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“La mia salute, il mio diritto”: Giornata Mondiale della Salute

La Giornata Mondiale della Salute, promossa dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), ha scelto come tema di quest’anno “My health, my right” per celebrare la salute come diritto umano fondamentale.
Sulla pagina web del WTO è descritto il tema.

Per l’occasione, il 7 aprile scorso, è stato organizzato l’evento “Realizing the right to health in a world in turmoil” (Realizzare il diritto alla salute in un mondo in tumulto) in cui il Direttore generale dell’OMS e l’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani dialogheranno su quali azioni intraprendere a livello globale, nazionale e locale per realizzare il diritto alla salute per tutti, soprattutto a fronte delle gravi emergenze attuali.

I prossimi eventi in programma organizzati da ATS Brianza che possono interessare le aziende: 

(SN/am)




Camisa intervistato da Il Corriere della Sera

Il presidenza nazionale di Confapi Cristian Camisa intervistato da Il Corriere della Sera sull’edizione del 25 marzo scorso. 

Risorse umane – Il problema più complesso è quello legato alle risorse umane: diventa sempre più difficile per una Pmi trovare il candidato adatto a ciò che serve e si tratta, generalmente di operai specializzati. Non a caso dall’indagine emerge che il 62,61% delle piccole e medie industrie ha difficoltà a reperire figure professionali rispetto ai propri fabbisogni aziendali. Dallo studio emerge in particolare che le aziende hanno difficoltà a trovare operai specializzati (48,75%), tecnici (31,46%), manodopera in generale (2o%), informatici (9,17%) e figure apicali come manager o dirigenti (7,09%). «Si tratta di un fenomeno complesso da affrontare — spiega Cristian Camisa, presidente di Confapi — dopo il Covid è cambiato l’atteggiamento dei giovani nei confronti del lavoro: non sono più disponibili a cambiare la loro qualità della vita e mettono come requisito prioritario l’equilibrio tra vita privata e lavoro. L’inverno demografico del paese peggiora la situazione a cui sia aggiungono anche fenomeni come i neet (giovani che non studiano e non lavorano). Noi abbiamo pensato a una sorta di servizio civile, a carico dello Stato, che preveda l’esperienza lavorativa a tempo di giovani nelle Pmi. Altro intervento utile sulle risorse umane sarebbe quello di una detassazione degli straordinari come incentivo a una maggiore produttività». Il 42% delle piccole e medie industrie, negli ultimi sei mesi dello scorso anno, ha avuto dimissioni volontarie dai propri dipendenti. La percentuale più significativa di tale dato si ha nella soglia tra 1 a 3 lavoratori dove si sono avute dimissioni per l’88,24% dei casi. «Dobbiamo guardare i paesi che hanno abbondanza di manodopera e formare i profili professionali che servono alle nostre imprese — continua il presidente di Confapi — In tal senso Confapi partecipa alla cabina di regia del piano Mattei ed è impegnata in progetti che prevedono la possibilità di formare giovani africani in molti dei 23 paesi che hanno aderito al progetto. Le Pmi dovranno avere un ruolo di primo piano e più centrale nel nostro sistema: sono le imprese che rappresentano un modello di industria che ha sempre dato certezze al paese anche nei momenti più critici». Cauto ottimismo Dall’indagine emergono altri fattori positivi: primo fra tutti che per l’anno 2024 il 58,54% delle imprese ha intenzione di effettuare nuovi investimenti e il 74,73% dichiara che investirà di più rispetto a quanto fatto l’anno passato. Un segnale di fiducia ed ottimismo da parte delle imprese. Dallo studio risulta anche che il 40,43% delle imprese investirà sino al 10% in più rispetto al 2023, mentre il 18,05% dall’U% al 20%. Significativa, 16, 25%, anche la percentuale di imprese che effettuerà investimenti superiori al 20%. Tra gli ambiti di investimento preferiti dalle imprese campionate vi sono i mezzi di produzione 53,38%, i sistemi digitali 40,21%, il capitale umano 30,96%, la sostenibilità ambientale 29,54% e più di un quarto delle imprese intende anche investire in attività di ricerca e sviluppo. Particolarmente significativa anche la quota parte di imprese che investirà in materia di salute e sicurezza 18,15%. Anche la questione energetica ha una rilevanza determinante per il futuro delle imprese: qualora non si riuscisse a pervenire all’autonomia energetica implementando forme di energia alternativa, bisognerebbe investire anche nell’energia nucleare pulita. Ne è convinto il 74,72% del campione di imprese di Confapi.


L’indagine di Confapi sulle piccole e medie imprese italiane è come il carotaggio sui ghiacciai: serve a capire le cause di ciò che è successo e prevede con una certa affidabilità gli scenari futuri. Analizzando il secondo semestre 2023 emerge che quasi il 40% delle piccole e medie industrie italiane ha registrato un incremento della produzione. È una delle evidenze più lampanti dell’indagine realizzata dall’Ufficio Studi di Confapi. Nel dettaglio: il 27,17% ha registrato aumenti dall’1% al 10%; il 7,39% dall’11% al 20%; il 14,35% un aumento di produzione di oltre il 20%. A trainare l’economia è sicuramente il mercato interno. Il 39,07% dichiara di aver incrementato il proprio fatturato proprio all’interno dei confini nazionali e di questi, il 25,17%, dichiara di aver registrato un incremento dei volumi di affari sino al 10%. Solo il 12,65% ha incrementato la quota di fatturato totale grazie al commercio estero all’interno dell’Unione Europea mentre il 10,93% grazie a quello extra Ue.

 
 




Confapi Lecco Sondrio “75 anni insieme”: presentazione eventi

Ci si avvia a grandi passi verso il finale di celebrazioni per il 75esimo anniversario di fondazione di Confapi Lecco Sondrio. Aprile e maggio saranno i due mesi clou per il compleanno dell’associazione delle pmi di Lecco e Sondrio, nata il 14 febbraio 1949 per volontà di un piccolo gruppo di imprenditori locali.
Due gli eventi in programma: giovedì 18 aprile 2024, dalle ore 9.30 evento finale al teatro Cenacolo Francescano di Lecco dedicato alle scuole che hanno partecipato al concorso “La piccola impresa che vorrei” in cui verranno proclamate le tre classi vincitrici a cui verranno assegnati 3 mila, 2 mila e mille euro per l’acquisto di materiale scolastico. Ospite speciale della giornata l’esploratore e motivatore Alex Bellini che dialogherà con i ragazzi.
I numeri del progetto scuole: 22 classi partecipanti per un totale di 450 studenti e 22 imprenditori/tutor. “Abbiamo voluto celebrare questo anniversario con un progetto che guardasse al territorio, ma soprattutto al futuro coinvolgendo gli studenti che saranno i protagonisti di domani con un concorso innovativo in cui abbiamo cercato di capire cosa pensano proprio i giovani del futuro”, dichiara Enrico Vavassori, presidente di Confapi Lecco Sondrio.

 

Queste le classi che hanno aderito a “La piccola impresa che vorrei”:
Istituto Maria Ausiliatrice di Lecco (3 e 4 AMF), CPIA Fabrizio De Andrè (Lecco, Oggiono, Cernusco Lombardone), IIS Greppi Monticello Brianza (4LES), IIS Bertacchi Lecco (3A LSU, 3B LSU, 3C LSU), Fondazione Mons. Giulio Parmigiani – Aldo Moro Valmadrera (3 e 4 Sala Bar, 3 e 4 Opa), Collegio Volta Lecco (2A e 2B secondaria di primo grado), I.S. Parini Lecco (3A e 3B), IIS Badoni Lecco (3A e 3C), ICA Stoppani Lecco (3B secondaria di primo grado), IC La Valletta Brianza (2A, 3A, 3B secondarie di primo grado).
Questi, invece, gli imprenditori coinvolti: Luigi Pescosolido (Rapitech), Alessandro Leidi (Vincit), Lucia Gianola (Trafilerie Malavedo), Guido Baggioli (Mab), Angelo Ferrario (Viti), Andrea Ottolina (Molino Anselmo Colombo), Paolo Bertoni (Trimat), Angelo Cortesi (Co.El), Giordano Bonomi e Riccardo Losa (Aludesign), Donatella Arlati (Gicar), Paolo Frizzi (Libraesva), Claudio Pigazzini (Sepam), Laura Silipigni (Tag), Raffaella Brioni (Domestik), Dino Gariboldi (Torneria Automatica Alfredo Colombo), Romana Appiani (Omf), Mauro Invernizzi e Anna Fumagalli (Imsa), Andrea Beri (Ita), Andrea Magni (VML), Andrea Ruggiero (OneAM), Marco Magni (Monteco), Matteo Ratti (Stf).

Giovedì 23 maggio 2024, invece, evento di gala dedicato agli associati Confapi Lecco Sondrio che si ritroveranno al Palataurus di Lecco per una cena con spettacolo dedicato ai 75 anni dell’associazione in cui sono previsti uno spettacolo teatrale, un video dedicato a “La piccola impresa che vorrei”, le premiazioni delle aziende associate e l’intervento finale di un personaggio del mondo dello spettacolo.

Anna Masciadri
Ufficio stampa




“La piccola impresa che vorrei” c’è grande attesa per i vincitori

Il Giornale di Lecco dell’8 aprile 2024, pagina dedicata al 75esimo della nostra associazione. 




Presentazione 75esimo di Confapi Lecco Sondrio: rassegna stampa

Giovedì 4 aprile sono stati presentati alla stampa gli eventi di celebrazione per il nostro 75esimo.

 

Gli articoli pubblicati:




Ecodesign degli imballaggi: risorse da Conai tramite bando

Si segnala il bando annuale Conai per l’ecodesign degli imballaggi. Conai premia la sostenibilità ambientale degli imballaggi immessi sul mercato nel biennio 2022/2023. L’iniziativa mette a disposizione € 600.000 compresi 5 premi speciali da €10.000 ciascuno. E’ possibile presentare i casi fino al 30 aprile 2024.

Sul sito Conai è presente la pagina dedicata con tutti i dettagli.

In allegato è disponibile il Regolamento completo al cui interno sono indicati i principi generali e le modalità di partecipazione.

(SN/am)

 
 




Gas tossici: gestione dei rischi e patentino

Le diverse Ats territoriali hanno recentemente aggiornato la pagina dedicata al tema “gas tossici” inserendo la modulistica e le informazioni per tutti gli aspetti connessi al tema:

Ats Brianza cliccare qui

Ats Montagna cliccare qui

Tra le altre cose sono indicate:

  • aggiornamenti normativi
  • modalità autorizzative per detenzione e uso gas tossici
  • modalità per conseguire o rinnovare il patentino previsto per gli addetti
  • altri aspetti correlati
Si ricorda che il patentino scade ogni 5 anni e deve essere rinnovato tramite apposito esame. Per il conseguimento del certificato di idoneità occorre fare domanda secondo le precise indicazioni specificate sul sito.  In caso di mancata revisione entro l’anno di scadenza, la validità della patente decade automaticamente e l’interessato deve sostenere nuovamente le prove attitudinali per conseguirne una nuova.

(SN/am)




Bonus investimenti 4.0: utilizzo subordinato alla comunicazione all’Agenzia delle Entrate

Ai fini della fruizione del credito d’imposta 4.0 (e dei crediti R&S), l’art. 6 del DL 39/2024 ha introdotto la necessità di effettuare alcune comunicazioni al Ministero delle Imprese e del Made in Italy.

Modalità e termini di invio della comunicazione saranno stabiliti con apposito decreto ministeriale di prossima emanazione, che interverrà sul DM 6 ottobre 2021 relativo alla “vecchia” comunicazione prevista ai soli fini di monitoraggio.

La nuova disposizione stabilisce che le imprese sono tenute a comunicare preventivamente, in via telematica, l’importo complessivo degli investimenti che si intendono effettuare dal 30 marzo 2024 (dati di entrata in vigore del DL 39/2024), la presunta ripartizione negli anni del credito e la relativa fruizione.

La norma fa riferimento, per la decorrenza dell’obbligo di comunicazione preventiva, agli “investimenti che si intendono effettuare” dal 30 marzo 2024, formulazione non particolarmente chiara che dovrà essere meglio specificata.

Viene inoltre previsto che la comunicazione debba essere aggiornata al completamento di tali investimenti.

La comunicazione telematica di completamento degli investimenti va effettuata, per espressa disposizione, anche per gli investimenti realizzati dal 1° gennaio 2024 al 29 marzo 2024 (giorno antecedente alla data di entrata in vigore del DL 39/2024).

In altri termini, stando al tenore della norma e in attesa delle specifiche disposizioni attuative:

  • per gli investimenti dal 30 marzo 2024, occorre presentare la comunicazione preventiva (con l’importo complessivo degli investimenti che si intendono effettuare e la ripartizione del credito per la fruizione) e la comunicazione ex post al completamento degli investimenti;
  • per gli investimenti realizzati dal 1° gennaio al 29 marzo 2024, occorre presentare soltanto la comunicazione ex post.
Le comunicazioni (ex ante e ex post) dovranno essere effettuate sulla base del modello adottato con DM 6 ottobre 2021, che sarà aggiornato in funzione delle nuove finalità, definendo anche contenuto, modalità e termini di invio delle comunicazioni.

Comunicazione anche per crediti 2023 non ancora utilizzati

Una particolare disposizione è poi prevista per gli investimenti 2023.

Il comma 3 dell’art. 6 del DL 39/2024 stabilisce che “Per gli investimenti in beni strumentali nuovi di cui all’articolo 1, commi da 1057-bis a 1058-ter, della legge 30 dicembre 2020, n. 178, relativi all’anno 2023, la compensabilità dei crediti maturati e non ancora fruiti è subordinata alla comunicazione effettuata secondo le modalità di cui al decreto direttoriale di cui al comma 1”.

Pertanto, con riguardo al solo bonus investimenti in beni materiali e immateriali 4.0 (e non quindi al credito R&S), in relazione agli investimenti relativi al 2023 (che dovrebbero essere intesi come investimenti effettuati ai sensi dell’art. 109 del TUIR), l’utilizzo dei crediti maturati ma non ancora fruiti (in assenza di specifica indicazione della norma, dovrebbe riferirsi alla data del 30 marzo 2023) è subordinato alla comunicazione, secondo le modalità definite dal summenzionato DM.

Di fatto, quindi, l’utilizzo delle quote residue di tali crediti sarebbe, allo stato attuale, in stand by, essendo necessario presentare l’apposita comunicazione richiesta.
 

(MF/ms)




Erogazioni pubbliche percepite nel 2023: informativa semplificata

L’adempimento degli obblighi di informativa relativi alle erogazioni pubbliche percepite nel 2023 è caratterizzato da una ulteriore semplificazione.

La L. 160/2023, contenente la delega al Governo per la revisione del sistema degli incentivi alle imprese, ha, infatti, nuovamente modificato la disciplina, contenuta nell’art. 1 commi 125 e ss. della L. 124/2017, in specie in riferimento gli aiuti di Stato e agli aiuti de minimis contenuti nel Registro nazionale degli aiuti di Stato (RNA) di cui all’art. 52 della L. 234/2012.

Il comma 125-quinquies stabilisce che, per tali aiuti, la registrazione nel predetto sistema, con conseguente pubblicazione nella sezione trasparenza ivi prevista, operata dai soggetti che concedono o gestiscono gli aiuti medesimi ai sensi della relativa disciplina, tiene luogo degli obblighi di pubblicazione posti a carico dei soggetti beneficiari dalla L. 124/2017.

È prevista, quindi, l’esenzione dagli obblighi di informativa in esame.

L’art. 8 comma 2 della L. 160/2023 ha modificato il comma 125-quinquies, sopprimendo la condizione per cui, a fronte dell’esenzione, l’esistenza degli aiuti di Stato e de minimis oggetto di obbligo di pubblicazione nell’ambito del Registro nazionale degli aiuti di Stato doveva essere dichiarata nella Nota integrativa del bilancio oppure sul sito internet o, in mancanza, sul portale digitale delle associazioni di categoria di appartenenza.

La L. 160/2023, entrata in vigore il 30 novembre 2023, non contiene una precisa norma di decorrenza con riferimento alla semplificazione in esame, la quale sembra comunque riferibile, per ragioni prudenziali ma anche di equità, alle erogazioni pubbliche percepite nel 2023, da rendicontare nel 2024.

La semplificazione è riferibile, peraltro, sia ai soggetti che inseriscono l’informativa nella Nota integrativa, sia ai soggetti che inseriscono l’informativa sui siti internet.

Per i primi, l’obbligo informativo dovrebbe essere adempiuto in sede di approvazione dei bilanci relativi all’esercizio 2023.

A tal riguardo, il documento CNDCEC marzo 2019 ha osservato come l’adempimento “segua” la tempistica del bilancio.

Pertanto, ove lo stesso sia approvato nel termine di 180 giorni dalla chiusura dell’esercizio sociale ai sensi degli artt. 2364 comma 2 e 2478-bis comma 2 c.c., anche la pubblicazione delle erogazioni pubbliche viene conseguentemente differita.

Per i soggetti che inseriscono l’informativa sui siti internet, invece, l’obbligo informativo dovrebbe essere adempiuto entro il 1° luglio 2024 (in quanto il 30 giugno 2024 cade di domenica).

La disciplina in esame è rimasta invariata, rispetto allo scorso anno, con riferimento alle modalità di adempimento.

Fermo restando che le imprese obbligate all’iscrizione nel Registro delle imprese devono pubblicare le informazioni nella Nota integrativa del bilancio d’esercizio e dell’eventuale bilancio consolidato, i soggetti che redigono il bilancio in forma abbreviata e gli enti non commerciali possono adempiere, in alternativa, sui propri siti internet (o altri portali digitali) oppure nella Nota integrativa (ove predisposta).

Tale semplificazione, introdotta dal DL 73/2022 conv. L. 122/2022 (c.d. DL “Semplificazioni fiscali”), a decorrere dalle erogazioni pubbliche percepite nel 2022, da rendicontare nel 2023, sembrerebbe riferibile anche alle micro imprese (a fronte dell’inserimento dell’informativa in calce allo Stato patrimoniale), mentre sembrerebbero esclusi imprenditori individuali e società di persone, data la carenza dell’obbligo di redazione della Nota integrativa.

Nessuna modifica è stata, poi, apportata all’ambito oggettivo di applicazione.

È confermato che gli obblighi di informativa riguardano (sia per gli enti non commerciali che per le imprese) “sovvenzioni, sussidi, vantaggi, contributi o aiuti, in denaro o in natura, non aventi carattere generale e privi di natura corrispettiva, retributiva o risarcitoria”.

Non assume, quindi, rilievo la forma del beneficio economico ricevuto, così come la circostanza che sia in denaro o in natura. Inoltre, sono esclusi dalla disciplina i vantaggi ricevuti dal beneficiario sulla base di un regime generale (agevolazioni fiscali, contributi che vengono dati a tutti i soggetti che soddisfano determinate condizioni).

Gli obblighi di trasparenza non si applicano, poi, alle attribuzioni che costituiscono un corrispettivo per una prestazione svolta (gli apporti che trovano, cioè, la loro fonte in un rapporto sinallagmatico caratterizzato dallo scambio tra prestazione di un bene o servizio e pagamento di un corrispettivo; circ. Min. Lavoro e Politiche sociali n. 6/2021), una retribuzione per un incarico ricevuto oppure che sono dovute a titolo di risarcimento.

Resta fermo, poi, che gli obblighi di trasparenza non si applicano ove l’importo monetario sia inferiore a 10.000 euro nel periodo considerato.
 

(MF/ms)




RNA: slittamento termini registrazione per Agenzia Entrate

L’art. 7 comma 4 del DL 39/2024 sulle agevolazioni fiscali prevede un’ulteriore proroga, fino al 30 novembre 2024, del termine per la registrazione, da parte dell’Agenzia delle Entrate, degli Aiuti di Stato 2023 nel Registro nazionale degli aiuti di Stato (RNA).

Riepilogando i termini della questione, l’art. 10 del DM 31 maggio 2017 n. 115 dispone che, ai fini dei controlli previsti dal medesimo decreto, gli aiuti individuali non subordinati all’emanazione di provvedimenti di concessione o di autorizzazione alla fruizione comunque denominati si intendano concessi e siano registrati nel Registro nazionale aiuti (RNA) nell’esercizio finanziario successivo a quello della fruizione da parte del soggetto beneficiario.

Gli aiuti fiscali aventi medesime caratteristiche si intendono concessi e sono registrati nell’RNA, ai fini del decreto, nell’esercizio finanziario successivo a quello di presentazione della dichiarazione fiscale nella quale sono dichiarati (comma 1).

A tali adempimenti provvedono l’Agenzia delle Entrate, l’Agenzia delle Dogane e dei monopoli, l’ente previdenziale o assistenziale di pertinenza, ovvero gli altri soggetti competenti preposti alla fase di fruizione degli aiuti (comma 2).

L’art. 35 del DL 21 giugno 2022 n. 73 convertito (c.d. DL “Semplificazioni fiscali”) ha stabilito che, con riferimento agli aiuti non subordinati all’emanazione di provvedimenti di concessione o di autorizzazione alla fruizione comunque denominati, ovvero subordinati all’emanazione di provvedimenti di concessione o di autorizzazione alla fruizione comunque denominati il cui importo non è determinabile nei predetti provvedimenti, ma solo a seguito della presentazione della dichiarazione resa a fini fiscali nella quale sono dichiarati, “i termini di cui all’articolo 10, comma 1, secondo periodo, del DM 31 maggio 2017, n. 115, in scadenza:

  • dalla data di entrata in vigore della presente disposizione al 31 dicembre 2022, sono prorogati al 30 giugno 2023;
  • dal 1° gennaio 2023 al 30 giugno 2023, sono prorogati al 31 dicembre 2023”.
In particolare, tale proroga “si applica alla registrazione nel Registro nazionale degli aiuti Stato, nonché nei registri aiuti di Stato SIAN-Sistema Informativo Agricolo Nazionale e SIPA-Sistema Italiano della Pesca e dell’Acquacoltura, degli aiuti riconosciuti ai sensi delle sezioni 3.1 e 3.12 della Comunicazione della Commissione europea del 19 marzo 2020 C(2020) 1863 final, recante «Quadro temporaneo per le misure di aiuto di Stato a sostegno dell’economia nell’attuale emergenza del Covid-19», e successive modificazioni”.

In base a tale disposizione, l’Agenzia delle Entrate aveva tempo fino al 30 giugno 2023, e non più al 31 dicembre 2022, per la registrazione nell’RNA degli aiuti COVID di cui alla Sezione 3.1 e 3.12 del Quadro temporaneo.

Prorogati i termini del 31 marzo e del 30 settembre 2024

L’art. 22 comma 2 del DL 198/2022, intervenendo sul comma 1 del citato art. 35 del DL 73/2022, ha poi stabilito che i termini di cui all’art. 10 comma 1 secondo periodo del DM 31 maggio 2017 n. 115, in scadenza:

  • dalla data di entrata in vigore del decreto al 31 dicembre 2022, sono prorogati al 30 settembre 2023 (in luogo del precedente termine del 30 giugno 2023);
  • dal 1° gennaio 2023 al 30 giugno 2023, sono prorogati al 31 marzo 2024 (in luogo del precedente termine del 31 dicembre 2023);
  • dal 1° luglio 2023 al 31 dicembre 2023, sono prorogati al 31 marzo 2024;
  • dal 1° gennaio 2024 al 30 giugno 2024, sono prorogati al 30 settembre 2024.
Per effetto della nuova disposizione prevista dal DL sulle agevolazioni fiscali, che interviene sempre sul comma 1 del citato art. 35 del DL 73/2022, i suddetti termini del 31 marzo e del 30 settembre 2024 sono ora tutti prorogati alla scadenza del 30 novembre 2024.

(MF/ms)