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Responsabilità sociale delle imprese: un corso per accrescere le competenze

Si segnala l’iniziativa formativa della Camera di Commercio Como Lecco, in collaborazione con SUPSI – Scuola Universitaria della Svizzera italiana, che propone il corso Responsabilità sociale delle imprese (CSR), si tratta della sesta edizione.

Sta crescendo la sensibilità delle imprese alla sostenibilità, ma occorrono percorsi formativi adeguati per costruire una visione più globale del contesto in cui opera un’impresa.

Al link dedicato ci sono tutte le informazioni per conoscere il programma e la durata dei vari moduli. Inoltre si segnala che è pari a 2500 euro l’entità del contributo a fondo perduto per sostenere una parte delle spese del corso. Le domande per il contributo devono essere presentate entro il 31 luglio 2024.

Inoltre, si inseriscono gli allegati con il programma e il regolamento.

(SN/am)




Slide webinar “Piano Transizione 5.0”

Facendo seguito al webinar sul Decreto attuativo del Piano Transizione 5.0 che si è tenuto lo scorso 27 giugno, trasmettiamo in allegato le slides illustrate dal Capo della Segreteria tecnica del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, Marco Calabrò.

Nei prossimi giorni, non appena sarà concluso l’iter del decreto attuativo, tale documentazione sarà integrata, oltre che con il testo del decreto anche con una scheda di analisi più approfondita. 

Per chi avesse bisogno è possibile contattare l’Associazione per avere ulteriori informazioni a riguardo: silvia.negri@confapi.lecco.it, 0341.282822.

(SN/am)

 

 




Medicina generale e del lavoro: convenzione dedicata alle Associate Confapi Lecco Sondrio con il CAB

La salute dei lavoratori, non solo sul luogo di lavoro, è uno dei cardini principali del welfare moderno.
Le aziende da anni si muovono in questa direzione per trovare partner strategici per offrire i migliori servizi ai propri dipendenti. Per questo motivo la nostra Associazione ha deciso di rinnovare la convenzione con il Cab polidiagnostico, tra le eccellenze del territorio, per fornire un alleato utile alle nostre associate, a prezzi vantaggiosi.

Due le formule proposte dalla nuova convenzione, in allegato i documenti con tutte le informazioni dettagliate che riguardano la medicina generale e quella del lavoro e il documento da presentare al CAB per certificare di essere associati a Confapi Lecco Sondrio (dipendenti).
 

SERVIZIO PER LE PERSONE: Medicina generale: visite specialistiche, esami diagnostici e di laboratorio

E’ dedicata a tutti i dipendenti, dirigenti, collaboratori di Confapi e delle aziende associate (compresi familiari di 1° grado)
 

Visite Specialistiche, Diagnostica per Immagini, Radiologia, Riabilitazione, Odontoiatria, ecc. Sconto del 10%
Pacchetti Esami Ematochimici (Base| Plus | Completo | Epatico | Tiroide | Gastro-intestinale | Cardiovascolare |Uomo e Donna > 40 anni) Sconto del 10%
Check UP (Uomo < e > 40 anni | Donna < e > 40 anni | Cardiovascolare) Sconto del 10% / 20%*
Screening (Epatico |Posturale | Nutrizionale |Cardiologico|Ginecologico| Urologico) Sconto del 10% / 20%*
Prima Visita di Controllo Odontoiatrica e Pulizia Dentale 29,00 €
    *la scontistica riconosciuta è legata alla tipologia di Check-up/Screening scelto
 
SERVIZIO PER LE AZIENDE: Medicina del lavoro: sorveglianza sanitaria

E’ dedicata a tutte le aziende associate a Confapi Lecco e Sondrio

  • Servizio reso in conformità agli obblighi del testo unico (D.lgs.81/2008) ai fini della tutela della salute dei lavoratori negli ambienti di lavoro.
  • La normativa richiede l’attività di un medico competente laddove sono riconosciuti specifici fattori di rischio;
  • Il servizio comprende:
    Nomina del medico competente
    Stesura del piano di sorveglianza sanitaria
    Esecuzione degli accertamenti sanitari diagnostici previsti dalla legge
    Formulazione del giudizio di idoneità specifica alla mansione
    Relazione annuale, sopralluoghi, riunione annuale
    Gestione dei referti medici e attività collegate
 
Cliccando qui è possibile trovare l’elenco completo delle sedi CAB

Per prenotare visite ed esami: 039.9210202, info@cabpolidiagnostico.it

Per preventivi medicina del lavoro: medicinalavoro@cabpolidiagnostico.it
 
Per maggiori informazioni sulla convenzione contattare l’Associazione: manuela.sacchi@confapi.lecco.it, 0341.282822

(MP/ms)




Credito imposta 4.0: chiarimenti sulla fruizione del beneficio

La procedura per l’invio delle comunicazioni ai fini della fruizione dei crediti d’imposta 4.0 è ormai pienamente operativa, ma un aspetto non ancora del tutto chiaro, che ha sollevato alcuni dubbi, riguarda i beni prenotati nel 2022 ed effettuati e interconnessi nel 2023 e, in particolare, l’anno da indicare nel modello F24 per l’utilizzo del relativo beneficio fiscale.

L’art. 6 del DL 39/2024, che ha introdotto i nuovi obblighi di comunicazione ai fini della fruizione del bonus investimenti 4.0, in merito all’ambito applicativo delle nuove disposizioni fa espresso riferimento ai “crediti d’imposta per investimenti in beni strumentali nuovi di cui all’articolo 1, commi da 1057-bis a 1058-ter” della L. 178/2020.

Il medesimo riferimento è previsto al comma 3, il quale stabilisce che “Per gli investimenti in beni strumentali nuovi di cui all’articolo 1, commi da 1057-bis a 1058-ter, della legge 30 dicembre 2020, n. 178, relativi all’anno 2023, la compensabilità dei crediti maturati e non ancora fruiti è subordinata alla comunicazione effettuata secondo le modalità di cui al decreto direttoriale di cui al comma 1”.

Stando al tenore letterale della norma, si ritiene siano esclusi dai nuovi obblighi di comunicazione gli investimenti effettuati nella fattispecie in esame (prenotazione nel 2022 ed effettuazione con interconnessione nel 2023), rientrando nell’art. 1 comma 1057 della L. 178/2020.

Tale orientamento risulta avvalorato anche dalla FAQ dell’Agenzia delle Entrate del 16 aprile 2024, la quale ha fornito specifiche indicazioni per la compilazione del modello F24 a seguito della sospensione temporanea delle compensazioni previste con la ris. 12 aprile 2024 n. 19.

In particolare, con riguardo all’art. 1 commi 1056 e 1057 della L. 178/2020, è stato affermato che, “se l’interconnessione del bene strumentale è avvenuta negli anni 2023 o 2024, è possibile utilizzare il relativo credito in compensazione tramite modello F24 indicando il codice tributo 6936 e – quale anno di riferimento – l’anno in cui è iniziato l’investimento, a prescindere dall’anno in cui questo si è concluso o dall’anno di interconnessione del bene strumentale” (a differenza di quanto era stato indicato nella ris. Agenzia delle Entrate n. 3/2021 istitutiva dei codici tributo, secondo la quale doveva essere valorizzato l’anno di interconnessione).

La citata FAQ riporta quindi il seguente esempio: “per un credito maturato ai sensi del comma 1057 per un investimento iniziato nel 2022 e terminato nel 2023, nel modello F24 dovrà essere indicato l’anno di riferimento 2022”.

Tale indicazione non sembra superata dalla risoluzione Agenzia delle Entrate 15 maggio 2024 n. 25, la quale, consentendo la ripresa delle compensazioni per i codici tributo sospesi, ha affermato che, “fermo restando il requisito dell’avvenuta interconnessione dei beni ove previsto dalla disciplina di riferimento, le imprese che hanno validamente inviato la suddetta comunicazione possono utilizzare in compensazione i crediti d’imposta di cui trattasi, indicando i codici tributo menzionati nella richiamata risoluzione n. 19/E del 12 aprile 2024 e – come «anno di riferimento» – l’anno di completamento dell’investimento agevolato riportato nella comunicazione stessa.

Nel caso in cui i crediti utilizzati in compensazione non trovino riscontro nei dati delle comunicazioni trasmessi dal Ministero delle imprese e del made in Italy all’Agenzia delle Entrate, i relativi modelli F24 saranno scartati”.

In altri termini, per le imprese che hanno inviato la comunicazione, nel modello F24 dovrà essere indicato l’anno di completamento dell’investimento come riportato nella comunicazione stessa.

Nessuna indicazione specifica viene invece fornita per i crediti esclusi dalla comunicazione, per i quali dovrebbero continuare a trovare applicazione le indicazioni fornite nella FAQ del 16 aprile 2024.

Pertanto, considerando che, come sopra esposto, i crediti relativi a beni prenotati nel 2022 effettuati e interconnessi nel 2023 non sarebbero oggetto degli obblighi di comunicazione, si ritiene che in tal caso nel modello F24 possa essere indicato, sulla scorta di quanto affermato dalla citata FAQ, l’anno di inizio dell’investimento.

Quanto all’individuazione dell’inizio dell’investimento, il GSE, con comunicato del 14 maggio, ha tra l’altro chiarito che, con riferimento al “Periodo di realizzazione degli investimenti”, la data iniziale deve coincidere con la data del primo impegno giuridicamente vincolante che rende gli investimenti irreversibili.

Di conseguenza, nel caso di specie, dovrebbe essere possibile utilizzare direttamente in compensazione il credito d’imposta ex art. 1 comma 1057 della L. 178/2020, senza necessità di presentare alcuna comunicazione ex art. 6 del DL 39/2024, utilizzando nel modello F24 il codice tributo “6936” e indicando quale anno di riferimento il 2022 (anno in cui è avvenuto l’ordine ai fini della prenotazione).

Tale indicazione si ritiene applicabile anche nel caso di utilizzo di quote residue di tale credito d’imposta.
 

(MF/ms)




In arrivo le comunicazioni di anomalia ISA

Il provvedimento dell’Agenzia delle Entrate n. 281202, pubblicato il 1° luglio, ha definito le omissioni e le anomalie nei dati dichiarati ai fini degli ISA per il triennio 2020-2021-2022, rilevate analizzando sia i dati delle dichiarazioni, sia altre fonti informative disponibili, che saranno oggetto di specifiche segnalazioni ai contribuenti.

La selezione è effettuata sui soggetti che hanno svolto un’attività soggetta agli ISA per tutte le annualità interessate dal criterio.

Secondo quanto risulta dall’Allegato 1 al provvedimento, le anomalie interessano, tra l’altro:

  • imprese in contabilità ordinaria con gravi e ripetute incoerenze nella gestione del magazzino (ad esempio, sono segnalate le gravi incoerenze nell’indicatore durata delle scorte);
  • soggetti che presentano squadrature tra i dati indicati in REDDITI 2023 e quelli riportati nei modelli per l’applicazione degli ISA per importi superiori a 2.000 euro;
  • soggetti che hanno dichiarato la causa di esclusione dagli ISA “4-Periodo di non normale svolgimento dell’attività” per i periodi 2020-2021-2022 (sono esclusi dalla selezione i soggetti che sono in liquidazione alla data di elaborazione delle comunicazioni e quelli che hanno dichiarato il codice attività 68.20.02 – Affitto di aziende, pur non essendo tenuti alla compilazione del modello ISA);
  • soggetti che hanno utilizzato in modo anomalo le cause di esclusione per inizio e cessazione dell’attività;
  • soggetti che hanno dichiarato la causa di esclusione dagli ISA per ricavi o compensi superiori a 5.164.569 euro anche se i righi di riferimento del modello REDDITI 2023 non superano tale soglia;
  • enti che hanno dichiarato le cause di esclusione previste per gli enti del Terzo settore, ancorché queste non siano ancora operative per l’assenza dell’autorizzazione comunitaria;
  • imprese del settore dei servizi o del commercio che hanno indicato, per il 2022, il valore delle rimanenze finali relative a opere, forniture e servizi di durata ultrannuale;
  • soggetti che operano in forma individuale e che, per il periodo d’imposta 2022, hanno dichiarato nel frontespizio del modello ISA la condizione di “Lavoro dipendente a tempo pieno o parziale” o la condizione “Pensionato” e tale informazione non trova riscontro nel modello di Certificazione Unica;
  • professionisti che, per il periodo 2022, hanno indicato nel quadro H del modello ISA il massimo valore tra i compensi dichiarati (H02) e il volume d’affari (H23) inferiore, per almeno 2.000 euro, rispetto alle somme imponibili percepite desunte dalla CU 2023;
  • professionisti che, per il 2022, hanno dichiarato nel Quadro C – Elementi specifici dell’attività del modello ISA un numero complessivo di incarichi inferiore rispetto a quello desumibile dalla CU 2023;
  • imprese (escluse imprese individuali ed enti non commerciali) che, per il 2022, hanno dichiarato nel campo “F05 – Altri proventi e componenti positivi” un ammontare inferiore per almeno 5.000 euro rispetto a quello dei canoni percepiti in qualità di dante causa desumibile dal modello di RLI per contratti in vigore nell’anno 2022;
  • soggetti con punteggio ISA pari o superiore a 8 che non hanno utilizzato i dati precalcolati resi disponibili nel Cassetto fiscale.
Alcune anomalie riguardano poi specifiche attività. Ad esempio, riceveranno la segnalazione di anomalia:
  • le imprese che esercitano l’attività di trasporto di merci su strada e servizi di trasloco (ISA CG68U) con incongruenze, per il 2022, tra l’ISA presentato e i dati indicati ai fini dell’applicazione dello stesso (es. mancata indicazione dei costi sostenuti per subvezione e del valore dei beni strumentali);
  • i soggetti che svolgono attività ausiliarie dei servizi finanziari e assicurativi (ISA CG91U) che presentano, per il 2022, incongruenze tra l’ISA presentato e il quadro dei dati contabili (ossia hanno compilato il quadro H, relativo al lavoro autonomo, anziché il quadro F);
  • le imprese che hanno presentato l’ISA CG61U – Intermediari del commercio e che presentano per il 2022 incongruenze tra l’ISA presentato e gli elementi specifici dell’attività dichiarati (es. non è stato indicato se si tratta di agente mono o plurimandatario);
  • le imprese del settore edile che presentano incongruenze nel valore delle rimanenze finali e con il valore dei servizi resi da subappaltatori.
Comunicazioni messe a disposizione nel Cassetto fiscale del contribuente

Se sono rilevate più anomalie per contribuente, la comunicazione segnala le tre anomalie più a rischio riscontrate.

Le comunicazioni sono messe a disposizione nel Cassetto fiscale del contribuente e sono anche trasmesse via Entratel all’intermediario, se il contribuente ha effettuato questa scelta al momento della presentazione della dichiarazione dei redditi e se tale intermediario ha accettato, nella medesima dichiarazione, di riceverle.

La disponibilità della comunicazione nel Cassetto fiscale è annunciata, per i soggetti abilitati ai servizi telematici, da un avviso personalizzato nell’area autenticata e inviato via mail o PEC ai recapiti disponibili.

A fronte della comunicazione, possono essere forniti chiarimenti e precisazioni utilizzando il software che sarà reso disponibile dall’Agenzia e, se l’anomalia è fondata, gli errori e le omissioni potranno essere regolarizzati presentando una dichiarazione integrativa, comprensiva della comunicazione dei dati rilevanti corretta, ricorrendo al ravvedimento per la riduzione delle sanzioni.
 

(MF/ms)




Fedex: integrazione accordo spedizioni estero

Convezione per trasporti e spedizioni a favore delle Aziende associate a Confapi Lecco Sondrio.
 
Ad integrazione della Convenzione sottoscritta con TNT Global Express SrlFEDEX relativa al servizio di consegna corrispondenza e piccoli pacchi in Italia e all’Estero segnaliamo un nuovo accordo sottoscritto con FEDEX per garantire anche un servizio di spedizioni di grandi volumi all’estero.
 
Alleghiamo il nuovo LISTINO, competitivo rispetto alle quotazioni ottenibili singolarmente.
 
 Ai costi esposti dovranno essere aggiunti i ns Diritti segreteria, pari ad euro 4,50
 
 
Modalità di utilizzo del servizio
 
Chi fosse interessato al servizio è pregato contattare Apiservizi Srl
Similmente all’attuale utilizzo di TNT ad ogni Azienda verrà assegnata una password personale con la quale accedere al sito internet www.fedex.com  per le prenotazioni dei ritiri e dove trovare tutte le info e condizioni generali relative alle spedizioni
(prezzo finale in tempo reale con carburante alla presa, quotazioni al momento per spedizioni con peso superiore a 68 kg, quotazioni last minute per alcune destinazioni e quindi ancor più scontate rispetto al listino)
 
Apiservizi Srl riceverà direttamente da FEDEX la fattura relativa alle spedizioni effettuate, e quindi fatturerà con periodicità quindicinale le spedizioni del mese ed ogni altra eventuale spesa accessoria alle aziende che avranno usufruito del servizio
 
 
A supporto è attivo il SERVIZIO CLIENTI:
  • telefonando al n. 02.92172660
  • scrivendo a italy@fedex.com
  • utilizzando la chat
  • alleghiamo brochure esplicativa



Digitale e sostenibilità Fiducia 5.0

Speciale “MPMI” de La Provincia, intervista a Luigi Sabadini, presidente di Unionmeccanica. 




Sette assunti su nove per la seconda edizione dell’”Academy nel settore metalmeccanico”

Si conferma un progetto estremamente positivo quello realizzato da Mestieri Lombardia insieme a Confapi Lecco Sondrio. La seconda edizione dell’”Academy nel settore metalmeccanico”, infatti, ha formato e poi trovato un’occupazione a sette dei nove partecipanti al corso: è una felice conferma dopo la prima edizione che già aveva visto quattro assunti su sette.
Un’offerta formativa, quella dell’Academy nel settore metalmeccanico, dedicata ai giovani inoccupati tra i 18 e 29 anni, residenti nelle province di Lecco e Sondrio.
L’iniziativa fa parte del progetto “IN-JOBs4NEETs” dedicato ai ragazzi che attualmente non studiano, non lavorano e non sono impegnati in percorsi formativi. Il progetto mira a guidare questi giovani nel mondo del lavoro attraverso un percorso personalizzato che comprende servizi di orientamento, opportunità formative ed esperienze professionali. 
Nove i partecipanti a questa seconda edizione che hanno svolto la prima parte del corso nelle aule di Confapi Lecco Sondrio, dove hanno appreso le nozioni teoriche in ambito metalmeccanico: competenze tecniche, sicurezza sul lavoro e soft skill. A seguire gli studenti hanno svolto in aziende associate a Confapi Lecco Sondrio un tirocinio retribuito (Vincit Valmadrera, Securemme di Olginate, Mab di Lecco, Msg di Olginate, Atg di Brivio, Officine Santafede di Primaluna, Rosval di Nibionno, Beri Bernardo di Ballabio, Trafilerie Rotta di Pescate).
Concluso il percorso formativo sette delle nove imprese hanno confermato i tirocinanti.  

Rispetto ai ragazzi stranieri le aziende hanno evidenziato una difficoltà linguistica e la necessità di un investimento da parte della azienda e dei suoi dipendenti nella fase iniziale dell’esperienza, ma hanno poi riscontrato nei ragazzi delle risorse che difficilmente intercettano in altri profili. Ci hanno comunicato che proseguirebbero con queste iniziative che, dati alla mano, risultano vincenti. E’ fondamentale in questo percorso l’accompagnamento educativo, la progettazione condivisa e il supporto costante alle aziende e ai beneficiari da parte del tutor di riferimento del Servizio Lavoro-Agenzia Mestieri unità operativa di Lecco”, commentano da Mestieri Lombardia.

Tra i partecipanti che poi sono stati confermati c’è Lucien Abouga, nato nel 1996 nel Burkinabe: “E’ innanzitutto un grande piacere per me lavorare alla Vincit con colleghi disponibili e dalla mente aperta, soprattutto avere come primo manager Alessandro Leidi che oramai non è più un semplice capo per me, ma piuttosto un padre perché mi ha sempre considerato come un figlio.  Darò il massimo per imparare il più possibile nel campo dell’idraulica, della compressione dell’aria ma anche nel campo del freddo con la prospettiva di crescere insieme all’azienda”.

Durante la seconda edizione del corso ha partecipato anche una ragazza, Martina Biscardi: “Ho aderito a questa proposta con molto entusiasmo. Dopo un breve corso di formazione in aula, sono stata inserita in un’azienda di Nibionno. Ho svolto due mesi di tirocinio in magazzino e poi con grande piacere sono stata assunta con un contratto di apprendistato. Trovo che questo corso sia un’esperienza molto importante e significativa per noi giovani che ci stiamo affacciando sul mondo del lavoro”.

Anna Masciadri
Ufficio stampa




Rapporto biennale sulla parità di genere: soggetti obbligati

Ai sensi dell’art. 46 del D.Lgs. 198/2006 le aziende pubbliche e private che occupano oltre 50 dipendenti sono tenute a redigere un rapporto di parità di genere ogni due anni sulla situazione del personale maschile e femminile in ognuna delle professioni ed in relazione allo stato di assunzioni, della formazione, della promozione professionale, dei livelli, dei passaggi di categoria o di qualifica, di altri fenomeni di mobilità, dell’intervento della Cassa integrazione guadagni, dei licenziamenti, dei prepensionamenti e pensionamenti, della retribuzione effettivamente corrisposta.
Le aziende pubbliche e private che occupano fino a 50 dipendenti possono farlo a loro volta, ma su base volontaria.
Il decreto ministeriale 3 giugno 2024 ha approvato la modulistica per la redazione del rapporto relativo al biennio 2022-2023 da presentare entro il prossimo 20 settembre 2024 ed è disponibile per la compilazione on line all’indirizzo https://servizi.lavoro.gov.it
Il Rapporto ha lo scopo di analizzare in ottica di genere lo stato di assunzioni, della formazione, della promozione professionale, dei livelli, dei passaggi di categoria o di qualifica, di altri fenomeni di mobilità, dell’intervento della cassa integrazione guadagni, dei licenziamenti, dei prepensionamenti e pensionamenti, della retribuzione effettivamente corrisposta, per consentire alla consigliera di parità regionale di elaborare dei report sullo stato delle cose e suggerire così controlli più puntuali da parte degli organi ispettivi e prospettive di riforma a quelli legislativi.
Per accedere all’applicativo, le aziende utilizzano esclusivamente il Sistema Pubblico di Identità Digitale – SPID o la Carta di Identità Elettronica (CIE) del legale rappresentante o di altro soggetto abilitato, ovvero altri sistemi di autenticazione previsti dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali.
Al termine della procedura di compilazione dei moduli, l’applicativo informatico del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, qualora non rilevi errori o incongruenze, rilascia una ricevuta attestante la corretta redazione del rapporto e il salvataggio a sistema dello stesso.

 

La mancata trasmissione – anche dopo l’invito alla regolarizzazione da parte dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro entro 60 giorni – comporta l’applicazione delle sanzioni amministrative fino a 516,00 euro (ai sensi dell’art. 11 del D.P.R. 19 marzo 1955, n. 520).
Nel caso in cui l’inottemperanza si protragga per oltre 12 mesi, è disposta la sospensione per un anno dei benefici contributivi eventualmente goduti dall’azienda (art. 46, comma 4 del D.lgs. 198/2006).
La trasmissione di dati incompleti o mendaci, verificata e accertata dall’Ispettorato Nazionale del Lavoro, è soggetta all’applicazione della sanzione amministrativa pecuniaria da 1.000,00 euro a 5.000,00 euro.

(FV/fv)




“CBAM”: materiale utilizzato durante il seminario online

Alleghiamo le slide utilizzate durante il webinar del 25 giugno scorso, organizzato da Unionmeccanica in collaborazione con ICIM Group, dal titolo “Ricadute e impatto del CBAM“.

(SN/am)