1

Bonus investimenti: chiarimenti sui contratti complessi

Nel caso di “contratti complessi”, al fine di individuare il momento di effettuazione dell’investimento non è sufficiente la consegna del bene mobile a norma dell’art. 109 comma 2 del Tuir, ma è necessario lo svolgimento di ulteriori attività affinché si concretizzi il requisito della “certezza” previsto dal comma 1 del medesimo art. 109.

Lo ha chiarito l’Agenzia delle Entrate con la risposta a interpello n. 723 del 18 ottobre, fornendo ulteriori indicazioni sul momento rilevante per l’applicabilità di super e iper-ammortamenti, applicabili, si ritiene, anche al nuovo bonus investimenti.

In generale, per individuare il momento di effettuazione dell’investimento, l’Agenzia ha affermato che rilevano i criteri di competenza fiscale di cui all’art. 109 del Tuir (circ. Agenzia delle Entrate n. 4/2017).

Nel caso di specie, l’Agenzia afferma che dalla lettura dei contratti allegati si evince che gli impegni contrattuali dei fornitori dei macchinari non si esauriscono con la semplice consegna del bene, ma si sostanziano in ulteriori adempimenti riguardanti, ad esempio, le modifiche tecniche da apportare ai macchinari secondo determinate specifiche indicate, l’addestramento e la formazione del personale all’utilizzo dei macchinari, un primo collaudo presso lo stabilimento del fornitore, un secondo collaudo presso la sede produttiva (con il quale, oltre a ripetere il check generale delle funzionalità della macchina, si eseguono ulteriori test e verifiche di funzionamento).

L’esito positivo del primo collaudo viene formalizzato con la sottoscrizione di un Preliminary Acceptance Certificate (PAC), a seguito del quale viene effettuata la consegna del bene presso lo stabilimento dell’acquirente, mentre l’esito positivo del secondo collaudo viene attestato da un Final Acceptance Certificate (FAC).

I contratti prevedono, inoltre, un pagamento del corrispettivo frazionato in base a diversi step: emissione dell’ordine; accettazione preliminare (PAC); consegna del bene presso lo stabilimento; accettazione finale (FAC); decorso di 60 giorni dalla data del FAC.

Pertanto, secondo l’Agenzia, nel caso di specie si è in presenza di un contratto complesso, con il quale il fornitore si impegna a vendere un bene mobile all’acquirente e ad eseguire ulteriori e rilevanti attività a favore di quest’ultimo; lo svolgimento di tali attività, in virtù della complessità dell’investimento, assume un rilievo decisivo ai fini del puntuale e completo adempimento degli obblighi contrattuali.

Per tale ragione, ai fini dell’individuazione del momento di “effettuazione” dell’investimento – determinante per “incardinare” il bene nella disciplina del super-ammortamento o in quella dell’iper-ammortamento – non è sufficiente la “consegna” del bene mobile, ma è necessario lo svolgimento di ulteriori attività affinché si concretizzi il requisito della “certezza” previsto dal comma 1 dell’art. 109.

L’adempimento decisivo, a tali fini, viene individuato dall’Agenzia nel rilascio del Final Acceptance Certificate (FAC), che è il momento nel quale l’esistenza del costo del bene può dirsi “certa”, tanto che proprio al FAC è legato l’obbligo contrattuale del pagamento del saldo dovuto al fornitore.

Nel caso specifico, in merito a un macchinario con contratto d’acquisto sottoscritto nel 2016 e consegnato nel 2016, il FAC è stato sottoscritto il 13 gennaio 2017 e il saldo dovuto è stato corrisposto al fornitore il 9 febbraio 2017 e il 5 aprile 2017. In tal caso, secondo l’Agenzia, il requisito della certezza si è concretizzato nel 2017, per cui tale bene può accedere alla disciplina dell’iper-ammortamento.

Per altri beni, invece, il FAC è stato sottoscritto nel giugno/luglio 2017, mentre il saldo è stato corrisposto diversi mesi prima, nel dicembre 2016.

In tali casi, dall’esame congiunto delle clausole contrattuali (che legano il pagamento del saldo all’esito positivo del collaudo presso l’impresa) e delle dinamiche finanziarie dei corrispettivi (che dimostrano che il pagamento al fornitore è stato completato diversi mesi prima del rilascio del FAC), secondo l’Agenzia l’investimento è stato “effettuato”, ai sensi dei commi 1 e 2 dell’art. 109 del TUIR, già il 22 dicembre 2016, giorno in cui, con il pagamento (anticipato) del saldo al fornitore, è maturata la ragionevole certezza di un esito positivo del collaudo definitivo dei macchinari.

Tuttavia, l’Agenzia rileva che, dalla documentazione allegata, emerge che il fornitore ha motivato il ritardo nell’installazione dei beni a causa della rilevante mole di ordini ricevuti per l’introduzione del super-ammortamento e per la mancanza di alcuni componenti strategici, proponendo all’impresa il pagamento anticipato del saldo con contestuale rilascio di una garanzia bancaria.

Laddove il fornitore, in sede di pagamento anticipato del saldo, avesse effettivamente rilasciato, a favore dell’impresa, una garanzia bancaria a “copertura” del rischio di un successivo inadempimento contrattuale, non si potrebbe più configurare, al 22 dicembre 2016, la “certezza” dell’esito positivo del collaudo definitivo dei macchinari. In tal caso, posto che la certezza si avrebbe solo nel 2017 con il FAC, tali beni potrebbero accedere all’iper-ammortamento.

(MF/ms)




Tamponi rapidi Sars-Cov-2 per aziende

Informiamo le aziende associate della possibilità di usufruire del servizio di analisi messo a disposizione dai centri Cab srl e Glab srl del territorio.

Per quanto riguarda i tamponi rapidi (ricerca antigenica) accertamenti Sars-Cov-2 sono a disposizione a prezzo calmierato i seguenti pacchetti:

  • Acquisto da 5 tamponi al costo di 75 euro
  • Acquisto da 10 tamponi al costo di 150 euro 
Alle seguenti condizioni:
  • Pagamento anticipato
  • Nessun rimborso in caso di non utilizzo
 
Per preventivi e prenotazioni rivolgersi a service@glabanalisi.it

Nei punti di prelievo di Casatenovo, Oggiono, Olgiate, Galbiate (zona Ponte A.Visconti -Lecco) è stata attivata apertura anticipata alle ore 6.15 con rilascio immediato del Green Pass.

(MS/am)
 




Progetto “Kitt4sme”: finanziamenti per progetti di intelligenza artificiale

Nell’ambito del progetto europeo “Kitt4sme”, si ha un primo round di open call indirizzato a sviluppatori di tecnologie per supportare i processi produttivi delle pmi.

Il bando mette a disposizione sino a 100.000 euro di finanziamento per la singola società che sviluppa intelligenza artificiale per integrare alla piattaforma “Kitt4sme” le proprie soluzioni per le pmi del settore manifatturiero.

Il termine per la presentazione delle proposte è il 15 dicembre 2021.

Lunedì 25 ottobre 2021 ci sarà un webinar di presentazione delle open call. Maggiori informazioni sono disponibili cliccando qui

Per approfondimenti contattare il responsabile di ApiTech: ilena.malavasi@api.lecco.it, 0341.282822.
 
(IM/im)




Pnrr: progetti su rifiuti ed economia circolare

Il Ministero della Transizione Ecologica ha pubblicato due decreti (D.M. 396 del 28/09/2021 e D.M. 397 del 28/09/2021) con i criteri in base ai quali verranno scelti i progetti dedicati ai rifiuti e all’economia circolare, da finanziare con i fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.

Gli interventi faranno riferimento ai seguenti investimenti.

  • Realizzazione di nuovi impianti di gestione rifiuti e ammodernamento degli impianti esistenti, per il quale sono previsti 1,5 miliardi di euro.
  • Progetti “faro” di economia circolare (per le filiere di carta e cartone, plastiche, RAEE, tessili), ai quali sono destinati 600 milioni di euro.
Di tali risorse disponibili, il 60% è destinato alle Regioni del Centro-Sud quali Toscana, Marche, Umbria, Lazio, Molise, Abruzzo, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna.

Inerentemente ai progetti “faro” di economia circolare, le imprese, anche attraverso l’organizzazione in forma di distretti circolari, potranno presentare progetti per potenziare la rete di raccolta differenziata e per ammodernare/realizzare impianti di trattamento e riciclo relativi alle filiere:

  • Raee (Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche), comprese pale eoliche e pannelli fotovoltaici
  • carta e cartone
  • rifiuti tessili
  • plastiche (compresi i progetti per il riciclo chimico).
 
Per maggiori informazioni cliccare qui.
 

 (IM/im)
 




Bando “Tech Fast Lombardia”: oltre 13 milioni di risorse aggiuntive

Deliberati nella seduta di Giunta del 7 ottobre 2021 13 milioni e 454 mila euro di risorse aggiuntive per rifinanziare il bando Tech Fast Lombardia, contributi a progetti di sviluppo sperimentale e innovazioni tecnologiche e digitali.

Si ricorda che l’agevolazione prevista dal bando Tech Fast è concessa nella forma tecnica di contributo a fondo perduto. L’agevolazione è pari al 50% della spesa complessiva ammissibile del progetto, con contributi compresi tra € 40.000 e 250.000 per soggetto beneficiario.

Possono presentare domanda di partecipazione al presente bando le pmi che abbiano sede operativa attiva in Lombardia alla data di presentazione della domanda (o che intendano costituire una sede operativa attiva in Lombardia), già costituite e iscritte al Registro delle imprese.

La domanda di partecipazione al bando può essere presentata esclusivamente online sulla piattaforma informativa Bandi Online all’indirizzo cliccando qui. Il bando è attuato tramite procedimento valutativo a sportello.

Sono ammissibili all’agevolazione i progetti che comportino attività di sviluppo sperimentale e innovazione di processo (si faccia riferimento al bando per la lista completa delle attività). Il bando prevede tra le attività di innovazione di processo anche le attività di trasformazione digitale, coerenti con quelle previste dal Piano Nazionale Impresa 4.0.

ApiTech, start-up innovativa e Digital Innovation Hub, è a disposizione per chiarimenti sul bando e, nel caso di interesse, chiediamo di contattarci il prima possibile per organizzare la proposta al meglio, data la natura di concessione a sportello: ileana.malavasi@api.lecco.it, 0341.282822.

(IM/im)




Bando per l’economia circolare. Finanziamento alla Dispotech

La Provincia del 20 ottobre 2021, servizio sulla nostra associata Dispotech di Gordona (Sondrio).




Ccnl Unionmeccanica Confapi: nuova disciplina del 1° livello professionale

Il recente rinnovo contrattuale del 26/05/2021 introduce una nuova disciplina relativa ai lavoratori che possono essere inquadrati nel 1° livello professionale.
  •  I lavoratori che svolgono attività produttive semplici, per abilitarsi alle quali non occorrono conoscenze professionali ma è sufficiente un periodo minimo di pratica, dovranno essere direttamente inquadrati nel 2° livello a partire dal 1° ottobre 2021.
    Tale regola si applica a tutti i lavoratori assunti successivamente al 1° giugno 2021.
    Ad esempio, un lavoratore assunto il 1° agosto 2021 dovrà essere inquadrato nel 2° livello a partire dal 1° ottobre 2021.
     
  •  I lavoratori che svolgono attività manuali semplici, non direttamente collegate al processo produttivo per le quali non occorrono  conoscenze  professionali, dovranno essere inquadrati direttamente nel 2° livello a partire dal 1° gennaio 2023.
    Tale regola si applica a tutti i lavoratori assunti successivamente al 1° giugno 2021.
    Ad esempio, un lavoratore assunto il 1° marzo 2022 dovrà essere inquadrato nel 2° livello a partire dal 1° gennaio 2023.
 
  • I lavoratori assunti per svolgere mansioni di inservienti e simili continueranno ad essere inquadrati nel 1° livello.
 
La modifica della classificazione dei lavoratori nel 1° livello professionale sopra indicata, non ha effetti sull’attuale disciplina dell’apprendistato ed in particolare sulla possibilità di inquadrare al 1° livello iniziale gli apprendisti che termineranno il percorso formativo con inquadramento al 3° livello.

(FP/fp)




Imprese femminili: in arrivo aiuti ministeriali

E’ in fase di avvio un piano ministeriale a sostegno dell’imprenditoria femminile finalizzata ad assegnare contributi a fondo perso e finanziamenti agevolati a tasso zero alle imprese femminili, sia quelle che devono essere costituite, sia quelle già attive.

I decreti, che utilizzato il Fondo Impresa Donna che dispone di stanziamento della Finanziaria e utilizzerà il Pnrr, sono già stati firmati e si attende la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale e quindi la data in cui sarà possibile iniziare a presentare domanda, con le relative modalità.

Quali sono le imprese femminili?
E’ necessario che ci siano due terzi di partecipazione in capo a donne senza limiti di età.
Rientrano quindi:

  • ditte individuali intestate a donne;
  • lavoratrici autonome con partita Iva (da attivarsi entro 60 giorni);
  • le società di persona che abbiano nella compagine societaria due terzi donne;
  • le società di capitali che vedano il capitale sociale in capo per due tersi a donna, l’amministratore unico donna, oppure due terzi del consiglio di amministrazione in capo a donna.
Tipologia di contributi

Nuove imprese (da costituirsi)
Contribuito a fondo perso 80% dei costi per iniziative che prevedono sino a 100 mila euro. Il tetto massimo del contributo è 50 mila euro.
Se la ditta è promossa da donne disoccupate si sale al 90%.
Contributo a fondo perso 50% per iniziative di dimensione superiore, con un massimo di contri-buto di 125.000, 00 euro.

Imprese costituite da massimo tre anni
Un programma di investimenti può essere finanziato all’80% con metà fondo perso e metà finanziamento agevolato a tasso zero. Il tetto dell’operazione è 400 mila euro.

Ditte costituite da più di tre anni 
In questo caso è prevista una differenza. Nel tetto massimo di 400 mila euro le spese di capitale circolante avranno un contributo a fondo perduto.

Credito d’imposta tessile
Sono annunciate come imminenti le disposizioni dell’Agenzia delle Entrate che consentiranno alle imprese del tessile, moda, abbigliamento, accessori, gioielleria di fruire di un credito d’imposta al 30% sui maggiori valori di “magazzino” risultanti a bilancio nel 2020 rispetto al 2019.

Spese ammissibili
Già da ora si sa che i costi ammissibili a contributo o finanziamento, nell’ambito di un programma di avvio di impresa o sviluppo di impresa esistente, saranno i seguenti:

  • impianti, macchinari e attrezzature, purchè nuovi;
  • immobilizzazioni immateriali (es. brevetti);
  • servizi informatici (cloud) per la gestione aziendale;
  • personale dipendente assunto dopo la domanda e impegnato nel periodo di realizzazione del progetto.
Saranno comunque ammissibili costi sostenuti solo dopo la presentazione della domanda con il relativo progetto.

Per maggiorni informazioni e aggiornamenti contattare l’Api Lecco Sondrio allo 0341.282822 o scrivere una mail a associazione@api.lecco.it.

(SG/sg)




Gagliardi e Beri sul Green Pass in azienda

La Provincia di Lecco di sabato 16 ottobre, servizio sull'entrata in vigore del Green Pass.

Parlano Mario Gagliardi, vicedirettore di Api Lecco Sondrio e Andrea Beri, titolare dell'associata Ita e consigliere Api.




Green Pass in azienda: novità su autisti e vaccinazioni

Dal 15 ottobre 2021 tutti sono tenuti ad attivare i controlli del Green Pass all’ingresso nei luoghi di lavoro. Tra le novità più rilevanti degli ultimi giorni segnaliamo queste due:
 
  • Chiarimenti sul Green Pass nel settore dei trasporti (circolare del 14/10/2021 del Ministero dei trasporti, della mobilità sostenibile e della salute): per quanto riguarda gli equipaggi dei mezzi di trasporto provenienti dall’estero senza Green Pass, si precisa che è consentito esclusivamente l’accesso ai luoghi deputati alle operazioni di carico/scarico delle merci, a condizione che dette operazioni vengano effettuate da altro personale.
     
  • Chiarimenti per i soggetti che hanno diritto al Green Pass ma ne attendono il rilascio o l’aggiornamento (faq sul sito del governo): per i soggetti in attesa di rilascio di valida certificazione verde e che ne abbiano diritto, nelle more del rilascio e dell’eventuale aggiornamento, è possibile avvalersi dei documenti rilasciati, in formato cartaceo o digitale, dalle strutture sanitarie pubbliche e private, dalle farmacie, dai laboratori di analisi, dai medici di medicina generale e dai pediatri di libera scelta.
Infine, si approfitta per precisare la relazione fra Green Pass e protocollo anti-Covid: l’introduzione dell’obbligo di Green Pass è scaturito da una fonte normativa DL 127/2021 che non ha previsto la modifica del protocollo anti-Covid vigente all’interno alle aziende, in conformità alle norme pregresse ben note dall’inizio della pandemia. Sebbene la finalità risulti la maggior tutela della salute delle persone, la nuova norma non si configura tecnicamente come gestione salute e sicurezza ma si inserisce in modo significativo nell’area gestione del personale. Può essere opportuno che nel protocollo si inserisca il riferimento all’apposita procedura dedicata che le aziende devono redigere per descrivere le modalità scelte per i controlli del Green Pass.

(SN/bd)