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Ita Spa progetto riqualificazione aree verdi: videointerviste

Oltre la Notizia di Katia Sala, presentazione del progetto della ITA SpA di Calolziocorte “Riqualificazione aree verdi 2021”, ecco le videointerviste realizzate durante la conferenza stampa:
 
Andrea Beri
 
Giovanni Battista Beri
 
Marco Piazza  
 




Corso: formazione specifica lavoratori addetti ai reparti produttivi, Accordo Stato-Regioni 2011 e 2016

Api Lecco Sondrio, con la collaborazione di Apiservizi Srl, promuove il corso “Formazione specifica lavoratori addetti ai reparti produttivi Accordo Stato-Regioni 2011 (rischio alto)” rivolto a tutti i lavoratori addetti ai reparti produttivi che non abbiamo già effettuato tale formazione obbligatoria ed in particolare ai neo assunti. L’obiettivo del corso è quello di assolvere l’obbligo del datore di lavoro di provvedere alla formazione dei lavoratori, anche neo-assunti, a proprie spese e nel corso dell’orario di lavoro. A tal proposito l’Accordo Stato-Regioni del 21 dicembre 2011 ha precisato: “Il personale di nuova assunzione deve essere avviato ai rispettivi corsi di formazione anteriormente o, se ciò non risulta possibile, contestualmente all’assunzione”.
 
Il legislatore obbliga che la formazione avvenga prima dell’assunzione, ma se questo non fosse possibile, deve avvenire contestualmente all’assunzione e terminato entro 60 giorni.
 
Ogni lavoratore addetto ai reparti produttivi deve essere formato sulla sicurezza sul lavoro attraverso corsi, composti da:
A) un modulo generale (4 ore)
B) un modulo specifico sui rischi per un determinato luogo di lavoro (12 ore rischio alto).
 
Al termine del corso previa frequenza di almeno il 90% delle ore di formazione verrà effettuata una prova di verifica obbligatoria da effettuarsi con colloquio o test, in alternativa tra loro. Tale prova è finalizzata a verificare le conoscenze relative alla normativa vigente e le competenze tecnico-professionali acquisite in base ai contenuti del percorso formativo.
 
Programma
 
Rischi meccanici generali, macchine e attrezzature
 
Prevenzione e sicurezza sul posto di lavoro.
Importanza della formazione ed informazione dei lavoratori nel campo della salute e sicurezza sul posto di lavoro.
Le operazioni di lavoro specifiche dell’azienda.
Pericoli, rischi e principali cause di infortunio nell’utilizzo delle macchine operatrici ed utensili. Le azioni e le condizioni pericolose.
Requisiti generali di sicurezza delle macchine: ripari, protezioni, doppi comandi.
La manutenzione periodica e dei controlli. I rischi nelle operazioni di manutenzione.
Rapporto con le imprese appaltatrici e sicurezza.
Gli interventi di prevenzione nell’ambiente di lavoro.
Gli interventi di prevenzione sull’organizzazione del lavoro.
La protezione collettiva e individuale. I dispositivi di protezione individuale: scarpe antinfortunistiche, guanti, occhiali e maschere.
Rischio elettrico generale
Protezioni dalle tensioni di contatto;
Protezioni da sovratensioni, sovracorrenti e scariche atmosferiche;
Apparecchiature elettriche;
Utensili e apparecchi elettrici portatili o mobili;
Impianti di illuminazione elettrica;
Collegamenti elettrici a terra;
Cabine elettriche;
Impianto di messa a terra
Buone norme comportamentali riferite a possibile rischio di folgorazione
Effetti dell’elettricità sull’organismo umano;
Primo soccorso per i colpiti da corrente elettrica
Rischio chimico
I preparati pericolosi di uso lavorativo
Le vie di esposizione; Prodotti pericolosi; Tipi specifici di rischio; La sorveglianza sanitaria
Schede di sicurezza ed etichette
L’etichettatura; La scheda di sicurezza (SDS); Frasi di rischio e consigli di prudenza; Verniciatura; La protezione collettiva ed individuale. I dispositivi di protezione individuale.
 
Rischi fisici
Rumore
La fisiologia dell’apparato uditivo; Gli effetti del rumore sull’udito; La normativa vigente; Obblighi e responsabilità dei lavoratori; La misura del rumore: i decibel; La risposta dell’orecchio umano; Le tipologie di rumore; Il livello equivalente e l’esposizione quotidiana personale; Controlli sanitari; L’informazione e la formazione; I dispositivi di protezione individuale: tappi, cuffie
Vibrazioni
Sorgenti di vibrazioni; Modalità di azione su corpo umano; Grandezze e misure; Sistema mano-braccio, corpo intero; Situazioni di rischio;Protezione dalle vibrazioni.
 
 
Rischi psicosociali e stress da lavoro correlato
 
 
Lo stress; Risposte dello stress; La sintomatologia;
Definizione e caratteristiche del burnout; L’individuo e il burnout;
Il mobbing; Caratteristiche del mobbing;
Prevenzioni delle sindromi da stress.
Procedure di emergenza
Le procedure di emergenza; Antincendio, evacuazione e primo soccorso.
Nell’ambito del percorso formativo, ad integrazione dei contenuti sopraesposti, verranno affrontati in modo trasversale gli aspetti comportamentali, il fattore umano, il comportamento dei lavoratori, l’atteggiamento nei confronti delle regole, dei processi e delle situazioni lavorative.
Incidenti e infortuni mancati
Near miss, mancato infortunio, mancato incidente o quasi infortunio: Origine, Definizione, Decisioni
Segnaletica di sicurezza
 
Rischi da sovraccarico biomeccanico degli arti superiori
 
 
Rischi del tipo lavoro-correlato dovuti a movimentazione manuale di bassi carichi ad alta frequenza che potrebbero comportare malattie da microtraumi ripetuti e posture incongrue degli arti superiori (sovraccarico biomeccanico)
 
 
Dpi Organizzazione del lavoro
La funzione dei D.P.I.;
Quando esiste l’obbligo dell’uso di D.P.I.;
I requisiti dei D.P.I.;
Gli obblighi dei lavoratori;
Il corretto uso dei D.P.I. Marcatura CE;
I principali D.P.I. esistenti:
Protezione del capo; Protezione dell’udito; Protezione degli occhi; Protezione degli arti superiori; Protezione degli arti inferiori; Protezione delle vie respiratorie; Protezione del corpo; Protezione dalle cadute; Schede tipo per l’Identificazione dei D.P.I. più appropriati
Movimentazione manuale dei carichi
 
 
La movimentazione manuale dei carichi come fattore di rischio
 
Obblighi del datore di lavoro e dei lavoratori ex D.L.vo 81/08
La colonna vertebrale (rachide) e sue possibili alterazioni
Modelli di valutazione del rischio nella movimentazione manuale dei carichi
La movimentazione manuale e le caratteristiche dell’ambiente di lavoro
Consigli per una corretta movimentazione manuale dei carichi.
La sorveglianza sanitaria.
Lavori in altezza – uso di scale
Videoterminali
Le condizioni di lavoro al V.D.T.; L’ergonomia del posto di lavoro al V.D.T.. Gli arredi; Le posture incongrue;
Nozioni di illuminotecnica; Riflessi e abbagliamenti; L’astenopia lavorativa e il compito visivo;
La qualità dell’aria e gli inquinanti indoor; Microclima e climatizzazione;
L’hardware e il software. La normativa vigente sui videoterminali: gli esposti;
Il posto di lavoro; Le interruzioni e le pause;
La sorveglianza sanitaria, informazione e informazione e le sanzioni

Calendario: 
Venerdì 11 giugno 2021 dalle ore 8.30 alle ore 12.30
Venerdì 18 giugno 2021 dalle ore 8.30 alle ore 12.30
Mercoledì 23 giugno 2021 dalle ore 8.30 alle ore 12.30
 
Sede: Api, via Pergola 73 Lecco
 
Costi:
Il costo per la partecipazione al corso è di
€ 180,00 + Iva per associati ad Api Lecco Sondrio
€ 250,00 + Iva per non associati ad Api Lecco Sondrio
 
Le iscrizioni, mediante il modulo allegato, dovranno pervenire presso l’Api  via email nadia.crotta@api.lecco.it entro venerdì 4 giugno 2021.
 
Si precisa che:
I corsi verranno effettuati solo al raggiungimento del numero minimo di partecipanti;
nel caso di iscrizioni eccedenti il numero previsto si potranno programmare nuove edizioni del corso;
per ottenere l’attestato di frequenza è obbligatorio partecipare al 90% del percorso formativo.
L’Area Formazione di Api Lecco Sondrio è a disposizione per informazioni e chiarimenti (tel. 0341.282822).

 
 
(SB/mc)
 



Il regalo della ITA: uno spazio per tutti

La nostra associata ITA SpA ha presentato, con il supporto di Api, il progetto di riqualificazione delle aree verdi a Calolziocorte località Foppe-Palude, questi gli articoli usciti:
 




Sabadini sulle materie prime: “Siamo trasformatori, questi rialzi ci mettono in difficoltà”

Il Presidente di Api Lecco Sondrio Luigi Sabadini commenta su La Provincia del 20 maggio il rialzo dei prezzi delle materie prime.




La Regione aiuta le piccole imprese che hanno coraggio

Il direttore di Api Lecco Sondrio Marco Piazza commenta il bando aperto da Regione Lombardia sulla ricapitalizzazione delle pmi.




Confapi partner del premio UnipolSai: “L’Italia che verrà. Storie di aziende che progettano futuro”

Confapi è partner dell’iniziativa promossa da UnipolSai Assicurazioni L’Italia che verrà, storie di aziende che progettano futuro. Il progetto si pone come obiettivo quello di valorizzare le imprese italiane per promuovere le loro esperienze più virtuose e distintive in tre specifici ambiti: ricerca e innovazione, investimento sui giovani e sviluppo del territorio.

A chi si rivolge?
L’iniziativa è rivolta ad aziende medie e medio-grandi con fatturato di oltre 10 milioni di euro e un numero di dipendenti superiore a 50 che verranno stimolate a partecipare all’iniziativa con opportuni investimenti in comunicazione.

I partner e le attività
Oltre a Confapi, il progetto è supportato da Nomisma, punto di riferimento nelle analisi dei trend dei principali segmenti di mercato, che si occuperà di valutare i parametri economici delle imprese in gara, e il quotidiano Il Sole 24 Ore, media partner del programma.
Una giuria composta da figure autorevoli avrà infine il compito di valutare le imprese che giungeranno alla fase finale del progetto con l’obiettivo di scegliere le tre vincitrici.
 
Si allega la presentazione del progetto.

Per candidature e informazioni e contattare la Segreteria di Api Lecco Sondrio allo 0341.282822.

(MP/sg)
 




Istat aprile 2021: variazione indici dei canoni locazione

Comunichiamo che l’indice Istat di aprile 2021, necessario per l’aggiornamento dei canoni di locazione, legati all’equo canone, è pari a + 1,2% (variazione annuale) e a + 1,1% (variazione biennale).

Entrambi gli indici considerati nella misura del 75% diventano rispettivamente + 0,900% e + 0,825%.

(MP/bd)




ITA SpA: Progetto di riqualificazione aree verdi 2021 Località Foppe-Palude Calolziocorte

I.T.A.: “We draw a green future”
Progetto di riqualificazione aree verdi 2021 – Località Foppe-Palude

 
Calolziocorte, 19 maggio 2021 – Il nuovo “Green Deal” promosso dall’Europa per la nostra azienda associata I.T.A. SpA di Calolziocorte non è solo un obiettivo da realizzare all’interno delle proprie mura, ma è un fine da raggiungere e condividere insieme al territorio.
Presentato oggi in I.T.A. il “Progetto di riqualificazione aree verdi 2021 alla località Foppe-Palude a Calolziocorte e Brivio (Lecco)” proprio di fronte dove ha sede l’industria che lavora trafilati di acciaio dal 1956.
I.T.A. vuole mettere a disposizione del “pubblico” alcune aree verdi di sua proprietà per avvicinare ancora di più l’azienda all’ambiente e al territorio, nonché incentivare le persone, in particolare i più giovani, a un ritorno alla natura e alla scoperta del Parco dell’Adda.
 
Il progetto in cinque punti (vedi foto allegata)

  1. Sistemazione e mantenimento del tratto di sentiero ciclo-pedonale-agricolo che da via alla Stanga costeggia le proprietà di I.T.A. SpA fino a ricongiungersi con via Lago Vecchio e all’imboccatura del Sic Palude Di Brivio per arrivare all’osservatorio ornitologico dell’isola della Torre e dell’Isolone del Serraglio. Prolungando di fatto la ciclabile che dalla località Lavello termina con via Alzaia.
     
  2. Recupero di un vecchio appezzamento dedicato alla coltivazione ortofrutticola ad uso amatoriale da destinare alle famiglie dei dipendenti dell’azienda e agli studenti delle scuole di Calolziocorte e Brivio per scopi didattici e naturalistici.
     
  3. In collaborazione con Enci e il Gruppo Cinofilo Lecchese destinare un’area, adeguatamente attrezzata, per scopi educativi, formativi, ludici e ricreativi dedicata agli amici a quattro zampe, nonché per attività di Pet Therapy verso gli anziani e i più bisognosi.
     
  4. Piantumazione di alberi con essenze autoctone e compatibili con l’habitat circostante ma con funzioni di auto-sostenibilità a sostegno del progetto stesso.
     
  5. Risolte le questioni burocratiche e amministrative relative alla ristrutturazione dell’immobile in oggetto destinare la sala corsi, in uso gratuito, agli enti preposti per la divulgazione del patrimonio naturalistico del Parco Adda Nord, nonché alle scuole. Concederne l’uso al Corpo di vigilanza e alle associazioni naturalistiche per la promozione e la didattica inerenti alla tutela del territorio e, inoltre, adibire parte della zona verde ad area ricreativa attrezzata per i bambini e per le loro famiglie. L’immobile potrebbe essere inoltre in parte dedicato a “nido aziendale” per le famiglie dei dipendenti oltre comprendere una area giochi esterna, con una stazione di ricarica per E-bike di pubblico utilizzo, a servizio della ciclabile precedentemente descritta
  6.  

Andrea Beri, amministratore delegato di I.T.A. SpA e consigliere di Api Lecco Sondrio, commenta: “Con questo progetto vogliamo raggiungere una sostenibilità circolare che possa coadiuvare nel territorio ambiente, economia e sociale, dove il piano di investimenti e lo sviluppo tecnologico operino in sintonia per far fronte ai bisogni e alle aspirazioni dell’uomo e in particolare delle generazioni future. Abbiamo già incontrato le istituzioni nei giorni scorsi, gli abbiamo illustrato il progetto e abbiamo ottenuto riscontro favorevole da parte di tutti. Noi come I.T.A. SpA mettiamo a disposizione i capitali economici per realizzare il progetto, quindi speriamo che la macchina si possa mettere in moto quanto prima”.
 
I.T.A. SpA – Scheda azienda
L’azienda viene fondata nel 1956 a Calolziocorte, fa parte del brand Steelgroup, come le altre aziende MAB (Metallurgica Alta Brianza), CB trafilati acciaio e F.A.R. SpA, industrie specializzate nella lavorazione di fili in acciaio, barre e trefoli.  I.TA. SpA occupa più di centoventi persone a Calolziocorte.
Lo spirito imprenditoriale della famiglia Beri è l’essenza stessa dell’azienda che si distingue per l’orientamento alla “qualità totale” che rappresenta la base della sua strategia aziendale.
Oggi I.T.A. SpA è una realtà tra le più dinamiche del settore, con costanti investimenti in ricerca e sviluppo volti alla massima soddisfazione del cliente per la fornitura di fili d’acciaio trafilati lucidi e zincati per armatura di cavi energia e telecomunicazioni, funi di sollevamento, funi per trasporto persone, funi pesca, applicazioni off-shore Oil & Gas, mining, armatura di rinforzo tubi, trasmissioni e produzione di molle e particolari piegati per il settore automobilistico e per la meccanica in generale.

 
 




Decreto sostegni, accesso al fondo perduto per i forfetari

L’Agenzia delle Entrate si è pronunciata sul calcolo del fatturato per i contributi del Dl Sostegni.

Tra i chiarimenti relativi al contributo a fondo perduto ex art. 1 del DL 41/2021 (Dl “Sostegni” in corso di conversione in legge), la circ. Agenzia delle Entrate n. 5/2021 si è espressa in merito al calcolo della riduzione del fatturato medio mensile degli anni 2019 e 2020.

In particolare, è stato reso noto che anche i soggetti in regime forfetario dovranno assumere come riferimento la data di effettuazione dell’operazione che, per le fatture immediate e i corrispettivi, corrisponde rispettivamente alla data della fattura (nel caso di fattura elettronica il campo 2.1.1.3 <Data>) o alla data del corrispettivo giornaliero.

Si deve, dunque, fare riferimento alla documentazione tenuta ai fini della verifica del superamento della soglia massima prevista per l’accesso al regime di cui all’art. 1 comma 54 della L. 190/2014.

Di riflesso, risulta irrilevante, per la determinazione del fatturato e dei corrispettivi dei soggetti forfetari, il momento in cui è avvenuto il pagamento del corrispettivo delle cessioni di beni e prestazioni di servizi effettuate.

Viene, inoltre, ribadito che, ai fini del calcolo del fatturato medio mensile e dei corrispettivi del 2019 e del 2020:

  • devono essere considerate tutte le fatture attive (al netto dell’IVA) con data di effettuazione dell’operazione nel periodo 2019 e 2020 di riferimento, nonché le fatture differite emesse nel mese di gennaio 2020 e 2021 e relative a operazioni effettuate nel mese di dicembre dell’anno precedente;
  • i commercianti al minuto e gli altri contribuenti di cui all’art. 22 del DPR 633/72 devono considerare l’ammontare globale dei corrispettivi (al netto dell’IVA) delle operazioni effettuate nel periodo di riferimento;
  • concorrono a formare l’ammontare del fatturato anche le cessioni di beni ammortizzabili;
  • nel caso di operazioni la cui imposta viene calcolata con il metodo della ventilazione dei corrispettivi ovvero con applicazione del regime del margine, per le quali risulta difficoltoso il calcolo dei corrispettivi o delle fatture al netto dell’IVA, l’importo può essere riportato al lordo dell’IVA (sia con riferimento al 2019 che al 2020).
Più in generale, la circolare n. 5/2021, riferita al contributo ex Dl 41/2021, precisa che, in linea di principio, rimangono applicabili i chiarimenti già forniti in relazione ai precedenti contributi a fondo perduto con le circolari n. 15/2020 e n. 22/2020.

Tra le altre indicazioni, è confermato che la data di effettuazione dell’operazione vale, ai fini del calcolo del fatturato, anche per i soggetti che applicano il regime di IVA per cassa.

Si chiarisce che alla determinazione del fatturato concorrono anche le somme addebitate in rivalsa al committente a titolo di contributo integrativo per le casse di previdenza e assistenza. Trattasi, difatti, di importi inclusi nella base imponibile IVA.

Nella circolare in analisi, trova spazio anche una precisazione in merito alle operazioni che concorrono alla determinazione del fatturato del periodo.

Viene specificato che sono da considerare tutte le somme che costituiscono il “fatturato” (o i corrispettivi) del periodo di riferimento “purché le stesse rappresentino ricavi dell’impresa di cui all’articolo 85 del TUIR (o compensi derivanti dall’esercizio di arti o professioni, di cui all’articolo 54, del medesimo TUIR” ovvero “rappresentative di altri componenti di reddito che, a causa del non perfetto allineamento tra la data di effettuazione dell’operazione di cessione dei beni o di prestazione dei servizi (…) sono antecedenti o successivi alla data di fatturazione”.

Nella precedente circolare n. 22/2020 si faceva riferimento alle sole operazioni configuranti ricavi dell’impresa. Con il documento di prassi più recente, si precisa che le operazioni da computare nel fatturato devono configurare, più in generale, componenti positivi di reddito (includendo, ad esempio, plusvalenze o sopravvenienze attive).

Escluse dal fatturato le assegnazioni di immobili ai soci

Tuttavia, con un’affermazione che non appare del tutto coerente con il quadro generale appena descritto, la circ. Agenzia delle Entrate n. 5/2021 esclude dal computo del fatturato del periodo le assegnazioni di immobili ai soci e le estromissioni.

Trattandosi di operazioni “nell’ambito dei rapporti tra soci e società”, finalizzate “a una distribuzione in natura del patrimonio della società stessa”, l’Agenzia ritiene che esse non rientrino tra le operazioni riconducibili alla nozione di fatturato di cui all’art. 1 del DL 41/2021, seppure si tratti di cessioni che, in talune ipotesi, sono incluse nel campo di applicazione dell’IVA e, ai fini delle imposte sui redditi, assimilabili alla cessione di beni ai soci.
 

(MF/ms)




Assolvimento dell’imposta di bollo su registri contabili elettronici

Con la risposta a interpello n. 346, pubblicata il 17 maggio 2021, l’Agenzia delle Entrate torna a occuparsi della tenuta dei registri contabili con sistemi elettronici, precisando che il comma 4-quater dell’art. 7 del Dl 357/94, come modificato dal Dl 34/2019, consente di derogare all’obbligo della stampa o dell’archiviazione sostitutiva degli stessi.

Inoltre, l’imposta di bollo sui registri contabili tenuti in modalità informatica è assolta secondo l’art. 6 del Dm 17 giugno 2014, senza poter ricorrere per il versamento al contrassegno telematico o al modello F23.

Il comma 4-quater dell’art. 7 del Dl 357/94 dispone, in deroga al precedente comma 4-ter, che la tenuta di qualsiasi registro contabile con sistemi elettronici su qualsiasi supporto si consideri, in ogni caso, regolare, anche in difetto di trascrizione su supporti cartacei nei termini di legge, se in sede di accesso, ispezione o verifica:

  • risulti aggiornato sui supporti elettronici;
  • sia stampato su richiesta degli organi procedenti e in loro presenza.
Avvalendosi di tale norma, l’istante intende effettuare “una stampa periodica virtuale dei libri contabili (stampa su file «pdf») e versare l’imposta di bollo in base al numero delle pagine (generate al momento della stampa in «pdf»)”, utilizzando, alternativamente, il modello F23 (con codice tributo “458T”) oppure il modello F24 (codice tributo “1552”).

Si segnala che la norma citata è stata recentemente oggetto di chiarimenti con la risposta a interpello n. 236/2021.

In tale occasione, partendo dal presupposto che tenuta e conservazione fossero “concetti ed adempimenti distinti, seppure posti in continuità”, era stato precisato che l’introduzione e la modifica del comma 4-quater non ha comportato una deroga agli ordinari obblighi di conservazione dei registri tenuti con sistemi informatici, da realizzarsi mediante stampa cartacea o conservazione elettronica.

Era stato chiarito, inoltre, che la tenuta dei registri contabili in modalità elettronica determina l’assolvimento dell’imposta di bollo a norma dell’art. 6 del Dm 17 giugno 2014 “indipendentemente dalla successiva conservazione”.

Nella risposta a interpello non è stata ribadita la medesima impostazione.

L’Agenzia, infatti, riconosce la portata innovativa dell’art. 12-octies del Dl 34/2019 che, intervenendo sull’art. 7 comma 4-quater del Dl 357/94, ha esteso l’operatività della norma dai soli registri Iva a qualsiasi registro contabile. Attraverso tale disposizione diventa possibile “derogare all’obbligo della stampa o dell’archiviazione sostitutiva”, adempimenti che, di regola, sarebbero da assolvere entro i tre mesi successivi alla presentazione della dichiarazione dei redditi.

Sotto il profilo dell’imposta di bollo, viene ribadita la distinzione tra registri tenuti con sistemi meccanografici e trascritti su supporto cartaceo, oppure tenuti in modalità informatica. 

Nel primo caso, l’imposta è:

  • dovuta ogni 100 pagine, o frazione di esse, nella misura di 16 euro, per le società di capitali che versano in misura forfetaria la tassa di concessione governativa, oppure di 32 euro, per tutti gli altri soggetti (art. 16 della Tariffa Parte I allegata al Dpr 642/72);
  • assolta prima che il registro sia posto in uso, ossia prima di effettuare le annotazioni sulla prima pagina (circ. n. 92/2001, § 2.1) o su un nuovo blocco di pagine (circ. nn. 9/2002, § 8.2, e 64/2002);
  • versata mediante contrassegno telematico o tramite modello F23 utilizzando il codice tributo “458T”.
Se i registri sono tenuti invece in modalità informatica – caso che ricorre nella fattispecie oggetto di interpello – l’imposta di bollo è:
  • dovuta ogni 2.500 registrazioni, o frazioni di esse, per i registri utilizzati durante l’anno (intendendosi per “registrazione” ogni singolo accadimento contabile, a prescindere dalle righe di dettaglio: ris. n. 161/2007);
  • versata con modello F24 – codice tributo “2501” – in un’unica soluzione entro centoventi giorni dalla chiusura dell’esercizio (art. 6 del Dm 17 giugno 2014)
 (MF/ms)