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Confapi a Palazzo Chigi al tavolo su disciplina ingresso lavoratori stranieri

Il Vicepresidente Francesco Napoli ha preso parte all’incontro svoltosi a Palazzo Chigi sul tema delle eventuali modifiche alla disciplina dell’ingresso dei lavoratori stranieri in Italia. “In linea generale – ha sottolineato Napoli nel corso del suo intervento – riteniamo che il Governo Italiano dovrebbe sviluppare e promuovere azioni e politiche, anche in collaborazione con il mondo associativo, volte a regolamentare l’ingresso di lavoratori stranieri con procedure semplificate seppur sempre controllate e rispondenti ai fabbisogni effettivi del mercato del lavoro. Su questo aspetto, evidenziamo che nel settore industriale e manifatturiero che Confapi rappresenta, emergono principalmente i seguenti fabbisogni professionali e formativi: metalmeccanico, edile, agricolo, turismo e ristorazione e trasporti”.
 
Il Vicepresidente ha anche ricordato l’importanza del ruolo centrale della Piccola e media industria che da sempre è abituata a collaborare con gli interlocutori esteri per una crescita comune. Tra le criticità principali rappresentate da Confapi al Governo la selezione e formazione all’estero per l’inserimento di manodopera professionale in Italia. “La nostra proposta – ha spiegato Napoli – prevede l’autorizzazione di progetti anche per meno di venti candidati, come attualmente previsto, che abbia profili professionali differenti. Inoltre sarebbe fondamentale ridurre l’iter attuale di sei-otto mesi e dare invece la possibilità di richiedere il nulla osta per il candidato dopo l’attestazione del livello linguistico (e non solo alla fine del percorso formativo). Il percorso formativo sui restanti moduli successivi potrebbe così continuare in parallelo al processo di concessione del nulla osta. In questo modo – ha concluso – si verrebbe incontro alle Pmi che hanno bisogno urgente di personale”.

 




Il Vicepresidente Napoli al Mimit su priorità politiche industriali europee

Confapi ritiene improcrastinabile che il nuovo ciclo istituzionale europeo metta le Pmi industriali, cuore pulsante del tessuto produttivo europeo, al centro delle sue politiche e della strategia industriale del continente. È stato questo il punto centrale portato dal Vicepresidente, Francesco Napoli, al tavolo “Le priorità italiane di politica industriale nel nuovo mandato delle istituzioni europee” svoltosi presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy.
 
“Le nostre imprese – ha detto – si trovano spesso ad affrontare barriere significative che ne minano la competitività quali, ad esempio, l’alto costo dell’energia, la scarsità e i prezzi di materia prime, la burocrazia soffocante. Non possiamo più permetterci di essere penalizzati da un mercato unico frammentato.  L’auspicio è che le numerose raccomandazioni del rapporto Draghi vengano rapidamente tradotte dalla nuova Commissione in azioni concrete”.
 
Fra le priorità rappresentate da Confapi la questione legata all’automotive su cui serve un approccio di sistema a livello europeo trattandosi di una questione di politica industriale strategica dell’Unione. Riteniamo pienamente condivisibile la proposta del Ministro Urso di mettere in discussione, nel prossimo Consiglio Competitività, il termine del 2026 per rivedere le modalità della transizione all’elettrico. Abbiamo sostenuto sin dall’inizio che il Green Deal avrebbe dovuto coniugare la necessità della transizione green con la sostenibilità economica, la transizione industriale, oltre a quella sociale. Siamo favorevoli ad anticipare la clausola di revisione del Regolamento sulle emissioni CO2, prevista per la fine del 2026, già al primo trimestre del prossimo anno. Occorre predisporre, quindi, un pacchetto di misure a sostegno delle imprese del settore ma soprattutto dell’indotto tenendo presente che il tessuto economico produttivo del settore è prevalentemente ancora endotermico.  Il futuro dell’Automotive, legato alla nuova mobilità sostenibile, deve, quindi, essere affrontato considerando non solo i grandi gruppi automobilistici ma soprattutto le imprese dell’indotto che rischiano, se non opportunamente accompagnate, di subire penalizzazioni in questo panorama di grandi trasformazioni e innovazioni”.
 
Un altro argomento su cui Napoli ha focalizzato il proprio intervento è stato quello relativo alla problematica energetica. “Non è possibile – ha detto – continuare a penalizzare le Pmi industriali europee con regole rigide e gravose anche in termini economici. Gli aumenti energetici delle ultime settimane così come quelli delle materie prime rischiano di avere effetti molto pesanti sulle nostre aziende con le conseguenze di un dannoso e ingiustificato vantaggio competitivo ai Paesi asiatici che stanno andando in una direzione esattamente opposta. L’alto costo dell’energia in Europa è una delle principali barriere alla competitività delle imprese. Circa la metà delle imprese europee considera i costi dell’energia un ostacolo importante agli investimenti, con un aumento di 30 punti percentuali rispetto alle imprese statunitensi. Non è più procrastinabile un mercato unico dell’energia così come è indifferibile un piano pluriennale sull’energia, vera priorità per il mondo industriale italiano unitamente ad una politica industriale che miri all’autosufficienza. Il nucleare non deve essere più uno spauracchio. Si crei un piano pluriennale che coinvolga le principali associazioni datoriali. È ora che tutti si assumano le proprie responsabilità. È un dovere nei confronti dei milioni di aziende che i corpi intermedi rappresentano.



“Il salario minimo? Abbassa gli stipendi: non serve”

Intervista del Presidente di Confapi Cristian Camisa rilasciata a Il Giornale martedì 24 settembre 2024.

Cristian Camisa, presidente di Confapi, il tema del salario minimo è ritornato in auge. Ma c’è veramente bisogno di una legge? 
 
«Su mille contratti che sono depositati al Cnel meno del 10% è realmente rappresentativo. I contratti di lavoro Confapi, quindi quelli dell’industria, hanno livelli minimi di retribuzione superiori a quello che si vuole fissare per legge. Quindi, ci sarebbe il rischio di un effetto controproducente».
 
Sono imprese e sindacati che devono confrontarsi?
 
«Sì, bisogna evitare il dumping contrattuale delle organizzazioni meno rappresentative. Danneggia quelle forze datoriali e sindacali che attraverso la loro interazione seria, come quella che fa Confapi da 70 anni con Cgil, Cisl e Uil, cercano di portare avanti degli strumenti che incidono sul benessere del lavoratore. Noi, ad esempio, prevediamo la sanità integrativa che significa avere quasi uno stipendio in più nel corso dell’anno. In questo periodo nel quale la manodopera è carente, dobbiamo assolutamente puntare al benessere dei dipendenti».
 
Non è solo un problema di skill shortage, ma anche di fuga dei cervelli non è vero?
 
«Occorre intervenire in due direzioni. La prima sul tema dei cervelli in fuga. Oggi una percentuale compresa tra il 5% e l’8% dei laureati emigra all’estero e noi perdiamo sia il capitale umano che un investimento perché un laureato costa mediamente alla collettività circa 170mila euro. La nostra proposta, definite le figure chiave che devono rimanere sul territorio italiano, è una completa decontribuzione del salario.
 
Cos’altro chiedete al governo?
 
«La carenza di manodopera si può superare cercando di far lavorare maggiormente le persone già all’interno delle aziende. Detassare gli straordinari dopo le tre ore settimanali costerebbe per le casse dello Stato 540 milioni di euro se si fa per redditi fino a 28mila euro oppure 775 milioni per redditi se si fa per redditi fino a 50mila. È un intervento a saldo zero perché con la produttività aumenta il gettito».
 
Anche il tema energetico vi sta molto a cuore. 
 
«I prezzi spot di agosto dell’energia in Italia sono stati del 70% più alti rispetto alla Francia e del 45% rispetto alla Germania. Occorre rivedere il sistema dei prezzi in Italia affinché parte degli utili delle società energetiche possano diventare risparmi di costo per il nostro mondo. E poi bisogna puntare anche sul nucleare di quarta generazione».




Sabadini, Unionmeccanica: “I problemi sono gli ordini”

La Provincia del 23 settembre 2024, parla il presidente nazionale della categoria metalmeccanici Confapi. 




Disponibilità format del registro di carico e scarico rifiuti e del formulario

Si segnala che sul sito del Rentri è stata pubblicata una news che informa sulla data a partire dalla quale saranno disponibili i format stampabili dei nuovi modelli di registri e di formulari: si tratta di lunedì 4 novembre 2024, fra circa 1 mese e mezzo. Da questa data in poi, i nuovi modelli saranno disponibili sul sito del Rentri, stampabili su supporto cartaceo e vidimabili presso le Camere di Commercio sul territorio (CCIAA).

 

In questo modo il MASE (Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica) viene incontro alle esigenze organizzative delle imprese e del sistema Camerale rendendo il servizio accessibile senza alcuna registrazione o iscrizione.
Anche gli operatori non tenuti ad iscriversi al RENTRI entro il 13 febbraio 2025 potranno quindi scaricare i nuovi modelli, stamparli e vidimarli presso le CCIAA; il format di registro cronologico di carico e scarico deve essere vidimato prima di procedere alla prima annotazione su tale registro e quindi non necessariamente entro il 13 febbraio 2025 ma anche dopo tale data. La vidimazione digitale dei nuovi FIR e dei nuovi registri di carico e scarico potrà essere sempre effettuata tramite i servizi forniti dal RENTRI a partire dal 23 gennaio 2025. I nuovi modelli potranno essere utilizzati a partire dal 13 febbraio 2025.

Confapi Lecco Sondrio organizza periodicamente dei corsi di 2 ore per imparare a conoscere e utilizzare i nuovi strumenti che accompagneranno la gestione digitale dei rifiuti. Gli interessati possono consultare il sito Api formazione.
 

(SN/am)




“Young – Orienta il tuo futuro”: disponibili stand aziendali nell’area lavoro

Sta per ritornare “Young – Orienta il tuo futuro“, il salore di Lariofiere di Erba che ha lo scopo di informare, orientare e accompagnare studenti e studentesse nel delicato momento della scelta formativa e professionale.
La manifestazione si suddivide in due macro-aree: quella che riguarda l’offerta formativa dopo la scuola secondaria di primo grado e l’area del post-diploma inerente alle opportunità di istruzione terziaria fino al mercato del lavoro. Saranno presenti, infatti, le principali scuole secondarie di secondo grado, gli istituti professionali, i centri di formazione, le università, le accademie e gli Its/Ifts, ma anche istituzioni, enti, aziende, ordini e collegi professionali, fondazioni e associazioni per presentare le competenze e le professioni richieste dal mercato del lavoro.

Le aziende hanno, dunque, la possibilità di partecipare all’area lavoro con un proprio stand nei tre giorni di programmazione – 14, 15 e 16 novembre 2024 – per far conoscere a circa 25 mila visitatori la propria realtà imprenditoriale, comunicare personalmente con studenti che si avviano a intraprendere il percorso professionale, valutarne tempestivamente le capacità, attitudini, competenze e aspirazioni e rappresentare una risposta concreta alle loro aspettative di inserimento nel mondo del lavoro.
Le aziende espositrici hanno anche la possibilità di partecipare attivamente alla programmazione delle iniziative, proponendo conferenze (con interventi di circa 45 minuti) e/o attività laboratoriali di orientamento al lavoro.

Per approfondimenti sulla proposta espositiva si rimanda alla presentazione dell’evento LINK.
La domanda di adesione con prezzi e regolamento è scaricabile tramite il seguente LINK.

Per maggiori informazioni è possibile contattare l’Ufficio Formazione: 0341.282822, formazione@confapi.lecco.it.

(SB/tm)




Incontro dedicato alle aziende sull’opportunità di inserimento di persone con disabilità

Mercoledì 25 settembre 2024, dalle ore 17 alle 19 (Officina Badoni corso Matteotti 7 a Lecco), la rete cooperativa locale presenta le diverse opportunità attive e già sperimentate sul territorio, raccogliendo stimoli e bisogni degli imprenditori per poter rispondere in maniera sempre più efficace e personalizzata alle esigenze aziendali e a quelle del lavoratore svantaggiato.

 

Verranno affrontati questi temi:

1. La convenzione ex art. 14 e la possibilità di ottemperare alla legge 68/99 in materia di collocamento delle persone con disabilità grazie alla collaborazione attiva con le cooperative di tipo B

  • assunzione del lavoratore da parte della cooperativa;
  • affidamento di commesse di lavoro alla cooperativa in numerosi e variegati set;
2. Strumenti per l’inserimento lavorativo
  • creazione di isole formative interne o esterne all’azienda;
  • consulenza personalizzata e sgravio documentale;
  • connessione con il welfare aziendale
     
La partecipazione all’evento è libera previa iscrizione cliccando qui.

 

In allegato la locandina dell’evento. 

(AM/am)




Digitalizzare la gestione rifiuti con “Ecosolve”

Confapi Lecco Sondrio ha valutato e convenzionato un nuovo servizio, che agevola l’adempimento degli obblighi normativi nella gestione documentale dei rifiuti. Si tratta di “Ecosolve”, una piattaforma in cloud, sviluppata da Sia Srl, che permette di gestire in modo digitale gli obblighi di registrazione dei rifiuti.
In vista dell’introduzione dei nuovi modelli di registro e formulario e in vista del sistema Rentri (Registro Elettronico Nazionale per la Tracciabilità dei Rifiuti), che renderà obbligatorio l’uso del portale digitale nazionale, la piattaforma interoperabile Ecosolve, contiene dei campi, degli alert e dei servizi di supporto, che permettono di gestire tutta una serie di adempimenti che sono abbastanza delicati quando il numero di rifiuti da gestire è significativo.
 
Destinatari
Tutte le imprese che vogliono digitalizzare gli adempimenti sui rifiuti
Accettando la convenzione con il fornitore Sia Srl, dettagliata in allegato, è possibile ottenere l’accesso al portale in cloud Ecosolve a un prezzo vantaggioso, dedicato agli associati che assicura la compilazione digitale dei formulari, la tenuta del registro di c/s e la redazione annuale del MUD, in forma unificata, con sistemi automatici di controllo dei dati inseriti.
 
Durata
Convenzione annuale, con tacito rinnovo.
Se siete interessati a usufruire della convenzione potete contattare silvia.negri@confapi.lecco.it per ogni approfondimento e per richiedere il servizio.
 
Quota
In allegato il pdf per consultare le modalità e i costi di adesione al servizio. In sintesi:
1000 euro (anziché 1108) per 1 anno.
750 euro (per chi gestisce fino a 5 schede rifiuto).
 
(SN/am)



Convenzione Enilive per le aziende associate a Confapi Lecco Sondrio

Informiamo le Aziende Associate di una nuova convenzione utile per le aziende associate.
 
La convenzione con Enilive prevede una proposta commerciale esclusiva dedicata agli Associati Confapi per la carta di pagamento Multicard e Buoni Enilive. Le carte di pagamento Multicard sono pensate per rendere l’operatività dell’azienda più efficiente. L’accordo consentirà ad ogni associato di acquistare prodotti e servizi in tutta sicurezza nelle oltre 4000 Enilive Station in Italia e in 21.000 stazioni di servizio nei 34 paesi europei del network Routex.
 
Multicard è la carta di pagamento che consente l’acquisto di carburanti, lubrificanti, piccole riparazioni o lavaggi senza utilizzare contanti.
 
E’ dedicata alle Aziende con un parco mezzi di almeno tre autovetture o un mezzo pesante (portata superiore a 35 q.li) iscritte alla Camera di Commercio da almeno un anno.
 
In allegato è possibile scaricare la brochure con i dettagli della convezione, per maggiori informazioni contattare l’Associazione: 0341.282822 –
manuela.sacchi@confapi.lecco.it
(SN/am)
 



Tfr: indice di rivalutazione relativo al mese di agosto 2024

L’Istat ha diffuso l’indice nazionale dei prezzi al consumo per le famiglie di operai ed impiegati, risultato nel mese di agosto 2024 indice pari a 120,1.
 
In applicazione dell’art. 5 della Legge n. 297/82, nei casi di risoluzione del rapporto di lavoro dal 15 agosto 2024 al 14 settembre 2024, la percentuale di rivalutazione da applicare al Tfr ammonta a 1,756939%.
 
(FV/fv)