Sette assunti su nove per la seconda edizione dell’”Academy nel settore metalmeccanico”
Un’offerta formativa, quella dell’Academy nel settore metalmeccanico, dedicata ai giovani inoccupati tra i 18 e 29 anni, residenti nelle province di Lecco e Sondrio.
L’iniziativa fa parte del progetto “IN-JOBs4NEETs” dedicato ai ragazzi che attualmente non studiano, non lavorano e non sono impegnati in percorsi formativi. Il progetto mira a guidare questi giovani nel mondo del lavoro attraverso un percorso personalizzato che comprende servizi di orientamento, opportunità formative ed esperienze professionali.
Nove i partecipanti a questa seconda edizione che hanno svolto la prima parte del corso nelle aule di Confapi Lecco Sondrio, dove hanno appreso le nozioni teoriche in ambito metalmeccanico: competenze tecniche, sicurezza sul lavoro e soft skill. A seguire gli studenti hanno svolto in aziende associate a Confapi Lecco Sondrio un tirocinio retribuito (Vincit Valmadrera, Securemme di Olginate, Mab di Lecco, Msg di Olginate, Atg di Brivio, Officine Santafede di Primaluna, Rosval di Nibionno, Beri Bernardo di Ballabio, Trafilerie Rotta di Pescate).
Concluso il percorso formativo sette delle nove imprese hanno confermato i tirocinanti.
“Rispetto ai ragazzi stranieri le aziende hanno evidenziato una difficoltà linguistica e la necessità di un investimento da parte della azienda e dei suoi dipendenti nella fase iniziale dell’esperienza, ma hanno poi riscontrato nei ragazzi delle risorse che difficilmente intercettano in altri profili. Ci hanno comunicato che proseguirebbero con queste iniziative che, dati alla mano, risultano vincenti. E’ fondamentale in questo percorso l’accompagnamento educativo, la progettazione condivisa e il supporto costante alle aziende e ai beneficiari da parte del tutor di riferimento del Servizio Lavoro-Agenzia Mestieri unità operativa di Lecco”, commentano da Mestieri Lombardia.
Tra i partecipanti che poi sono stati confermati c’è Lucien Abouga, nato nel 1996 nel Burkinabe: “E’ innanzitutto un grande piacere per me lavorare alla Vincit con colleghi disponibili e dalla mente aperta, soprattutto avere come primo manager Alessandro Leidi che oramai non è più un semplice capo per me, ma piuttosto un padre perché mi ha sempre considerato come un figlio. Darò il massimo per imparare il più possibile nel campo dell’idraulica, della compressione dell’aria ma anche nel campo del freddo con la prospettiva di crescere insieme all’azienda”.
Durante la seconda edizione del corso ha partecipato anche una ragazza, Martina Biscardi: “Ho aderito a questa proposta con molto entusiasmo. Dopo un breve corso di formazione in aula, sono stata inserita in un’azienda di Nibionno. Ho svolto due mesi di tirocinio in magazzino e poi con grande piacere sono stata assunta con un contratto di apprendistato. Trovo che questo corso sia un’esperienza molto importante e significativa per noi giovani che ci stiamo affacciando sul mondo del lavoro”.
Anna Masciadri
Ufficio stampa
Rapporto biennale sulla parità di genere: soggetti obbligati
Le aziende pubbliche e private che occupano fino a 50 dipendenti possono farlo a loro volta, ma su base volontaria.
Il decreto ministeriale 3 giugno 2024 ha approvato la modulistica per la redazione del rapporto relativo al biennio 2022-2023 da presentare entro il prossimo 15 luglio 2024 ed è disponibile per la compilazione on line all’indirizzo https://servizi.lavoro.gov.it
Il Rapporto ha lo scopo di analizzare in ottica di genere lo stato di assunzioni, della formazione, della promozione professionale, dei livelli, dei passaggi di categoria o di qualifica, di altri fenomeni di mobilità, dell’intervento della cassa integrazione guadagni, dei licenziamenti, dei prepensionamenti e pensionamenti, della retribuzione effettivamente corrisposta, per consentire alla consigliera di parità regionale di elaborare dei report sullo stato delle cose e suggerire così controlli più puntuali da parte degli organi ispettivi e prospettive di riforma a quelli legislativi.
Per accedere all’applicativo, le aziende utilizzano esclusivamente il Sistema Pubblico di Identità Digitale – SPID o la Carta di Identità Elettronica (CIE) del legale rappresentante o di altro soggetto abilitato, ovvero altri sistemi di autenticazione previsti dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali.
Al termine della procedura di compilazione dei moduli, l’applicativo informatico del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, qualora non rilevi errori o incongruenze, rilascia una ricevuta attestante la corretta redazione del rapporto e il salvataggio a sistema dello stesso.
La mancata trasmissione – anche dopo l’invito alla regolarizzazione da parte dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro entro 60 giorni – comporta l’applicazione delle sanzioni amministrative fino a 516,00 euro (ai sensi dell’art. 11 del D.P.R. 19 marzo 1955, n. 520).
Nel caso in cui l’inottemperanza si protragga per oltre 12 mesi, è disposta la sospensione per un anno dei benefici contributivi eventualmente goduti dall’azienda (art. 46, comma 4 del D.lgs. 198/2006).
La trasmissione di dati incompleti o mendaci, verificata e accertata dall’Ispettorato Nazionale del Lavoro, è soggetta all’applicazione della sanzione amministrativa pecuniaria da 1.000,00 euro a 5.000,00 euro.
(FV/fv)
“CBAM”: materiale utilizzato durante il seminario online
Alleghiamo le slide utilizzate durante il webinar del 25 giugno scorso, organizzato da Unionmeccanica in collaborazione con ICIM Group, dal titolo “Ricadute e impatto del CBAM“.
(SN/am)
Gestione sostanze chimiche: piano dei controlli 2024
- Verifica della conformità con gli obblighi di notifica e comunicazione per sostanze SVHC contenute in articoli.
- Verifica della conformità con gli obblighi di autorizzazione e di restrizione.
- Verifica della conformità della correttezza della composizione delle miscele ai fini della conformità agli obblighi di classificazione, etichettatura e SDS delle miscele.
- Verifica degli obblighi di pubblicità per i prodotti venduti on line.
Le verifiche riguardano in particolare prodotti disinfettanti, igienizzanti e sanificanti e relative materie prime ed inoltre sui prodotti importati e sui prodotti a cui si applicano altre normative, come i Regolamenti POP, BPR, PPP, fertilizzanti, la Direttiva RoHS e la Direttiva giocattoli. Particolare attenzione viene posta sui prodotti destinati all’uso da parte del consumatore finale (es. detergenti, soprattutto sfusi, e prodotti per pulire, tabs per le lavastoviglie, prodotti per il bucato, miscele per tatuaggi, colle, ecc.) e prodotti per la vendita online. I controlli interesseranno anche temi caldi in materia di sostanze in autorizzazione e restrizione largamente impiegate in processi industriali sul territorio (es. cromati, diisocianati, N,N-dimetilformammide) e sostanze, miscele ed articoli recuperati da rifiuti. Tra gli obiettivi dei controlli figura anche la verifica della conformità con gli obblighi di notifica SCIP e comunicazione per sostanze SVHC contenute in articoli.
Molti dettagli sulla pagina ministeriale: cliccare qui.
Per avere supporto su queste materie, potete scrivere in associazione a silvia.negri@confapi.lecco.it
(SN/am)
Microclima: affrontare lo stress termico da calore e i raggi ultravioletti
E’ stato pubblicato l’aggiornamento del documento “linee di indirizzo per la protezione dei lavoratori dagli effetti del calore e della radiazione solare” adottato dalla Regione Toscana come ausilio per la prevenzione dei rischi dovuti allo stress termico da calore ed all’esposizione agli ultravioletti dovuti alla radiazione solare. In ambiente outdoor i due rischi sono spesso, ma non sempre, presenti contemporaneamente, di conseguenza le misure di tutela da adottare, come ad esempio la scelta dell’abbigliamento, devono essere attentamente valutate considerando entrambi gli aspetti. Il documento fornisce anche indicazioni per tale integrazione.
Per un’introduzione generale al rischio microclima è possibile scaricare dalla sezione “materiale didattico” le presentazioni sul seminario “valutazione del rischio microclima” tenuto nel 2022.
(SN/am)
Filiere sostenibili: webinar “RE-FIL ECO2”
“RE-FIL ECO2 – Strategie di circolarità per la decarbonizzazione, la produzione e il consumo sostenibili e la transizione alle energie verdi”
Martedì 9 luglio 2024 dalle ore 11.00 piattaforma zoom
Si tratta del proseguimento del Progetto RE-FIL ECO2 promosso dalla Camera di Commercio di Como-Lecco.
Il progetto prevede una formazione gratuita aperta a tutte le imprese lariane e transfrontaliere a cui faranno seguito dei tavoli di lavoro specifici a cui potranno partecipare imprese lariane e transfrontaliere appartenenti a specifiche filiere (che saranno comunicate successivamente all’avvio della Fase1 del progetto).
La partecipazione è gratuita previa iscrizione on line, si rimanda alla pagina web camerale che riporta tutti i dettagli: cliccare qui
(SN/am)
Gianola Impianti: ora la sfida 5.0
Regolarizzazione dei magazzini: ulteriori chiarimenti
Come disposto dalla norma primaria, sono stati previsti coefficienti specifici per ogni attività, individuati sulla base dei codici ATECO, distinti in tre diverse tabelle a seconda che il contribuente abbia svolto attività economiche per le quali sono stati approvati, o meno, gli ISA e abbia dichiarato ricavi di importo superiore, o meno, a 5.164.569 euro.
La regolarizzazione riguarda il periodo d’imposta in corso al 30 settembre 2023 (e, quindi, il 2023 per i soggetti “solari”).
Sotto il profilo soggettivo, la disposizione è rivolta agli esercenti attività d’impresa che non adottano i principi contabili internazionali e, quindi, in buona sostanza, agli OIC adopter. Sono, di fatto, escluse le imprese in contabilità semplificata, posta l’impossibilità di avvalersi della regolarizzazione.
Infatti, per tali soggetti, i costi di acquisto delle merci rilevano nel periodo d’imposta in cui è effettuato il pagamento.
Per quanto concerne l’ambito oggettivo, l’adeguamento riguarda i beni di cui all’art. 92 del TUIR. Si tratta, quindi, delle rimanenze:
- dei beni alla cui produzione o al cui scambio è diretta l’attività dell’impresa (art. 85 comma 1 lett. a) del TUIR);
- delle materie prime e sussidiarie, dei semilavorati e degli altri beni mobili, esclusi quelli strumentali, acquistati o prodotti per essere impiegati nella produzione (art. 85 comma 1 lett. b) del TUIR).
- alle commesse infrannuali (cioè, di durata inferiore ai 12 mesi), ancora in corso di esecuzione al termine dell’esercizio, valutate in base alle spese sostenute (ex art. 92 comma 6 del TUIR);
- alle opere, forniture e servizi pattuiti come oggetto unitario e con tempo di esecuzione ultrannuale, valutate in base all’art. 93 del TUIR.
- l’eliminazione delle esistenze iniziali di quantità o valori superiori a quelli effettivi;
- l’iscrizione delle esistenze iniziali in precedenza omesse.
Nel caso dell’eliminazione di esistenze iniziali di quantità o di valori superiori a quelli effettivi, occorre provvedere al versamento:
- dell’IVA;
- di un’imposta sostitutiva dell’IRPEF, dell’IRES e dell’IRAP.
L’aliquota media IVA è ottenuta – tenendo conto dell’esistenza di operazioni non soggette a imposta ovvero soggette a regimi speciali – dal rapporto tra:
- l’IVA, relativa alle operazioni, diminuita di quella relativa alla cessione di beni ammortizzabili;
- il volume d’affari.
- il valore eliminato moltiplicato per il suddetto coefficiente di maggiorazione (in pratica, l’ammontare dell’imponibile ai fini dell’IVA come sopra determinato);
- il valore del bene eliminato.
Si consideri una srl “solare” con codice ATECO 47.21 “Commercio al dettaglio di frutta e verdura in esercizi specializzati”, soggetta agli ISA e con ricavi di importo non superiore a 5.164.569 euro che, nel bilancio dell’esercizio 2022, ha esposto rimanenze finali di materie prime pari a 50.000 euro, le quali al 1° gennaio 2023 vengono adeguate a un valore di 40.000 euro, stornando l’eccedenza di 10.000 euro.
Ipotizzando un’aliquota media IVA riferibile al 2023 del 20% e assumendo il coefficiente di maggiorazione proprio dell’attività esercitata dalla srl definito dal DM in commento (1,3):
- l’IVA dovuta per la regolarizzazione ammonta a 2.600 euro (20% × 10.000 × 1,3);
- l’imposta sostitutiva dell’IRPEF, dell’IRES e dell’IRAP ammonta a 540 euro [18% × (10.000 × 1,3 – 10.000).
(MF/ms)
Bonus investimenti 4.0: chiarimenti in merito alle comunicazioni necessarie per l’utilizzo dei crediti d’imposta
Inoltre l’Agenzia delle Entrate, con una FAQ pubblicata il 19 giugno, nella specifica sezione del proprio sito internet, ha fornito chiarimenti in merito alle ricevute di versamento a seguito della presentazione dei modelli F24.
I modelli di comunicazione per compensare i crediti di imposta per gli investimenti del piano 4.0 sono due.
Il Modulo 1, relativo agli investimenti in beni strumentali nuovi, funzionali alla trasformazione tecnologica e digitale delle imprese (art. 1 commi 1057-bis – 1058-bis della L. 178/2020), va trasmesso:
- per gli investimenti da effettuarsi a partire dal 30 marzo 2024 in maniera preventiva.
- per gli investimenti effettuati a partire dal 1° gennaio 2023 e fino al 29 marzo 2024, esclusivamente a seguito del completamento degli investimenti (per gli investimenti relativi al 2023, la comunicazione deve essere presentata ai fini dell’utilizzo in compensazione dei crediti maturati ma non ancora fruiti).
- per gli investimenti da effettuarsi a partire dal 30 marzo 2024 in maniera preventiva.
- per gli investimenti effettuati a partire dal 1° gennaio 2024 e fino al 29 marzo 2024, va trasmesso esclusivamente a seguito del completamento degli investimenti.
L’operatore per il quale viene effettuato l’invio dei moduli deve essere preventivamente registrato in Area Clienti.
In caso di nuova registrazione è necessario attendere l’aggiornamento del sistema e accedere al portale dedicato dopo qualche minuto.
In fase di registrazione, se non si trova una tipologia di operatore idonea, è possibile indicare “Operatore credito d’imposta – Transizione 4.0”.
A termine della procedura tramite portale, è possibile scaricare la ricevuta di avvenuto invio, cliccando sul tasto “Scarica ricevuta SIAD”.
Il GSE ha quindi precisato che i moduli già inviati via PEC, come da procedura valida fino alla mezzanotte del 17 maggio 2024, non devono essere trasmessi nuovamente tramite il portale.
Per avere conferma dell’avvenuta ricezione della PEC da parte del GSE, occorre verificare se è disponibile sulla propria casella di posta la “ricevuta di avvenuta consegna”.
Con riferimento ai dati acquisiti in relazione agli investimenti 4.0, viene chiarito che il GSE effettua esclusivamente verifiche di natura formale, provvedendo poi all’invio periodico dei dati alle Amministrazioni competenti, che procederanno con le azioni di carattere valutativo e/o fiscale.
Le ricevute di versamento degli F24 sono al momento sospese
L’Agenzia delle Entrate, con una specifica FAQ pubblicata il 19 giugno, ha inoltre fornito chiarimenti in merito alla mancanza delle ricevute di versamento relative ai modelli F24 relativi all’utilizzo dei crediti d’imposta a seguito dell’avvenuta presentazione delle comunicazioni richieste.
In particolare, l’Agenzia delle Entrate ha affermato che, tenuto conto dei tempi tecnici di elaborazione delle comunicazioni da parte del GSE e del successivo invio all’Amministrazione finanziaria, per evitare di scartare i modelli F24 per assenza di comunicazioni già inviate dall’impresa al GSE ma non ancora trasmesse da quest’ultimo all’Agenzia delle Entrate, a partire dalla scadenza del 17 giugno 2024 si è proceduto a sospendere il rilascio delle ricevute dei modelli F24 (nei quali sono esposti a credito i codici tributo relativi ai crediti “Transizione 4.0”) per 30 giorni, in attesa di ricevere le informazioni su tutte le comunicazioni inviate fino al 17 giugno stesso.
In tale periodo, l’Agenzia delle Entrate verifica periodicamente se l’informazione proveniente dal GSE sia stata acquisita e, in caso positivo, sblocca la delega F24 mantenendo salva la data del versamento.
In assenza di riscontri positivi nei 30 giorni, invece, la delega F24 sarà scartata.
(MF/ms)