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Isa: invariati i punteggi per l’accesso ai benefici del regime premiale

Con il provvedimento n. 143350, pubblicato il 27 aprile, l’Agenzia delle Entrate ha confermato i punteggi di affidabilità già previsti l’anno scorso necessari per fruire dei benefici del regime premiale ai fini ISA.

Viene confermato anche il meccanismo in base al quale è possibile accedere ai benefici sia ottenendo il punteggio richiesto nell’annualità di applicazione dell’ISA, sia, ove ciò non accada, valutando il punteggio dell’anno di applicazione congiuntamente a quello dell’anno precedente.

Ove il risultato di affidabilità sia pari almeno a 8 per il periodo d’imposta 2021, oppure almeno a 8,5 come media semplice dei livelli di affidabilità 2020 e 2021, è possibile accedere ai seguenti benefici del regime premiale:

  • esonero dal visto di conformità sulla dichiarazione annuale per la compensazione dei crediti di importo non superiore a 50.000 euro annui relativi all’IVA, maturati nell’annualità 2022, a 20.000 euro annui relativi alle imposte dirette, maturati nel periodo 2021, a 20.000 euro annui relativi all’IRAP, maturati nel periodo 2021;
  • esonero dal visto di conformità sulla richiesta di compensazione del credito IVA infrannuale, maturato nei primi tre trimestri del 2023, per crediti di importo non superiore a 50.000 euro annui;
  • esonero dal visto di conformità, ovvero dalla prestazione della garanzia, sulla richiesta di rimborso del credito IVA maturato per l’anno d’imposta 2022, per crediti d’importo non superiore a 50.000 euro annui;
  • esonero dal visto di conformità, ovvero dalla prestazione della garanzia, sulla richiesta di rimborso del credito IVA infrannuale maturato nei primi tre trimestri dell’anno d’imposta 2023, per crediti di importo non superiore a 50.000 euro annui.
Ove il risultato di affidabilità sia pari almeno a 9, tanto per il solo 2021, quanto come media semplice dei livelli di affidabilità 2020 e 2021, il contribuente può accedere anche ai seguenti benefici del regime premiale:
  • esclusione dalla disciplina delle società non operative;
  • esclusione dalla determinazione sintetica del reddito complessivo con riferimento al 2021, a condizione che il reddito complessivo accertabile non ecceda di due terzi il reddito dichiarato.
Se il risultato di affidabilità è pari almeno a 8,5 per il 2021, oppure a 9 come media semplice dei livelli di affidabilità 2020 e 2021, il contribuente può beneficiare dell’esclusione dagli accertamenti basati sulle presunzioni semplici.

Il raggiungimento di un livello di affidabilità fiscale pari a 8 per il periodo d’imposta 2021, anche per effetto dell’indicazione di ulteriori componenti positivi, consente di ridurre di un anno i termini di accertamento con riferimento ai redditi d’impresa e di lavoro autonomo.

Il regime premiale è applicabile se per l’attività esercitata (o per quella esercitata in misura prevalente, in caso di esercizio di più attività d’impresa o più attività di lavoro autonomo) è previsto uno specifico ISA e se lo stesso è effettivamente applicato dal contribuente.

Ne risultano quindi esclusi i contribuenti che, per il periodo d’imposta interessato:

  • non presentano il modello ISA in presenza di una causa di esclusione;
  • oppure presentano il modello solo per fini statistici o ai fini dell’acquisizione dei dati necessari all’elaborazione futura degli ISA (circ. Agenzia delle Entrate n. 17/2019, § 4, e n. 16/2020, § 8.1).
Ciò vale – sulla base delle indicazioni della circ. n. 6/2021 – anche in caso di operatività delle cause di esclusione legate all’emergenza COVID che, per il periodo d’imposta 2021, interessano i contribuenti che:
  • hanno subito una diminuzione di almeno il 33% dei ricavi ovvero dei compensi nel periodo d’imposta 2021 rispetto al periodo d’imposta 2019 (codice di esclusione n. 15 nei modelli REDDITI);
  • hanno aperto la partiva IVA a partire dal primo gennaio 2019 (codice di esclusione 16);
  • esercitano, in maniera prevalente, le attività economiche individuate con i codici attività riportati nella Tabella n. 2 che sarà allegata alle istruzioni di parte generale dei modelli ISA (codice di esclusione 17).
Infine, se sono conseguiti sia redditi d’impresa sia redditi di lavoro autonomo, l’accesso al regime premiale è possibile se:
  • il contribuente applica, per entrambe le categorie reddituali, i relativi ISA, ove previsti;
  • il punteggio di ogni ISA, anche sulla base di più periodi d’imposta, è pari o superiore a quello minimo individuato per l’accesso al beneficio
(MF/ms)



Entratel: prorogato al 31 dicembre 2022 il rinnovo dei certificati di sicurezza

È stato prorogato al 31 dicembre 2022 il termine ultimo per il rinnovo dei certificati per l’adeguamento ai nuovi standard di sicurezza. Lo ha comunicato l’Agenzia delle Entrate, con un avviso pubblicato il 29 aprile nell’ambiente Entratel/Fisconline, a ridosso della scadenza originaria prevista per il 30 aprile 2022. 

Si tratta, in particolare, dei certificati digitali per la firma e cifratura dei documenti informatici da scambiare mediante i canali telematici e l’infrastruttura SID.

Eventuali richieste di generazione dei certificati effettuate con una versione non aggiornata delle applicazioni – ha avvisato l’Agenzia – verranno scartate dal sistema con il seguente messaggio: “Formato della richiesta di iscrizione al registro utenti non valido (K1024). Verificare la versione del software di generazione dell’ambiente di sicurezza”.

Nell’Avviso è stato precisato che i nuovi requisiti minimi di sicurezza da recepire sono:

  • algoritmo di hash: SHA-256;
  • algoritmo di cifratura: AES-256;
  • lunghezza delle chiavi RSA: 4096 bit (cifratura) e 4096 o 2048 bit (firma).
Per il rinnovo dei certificati potranno essere utilizzate le applicazioni “Desktop Telematico – Entratel” oppure “Generazione certificati”, mediante le quali è possibile anche verificare l’aggiornamento dei certificati, come di seguito descritto.
  • Desktop Telematico: utilizzare la funzione “Sicurezza – Visualizza certificati” del menù “Entratel”, selezionare il bottone “Dettaglio” dopo aver specificato il certificato da verificare, e verificare che nella cartella “Generale – Certificato selezionato” appaia la dicitura “Chiave Pubblica: Sun RSA public key, 4096 bits”; nel caso la dicitura elenchi un valore diverso, il certificato dovrà essere aggiornato procedendo alla revoca dell’ambiente di sicurezza e alla generazione di un nuovo ambiente di sicurezza;
  • Gestione certificati: utilizzare la funzione “Gestisci ambiente – Visualizza certificati”, selezionare il bottone “Dettaglio” dopo aver specificato il certificato da verificare, e controllare che nella cartella “Generale – Certificato selezionato” appaia la dicitura “Chiave Pubblica: Sun RSA public key, 4096 bits”. Qualora la dicitura descriva un valore diverso, il certificato dovrà essere aggiornato procedendo alla revoca dell’ambiente di sicurezza e alla generazione di un nuovo ambiente di sicurezza.
(MF/ms)
 



Forfetari: obbligo fatturazione elettronica e relativi adempimenti

L’art. 18 del Dl 36/2022, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 100 del 30 aprile 2022, prevede l’introduzione, a decorrere dal 1° luglio 2022, dell’obbligo di emissione della fattura elettronica via Sistema di Interscambio (SdI), ai sensi del modificato art. 1 comma 3 del Dlgs. 127/2015, anche per i soggetti in regime forfetario nonché per i soggetti in regime “di vantaggio” e per le associazioni sportive dilettantistiche che nel periodo precedente hanno conseguito proventi da attività commerciale per un importo non superiore a 65.000 euro.

L’introduzione dell’obbligo di fatturazione non riguarda, tuttavia, sino al 31 dicembre 2023, i soggetti passivi Iva che nell’anno precedente, hanno conseguito ricavi o percepito compensi non superiori a 25.000 euro, ragguagliati ad anno. 

L’estensione ai soggetti “in franchigia” dell’obbligo di emissione della e-fattura comporta un necessario ripensamento delle procedure amministrative sin qui adottate.

A tal fine, oltre a poter fruire dei vari programmi presenti sul mercato, gli operatori di minime dimensioni potrebbero avvalersi dei servizi offerti dall’Amministrazione finanziaria.

Per quanto concerne la procedura di generazione della fattura, ricordiamo che l’Agenzia delle Entrate mette a disposizione:

  • il portale “Fatture e Corrispettivi”, all’interno del quale è presente una specifica sezione (“Fatturazione elettronica e conservazione”), che consente di predisporre e trasmettere il file XML;
  • la app “FatturAE”, utilizzabile mediante smartphone o tablet (in ambiente Android o iOS), in grado di creare e inviare la e-fattura;
  • un software “stand alone” per pc, che permette la sola generazione del file XML; in tal caso la fattura dovrà essere trasmessa mediante pec, canali “SFTP”, “webservice”, o, ancora, avvalendosi dei servizi dell’Agenzia (effettuando l’upload del file XML sul portale “Fatture e Corrispettivi”).
Va sottolineato che l’emissione di fatture in formato elettronico comporterà, altresì, la necessità di procedere alla conservazione elettronica delle stesse, secondo quanto disposto dall’art. 39 del Dpr 633/72.

Anche in questo caso, gli operatori chiamati al nuovo adempimento potrebbero avvalersi del servizio di conservazione gratuita offerto dall’Agenzia delle Entrate.

Per aderire a tale servizio, è necessario accedere al portale “Fatture e Corrispettivi”. Il sistema conserva, in via ordinaria, i documenti transitati via SdI (e-fatture emesse, ricevute e note di variazione elettroniche), a partire dal giorno successivo alla data di adesione, fino a quello della revoca.

Nondimeno, è consentito richiedere che vengano portate in conservazione anche le fatture transitate per il SdI in data antecedente a quella di sottoscrizione dell’accordo.

Tale ultima soluzione è consigliabile per i soggetti passivi che, in virtù del nuovo obbligo, effettuassero l’adesione in data successiva al 1° luglio 2022.

Ulteriore funzionalità presente nel portale “Fatture e Corrispettivi” che potrebbe rivelarsi utile anche per i soggetti in regime di vantaggio o forfetario è quella che consente di consultare e acquisire i duplicati delle fatture elettroniche.

L’Agenzia delle Entrate rende disponibili in consultazione le fatture emesse e ricevute previa adesione al relativo servizio.

Nei confronti di coloro che non abbiano aderito, l’Amministrazione finanziaria renderà possibile consultare esclusivamente i c.d. “dati fattura” (fino al 31 dicembre dell’ottavo anno successivo a quello di presentazione della dichiarazione di riferimento).

Non sarà possibile, quindi, prendere visione delle informazioni relative a natura, qualità e quantità dei beni e servizi che formano oggetto dell’operazione.

Possibilità di riduzione dei termini di accertamento

L’obbligo di emissione di e-fatture via SdI, per i soggetti in regime forfetario o di vantaggio, al di sopra della soglia di ricavi o compensi pari a 25.000 euro anni, potrebbe rendere appetibile anche l’agevolazione che consente la riduzione di due anni dei termini di accertamento (ai fini IVA e dei redditi d’impresa o di lavoro autonomo) nel caso in cui sia garantita la tracciabilità di tutti i pagamenti ricevuti ed effettuati di ammontare superiore a 500 euro.

La speciale disciplina, prevista dall’art. 3 del Dlgs. 127/2015 è, infatti, destinata esclusivamente ai soggetti passivi che documentano le operazioni mediante fattura elettronica via SdI e/o memorizzazione e invio dei corrispettivi (risposta a interpello Agenzia delle Entrate n. 331/2021), fermi gli ulteriori requisiti disposti dagli artt. 3 e 4 del DM 4 agosto 2016 (tra cui l’obbligo di manifestare l’opzione esercitata nel successivo modello REDDITI).

Resterebbe da definire se l’agevolazione possa applicarsi anche su base semestrale, tenuto conto che l’obbligo di fatturazione elettronica per i soggetti in argomento decorre dal 1° luglio 2022.

Diversamente, la riduzione dei termini di accertamento riguarderebbe solamente coloro che, nel primo semestre dell’anno, già si sono avvalsi della fatturazione elettronica su base facoltativa.
 
(MF/ms)




Indagine congiunturale primo trimestre 2022: aumentano i fatturati ma forti preoccupazioni per energia e ritardi consegne

Conclusa nei giorni passati l’indagine congiunturale riguardo il primo trimestre del Centro Studi di Confapi Lombardia che ha coinvolto 300 pmi associate.
Gennaio-marzo 2022 rappresenta una fase generalmente positiva per le imprese intervistate, con fatturato e produzione in crescita per 6 imprese su 10. Spinge anche la produzione per l’83% degli intervistati con gestione caratteristica stabile o in rafforzamento. Crescono le tensioni sulle forniture e i costi della produzione per 9 intervistati su 10 (mentre il 5% segnala stabilità di massima).

Le valutazioni aggregate, tendenzialmente condivise dai territori coinvolti, presentano tuttavia caratterizzazioni a livello locale. L’area di Lecco-Sondrio si staglia molto prossima ai valori di congiuntura regionali, presentando una fase generalmente positiva in tutti gli indicatori. Il fatturato cresce per il 63% delle intervistate bresciane, in linea con la produzione e leggermente meglio degli ordinativi (che si fermano al 56%), e per 6 varesotti su 10, mentre produzione e ordini registrano variazioni positive leggermente inferiori (rispettivamente, 56% e 54%). I costi della produzione rappresentano un nodo ampiamento condiviso dai tre territori. L’occupazione regge, con un rafforzamento dell’organico per il 25% a Brescia, e per 2 su 10 ca nelle aree di Varese e Lecco-Sondrio. Prezzi e disponibilità dei fattori produttivi influenzano, o condizionano, le politiche aziendali sulle scorte, che crescono rispetto al trimestre precedente per il 17% delle imprese lombarde.

Nel primo trimestre 2022 si rileva, inoltre, un peggioramento generale delle relazioni con i mercati esteri, soprattutto al di fuori della Comunità Europea: mercato stabile per 3 imprese su 10, ma altrettante rilevano contrazioni di fatturato (2 su 10 riferiscono di contrazioni negli ordinativi). Più positive le prospettive sul mercato nazionale, dove gli ordini aumentano per 6 intervistate su 10 ed il fatturato per il 61%.
All’interno di questa indagine erano presenti alcune domande relative agli aumenti dei costi energetici e il 78% degli intervistati ha dichiarato di aver subito aumenti marcati (+2%).

Si registrano forti tensioni sul tema “tempi e ritardi di consegna”, fortemente inasprito dalle tensioni belliche nell’est europeo: i ritardi, che si sommano alle dinamiche rialziste nei prezzi delle forniture, hanno allertato ampiamente tutto il sistema produttivo lombardo.
In questa indagine emergono fattori importanti – commenta Luigi Sabadini presidente di Confapindustria Lombardia -. L’aumento del fatturato è sintomo evidente che sono stati digeriti e incamerati gli aumenti dei costi delle materie prime, quindi l’aspetto positivo è che si è riusciti a scaricare a valle l’aumento dei prezzi. Continua, inevitabilmente, la preoccupazione per l’esplosione dei costi energetici, che non accenna a diminuire, così come per i ritardi di consegna soprattutto dovuti alla guerra in corso in Ucraina”.

Anna Masciadri
Ufficio Stampa




Webinar: “La composizione negoziata della crisi: come utilizzare gli strumenti a disposizione?”

Unioncamere Lombardia organizza per giovedì 5 marzo, ore 10.30, il webinar dedicato al nuovo diritto della crisi d’impresa  (D.LGS. n. 118/2021 – L.147/2021). 
 
L’evento, dal titolo “La Composizione Negoziata della crisi: come utilizzare gli strumenti a disposizione?”, è in programma online.

Per maggiori informazioni cliccare qui.

Per partecipare è necessario iscriversi cliccando qui.

 
(MP/am)




28 aprile 2022: Giornata mondiale per la salute e la sicurezza sul lavoro

“Agiamo insieme per una cultura positiva della salute e sicurezza!” Questo è lo slogan che porta l’attenzione sull’esigenza di far crescere una cultura della prevenzione, che permette di occuparsi della salute e sicurezza come di valori imprescindibili da difendere con strumenti adeguati.
Nella giornata dedicata al tema della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro, segnalo il sito dell’Ilo “Organizzazione internazionale del lavoro” che presenta alcuni contenuti sul tema della campagna.

Il dialogo sociale ha svolto un ruolo chiave per l’attuazione rapida ed efficace delle misure adottate per contrastare l’impatto del Covid-19. La collaborazione tra gli attori del mondo del lavoro è stata essenziale per garantire che le misure adottate fossero accettate e sostenute dai datori di lavoro e dai lavoratori e che tali misure fossero effettivamente implementate nella pratica. Cosa può insegnare questa esperienza nella gestione della prevenzione degli infortuni e della malattie professionali? E’ questa la domanda che guida la riflessione di questa giornata.

Anche il sito del Ministero del lavoro italiano riprende la campagna.

(SN/bd)




Webinar: “Pnrr: il Fondo Impresa Donna e gli incentivi di Invitalia per le imprese al femminile”

Confapi organizza un webinar di approfondimento sui fondi del PNRR e le agevolazioni destinati all’imprenditoria femminile che si terrà domani, 29 aprile alle ore 14.30.

 

All’iniziativa parteciperanno i rappresentanti di Invitalia, che è il soggetto gestore del nuovo Fondo Impresa Donna, per illustrare le nuove misure e le modalità di attuazione.

Per partecipare al seminario online CLICCARE QUI.

Si allega locandina.

(MP/am)




Gestione Covid-19: attese novità per maggio 2022

Sono state annunciate delle novità, ma alla data odierna non sono ancora disponibili, riguardo le eventuali nuove norme anti Covid-19 da rispettare dall’ 1 maggio 2002 in poi.

Per questo ricordiamo che l’ultimo decreto di riferimento su questa materia (n.194 del 24 marzo 2022) stabiliva una serie di regole valide fino al 30 aprile 2022 e che poi dovrebbero decadere.

Si rimanda alle precedenti circolari Api n. 211 del 31 marzo 2022 e n. 226 del 7 aprile 2022 e alle linee guida Confapi che si allegano per completezza.

Si invitano le aziende a consultare i siti ministeriali che seguono, al fine di rintracciare celermente le novità che potrebbero arrivare entro il 30 aprile:

(SN/bd)
 




Codici Cer: l’albo interviene sui “99”

Si segnala che l’Albo Gestori Ambientali ha recentemente emanato una circolare sull’uso dei codici Cer che terminano con il “99”. Non si tratta di una modifica, ma di indicazioni per tenere agli atti le motivazioni della scelta residuale di tali codici.

Per i dettagli si rimanda direttamente alla circolare dell’albo.

(SN/bd)




Formazione pre-assuntiva: corso base gratuito per figure addette agli adempimenti per la salute e la sicurezza sul lavoro

Alcune associate nei mesi scorsi hanno manifestato ad Api la necessità di inserire in azienda figure che possano dedicarsi al tema salute e sicurezza sul lavoro.

In alcuni casi il fabbisogno riguarda un addetto interno formato che si interfaccia con un RSPP esterno, in altri casi occorre il braccio destro del DL-RSPP o dell’RSPP interno come collaboratore nella gestione attenta e costante dei vari adempimenti.
 
È noto che il presidio dell’area sicurezza non è un compito semplice, ma è essenziale per contrastare gli infortuni e garantire il delicato equilibrio fra il rispetto delle norme e la reale riduzione dei rischi per i lavoratori. Per ricoprire in modo efficace il ruolo, occorrono delle attitudini personali ma anche delle competenze che si possono sviluppare con una formazione adeguata.
 
Api intende rispondere a questa esigenza organizzando un corso con il focus della sicurezza, finalizzato all’inserimento nelle imprese di giovani o di non occupati mediante la partnership con un’agenzia per il lavoro.
Chiediamo alle aziende interessate ad assumere tali figure junior di candidarsi per diventare parte attiva del progetto, partecipando alla fase di selezione dei candidati e alla definizione di dettaglio dei contenuti (partecipando anche come docenti e/o testimonianze), con l’obiettivo di inserirli in azienda almeno per un periodo predefinito.
 
Non è detto che la mansione che verrà svolta a regime debba essere esclusivamente dedicata alla sicurezza, ma potrebbe occuparsi di sicurezza e di altri aspetti di cui l’azienda ha necessità (a titolo di esempio: aspetti ambientali, aspetti tecnici, certificazioni sicurezza/ambiente/qualità, sistemi informativi, sicurezza dei dati).
 
Di seguito, alcuni dettagli relativamente al corso che si intende organizzare:
 
Destinatari
Il corso si rivolge a giovani diplomati o laureati, preferibilmente in materie tecniche, ma in modo non esclusivo, o a non occupati che abbiano avuto esperienze lavorative non necessariamente nel campo sicurezza, per dare loro le informazioni di base sugli obblighi esistenti e sulle attività per la corretta gestione di tutti i rischi esistenti nei vari luoghi di lavoro.
 
Contenuti
I temi affrontati sono relativi ai concetti base di pericolo e di rischio, di prevenzione e protezione, di valutazione e riduzione dei rischi.
Descrivendo gli effetti di una cattiva gestione della sicurezza (incidenti, infortuni e malattie professionali) si trasmette l’approccio corretto alla prevenzione a si stimola la costruzione di un corretto approccio culturale al tema. Si presentano i ruoli delle figure obbligatorie per la gestione della sicurezza in azienda (secondo il D.lgs. 81/2008) e il ruolo dei professionisti e degli enti competenti come INAIL, ATS e Ispettorato del Lavoro.
Si tracciano le problematiche esistenti, si analizzano gli infortuni ricorrenti, le campagne di prevenzione, i piani mirati promossi da Ats al fine di trasmettere al contempo elementi per un approccio culturale corretto, che agisce sui comportamenti, ed elementi per la gestione tecnica dei rischi.
Attraverso casi studio, si approfondiscono i rischi ricorrenti nei luoghi di lavoro e si analizzano i metodi di misura e di analisi.
Al termine del percorso, la figura sarà in grado di leggere e comprendere la documentazione tecnica della sicurezza, di valutare la conformità dell’organizzazione aziendale ai requisiti per la corretta gestione dei rischi. Inoltre avrà acquisito le conoscenze di base sulle norme applicabili e sui sistemi di misurazione dei diversi rischi (es. rumore, vibrazioni, movimenti ripetuti, rischio chimico e biologico).
In questo modo potrà inserirsi in uno studio di consulenza oppure in un’azienda che ha bisogno di una figura di supporto a chi già segue questi temi; in un’azienda piccola che non ha figure adeguate, il corsista formato potrebbe occuparsi sia degli aspetti di sicurezza ma anche di altri aspetti sui quali l’impresa risulti carente e per i quali il training può avvenire direttamente in azienda.
 
 
Per comunicarci l’interesse, siete invitati a rispondere a queste brevi domande: cliccando qui.

L’Associazione è disposizione per ogni chiarimento.

(SN/mc)