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Luigi Sabadini eletto Presidente nazionale di Unionmeccanica Confapi

Il Consiglio Nazionale di Unionmeccanica Confapi, riunitosi oggi a Roma, ha eletto Luigi Sabadini alla presidenza dell’Unione di Categoria per il triennio 2023-2026.

 

Luigi Sabadini, lecchese, 59 anni, è titolare della Trafilerie di Valgreghentino S.p.a. (Lecco). L’azienda si occupa della produzione, mediante tecnologie moderne e innovative, di fili di acciaio destinati all’uso industriale. Sabadini, già Presidente dell’Associazione Api Lecco Sondrio, oggi è Presidente di Confapindustria Lombardia e componente della Giunta di Presidenza nazionale.

Ringrazio i colleghi del Consiglio per la fiducia accordatami –  dichiara Sabadini -. Ci attendono sfide importanti: oltre al rientro dei problemi causati dagli elevatissimi costi energetici e delle materie prime, dobbiamo impegnarci anche per il prossimo rinnovo del contratto di categoria che non dovrà focalizzarsi solo sugli aspetti economici, ma puntare anche su un rinnovamento di tipo culturale che preveda scelte coraggiose. Al problema della mancanza di manodopera nelle aziende – aggiunge Sabadini – dobbiamo rispondere con sempre maggiori investimenti in formazione che dovrà riguardare finanche gli stessi imprenditori. Ma sarà fondamentale anche prevedere nuove forme di collaborazione tra il mondo scolastico e quello aziendale. Abbiamo tanto lavoro davanti a noi, la prossima Giunta sarà quindi composta da imprenditori competenti e disponibili a dare il proprio contributo per la categoria. Una squadra di lavoro con ampie deleghe e rappresentativa di tutto il territorio e di tutte le realtà aziendali del nostro comparto“.

Anna Masciadri
Ufficio Stampa




“Cesare Fumagalli figura di spicco del territorio”

E’ un giorno molto triste per tutto il mondo delle associazioni di categoria lecchesi. Cesare Fumagalli per più di 30 anni è stato un punto di riferimento per tutto il nostro territorio. Era una figura di spicco che emergeva grazie a una capacità e profondità unica di lettura delle circostanze che sapeva mettere in pratica con altrettanta efficacia. E’ stato un collante fondamentale per il nostro territorio, per quel “Sistema Lecco” che ha fatto grande la nostra provincia, mettendo a fattor comune le risorse, condividendo gli obiettivi, mantenendo ben netta la propria missione e l’identità di ogni singola rappresentanza. Ci lascia un grande esempio, ancora oggi molto attuale. Ci uniamo al dolore della famiglia e dei colleghi di Confartigianato Imprese Lecco”, commenta il direttore di Api Lecco Sondrio Marco Piazza.

Anna Masciadri
Ufficio Stampa
 




Seminario sull’intelligenza artificiale: “E’ già realtà nelle nostre aziende. Atteso un regolamento europeo”

Grande interesse e soprattutto attenzione ieri sera al Planetario Città di Lecco per l’evento organizzato da ApiTech, la pmi innovativa di Api Lecco Sondrio e Digital Innovation Hub di Confapi, dal titolo: “L’intelligenza artificiale entra in officina. Sentiamo parlare di intelligenza artificiale e ChatGPT ma come cambieranno il mondo del lavoro?”.
Circa cinquanta persone, tra imprenditori e privati cittadini, hanno ascoltato gli esperti di questa materia discutere sugli aspetti tecnici, etici e legislativi relativi a queste grandi novità che molto probabilmente stravolgeranno le nostre vite nel prossimo futuro.
Ha aperto il seminario Carlo Antonini, referente scientifico di ApiTech, che ha introdotto la serata illustrando come già l’intelligenza artificiale sia presente nelle nostre aziende: “Le nostre imprese sono fortemente innovative – spiega – molto spesso innovano su richiesta di clienti. Come ApiTech siamo presenti da anni sul territorio supportando le associate ad Api nei loro processi di crescita sotto ogni aspetto”.

Giovanni Todeschini, amministratore delegato di Todema, azienda di Cesana Brianza (Lecco) scelta lo scorso anno dal Ministero tra le dieci imprese più innovative che hanno rappresentato l’Italia a Expo Dubai, ha raccontato la storia della sua azienda e illustrato una case history di applicazione dell’intelligenza artificiale: “Noi siamo partiti negli Anni 60 come azienda metalmeccanica – racconta – poi siamo cresciuti e abbiamo fatto dell’innovazione, della ricerca, del riuscire a trovare soluzioni impossibili per i clienti il nostro core business. Collaboriamo da anni con le università e con ApiTech; abbiamo realizzato un simulatore molto utile per la costruzione delle automobili e da noi è già realtà l’intelligenza artificiale applicata al settore sanitario. Abbiamo realizzato questo robot che permette di evitare sprechi e velocizzare all’interno degli ospedali la distribuzione dei farmaci ai pazienti. Il robot riconosce il farmaco dal blister e taglia solo le pillole necessarie, riuscendo così a riutilizzare il resto del blister che altrimenti andrebbe buttato”.

A seguire si è discusso di ChatGPT, del suo potenziale e dei suoi limiti attuali: “Come per qualsiasi strumento tecnologico il problema non sta nello strumento, ma nell’utilizzo che ne facciamo  – spiega Gabriella Pasi professoressa ordinaria del Dipartimento di informatica, sistemistica e comunicazione dell’Università Bicocca di Milano -. ChatGPT è stata resa pubblica senza pensare ai problemi che avrebbe potuto generare senza regole di riferimento, giustamente il Garante della Privacy ha messo uno stop per affrontare e dare un indirizzo preciso per l’utilizzo di questo software, ma soprattutto per tutelare i cittadini. Andrà fatta tanta educazione prima di poter usare questo mezzo, soprattutto tra i giovanissimi e il Governo dovrà essere in prima linea per far comprendere come utilizzare correttamente questo strumento”.

Il professore e avvocato Luca Boggi ha concluso discutendo degli aspetti legislativi dell’intelligenza artificiale: “Si sta lavorando a livello europeo per avere una norma chiara e precisa che regolamenti queste novità. E’ importantissimo agire a questo livello perché sono strumenti utilizzati in tutta Europa, molto probabilmente entro un anno avremo un regolamento europeo chiaro. Si sta andando verso la classificazione dell’intelligenza artificiale in tre livelli: intelligenza artificiale approvata bollino verde, potenzialmente pericolosa bollino arancione e fortemente pericolosa bollino rosso vietata”.
L’evento si è chiuso con i partecipanti e i relatori del seminario che hanno assistito all’osservazione in cupola grazie al Gruppo Astrofili Deep Space del Planetario Città di Lecco.

Anna Masciadri
Ufficio Stampa 




Attivo il nuovo servizio “Cerca e trova lavoro” di Api Lecco Sondrio

Da qualche giorno è attivo sul nostro portale www.apilecco.it la nuova sezione “Cerca e trova lavoro” dedicata alle nostre aziende associate e a chi sta cercando una nuova opportunità lavorativa.
Le nostre aziende associate accedendo all’area riservata del nostro sito possono caricare l’annuncio di lavoro che poi verrà vagliato dal nostro staff e quindi pubblicato.
Il privato cittadino, invece, potrà consultare le singole offerte delle aziende e inoltrare la propria candidatura o inviarci una candidatura spontanea se nessun annuncio pubblicato corrisponde al suo profilo professionale.
E’ un nuovo servizio di Api Lecco Sondrio che mira a ridurre la distanza tra domanda e offerta lavorativa.

Da dopo il Covid è esplosa questa grande esigenza di personale nelle nostre aziende  – commenta il direttore di Api Lecco Sondrio Marco Piazzache, nonostante le difficoltà, stanno lavorando molto bene e gli ordini non mancano. C’è fame di tecnici specializzati, ma anche di operai generici, che le nostre imprese faticano a trovare. Così ci siamo chiesti come potevamo aiutarli e abbiamo deciso di dare vita a questo nuovo servizio, il “Cerca e trova lavoro di Api Lecco Sondrio”. Conosciamo molto bene le nostre imprese, ecco perché abbiamo deciso di cimentarci in questa nuova avventura che non sarà di certo semplice e non risolverà tutti i problemi delle nostre aziende, ma speriamo possa essere d’aiuto per qualcuna”.

Anna Masciadri
Ufficio stampa




Api Lecco Sondrio a Roma per i 75 anni di Confapi. Premiate Dispotech, Ita e Mab

Una delegazione di Api Lecco Sondrio composta da circa una trentina di persone, imprenditori e personale della struttura, ha preso parte questa mattina all’Auditorium della Conciliazione a Roma all’evento di celebrazione per i 75 anni di Confapi, la Confederazione della piccola e media industria italiana.
A guidare la delegazione lecchese il presidente dell’associazione Enrico Vavassori che rappresenta circa 500 associate del territorio, il vice e referente per la provincia di Sondrio Massimo Mortarotti, il presidente di Confapindustria Lombardia Luigi Sabadini, la presidente del Gruppo Giovani Imprenditori Laura Silipigni e il direttore Marco Piazza.
Il convegno si è aperto con la relazione del presidente di Confapi Christian Camisa, a seguire sono intervenuti anche rappresentanti del Governo come il vicepresidente del Consiglio dei Ministri e ministro degli Esteri Antonio Tajani, il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, il vicepresidente del Consiglio e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini.
Momento importante di confronto la tavola rotonda dal titolo ”Il mercato del lavoro del futuro: nuove regole di ingaggio?” a cui hanno partecipato Monsignor Vincenzo Paglia Presidente della Pontificia Accademia per la Vita, Carolina Sansoni co-founder di Talkin Pills, Carlo Alberto Carnevale Maffè professore associato dell’Università Bocconi, Carlo Pisani professore ordinario dell’Università Tor Vergata e Cristian Camisa Presidente di Confapi.
Al termine del convegno sono state premiate alcune aziende del sistema Confapi che si sono particolarmente distinte in questi anni, tre le imprese associate ad Api Lecco Sondrio hanno ricevuto questo riconoscimento Dispotech srl di Gordona (presenti il presidente Massimo Mortarotti e il direttore generale Emanuele Mortarotti), Ita Spa di Calolziocorte (presente Andrea Beri amministratore delegato) e Metallurgica Alta Brianza di Lecco (presente il titolare Guido Baggioli).

Anna Masciadri
Ufficio Stampa




Indagine sulla finanza agevolata: il 70% delle imprese Api Lecco Sondrio ha sfiducia nel sistema

Fondi pubblici e pmi, due mondi che storicamente fanno fatica a parlarsi, ma soprattutto comprendersi. Il problema principale? L’eccessiva burocrazia per ottenere le sovvenzioni. Non è una novità, ma l’ennesima conferma che arriva dall’indagine realizzata dal Centro Studi di Confapindustria Lombardia a cui ha partecipato circa un centinaio di aziende associate ad Api Lecco Sondrio.  
L’obiettivo del sondaggio era capire come nel biennio post-Covid fosse cambiato il rapporto tra le aziende del territorio e la finanza agevolata, ovvero i bandi regionali, nazionali ed europei.
E’ scarso l’interesse delle imprese per i bandi europei perché troppo difficili da ottenere, buona, invece, la partecipazione a quelli nazionali gestiti da enti locali come possono essere quelli di Unioncamere e Camere di Commercio.
I fondi erogati da Regione Lombardia sono quelli più utilizzati dalle nostre pmi: mediamente il 65% delle imprese che fa domanda, ha buon esito.
Il 53% degli intervistati ha dichiarato che i fondi ottenuti sono di una cifra al di sotto dei 100 mila euro, per una media complessiva di 46.239 euro e si tratta principalmente di finanziamenti a fondo perduto (57%).
Una parte considerevole di aziende, invece, non percorre la strada della finanza agevolata per diverse ragioni. Il motivo più diffuso, 70%, è legato alla componente burocratica sotto l’aspetto pratico di compilazione e di inoltro della domanda, ma anche per sfiducia nel sistema, forse storicamente percepita.
Per quanto riguarda le aree di interesse ai fabbisogni delle aziende (risposte multiple) gli investimenti in beni strumentali sarebbero d’interesse per il 57% degli intervistati, l’efficientamento energetico per il 49%, ricerca, sviluppo e innovazione per il 29%, tutela ambientale per il 27% e formazione per il 24%.
L’indagine ha, inoltre, indagato sui rapporti che le pmi hanno con gli istituti di credito. Negli ultimi quattro anni per 7 imprese su 10 è cresciuta l’esposizione finanziaria e di conseguenza si è rafforzato il legame di dipendenza con fonti terze di sostegno. Per 27 associate su 100 è diventata più gravosa sia l’esposizione a breve sia a lungo termine.

La difficoltà di accedere ai bandi da parte delle imprese non è una novità – spiega il direttore di Api Lecco Sondrio Marco Piazza -, sono piacevolmente stupito, invece, dal numero elevato di nostre aziende che usufruiscono di queste agevolazioni. Il credito di imposta, anche se non citato in questi risultati, è l’aiuto più sfruttato e considerato dalle imprese perché molto facile da calcolare e quindi ottenere, è una strada da continuare a percorrere anche in futuro. Per quanto riguarda la burocrazia che mette in difficoltà gli imprenditori ricordo che all’interno di Api abbiamo ApiTech, una struttura che, oltre a seguire i progetti innovativi, supporta le aziende nella presentazione dei bandi”.

In allegato è possibile scaricare il report completo dell’indagine.

Anna Masciadri
Ufficio stampa




“Minifabbrica per imparare”: con il business game Api Lecco Sondrio fa crescere l’azienda

Per un’azienda fare formazione con Api significa far crescere i propri dipendenti e di conseguenza la propria impresa, non solo adempiere agli obblighi di legge. In quasi 20 anni di attività la formazione di Api ha organizzato qualsiasi tipo di corso, quest’anno si è aperto un nuovo capitolo.
Insieme alla nostra azienda associata Aludesign di Cisano Bergamasco l’anno scorso abbiamo organizzato per i dipendenti il corso-business game “Minifabbrica per imparare” che ha coinvolto 19 dipendenti che ricoprono vari ruoli: dall’amministrazione fino a chi opera in reparto.

“Minifabbrica per imparare”, corso ideato da Gmv Consulting, utilizza una reale fabbrica in miniatura dove i partecipanti imparano giocando e lavorando concretamente nei diversi ruoli organizzativi. In pochi giorni si simula ciò che accade in un’azienda in alcuni mesi e, come in una palestra, i partecipanti si allenano a rispondere in modo coerente alla complessità delle dinamiche interne ed esterne al sistema. Questa modalità di apprendimento permette di imparare in un ambiente “ludico” capace di aiutare i partecipanti a rielaborare i propri sistemi di lavoro. Alla fine del percorso i corsisti, sulla base del mandato emesso dalla direzione aziendale, elaborano progetti professionali e/o di miglioramento da portare come valore aggiunto nella propria azienda.

Questo corso, prima assoluta per la nostra associazione, ha riscosso molto successo tra i partecipanti dell’Aludesign che ha voluto così proporre una nuova modalità di crescita professionale per la propria impresa.

Anche il 2022, come gli anni precedenti, risulta essere un anno ottimo per la formazione di Api Lecco Sondrio che continua a registrare numeri importantissimi a livello nazionale per quanto riguarda corsi, aziende e dipendenti coinvolti.
La struttura conferma i numeri che l’hanno portata a essere tra le prime in Italia che fa formazione con il Fapi (Fondo formazione per le pmi) anche per il 2022: 397 corsi organizzati, 45 in teleformazione, coinvolgendo 565 aziende e 4.071 partecipanti per un totale di 5.335 ore formazione.
Tra i vantaggi della formazione di Api è che aderendo al Fapi le aziende possono fare formazione gratuitamente e qualsiasi corso può essere costruito in base all’esigenza dell’impresa.

Anna Masciadri
Ufficio Stampa




Mortarotti, vice-presidente Api Lecco Sondrio: “E’ emergenza per la mancanza di tecnici specializzati”

Nonostante il buon momento che le aziende stanno vivendo in questo avvio di 2023 il vice-presidente di Api Lecco Sondrio, e responsabile per la Valchiavenna e Valtellina, Massimo Mortarotti lancia l’allarme: “La mancanza di tecnici specializzati è un problema che sta diventando ingestibile e non sappiamo cosa possa accadere tra 5 o 10 anni se non troviamo una soluzione”.
Massimo Mortarotti, fondatore e presidente della Dispotech srl di Gordona che occupa 70 persone e lavora nell’ambito medicale realizzando principalmente prodotti monouso destinati a dentisti e ospedali, denuncia il problema che affligge tutto il sistema imprenditoriale italiano e propone una soluzione a livello locale: “In Valchiavenna la mancanza di manodopera qualificata è un problema divenuto strutturale. Siamo arrivati a contenderci i dipendenti, qui a Gordona abbiamo fatto un patto di “non belligeranza” tra aziende per evitare queste situazioni spiacevoli. La questione centrale è che i ragazzi non si iscrivono più agli istituti tecnici. Dobbiamo far capire ai giovani che frequentando queste scuole possono avere un’ottima carriera davanti a loro rimanendo sul territorio con anche ottimi stipendi. Dobbiamo rilanciare la scuola tecnica di Chiavenna, modernizzandola, promuovendola nelle scuole medie e soprattutto facendola collaborare con le imprese per l’alternanza scuola-lavoro”.

Mortarotti parla, inoltre, del problema della fuga di lavoratori in Svizzera che sta aggravando la situazione: “Poter alzare gli stipendi e trattenere in Italia la manodopera è fondamentale, in questo senso abbiamo avuto di recente un incontro a Morbegno con il Ministro Giorgetti e l’assessore regionale Sertori, a breve verranno attuate iniziative importanti a riguardo. Trattenere i dipendenti oggi significa anche dargli servizi importanti per il loro benessere come ad esempio asili nido e mensa, ci stiamo battendo da anni per averli qui nella zona industriale di Gordona ma purtroppo senza grandi risultati”.

Infine il vice-presidente di Api Lecco Sondrio affronta la questione energetica: “Come Dispotech abbiamo limitato i danni negli ultimi tempi perché facciamo parte del Consorzio Adda Energia di Api Lecco Sondrio che ci ha permesso di usufruire di prezzi bloccati, ma credo sia venuto il momento anche per il nostro territorio di muoverci per sondare la possibilità di realizzare una Comunità energetica rinnovabile, gioverebbe a imprese e famiglie”.

Anna Masciadri
Ufficio Stampa




Congiunturale IV trimestre 2022: le imprese Api mostrano fiducia e ottimismo per i prossimi mesi

Con un po’ di sorpresa rispetto all’andamento dei mesi precedenti l’ultimo trimestre del 2022 per gli imprenditori lecchesi associati ad Api Lecco Sondrio si chiude con segnali positivi e c’è ottimismo per l’anno appena cominciato. Lo testimonia il report dell’analisi congiunturale relativa al IV trimestre del 2022 realizzata dal Centro Studi di Confapindustria Lombardia che ha coinvolto circa cento aziende associate del nostro territorio, il 56% del settore metalmeccanico.
Un risultato che finalmente esprime fiducia tra le imprese dopo aver vissuto un anno “ad ostacoli” avendo dovuto affrontare le conseguenze del conflitto in Ucraina, l’aumento dei prezzi delle materie prime e anche dei costi di energia e gas.
Il dato più importante e significativo che si evidenzia dal report riguarda la domanda, a seguire occupazione e quindi fatturato. Il 2022 si conclude con una congiuntura di quarto trimestre complessivamente meno negativa rispetto alle attese: si evidenzia un ruolo decisivo degli ordini domestici per sostenere la domanda. Considerando il bilancio complessivo per il 2022 si può affermare che l’anno appena concluso abbia portato grande sviluppo alle imprese associate del territorio di Lecco e Sondrio: per 8 su 10 il fatturato è cresciuto, grazie ad una spinta propulsiva degli ordini domestici, prima che esteri. Bene gli investimenti, che crescono per 5 imprese su 10 e per le restanti restano comunque stabili.
Positiva l’occupazione, ampiamente stabile, cresce per un numero contenuto di imprese (3 su 10). I costi della produzione crescono in modo estremamente diffuso, per l’86% delle intervistate.
Il calo degli ordinativi viene certamente avvertito nel corso degli ultimi mesi dell’anno, tuttavia il clima atteso per il primo semestre del nuovo anno sembra non essere condizionato dal recente passato. Nelle aspettative delle imprese intervistate i primi sei mesi del 2023 porteranno risultati di bilancio ampiamente stabili nelle aree geograficamente più distanti, mentre sono positive le aspettative su Italia e Europa, dove più di 3 (ma sono più di 4 in Comunità Europea) realtà associate si aspettano un aumento del fatturato. C’è anche un dato negativo: per il 25% delle intervistate in Italia vi sarà una contrazione delle vendite, risultato in linea con le attese di riduzione del fatturato atteso nell’Europa Unita.
In questo questionario è stato chiesto alle imprese associate ad Api Lecco Sondrio una valutazione in merito alla questione energetica che ha afflitto imprese, e anche famiglie, per tutto lo scorso anno.
Nel corso del quarto trimestre si attenua la spinta dei prezzi che rimane tuttavia in forte crescita per un 6 imprese su 10. Gas metano e energia elettrica presentano un peso sul fatturato decisamente concentrato sulle fasce 0-5% (per 6 intervistati su 10) e 6-10% per altri 3 intervistai su 10. Per alcune realtà ben delineate, come ad esempio le trafilerie, la componente energia assorbe più del 30% del fatturato realizzato.
Sul tema energia sta crescendo tra le nostre associate la curiosità verso forme di generazione di energia da fonti rinnovabili: le Comunità Energetiche Rinnovabili (CER). Soluzione spinta sia dal Governo sia dalle Regioni, negli ultimi mesi i comuni si sono attivati in questa direzione coinvolgendo anche alcune imprese, per cercare di capire la fattibilità di queste soluzioni condivise.
Le imprese del territorio presentano una crescente e varia conoscenza delle comunità energetiche. Il 55% delle associate sta cercando attivamente informazioni per capire meglio il tema e il 16% si sta già muovendo per muoversi operativamente.
Resta alto al momento (19%) il nucleo di imprese che non dimostra interesse ad approfondire caratteristiche e potenzialità delle comunità energetiche rinnovabili per la propria realtà aziendale.
 
L’indagine finalmente mostra che tra i nostri imprenditori c’è fiducia e positività dopo i mesi difficili del 2022 – commenta Enrico Vavassori presidente di Api Lecco Sondrio –. L’anno scorso siamo stati in balia del rialzo del prezzo dell’energia, del gas, della guerra, è stato veramente un anno in salita con molte incertezze da affrontare e anche se non stiamo registrando un boom di ordini come avvenuto a inizio 2021, c’è più stabilità e serenità tra le imprese soprattutto in vista dei prossimi mesi. Riguardo l’energia molti colleghi, visti i problemi, si sono mossi fin da subito per trovare alternative e non subire l’andamento dei mercati. Le Comunità Energetiche Rinnovabili possono essere una soluzione importante, come Api un anno fa avevamo organizzato proprio un convegno sul tema energia invitando a Lecco il professor Sergio Olivero, uno dei massimi esperti di Cer in Italia”.

 

Anna Masciadri
Ufficio Stampa
 




“Energy release, Confapi: rivedere il tetto dei 210 euro mwh”

Comunicato stampa diffuso da Confapi martedì 10 gennaio 2023.

 

Se i prezzi dell’elettricità (PUN) dovessero rimanere ai livelli attuali fino a fine gennaio, imprese e aggregatori che hanno aderito all’Energy Release si troverebbero nella condizione di dover trasferire liquidità al GSE invece di riceverla. Insomma, siamo di fronte a un vero e proprio paradosso che rende la situazione delle imprese ancora più difficile a fronte della necessità di essere competitive anche sul piano internazionale. È necessario pertanto abbassare il tetto della tariffa fissato a 210 euro per MWH per l’acquisto di energia a prezzo calmierato, visto che la scorsa settimana il prezzo medio dell’energia è stato pari a 180,35 megawattora e nella giornata di ieri si era attestato a 157,64. Solo in questo modo si verrebbe incontro alle esigenze delle aziende che da mesi sono alle prese con rincari energetici folli che ne stanno mettendo a rischio la stessa sopravvivenza”.

Lo dichiara il Presidente di Confapi, Cristian Camisa.