalizzazione e Pnrr”, a cui hanno partecipato un campione di 300 pmi iscritte al sistema Confapi, il 48% di queste sono del settore metalmeccanico, di medie dimensioni, con un numero di dipendenti al di sotto delle 50 unità.
Il questionario sottolinea con forte caratterizzazione le principali fonti di vantaggio competitivo: le pmi si focalizzano sulla implementazione propria del “know-how” interno ai confini aziendali (51% dei rispondenti), mentre 2 su 10 concentrano la superiorità competitiva su tecnologia proprietaria (un ulteriore 14%) e capacità di sviluppo delle tecnologie (6%).
Riguardo alla gestione caratteristica e alle conoscenze aziendali più della metà delle imprese di piccole e medie dimensioni lombarde (51%) fornisce prodotti altamente personalizzati su specifica del cliente. Un ulteriore e significativo 33% degli intervistati realizza una parziale personalizzazione, modulando la produzione per realizzare più prodotti standard ma con possibili varianti su specifica del cliente; 1 su 10 produce singoli prodotti standard con possibili varianti.
Tra le priorità delle imprese intervistate, spicca il monitoraggio della performance della produzione: assume massimo rilievo per il 34% degli intervistati e un rilievo comunque elevato per altre 3 su 10.
La digitalizzazione sta entrando in modo deciso nelle nostre aziende, concentrandosi sulle dimensioni vitali dell’impresa: per il 53% delle intervistate nei processi produttivi e nelle competenze richieste alle risorse umane; è in corso di completamento nel prossimo triennio per quasi 4 imprese su 20.
Per quanto riguarda i sistemi di protezione informatica tra le imprese di Confapindustria Lombardia sono poco utilizzati i sistemi Cloud, Fog e Quantum computing e intelligenza artificiale. Nel caso dell’adozione di sistemi cyber fisici il 91% delle imprese intervistate alza un secco no.
Più condivisi i sistemi digitali legati a controllo della qualità e operatività della produzione: l’adozione di queste soluzioni supera di gran lunga le soluzioni digitali legate al magazzino e i sistemi di prototipazione rapida (no nel 67% dei casi). Controllo della qualità Qms, Erp, Mes non solo sono di ben più ampia diffusione, ma assumono tendenzialmente un forte rilievo.

C’è un forte interesse tra le aziende associate per i contributi e le agevolazioni fiscali legati alla trasformazione digitale: il 57% delle imprese attribuisce al tema un rilievo elevato/massimo. Tuttavia, appare poco chiaro come ottenere questi aiuti, nonostante le aspettative legate alle opportunità in arrivo dal Pnrr (Piano nazionale di ripresa e resilienza) siano considerate rilevanti e con ricadute dirette sulla propria realtà aziendale da 4 intervistate su 10, mentre altrettante credono che l’impatto sulla propria impresa sia scarso o nullo.
L’interessante indagine condotta dal nostro Centro Studi – commenta Luigi Sabadini presidente di Confapindustria Lombardiafa emergere quattro aspetti di rilievo. Il primo è la personalizzazione del servizio e del prodotto per il cliente per cui le nostre associate sono conosciute nel mondo: il valore delle informazioni scambiato con il cliente è un asset imprescindibile. Il secondo aspetto che emerge, e si lega ovviamente al primo, è la qualità dei nostri prodotti che permette di spostarsi dalla competitività sul prezzo. Il terzo elemento è una bassa diffusione di strumenti come il Cloud ad esempio, non per poca conoscenza dello strumento, ma perché si vuole proteggere i dati e mantenere la riservatezza dei propri prodotti e servizi. La vulnerabilità dei sistemi “open” ci rende molto scettici, la protezione del nostro lavoro e del cliente viene prima di tutto. Riguardo i finanziamenti in arrivo dal Pnrr le imprese lombarde sono interessate ma anche dubbiose perché storicamente siamo poco avvezzi a usare queste agevolazioni, c’è anche poca fiducia nell’interlocutore. In questo caso posso tranquillizzare gli associati e suggerire di affidarsi alle nostre associazioni territoriali dove potranno trovare l’aiuto e tutte le informazioni necessarie per partecipare a questi bandi”.

CLICCANDO QUI è possibile andare sulla sezione “Centro Studi” del nostro sito e scaricare il report completo dell’indagine.

Anna Masciadri 
Ufficio Stampa




Api Lecco Sondrio a sostegno dell’ “Emergenza Chernihiv” in Ucraina

Il Consiglio degli imprenditori di Api Lecco Sondrio ha deciso di sostenere l’associazione “Cassago chiama Chernobyl” per aiutare la popolazione ucraina in questo periodo di estrema difficoltà.
“Cassago chiama Chernobyl” è un’associazione storica del territorio lecchese e brianzolo che dal 1996 è impegnata in prima linea nella zona adiacente a dove avvenne il disastro nucleare nell’aprile del 1986. In oltre 25 anni di attività l’associazione si è impegnata in varie attività come ad esempio quella di ospitare bambini ucraini e favorirne l’apprendimento (alcuni di loro hanno poi studiato in Italia e si sono anche laureati). “Cassago chiama Chernobyl” è presente nella città di Chernihiv dove ha contribuito a dotare di strumentazione di alto livello e modernizzare un presidio ospedaliero territoriale, donare circa 700 posti letto, 17 ambulanze e attrezzare asili nido.

L’associazione ha recentemente aperto un conto corrente dedicato all’ “Emergenza Chernihiv” dove Api Lecco Sondrio ha fatto una donazione e invita tutti i suoi associati e chiunque altro volesse farlo a sostenere questa iniziativa.

Queste le coordinate:

Banca Intesa Sanpaolo filiale di Lecco, Cassago chiama Chernobyl
Causale Emergenza Chernihiv
IBAN  IT64 J030 6909 6061 0000 0186 174
 
Conosciamo la serietà di questa associazione e fin da subito abbiamo deciso di sostenerla – spiega Enrico Vavassori presidente di Api Lecco Sondrio – speriamo che questo conflitto finisca il prima possibile e torni la pace. E’ un momento drammatico per la popolazione che non ci lascia indifferenti, per questo motivo abbiamo deciso di dare un aiuto concreto”.

Ringraziamo Api Lecco Sondrio per il generoso contributo e per sostenere la nostra associazione – prosegue Armando Crippa presidente di Cassago Chiama Chernobyl -, abbiamo fatto tanto in 25 anni di attività in Ucraina e vedere ora tutto distrutto è un dolore enorme. Ci sarà tanto da fare appena questo conflitto sarà terminato e abbiamo bisogno del buon cuore di tutti per aiutare questo popolo. In questo modo vogliamo far sentire ancora una volta la nostra vicinanza e il sostegno del nostro territorio alla popolazione di Chernihiv. Come abbiamo sempre fatto poi renderemo noto ciò che realizzeremo con il denaro raccolto”.

Anna Masciadri
Ufficio Stampa




Mercoledì prossimo la Todema si presenta al mondo a Expo Dubai

La nostra azienda associata Todema (Todeschini Mario srl) di Cesana Brianza questa settimana sarà a Expo Dubai al Padiglione Italia.
L’impresa brianzola è tra le 10 aziende che il Commissariato italiano ha scelto per rappresentare le eccellenze del nostro Paese, l’unica di tutto il sistema Confapi. Mercoledì 16 marzo, alle ore 14 italiane, si terrà l’evento di presentazione della nostra associata che sarà trasmesso in diretta sul canale YouTube “Italy Expo 2020”.

La Todema nasce nel 1960, progetta e costruisce macchine ed impianti per settori di mercato diversi, esportando in Europa, America e Australia. A partire dal bisogno del cliente realizza la miglior soluzione facendosi carico dell’intero processo, sempre orientati alla massima innovazione tecnologica.
Ed è proprio la “massima innovazione tecnologica” ad averli messi sotto i riflettori e essere stati scelti per rappresentare le eccellenze italiane a Dubai. Nel 2020 Todema ha realizzato il “Dynamic Servo Platform”, un simulatore che riproduce la corsa di un’automobile e fa risparmiare tempo nello sviluppo dei prodotti. Questo simulatore innovativo è il frutto di due anni di lavoro di Todema e della Rebel Dynamics, lo spin-off dell’azienda di Cesana Brianza nato in collaborazione con l’Università di Pavia, che dall’originale idea del cliente VI-Grade, realtà italo-tedesca leader nella produzione di software per simulatori con cui collaborano da anni, ha realizzato questo prodotto che è stato presentato a livello mondiale lo scorso ottobre. Al progetto ha collaborato anche ApiTech, la divisione innovazione e sviluppo della nostra associazione: insieme a Todema ha individuato un’altra finalità per il simulatore che è nato inizialmente per il settore automotive. Questo prodotto, infatti, verrà destinato anche per fini riabilitativi sviluppando un caschetto neurale che permetta di comandare dispositivi meccanici per aumentare la confidenza delle persone con disabilità.

Siamo molto orgogliosi di questa nostra partecipazione – commenta Giovanni Todeschini amministratore delegato dell’aziendaa rappresentare Todema ci saranno due pilastri del team che ha sviluppato il progetto del “Dynamic Servo Platform”, il project manager e ingegnere Luca Palamara e l’ingegner Lorenzo Panzeri rappresentate della nostra altra azienda Rebel Dydamic. Per noi Expo Dubai è una vetrina internazionale unica ed il riconoscimento del lavoro fatto dai miei collaboratori”.

Anna Masciadri 
Ufficio Stampa




La MAB eroga 400 euro in welfare ai 70 dipendenti per affrontare i rincari

In questa situazione di estrema difficoltà e incertezza, sia per le aziende sia per i dipendenti, gli imprenditori di Api Lecco Sondrio stanno mostrando estrema vicinanza ai loro lavoratori. Dopo la Ita Spa anche la Metallurgica Alta Brianza Spa di Lecco, facente parte anch’essa di Steelgroup, ha deciso di erogare un “bonus” di 400 euro per tutti i 70 dipendenti per affrontare i rincari alle stelle delle bollette energia e gas, gli aumenti del carburante e anche dei generi alimentari.

La MAB è un’azienda storica di Lecco, fondata nel 1949, produce barre trafilate a freddo, nell’ultimo anno ha superato gli obiettivi che si era posta: nel 2021, infatti, ha raggiunto 70 mila tonnellate di produzione per un fatturato totale di 77 milioni di euro.

“L’azienda sta andando molto bene – commenta Guido Baggioli direttore generale della MAB – siamo molto contenti dei risultati, quindi considerato il periodo di estrema difficoltà anche per le famiglie nell’affrontare bollette e rincari abbiamo deciso di venire incontro ai nostri dipendenti erogando 400 euro il prossimo mese in welfare. Inoltre, visti gli ottimi risultati dell’azienda, erogheremo con la retribuzione di aprile il massimo importo del premio produttività e redditività previsto dal contratto interno. Imprese come la nostra hanno ancora una dimensione famigliare e c’è un rapporto molto stretto con i nostri collaboratori, quindi abbiamo deciso di fare qualcosa di concreto per stare al loro fianco”.

Anna Masciadri
Ufficio Stampa




Luigi Sabadini è il nuovo presidente di Confapindustria Lombardia

Nella giornata di ieri a Milano, presso la sede di Confapindustria Lombardia, si è tenuta l’assemblea regionale dell’associazione, composta dai rappresentanti delle territoriali di Brescia, Milano, Lecco-Sondrio e Varese in cui è stato eletto il nuovo presidente lombardo del sistema Confapi che succede a Delio Dalola.

Luigi Sabadini di Api Lecco Sondrio è il nuovo presidente di Confapindustria Lombardia e sarà in carica per i prossimi tre anni. Per quasi nove anni, dal 2012 al 2021, è stato il presidente dell’associazione delle piccole medie industrie delle province di Lecco e si Sondrio, già membro in passato della giunta regionale, dallo scorso anno è presente anche nella giunta nazionale di Confapi e nella commissione nazionale finanziaria.

Luigi Sabadini, ingegnere di 58 anni, è il titolare delle Trafilerie di Valgreghentino, azienda associata ad Api dal 1977: “Ringrazio i colleghi imprenditori per questa elezione – dichiara – è un motivo di grande orgoglio e di responsabilità rappresentare a livello regionale tutte le nostre aziende. Inoltre, lo è anche per la nostra associazione di Lecco e Sondrio essere il punto di riferimento per tutte le pmi lombarde iscritte al sistema Confapi. Nei prossimi tre anni cercherò di portare avanti le istanze delle nostre imprese in Regione Lombardia ascoltando a 360 gradi tutte le realtà che esprimono i nostri territori. L’obiettivo del mio mandato è una condivisione sempre più allargata delle eccellenze delle nostre realtà locali, tra le migliori del nostro Paese”.

Anna Masciadri 
Ufficio Stampa




Ita Spa di Calolziocorte: 250 euro di “Bonus energia” per i suoi dipendenti

Gli aumenti vertiginosi delle bollette energia e del gas stanno pesando sulle aziende e sulle famiglie in modo drastico e purtroppo, visti anche i fatti di cronaca odierni, non scenderanno nel breve periodo. Per cercare di aiutare i propri dipendenti Andrea Beri, amministratore delegato della Ita Spa di Calolziocorte e consigliere di Api Lecco Sondrio, ha deciso di erogare un “Bonus energia” per i propri lavoratori: 250 euro una tantum per far fronte ai rincari di questo periodo.

La holding di cui Ita Spa fa parte autoproduce energia elettrica tramite un impianto di cogenerazione, in un anno l’impresa di Calolziocorte consuma 60 gigawatt/ora di energia e ne autoproduce 25. L’energia autoprodotta che avanza viene venduta e il ricavato, al netto dei costi, viene destinato ai 128 dipendenti per il “Bonus energia”. Quest’ultima iniziativa va ad aggiungersi al welfare aziendale che la Ita Spa eroga normalmente ai suoi lavoratori tramite la piattaforma TreCuori.

Stiamo vivendo un periodo di forti tensioni economiche e di grande impatto– spiega Andrea Beri il sistema di autoproduzione di energia nella nostra azienda ha portato dei benefici e quindi ho deciso di venire incontro ai miei dipendenti con il “Bonus energia”, così potranno usufruire anche loro di questi vantaggi portati dal nostro impianto. So bene che 250 euro non sono la soluzione, ma sono qualcosa nel deserto. Purtroppo temo che i prezzi di energia e gas non scenderanno nemmeno ad aprile e vedo che le iniziative attuali del Governo non sono risolutive, con questa iniziativa ho cercato di venire incontro ai miei dipendenti in un momento difficile da affrontare per tutti”.
Il “Bonus energia” non è una novità per la famiglia Beri che qualche settimana fa ha già presentato nell’altra azienda di proprietà in Veneto, la CB trafilati acciai: “Sì, l’iniziativa è stata accolta con molto favore, avviene con lo stesso medesimo meccanismo che attueremo alla Ita”, conclude Andrea Beri.
 
Ita SpA – Scheda azienda
L’azienda viene fondata nel 1956 a Calolziocorte, fa parte di Steelgroup Italy Holding, come le altre aziende CB trafilati acciaio e F.A.R. SpA, industrie specializzate nella lavorazione di fili in acciaio e trefoli che occupano in totale 270 persone.
Lo spirito imprenditoriale della famiglia Beri è l’essenza stessa dell’azienda che si distingue per l’orientamento alla “qualità totale” che rappresenta la base della sua strategia aziendale.
Oggi I.T.A. SpA è una realtà tra le più dinamiche del settore, con costanti investimenti in ricerca e sviluppo volti alla massima soddisfazione del cliente per la fornitura di fili d’acciaio trafilati lucidi e zincati per armatura di cavi energia e telecomunicazioni, funi di sollevamento, funi per trasporto persone, funi pesca, applicazioni off-shore Oil & Gas, mining, armatura di rinforzo tubi, trasmissioni e produzione di molle e particolari piegati per il settore automobilistico e per la meccanica in generale.

Anna Masciadri
Ufficio Stampa
 




Congiunturale Api quarto trimestre: si chiude con numeri da record il 2021, si apre il 2022 con forte preoccupazione per i rincari energia

Il 2022 inizia per la nostra associazione con una novità importante per la struttura, per i nostri associati, ma anche per il mondo esterno.
Oggi presentiamo l’avvio della nostra collaborazione con Confapindustria Lombardia che si avvale del supporto di Maria Garbelli dell’Università Bicocca di Milano per la realizzazione delle indagini del Centro Studi.
L’obiettivo di questo servizio per la nostra associazione è avere il polso costantemente aggiornato sull’andamento delle nostre aziende associate. Le nostre indagini, infatti, sono uno zoom puntato sul mondo Api delle provincie di Lecco e Sondrio.
 
I numeri dell’analisi congiunturale quarto trimestre 2021
Iniziamo le attività del nostro Centro Studi con il risultato dell’analisi congiunturale del quarto trimestre 2021.
L’anno che abbiamo chiuso da poco è stato estremamente positivo per le nostre imprese associate, 9 su 10, infatti, hanno registrato aumenti del proprio fatturato; la produzione è aumentata per l’84% degli intervistati anche se con aumenti considerevoli nei costi di gestione per il 90% delle aziende.
L’occupazione resta stabile per il 54% degli intervistati, 4 su 10 hanno implementato il proprio organico nel corso dello scorso anno.
Cresce fortemente il mercato di destinazione domestico, 80% è verso la Comunità Europea, cala al 53% per l’Europa non comunitaria ed è poco più del 20% verso il resto del mondo. C’è ottima fiducia nelle nostre imprese per quanto riguarda lo sviluppo per i mercati comunitari per l’anno in corso.
Come sappiamo il 2021 ha registrato un forte aumento dei costi delle materie prime, quindi per evitare di dover subire l’andamento estremamente volatile dei prezzi, nel 2021 il 67% delle nostre associate ha fatto ricorso straordinario del magazzino, ritenuto più conveniente. Atteggiamento prudenziale che continua ancora oggi tra gli imprenditori: il 60% di loro, infatti, prevede anche per il 2022 di far ricorso allo stoccaggio interno.
Per quanto riguarda il 2022 le aziende del Lecchese e della Valtellina mantengono un atteggiamento cauto per vari fattori di forte incertezza, in particolare per le tempistiche e i prezzi.
I ritardi di consegna hanno condizionato 8 imprese su 10, e le mancate consegne hanno generato complessità organizzative per il 45% degli intervistati.
L’altro aspetto che desta forte preoccupazione tra i nostri imprenditori sono gli aumenti dei costi per l’energia: il 41% di loro ha dichiarato di essere “in allarme” e 2 su 10  sono “molto preoccupati”.
 
Ciò che emerge da  questo interessante report del nostro Centro Studi – commenta Enrico Vavassori, presidente di Api Lecco Sondrio – è lo specchio fedele di quello che sento ogni giorno parlando con i miei colleghi imprenditori. Abbiamo chiuso un anno molto positivo, il 2021, siamo ottimisti per quanto riguarda produzione e fatturato per il 2022, ma siamo estremamente preoccupati per gli aumenti dei costi dell’energia di queste ultime settimane che temiamo possano andare a ricadere, come sempre, sul consumatore finale. Se la situazione non si sblocca e si risolve positivamente, saremo costretti a ritoccare i prezzi dei listini. Quindi direi che le aziende Api di Lecco e Sondrio godono di buona salute, ma sono anche alla finestra in attesa di capire la ricaduta di questi aumenti sconsiderati”.

Anna Masciadri
Ufficio Stampa




Nominati vice-presidente e giunta per i prossimi tre anni

Il nuovo consiglio di Api Lecco Sondrio si è riunito questa settimana e ha nominato il nuovo vice-presidente della nostra associazione e i membri della giunta che saranno in carica per i prossimi tre anni.
Massimo Mortarotti della Dispotech di Gordona (Sondrio) è il nuovo vice-presidente che affiancherà il presidente Enrico Vavassori fino al 2024. Con loro in giunta ci saranno: Marco Frigerio della Metallurgica Frigerio di Villa d'Adda (Bergamo) che continuerà a ricoprire le funzioni di tesoriere della nostra associazione, Andrea Beri della Ita di Calolziocorte (Lecco), Piero Dell’Oca della Tecnofar di Gordona (Sondrio), Davide Gianola della Impianti elettrici Gianola di Lecco e Luigi Sabadini della Trafilerie di Valgreghentino (Lecco).

Massimo Mortarotti nello scorso mandato ha ricoperto il ruolo di consigliere in Api Lecco Sondrio, è il titolare dell’azienda Dispotech, da lui fondata nel 1994, che produce prodotti per il settore medicale.

“Questa carica mi fa molto piacere e ringrazio il Consiglio di Api per la fiducia – commenta il nuovo vice-presidente. Lavorerò al fianco del presidente Enrico Vavassori per cercare di dare un supporto importante a tutte le nostre associate e agli imprenditori. Io mi occuperò in particolare della provincia di Sondrio, conosco bene il tessuto imprenditoriale del mio territorio e voglio diventare un punto di riferimento per le nostre imprese. Stiamo vivendo un periodo non facile, pieno di incognite e problematiche quotidiane, l’unica soluzione è affrontare queste sfide insieme, non restando chiusi tra le mura della propria azienda. L’ho vissuto io direttamente, l’associazione può essere di grande aiuto per gli imprenditori che spero possano vedere in me una risorsa per portare avanti le loro istanze”.

Anna Masciadri
Ufficio Stampa 
Api Lecco Sondrio




Indagine Confapi sull’energia: alle imprese nel 2022 costerà 25 miliardi

La piccola e media industria privata è preoccupata, in un momento che dovrebbe essere di ripresa economica, dei forti rialzi dei beni energetici. L’Ufficio Studi di Confapi ha appena realizzato un’indagine tra gli associati proprio per capire l’impatto e le conseguenze che questi aumenti avranno nei prossimi mesi sulle aziende. Dalla ricerca, su una scala da 1 a 10 punti, è emerso che il costo dell’energia elettrica incide sull’utile d’esercizio tra 5 e 10 punti per il 29% delle aziende interpellate, mentre per 25,8% inciderà tra l’11% e il 30%.
Delle aziende intervistate infatti il 54,8% vanta contratti a prezzo variabile a fronte del 45,2% protetto da prezzo fisso. Tuttavia il primo aspetto da evidenziare è che già il 43,8% delle aziende coperte da un contratto a prezzo fisso ha in essere un prezzo medio di fornitura di oltre €120/MWh pari ad un aggravio del 100% rispetto al prezzo medio dell’elettricità nel 2019.

Nell’insieme, la maggioranza delle pmi che vantano oggi un contratto a prezzo fisso si troverà a rinegoziare i contratti di fornitura tra il secondo e il quarto trimestre 2022. Tenuto conto della condizione di grave tensione che insiste attualmente sul mercato energetico europeo e dall’andamento della curva forward, è lecito attendersi a fine 2022 una rinegoziazione nell’ordine dei €180/MWh pari a un incremento del 200% rispetto al 2019.

Secondo l’indagine di Confapi, su un piano più macro, ipotizzando un consumo industriale di elettricità (pmi e grandi imprese) di circa 211TWh (-5% rispetto ai consumi 2019) e un aggravio medio dell’elettricità stimato in €120/MWh rispetto al 2019 (prezzo medio dell’elettricità è stato pari a €60/MWh), l’impatto economico della bolletta luce sul sistema industriale italiano ammonta a circa €25 miliardi.

La situazione è drammatica  – commenta Enrico Vavassori, presidente di Api Lecco Sondriole aziende sono seriamente preoccupate per i costi spropositati dell’energia elettrica. So che ieri il nostro presidente nazionale Maurizio Casasco era al tavolo convocato dal Ministro dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti, e ha presentato dei documenti sull’impatto dei costi dell’energia sul sistema produttivo che contengono anche le proposte di Confapi per tamponare immediatamente la situazione ma anche per elaborare, a medio termine, una politica energetica nazionale a reale supporto del sistema industriale”.

Anna Masciadri
Ufficio Stampa 
Api Lecco Sondrio