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Note di variazione per le procedure concorsuali: chiarimenti

Partiamo da quanto l’Agenzia delle Entrate precisa nella FAQ n. 96, la quale, pur essendo “aggiornata” al 19.07.2019, è ancora ritenuta “attuale” e pubblicata sul sito istituzionale.

La domanda è: come si emette una nota di variazione, per il recupero dell’Iva su una procedura concorsuale?

Ricordiamo che a seguito dell’infruttuosità accertata (in sede di chiusura) o presunta (in sede di apertura) di una procedura concorsuale, è dato al creditore la facoltà di chiedere all’Erario la restituzione dell’Iva a suo tempo versata, per aver emesso una fattura nei confronti del proprio debitore, poi assoggettato a procedura, e mai incassata.

Il creditore concorsuale, per recuperare tale Iva, deve emettere una “nota di variazione”, che l’Erario italiano considera come una “detrazione dell’Iva”, ma che in realtà va registrata con il segno negativo tra le operazioni attive, e non certamente con segno positivo tra quelle passive.

Le modalità di emissione di questa nota di variazione sono talmente importanti, che il destinatario (cioè l’organo della procedura), si disinteressa completamente di tale documento, non dovendo registrarlo, e né tantomeno far nascere debiti Iva al suo ricevimento.

Anzi, per le vecchie procedure concorsuali, per le quali la nota di variazione va emessa alla chiusura della stessa, non di rado capita che la partita Iva della procedura sia chiusa, ed addirittura il documento venga scartato.

Ovviamente al lettore non serve ricordare che – pur emettendo una nota di variazione – il creditore mantiene il suo credito verso il proprio debitore; ciò è tanto più vero oggi che, con le nuove procedure, le note di variazione vanno emesse all’apertura della procedura, e quindi l’organo della stessa deve avere ben chiaro che il credito originario dovrà partecipare interamente al riparto.

In sostanza, per recuperare un importo di Iva è necessario emettere una nota di variazione, senza che ciò comporti rinuncia al credito.

Torniamo alla “attuale” FAQ 96, con la quale si chiede se sia corretto fare una nota di variazione con imponibile ed Iva, e poi annullare l’importo dell’imponibile con una voce di segno contrario in fuori campo Iva.

L’Agenzia delle Entrate risponde che non è corretto e che è necessario emettere (con segno negativo) una fattura elettronica con solo Iva utilizzando il tipo documento “fattura semplificata”, e rinvia alla FAQ 27, con la quale viene spiegato che con il servizio telematico dell’Agenzia è possibile emettere un documento dove esiste l’Iva ma non esiste un imponibile.

Per fortuna della maggior parte dei contribuenti, quasi nessuno utilizza i servizi telematici dell’Agenzia, e quasi nessuno ha software in grado di emettere una nota di variazione dove non esiste l’imponibile.

Sembra che ce la abbia fatta, invece, il contribuente che ha presentato la risposta ad interpello 485/2022, e che ha avuto la sorpresa di sentirsi rispondere che con la risposta ad interpello 801/2021 la stessa Agenzia delle entrate avevano chiarito che “la variazione in diminuzione deve, infatti, essere rappresentativa sia della riduzione dell’imponibile che della relativa imposta” (cioè il contrario di quello che scrivono sulla FAQ).

Con tale risposta, in particolare, lasciavano intendere che se a fronte di un credito di 110 per una fattura con Iva del 10%, viene pagato solo il corrispettivo di 100, non si può sostenere che non sia stata pagata l’Iva e chiederne la integrale restituzione, ma è necessario spartire la perdita di 10 tra
imponibile ed imposta
.

Con la risposta ad interpello 485/2022, dove non c’è da spartire nulla in quanto si è in presenza di un fallimento appena aperto e quindi il credito deve essere stralciato per intero, arriva la sorpresa, posto che al contribuente che ha fatto quello che è spiegato nelle FAQ della stessa Agenzia, viene risposto che “la nota di variazione di sola Iva, così come emessa dall’istate, risulta quindi errata e, essendo ormai spirato il termine entro cui la stessa avrebbe potuto essere riemessa correttamente (30 aprile 2022) viene conseguentemente meno la possibilità di esercitare il diritto alla detrazione della relativa imposta in sede di dichiarazione Iva 2023”.

Una risposta, in sostanza, che sembra l’esaltazione del principio comunitario di effettività dell’imposta, secondo il quale la violazione di eventuali requisiti formali non può mai avere l’effetto di mettere in discussione la neutralità dell’Iva.

La risposta ad interpello contiene anche una importante apertura, auspicata da molti ed in primis da Assonime, e cioè che se si “perde” il momento corretto per emettere la nota di variazione secondo le nuove norme (entro il 30 aprile dell’anno successivo a quello di apertura della procedura), si riapre una finestra per poter emettere tale nota di variazione al termine della procedura, a condizione che ci sia insinuati nel passivo di tale procedura.

Tralasciando le motivazioni (non condivisibili) e le limitazioni (cioè di essere insinuati al passivo, altrettanto non condivisibili e bocciate dalla stessa Corte di Giustizia richiamata nell’interpello…) di tale assunto, l’apertura per il contribuente è notevole, ma visti i precedenti, magari poi con qualche FAQ a breve qualche altro ufficio dell’Agenzia delle Entrate dirà che non è vero che si può fare.

(MF/ms)




Portale Agenzia Entrate: come rinnovare l’accordo della conservazione sostitutiva

Se si è aderito al sistema di Conservazione Sostitutiva fornito dall’Agenzia delle Entrate, vi ricordiamo che quest’ultimo prevede un accordo di servizio della durata iniziale di tre anni; quindi per chi ha aderito negli ultimi mesi del 2018 (periodo di avvio della Fatturazione Elettronica) è prossimo alla scadenza e deve essere riconfermato.

In allegato istruzioni per procedere al rinnovo.

(MF/ms)




Torneria Colombo di Verderio Ecco i nuovi corsi interni per i giovani

La Provincia dell’8 novembre 2022, servizio sulla nostra associata Torneria Automatica Alfredo Colombo. 




Cristian Camisa è il nuovo presidente di Confapi

Cristian Camisa è stato eletto nuovo Presidente di Confapi dall’Assemblea generale svoltasi oggi a Roma. Piacentino, 48 anni, Camisa è presidente e amministratore delegato della T.T.A., azienda che opera nel settore meccanico. È stato presidente di ConfapiIndustria Piacenza e vicepresidente di Confapi nazionale. Camisa succede a Maurizio Casasco che ha guidato la Confederazione Italiana della Piccola e Media Industria Privata per dieci anni e che si è dimesso dopo essere stato eletto alla Camera dei Deputati.

“Sono onorato e felice – le prime parole del neopresidente Camisa – Farò tesoro della preziosa eredità di credibilità, efficienza e tenacia che il Presidente Casasco ci lascia. Sento, allo stesso tempo, una grande responsabilità nel rappresentare in un momento storico così difficile una parte così importante del nostro sistema produttivo, con più di 116mila aziende e un milione di lavoratori. Porteremo avanti con grande forza le istanze delle nostre imprenditrici e dei nostri imprenditori, staremo loro vicini, saremo il megafono delle loro necessità”.

“Anche a fronte delle criticità passate e attuali – continua Camisa – la Piccola e Media Industria Privata Italiana ha dimostrato ancora una volta flessibilità e resilienza e continua a lavorare con coraggio per la crescita del Paese. La priorità in questo momento è il caro energia perché ne va della sopravvivenza stessa delle aziende. Occorre immediatamente arrivare ai crediti di imposta per le industrie, fissando come parametro non il valore assoluto di spesa, ma quanto incide percentualmente sul fatturato dell’azienda, con premialità aggiuntive per chi non ricorrerà ad ammortizzatori sociali in modo da aiutare concretamente il maggior numero possibile di Pmi. Occorrerà poi rivedere il sistema dell’energy release sia in termini di tempistiche di adesione sia a livello di prezzo. Devono essere messi in atto anche gli interventi per arrivare a medio termine all’autosufficienza energetica”.

“Lascio una Confapi unita, rafforzata e ben patrimonializzata – sottolinea Maurizio Casasco che è stato eletto Presidente Emerito della Confederazione. È stato questo il mondo al quale mi sono dedicato e per il quale mi sono battuto negli ultimi dieci anni. Sono sicuro che Confapi saprà affrontare al meglio e con responsabilità le tante sfide che attendono il nostro sistema. Continuerò a essere l’anello di congiunzione tra l’economia reale, rappresentata dai nostri imprenditori, le Istituzioni e la politica”.

All’elezione del nuovo presidente era presente anche una delegazione di Api Lecco Sondrio composta dal presidente Enrico Vavassori, da quello di Confapindustria Lombardia Luigi Sabadini e dal direttore Marco Piazza, in allegato la foto con Camisa.

(MP/am)




Webinar fiscale “Approfondimenti, scadenze, opportunità imminenti”: slide

Martedì 8 novembre 2022 il dott. Massimo Fumagalli ha tenuto il webinar “Approfondimenti, scadenze, opportunità imminenti”, in cui ha approfondito queste tematiche: 
  • il trattamento fiscale degli omaggi natalizi
  • l’autodichiarazione “Aiuti di Stato”
  • Bonus edilizi alle imprese

In allegato potete scaricare il materiale utilizzato durante il seminario online. 

(MS/am)

 




“Energy Release”: pubblicato l’avviso per partecipare al meccanismo per l’assegnazione a prezzi calmierati di energia prodotta da fonti rinnovabili

Informiamo le aziende che il Ministero della Transizione Ecologica ha firmato lo scorso settembre il Decreto n. 341/2022, decreto “Energy Release”, in attuazione di quanto previsto all’art. 16-bis del DL Energia n. 17/2022, che prevedeva a favore di una serie di clienti, la cessione a prezzi calmierati di energia elettrica prodotta da impianti a fonti rinnovabili.
 
Di seguito una sintesi dei principali contenuti del decreto, di cui in allegato è riportata la versione integrale.
 
Il Gestore dei Servizi Energetici (GSE) cede energia elettrica nella sua disponibilità derivante da impianti a fonti rinnovabili che beneficiano di tariffe onnicomprensive o del servizio di Scambio sul Posto e Ritiro Dedicato, per un volume complessivo che lo stesso GSE ha recentemente quantificato in circa 16 TWh/anno (16 miliardi di kWh).
 
L’energia messa a disposizione viene assegnata ai clienti finali secondo le seguenti condizioni:

  • hanno diritto a partecipare alla richiesta di assegnazione dell’energia le seguenti categorie di “clienti finali prioritari”, alternativamente o congiuntamente:
  1. clienti finali industriali, le cui utenze si riferiscono a unità locali operanti nei settori di attività economica oggetto di calcolo della produzione industriale da parte dell’ISTAT;
  2. Piccole e medie imprese come definite nella raccomandazione 2003/361/CE del 6/5/2003 della Commissione Europea;
  3. Clienti finali localizzati in Sicilia e Sardegna che partecipano al servizio di interrompibilità e riduzione istantanea;
  4. Clienti finali energivori di cui al Decreto del MISE 21/12/2017;
  5. Clienti finali energivori localizzati in Sicilia e Sardegna.
  • I Clienti che intendono acquisire quote di energia elettrica presentano offerte di acquisto, previo il rilascio di idonee garanzie, su apposita sede di negoziazione predisposta dal Gestore dei Mercati Energetici (GME);
  • Il volume minimo di energia elettrica richiedibile è di 1 GWh/anno;
  • Il volume massimo richiedibile è pari al 3% dell’intero volume messo a disposizione dal GSE;
  • In ogni caso, ogni singolo partecipante non può richiedere un volume superiore al 30% del consumo medio che ha avuto negli ultimi 3 anni. Possono pertanto partecipare le imprese che hanno avuto negli ultimi tre anni un consumo medio di almeno 3.340.000 kWh/anno;
  • E’ possibile partecipare alla procedura in forma aggregata, cioè i clienti finali possono partecipare congiuntamente mediante sottoscrizione di un contratto di aggregazione individuando un soggetto aggregatore, purché l’offerta sia riferita a gruppi omogenei di clienti finali in possesso dei medesimi requisiti di priorità di cui ai precedenti punti da 1) a 5);
  • Il prezzo dell’energia ceduta dal GSE mediante questa procedura è pari a 210 €/MWh. Tale valore potrà essere rivisto, anche alla luce del tetto di 180 €/MWh fissato dalla UE per la generazione inframarginale;
  • Il volume offerto è ripartito pro-quota applicando requisiti di priorità specificati nel Decreto a seconda delle classi di priorità (punti da 1 a 5 di cui sopra) a cui appartiene il cliente finale;
  • Se non viene assegnato l’intero volume a disposizione, è previsto il lancio di una nuova procedura destinata ai clienti non prioritari (non rientranti nelle tipologie di cui ai precedenti punti da 1 a 5).

 
Una volta completata l’assegnazione dei volumi, il GSE stipula con ciascun assegnatario un contratto di cessione per differenza a due vie di durata fino al 31 dicembre 2025, previa acquisizione di idonee garanzie. Si tratta di un contratto di natura finanziaria in base al quale il GSE calcola la differenza tra il prezzo di allocazione in esito alla procedura (210 €/MWh) e il prezzo medio mensile di vendita sul mercato elettrico dell’energia nella sua disponibilità. Se la differenza è negativa, il GSE eroga il relativo importo al cliente finale; se la differenza è positiva, il GSE richiede al cliente finale l’importo corrispondente.
Il GSE provvede annualmente alla rideterminazione dell’energia aggiudicata ad ogni cliente in base all’effettiva disponibilità in capo allo stesso GSE.
Il contratto prevede una facoltà di recesso senza penali con effetto dal primo giorno del mese successivo alla comunicazione di recesso, oltre alla facoltà per il cliente finale di modificare annualmente la quantità di energia ritirata.
 
Nei giorni scorsi il GSE ha pubblicato l’avviso che definisce le modalità di accreditamento dei clienti finali, anche in forma aggregata, per partecipare alla procedura di assegnazione dell’energia elettrica nella sua disponibilità.
 
Di seguito è riportata comunque una sintesi delle procedure operative da seguire:

  1. Accreditamento sul portale del GSE (l’iniziale apertura prevista dal 9 al 21 novembre 2022 è stata posticipata per consentire l’adeguamento del portale stesso secondo le indicazioni del ministero della Transizione Ecologica”. Si è ora in attesa delle nuove tempistiche), come specificato all’art. 4 delle Disposizioni Tecniche di Funzionamento del GSE (riportate in allegato):
    1. Registrarsi sull’Area Clienti del GSE (www.gse.it)
    2. Sottoscrivere il servizio “ER-Energy Release” che compare nell’area clienti del sito del GSE
    3. Accedere al servizio “ER-Energy Release” e compilare le schede presenti inserendo i dati richiesti
    4. Scaricare la dichiarazione sostitutiva pre-compilata con i dati inseriti e ricaricarla, debitamente sottoscritta, per completare la richiesta di accreditamento. Il sistema invierà una mail di conferma dell’avvenuta ricezione assegnando un codice univoco.
  2. Accreditamento e partecipazione alla procedura di assegnazione sul portale del GME:
    1. Registrarsi sul portale del GME alla “Bacheca PPA”, inoltrando la seguente documentazione per l’ammissione come stabilito nella “DTF 01 Bacheca PPA” (riportate in allegato) mediante posta ordinaria o corriere (a Gestore dei Mercati Energetici S.p.A., Viale Maresciallo Pilsudski n. 122/124 – 00197 Roma) o PEC (gme@pec.mercatoelettrico.org):
      1. “Domanda di ammissione alla Bacheca PPA” (come da modello riportato in allegato) corredata della copia di un documento d’identità in corso di validità del sottoscrittore della medesima domanda e, nel caso in cui il soggetto richiedente l’ammissione sia una persona giuridica, della dichiarazione attestante i poteri di rappresentanza del soggetto sottoscrittore della domanda.
      2. “Contratto di adesione alla Bacheca PPA” (riportato in allegato) siglato in ogni pagina dal richiedente l’ammissione

N.B.: la procedura per l’ammissione alla Bacheca PPA del GME è disponibile al seguente link: https://www.mercatoelettrico.org/It/Mercati/PPA/ComeParteciparePPA.aspx

  1. Entro 15 giorni dalla data di ricezione della domanda il GME comunica mediante raccomandata AR o PEC l’ammissione alla Bacheca PPA o gli adempimenti per regolarizzare la domanda qualora risulti irregolare o incompleta. In caso di ammissione, il GME invierà a ciascun utente indicato nella domanda di ammissione le credenziali (user id e password di primo accesso) necessarie per l’accesso al sistema informatico
  2. Una volta ammessi alla Bacheca PPA, per poter partecipare al comparto Energy Release presente nella bacheca, si dovrà presentare al GME la comunicazione contenente le coordinate bancarie (riportata in allegato) e le garanzie finanziarie nella forma di deposito infruttifero, secondo quanto previsto all’art. 4.4 delle “DTF 05 Bacheca PPA” (riportato in allegato).
  3. La procedura per l’allocazione dei volumi di energia elettrica sarà effettuata sul comparto Energy Release della Bacheca in data che verrà resa nota dal GME con successivo comunicato, secondo le disposizioni riportate all’art. 4 delle “DTF 05 Bacheca PPA”
  1. A seguito dell’assegnazione, ai sensi di quanto disposto all’art. 4.4 delle Disposizioni Tecniche di Funzionamento del GSE, i clienti assegnatari devono riaccedere al portale del GSE, selezionano la funzionalità di stipula, il numero di richiesta di accreditamento e inserire nell’apposita maschera i dati propedeutici alla stipula (es: IBAN, regime fiscale, ecc.). A seguito del completamento dell’inserimento di tali dati, il sistema rende disponibile l’anteprima del contratto. Il cliente deve accettare le clausole contrattuali, quindi scaricare la dichiarazione di accettazione generata dal portale che deve poi essere trasmessa con l’apposita funzionalità debitamente sottoscritta e accompagnata dal documento di identità del firmatario. Il GSE completa le verifiche e procede all’attivazione del contratto rendendone disponibile una copia sul portale. La procedura di stipula deve essere fatta dal cliente entro e non oltre 30 giorni dalla data di pubblicazione dell’esito della procedura del GME.

(RP/rp)
 




Congiuntura, le pmi lombarde evidenziano rallentamenti per ordini, fatturato, produzione

Il Giornale di Lecco del 7 novembre 2022, articolo sull’indagine di Confapindustria Lombardia. 




Contributi a fondo perduto da Regione Lombardia per l’internazionalizzazione

Regione Lombardia mette a disposizione importanti incentivi per l’internazionalizzazione delle pmi lombarde, nello specifico in relazione a progetti di sviluppo all’estero, di partecipazione a fiere di settore e di realizzazione di siti web.

Il programma coprirà costi sino a 350 mila euro (con un minimo 35 mila euro) che siano previsti entro 18 mesi dall’approvazione regionale (interventi previsi per il 2023 e 2024).

L’intervento regionale prevede:

  • un contributo a fondo perduto pari al 20% del programma
  • un finanziamento a tasso 0 pari all’80% del programma, con un ammortamento programmato in 6 anni.

Nel programma di internazionalizzazione possono essere compresi:

• partecipazione a fiere internazionali, comprese quelle virtuali
• creazione di strutture espositivo o promozionali all’estero (temporanee)
• azioni di comunicazione
• sviluppo di sistemi web per la promozione all’estero
• consulenze specializzate di internazionalizzazione, compresi Temporary Export Manager
• formazione specifica del personale

I costi di investimento potranno comprendere anche l’attività svolta dal personale dipendente dell’azienda.

Le domande saranno accolte in ordine di presentazione, previa una valutazione del contenuto del progetto che deve essere ritenuto sostenibile.

Seguiranno ulteriori informazioni in seguito all’effettiva pubblicazione del bando.

(GF/am)




“Settimana per la salute e la sicurezza sui luoghi di lavoro”: registrazione webinar

La “Settimana annuale dedicata al tema salute e sicurezza sui luoghi di lavoro” si è svolta da lunedì 24 a venerdì 28 ottobre 2022.

Regione Lombardia e le Ats territoriali hanno promosso eventi di sensibilizzazione in modalità webinar sotto il titolo “Storie di infortuni: impariamo dagli errori”. Ora i webinar sono disponibili on line per essere riascoltati e utilizzati in occasione di iniziative di sensibilizzazione o corsi sulla sicurezza.

Nei social media di ATS Brianza si trova la registrazione del webinar su YouTube

Si segnalano anche altri due filmati ATS Brianza sull’argomento della prevenzione degli infortuni sul lavoro:
 
  • “Storie di infortuni, perchè non ne accadano più” cliccare qui 

Tutti sono invitati a tenere alta l’attenzione della collettività e in particolare dei lavoratori sulla prevenzione degli incidenti e degli infortuni.

(SN/am)

 




“Welfare aziendale leva strategica per attrarre e trattenere talenti”: slide

Trasmettiamo alle Aziende Associate le slide utilizzate dal relatore Giovanni Lucchetta, amministratore unico di TreCuori società benefit, durante il convegno di settimana scorsa dal titolo “Il welfare aziendale: leva strategica per attrarre e trattenere talenti“.

 

Ricordiamo che per avere maggiori informazioni su questo servizio si può scrivere a welfare@api.lecco.it oppure si può chiamare l’associazione allo 0341.282822.

(FV/am)