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“Festa delle imprese”: premiata Officine Santafede

Articoli pubblicati sull’evento organizzato da La Provincia-Unica TV, premiata la nostra associata di Primaluna.




Simest, Confapi e 4Impact insieme per inserimento professionisti africani in pmi

Simest, la società del Gruppo Cassa Depositi e Prestiti che sostiene l’internazionalizzazione delle imprese italiane, Confapi, Confederazione italiana della piccola e media industria privata, e E4Impact Foundation, organizzazione che promuove la job creation in Africa attraverso lo sviluppo di nuove imprese e la formazione, hanno siglato oggi a Milano un protocollo d’intesa. L’obiettivo è quello di sviluppare e promuovere nuove possibili iniziative a sostegno dell’internazionalizzazione delle aziende italiane in particolare nei paesi africani.
Il protocollo è stato firmato da Regina Corradini D’Arienzo, Amministratore delegato di SIMEST, da Cristian Camisa, Presidente Nazionale di Confapi, e da Letizia Moratti, Presidente di E4Impact.
La partnership mira a soddisfare le esigenze di lavoratori nelle imprese italiane, coinvolgendo partner qualificati in Italia e in Africa, offrendo così ai professionisti africani opportunità di formazione, percorsi di integrazione e contratti di lavoro equivalenti a quelli dei collaboratori italiani.
In particolare, Simest si impegnerà ad analizzare e proporre attività comuni per promuovere l’internazionalizzazione delle imprese associate a Confapi, considerando anche i servizi offerti da E4Impact con l’obiettivo di favorire partnership tra aziende africane ed europee. Inoltre, SIMEST selezionerà e valuterà progetti imprenditoriali di interesse per le imprese associate, grazie al know how e all’esperienza di E4Impact nel contesto africano per offrire un eventuale sostegno finanziario. Promuoverà l’implementazione di strumenti di finanza agevolata e supporto all’export gestiti da SIMEST, valorizzando il progetto di Labour Migration di E4Impact, che mira a soddisfare le esigenze di professionalità qualificata delle imprese italiane, garantendo condizioni dignitose ai lavoratori africani.
Confapi si impegnerà a facilitare il dialogo tra le imprese associate e E4Impact per identificare le esigenze occupazionali e i profili professionali necessari. Inoltre, verificherà, attraverso le organizzazioni territoriali, che le attività di selezione dei lavoratori siano condotte nel rispetto delle normative vigenti. Si assicurerà anche che la sicurezza e la dignità dei lavoratori nelle imprese associate siano tutelate.
E4Impact Foundation, da oltre 15 anni impegnata in Africa, raccoglierà le esigenze occupazionali delle imprese associate a Confapi e identificherà, tramite agenzie di selezione del personale locali, profili di professionisti africani con vari livelli di specializzazione da presentare alle imprese richiedenti. Inoltre, offrirà supporto durante i colloqui di assunzione, assistendo i candidati africani nella gestione delle dinamiche di selezione e valutazione. Infine, metterà a disposizione operatori qualificati per facilitare il trasferimento in Italia dei candidati selezionati.

Questo accordo segna un ulteriore passo significativo nell’integrazione dei lavoratori africani nel tessuto produttivo italiano, promuovendo una migrazione lavorativa dignitosa” afferma Letizia Moratti, Presidente di E4Impact Foundation. “Siamo particolarmente felici che il progetto con CONFAPI si sia ampliato coinvolgendo anche SIMEST, offrendo così un’opportunità concreta per soddisfare due esigenze fondamentali: da un lato, quelle delle imprese italiane che rischiano di dover rallentare le loro attività a causa della mancanza di personale; dall’altro, quelle dei professionisti africani in cerca di opportunità lavorative in un contesto che li valorizzi, garantendo condizioni di lavoro e di vita dignitose”.

“L’accordo sottoscritto oggi s’inserisce nel solco del nostro impegno per accompagnare gli investimenti del settore produttivo a favore di un aspetto fondamentale quale il capitale umano. La formazione riveste infatti una valenza strategica per le imprese. Da qui la decisione di favorirne il finanziamento attraverso la nostra Misura Africa”, ha dichiarato l’Amministratore delegato di Simest (Gruppo CDP), Regina Corradini D’Arienzo. “Realizzata con la Farnesina e inserita nel Piano Mattei, la Misura pone infatti un focus specifico proprio sulla formazione professionale dei giovani del continente da impiegare nelle imprese italiane, sia in Africa che in Italia, dando quindi una risposta concreta alla carenza di manodopera in determinati mestieri così come manifestata dagli imprenditori. La collaborazione con E4Impact Foundation e con Confapi ci permette di rendere ancora più efficace la nostra azione, ponendo le basi per un’intesa istituzionale in grado di produrre un duplice risultato in supporto del nostro sistema produttivo e delle comunità locali in Africa”.

“Questo protocollo tra Confapi, Simest e E4Impact Foundation – spiega il Presidente di Confapi, Cristian Camisa – rafforza le strategie e le azioni che la nostra Confederazione da anni sta mettendo in atto nella consapevolezza che la partnership con il continente africano sia strategica per il nostro sistema e in generale per tutto il nostro Paese. Siamo convinti che il modello economico, produttivo e sociale delle nostre piccole e medie industrie possa trovare terreno fertile nel continente africano in una logica win-win. Stiamo lavorando alacramente a una labour migration che, oltre a garantire dignità, ci aiuti a risolvere in maniera più appropriata le carenze di manodopera che il nostro sistema produttivo lamenta”.

 
 




Automotive. Confapi e associazioni pmi europee a supporto documento italiano

Confapi, insieme alle maggiori Associazioni europee delle Pmi industriali (Germania, Francia, Austria, Repubblica Ceca) che fanno parte di European Entrepreneurs CEA-PME, la Confederazione europea della Piccola e Media industria, ha sottoscritto un documento per orientare le politiche europee sul tema dell’automotive. I firmatari hanno accolto favorevolmente la proposta del Governo italiano, sostenuta da molti altri Stati membri dell’UE, che sarà presentata durante il Consiglio della Competitività a Bruxelles con i Ministri dell’Industria e del Mercato unico dell’UE.
“Le piccole e medie industrie private nella catena di fornitura automobilistica in Europa – si legge – stanno già subendo l’impatto pesante di una transizione industriale che non sta funzionando come era stato pianificato. Nel 2024, le vendite di veicoli elettrici in Europa, che siano a batteria, ibridi plug-in o ibridi, sono in forte calo. I principali produttori di automobili hanno ridotto la loro produzione a causa degli stock pieni. L’incertezza regna anche tra i consumatori, e ancora di più tra migliaia di imprese e decine di migliaia di lavoratori nella catena di fornitura di questa industria”.

Le sigle firmatarie hanno presentato alcune priorità indispensabili per il settore. Innanzitutto è fondamentale “prevedere un sostegno pubblico per l’innovazione, la trasformazione dei modelli di business e la riqualificazione del personale nella catena di fornitura automobilistica”. Altro punto riguarda la “richiesta di supporto per migliorare l’accesso ai mercati internazionali grazie a maggiori accordi di libero scambio ad esempio con il Sud America, l’India o l’Australia. Questo permetterebbe di avere un periodo di transizione per capitalizzare sul know-how e sulla competitività dell’Europa, evitando una dipendenza eccessiva dall’Europa come mercato principale. Le barriere commerciali, le tariffe e le limitazioni su importazioni o esportazioni dovrebbero essere limitate solo ai beni direttamente legati alla salvaguardia della sicurezza del continente europeo”. I firmatari chiedono infine che “le decisioni europee coinvolgano fin dall’inizio e durante le valutazioni d’impatto anche i rappresentanti delle Pmi. Solo in questo modo le grandi sfide per l’intero settore potranno essere discusse e risolte in modo completo, economicamente e socialmente accettabile”.

“Non abbandoniamo le nostre imprese – dice il Presidente di Confapi, Cristian Camisa – e continueremo a difendere un comparto importantissimo della produzione italiana rappresentato soprattutto dalle nostre Pmi industriali che costituiscono l’indotto. Stiamo mettendo in campo tutte le azioni possibili a ogni livello per star loro vicino e quindi per salvaguardare il mondo dell’endotermico e della componentistica italiana ed europea”.




Accordo Confapi-Gruppo bancario cooperativo Iccrea per sostegno pmi

Confapi ha sottoscritto un accordo con il Gruppo ICCREA, maggiore gruppo bancario cooperativo e unico a capitale interamente italiano, con l’obiettivo di promuovere una collaborazione sul territorio tra le BCC – Banche di Credito Cooperativo – e il sistema Confapi, attraverso servizi ed iniziative a sostegno delle aziende associate sui temi dell’accesso al credito e su altre priorità strategiche per le nostre aziende.

Nello specifico, l’accordo si propone di migliorare la conoscenza delle associazioni e delle imprese associate sui servizi offerti dalle BCC e sviluppare un’offerta commerciale personalizzata e riservata al sistema Confapi. Inoltre l’obiettivo è quello di favorire opportunità di collaborazione e attività di info-formazione a supporto dell’internazionalizzazione delle imprese associate, attraverso strumenti finanziari mirati e opportunità di consulenza specialistica anche per l’accesso ai finanziamenti agevolati di SIMEST e ancora di favorire lo sviluppo di progetti e iniziative rivolti a promuovere la sostenibilità e la transizione ESG delle aziende Confapi nonché progetti di investimento nell’ambito del PNRR e dei Piani Regionali attivati grazie ai Fondi Strutturali. L’accordo vuole favorire attività congiunte di informazione e formazione su temi di reciproco interesse e rivolti alle associazioni territoriali e alle aziende associate e infine facilitare il contatto tra le rispettive reti territoriali (BCC e Associazioni Territoriali), anche attraverso la programmazione di specifiche iniziative congiunte.
 




Studenti che fanno impresa “Idee e sogni per il futuro che diventeranno realtà”

La Provincia, inserto “Faber” di venerdì 29 novembre, doppia pagine dedicata al nostro concorso per le scuole. 




Acconto Iva 2024 pagamento entro il 27 dicembre 2024

Il tema del versamento dell’acconto IVA rappresenta un appuntamento cruciale per i soggetti passivi IVA, chiamati, entro il prossimo 27 dicembre 2024, a calcolare e, se necessario, versare quanto dovuto.

Questo adempimento, che chiude l’anno fiscale sotto il profilo della liquidazione periodica dell’imposta, assume particolare rilevanza sia per la corretta gestione della posizione IVA, sia per l’ottimizzazione della liquidità aziendale. 

È importante sottolineare che, per il calcolo e il versamento dell’acconto IVA, il legislatore offre diverse opzioni operative, lasciando al contribuente la possibilità di scegliere il metodo più conveniente. In particolare, i soggetti interessati potranno optare tra il metodo storico, il metodo previsionale e il metodo analitico.

Ciascuna modalità presenta specifiche peculiarità che permettono di adattare il calcolo dell’acconto alle esigenze finanziarie e operative dell’impresa o del professionista.

  • Ambito soggettivo per il versamento dell’acconto IVA 2024
  • Le diverse metodologie di calcolo dell’acconto IVA 2024
  • Analisi del metodo storico
  • Variazioni dei regimi di liquidazione e di versamento dell’imposta
  • Esercizio di più attività (art. 36 del D.P.R. n. 633/1972)
  • Fusioni, incorporazioni e scissioni
  • Modalità di versamento dell’acconto
  • Sanzioni
In allegato le specifiche per ogni caso.

(MF/ms)




Rating Esg: nuovo Regolamento UE e nuove Faq

Il Consiglio dell’Unione Europea ha approvato in data 19 novembre 2024 un nuovo Regolamento sui rating ambientali, sociali e di governance (ESG), contribuendo a rendere i mercati finanziari più sostenibili e trasparenti. Le nuove norme infatti mirano a standardizzare e rafforzare l’integrità delle attività di rating ESG, un settore che ha assunto un ruolo cruciale nel guidare gli investitori verso prodotti finanziari sostenibili e responsabili.

Il regolamento introduce:

  • obblighi stringenti per i fornitori di rating ESG riguardo alle metodologie e alle fonti di informazione utilizzate.
  • vigilanza diretta da parte dell’Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati (ESMA), che autorizzerà e controllerà i fornitori nell’UE.
  • separazione delle attività commerciali per evitare interferenze e garantire l’indipendenza delle valutazioni.
Il regolamento sarà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale dell’UE e entrerà in vigore dopo 20 giorni, a metà dicembre 2024. Le norme diventeranno applicabili 18 mesi dopo, cioè giugno 2026, offrendo tempo alle imprese per adeguarsi ai nuovi standard.
Inoltre si segnala che il 13 novembre 2024, è stata pubblicata la Comunicazione C/2024/6792 sull’interpretazione di talune disposizioni giuridiche della Commissione contenente diverse FAQ per chiarire l’interpretazione delle disposizioni in materia di rendicontazione di sostenibilità (CSRD Corporate Sustainability Reporting Directive)

Fornendo maggiore chiarezza e certezza alle imprese, questa serie di FAQ contribuirà all’obiettivo della Commissione di ridurre gli oneri amministrativi associati alla rendicontazione di sostenibilità, che gravano sulle imprese.

(SN/am)




Rendicontazione Whp entro il 15 dicembre 2024

Questo è un promemoria per le aziende iscritte al Whp ovvero le aziende che “promuovono salute”. La scadenza per la compilazione della rendicontazione Whp è il 15 dicembre.

Chi ha programmato e svolto le attività Whp nell’anno che volge al termine deve andare nell’apposita area del portale regionale, per procedere con la compilazione della rendicontazione Whp 2024.

Si allegano le istruzioni per svolgere correttamente questa attività.
In particolare si specifica di:

  • Compilare i campi fleggando tutte le aree con il cerchietto rosso in quanto sono quelle scelte in pianificazione
  • Comunicare a promozionesalute@ats-brianza.it l’avvenuta compilazione del portale così i responsabili ats possono subito verificare se è tutto corretto
  • Scaricare il pdf e inviarlo a promozionesalute@ats-brianza.it
Il termine del 15 dicembre 2024 permette agli operatori Ats di verificare l’idoneità al riconoscimento ed eventualmente contattare le imprese in caso di errori nella compilazione.
Confapi invita coloro che non lo abbiano ancora fatto a valutare per il prossimo anno, la partecipazione al programma Whp dell’Ats di pertinenza, chiedendo eventualmente supporto in associazione.

(SN/am)
 

 




Bando rinnova veicoli 2024–2025: domande dal 2 dicembre 2024 per l’annualità 2025

Il bando spinge il rinnovo dei veicoli inquinanti circolanti in Lombardia con veicoli a basso impatto emissivo destinati al trasporto di merci e di persone, a fronte di radiazione per demolizione di veicoli con alimentazione a benzina e/o a gas (fino ad Euro 2/II incluso o diesel fino ad Euro 5/V incluso). Solo per i diesel Euro 5/V c’è la possibilità di radiazione per esportazione all’estero.
Il bando indicato prevedeva due linee di finanziamento per le due annualità: 2024 (risorse assegnate pari a 2.970.000 euro): da maggio a ottobre 2024; 2025 (risorse assegnate pari a 2.970.000 euro): da dicembre 2024 a settembre 2025. Si avvicina dunque la data di apertura per il 2025, fissata al 2 dicembre 2024.
Tutti i dettagli del bando sono rintracciabili sul sito di Unioncamere.

I soggetti beneficiari sono le Micro, Piccole e Medie Imprese aventi sede operativa in Lombardia. Sono escluse dalla presente misura di incentivazione le imprese attive nel settore del commercio/intermediazione di veicoli.
L’agevolazione consiste nella concessione di un contributo a fondo perduto, variabile in base alla categoria dei veicoli, alla classe emissiva e al livello di emissioni prodotte, secondo quanto specificato nelle tabelle contenute nell’allegato della delibera n. 2150/2024. I contributi maggiori sono attribuiti ai veicoli ad emissioni zero. Il contributo rientra all’interno degli Aiuti di Stato alle imprese e il regime di assegnazione è quello in de minimis ai sensi del nuovo Regolamento (UE) n. 2023/2831.
Ciascuna impresa può presentare fino a 4 domande di contributo, a fronte dello stesso numero di veicoli radiati di proprietà dell’impresa stessa.

Si segnala anche la pagina del sito regionale dedicata al tema.

(SN/am)




Regolamento Clp: novità in ambito di sicurezza chimica

Sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea del 20 novembre 2024 è stato pubblicato il Reg. (UE) 2024/2865 che modifica il regolamento CLP. Il nuovo testo entra in vigore dal 10 dicembre 2024, ma si applica a decorrere dal 1° luglio 2026. I 180 mesi di intervallo servono alle imprese per introdurre progressivamente le novità e arrivare pronte alla scadenza.
Sul sito europeo Echa sono disponibili tutte le informazioni per orientarsi in questa materia.

Questo regolamento prevede numerose nuove disposizioni, come ad esempio regole relative alla leggibilità delle etichette e all’etichettatura digitale, alle vendite di prodotti senza imballaggio, alla classificazione di sostanze e miscele in relazione a CMR, ED HH, ED ENV, PMT, PBT, vPvM, vPvB, all’atteso aumento delle Classificazioni Armonizzate, alle notifiche C&L, alle notifiche PCN, alla pubblicità e tanto altro ancora.
Il testo del regolamento è consultabile in rete.

Si segnala infine che ECHA ha aggiornato la guida sull’applicazione del Regolamento CLP (Classificazione, Etichettatura e Imballaggio), un documento tecnico/scientifico esauriente che fornisce indicazioni dettagliate sull’applicazione dei criteri CLP per i pericoli fisici, sulla salute e sull’ambiente. In particolare, l’attenzione è rivolta alle nuove classi di pericolo: interferenza endocrina per la salute umana, interferenza endocrina per l’ambiente, PBT (persistente, bioaccumulabile e tossico), vPvB (molto persistente e molto bioaccumulabile), PMT (persistente, mobile e tossico). e sostanze vPvM (molto persistenti e molto mobili). Tutti i dettagli sul sito europea di Echa.

(SN/am)