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Restrizioni sull’uso delle sostanze chimiche: in cerca della “chimica giusta”

Sul sito Europeo dell’Echa (Ente per la sicurezza chimica), c’è una pagina dedicata allo stato delle ricerche e delle proposte di restrizione all’uso di talune sostanze chimiche, in virtù dell’avanzamento delle conoscenze scientifiche sui vari temi.

Si segnalano, tra gli altri: pfas, bisfenoli, interferenti endocrini, piombo, microplastiche, inchiostri, glifosato.
Questa comunicazione non segnala dunque una novità specifica ma intende portare all’attenzione di tutte le imprese i temi scientifici attualmente critici, con particolare riferimento ai materiali o alle sostanze chimiche che in modo diretto o indiretto, possono avere un impatto sull’ambiente e sulla salute.

Si coglie l’occasione per indicare gli obiettivi generali di Echa, che in coerenza con il Green Deal del 2020 porta avanti una strategia che mira a proteggere meglio i cittadini e l’ambiente dalle sostanze chimiche dannose nonché a stimolare l’innovazione promuovendo l’uso di sostanze chimiche più sicure e sostenibili.

Le sostanze chimiche sono gli elementi alla base dei prodotti che utilizziamo e dei materiali ad alta tecnologia necessari per un’economia circolare e climaticamente neutra. Anche quello della produzione di sostanze chimiche è un settore industriale ad alta intensità di energia e di CO2. La transizione verso sostanze chimiche e tecnologie di produzione che richiedono meno energia ridurrà le emissioni: per questo il Green Deal ha bisogno della chimica «giusta».

(SN/am)




Energy Release 2.0: pubblicati i moduli modifica dell’aggregato e rinuncia alla manifestazione di interesse già presentata

Informiamo le aziende elettrivore interessate che il GSE ha reso disponibili i moduli – riportati in allegato – per comunicare la modifica della composizione di un aggregato e la rinuncia alla manifestazione di interesse già presentata.

In un apposito comunicato il GSE ha stabilito che saranno tenute in considerazione esclusivamente le comunicazioni presentate mediante i suddetti moduli da inviare all’indirizzo Energyrelease2.0@pec.gse.it entro e non oltre il 25 febbraio 2025.

Il rispetto del termine e delle modalità di invio è necessario affinché il GSE possa svolgere in tempo utile tutte le attività funzionali a consentire di presentare una nuova manifestazione di interesse entro le ore 23:59 del 3 marzo 2025.

La rinuncia presentata in data successiva al 3 marzo 2025 non comporta la restituzione della cauzione versata.

Il GSE precisa altresì nel comunicato che il portale informatico non consente l’invio di più manifestazioni di interesse relative allo stesso cliente finale energivoro, identificato tramite Partita IVA.

(RP/rp)




Distacco di personale 2025: chiarimenti sulla nuova disciplina ai fini Iva

Con la risposta a interpello n. 38, pubblicata il 18 febbraio dall’Agenzia delle Entrate, viene data conferma della nuova disciplina che prevede l’assoggettamento a IVA delle prestazioni di distacco del personale.

L’art. 16-ter del DL 131/2024, allineandosi ai principi della Corte di Giustizia Ue, causa C-94/19, ha infatti sancito che il distacco integra una prestazione di servizi rilevante ai fini dell’imposta, al semplice ricorrere di un nesso diretto tra il servizio reso e il corrispettivo ricevuto.

È stato, parallelamente, abrogato l’art. 8 comma 35 della L. 67/88, tale per cui non assumevano rilevanza ai fini IVA i distacchi del personale a fronte dei quali vi è il semplice rimborso dei costi sostenuti per il distacco (inclusi gli oneri previdenziali), in assenza di un “mark-up”.

La nuova disciplina, introdotta dal menzionato art. 16-ter del DL 131/2024, opera per i soli “distacchi e prestiti del personale stipulati o rinnovati a decorrere dal 1° gennaio 2025”.

Nella risposta a interpello è affrontato proprio un caso in cui il distacco del personale avviene richiedendo alla società distaccataria unicamente il rimborso dei costi effettivamente sostenuti dalla distaccante per ciascun lavoratore (inclusi tutti gli oneri contributivi e assicurativi), senza alcuna marginalità.

Nella risposta dell’Agenzia delle Entrate sono ripresi i principi della Corte di Giustizia nella sentenza 11 marzo 2020 relativa alla causa C-94/19, secondo cui la prestazione di distacco assume rilevanza ai fini IVA quando tra le parti sussiste un nesso diretto in forza del quale “le due prestazioni si condizionano reciprocamente, (…) vale a dire che l’una è effettuata solo a condizione che lo sia anche l’altra, e viceversa”.

In breve, secondo i giudici unionali, si ha un reciproco condizionamento tra le due prestazioni anche soltanto per il fatto che il personale è distaccato a fronte del rimborso degli oneri sostenuti.

La società istante – che verosimilmente ha presentato la domanda prima dell’emanazione del DL 131/2024, in quanto non menzionato – riterrebbe che il distacco del personale non abbia rilevanza ai fini IVA, nonostante la pronuncia della Corte di Giustizia, considerando che il rimborso erogato non abbia natura di corrispettivo.

L’Agenzia, anche facendo applicazione del disposto del nuovo art. 16-ter del DL 131/2024, non concorda con quanto prospettato dall’istante, ma conclude per l’assoggettamento a imposta anche con riferimento alle prestazioni rese a fronte del rimborso del puro costo.

Resta fermo che, in ossequio alla decorrenza individuata dalla disposizione, ciò vale soltanto per l’adempimento dei contratti stipulati o rinnovati dal 1° gennaio 2025.

Nella risposta forse non si è colta l’occasione per approfondire le caratteristiche da attribuire al “reciproco condizionamento” tra le diverse prestazioni, al fine di delineare l’effettivo contorno dell’assoggettamento a IVA ex art. 3 del DPR 633/72 del distacco di personale.

Riscontrabile la sussistenza di un “nesso diretto”

Nel caso di specie, comunque, l’Agenzia sembra affermare che ricorre l’onerosità dell’operazione anche a fronte del mero riaddebito dei costi sostenuti dalla società distaccante, “a prescindere dall’assenza di un mark-up” in suo favore.

È, infatti, riscontrabile, secondo l’Amministrazione finanziaria, la sussistenza di un “nesso diretto”, nell’accezione fatta propria dalla Corte di Giustizia Ue, al fine di determinare la rilevanza ai fini IVA dell’operazione, tra la prestazione della distaccante — con riferimento al proprio personale — e la controprestazione della distaccataria, in quanto gli importi versati e il personale distaccato di cui beneficia “si condizionano reciprocamente”.

Il corrispettivo dell’operazione, ai fini della base imponibile IVA, dovrà essere individuato negli “importi erogati dalla distaccataria a favore dell’impresa distaccante a titolo di rimborso del costo complessivo sostenuto da quest’ultima per ogni singolo lavoratore distaccato (comprensivo di tutti gli oneri contributivi e assicurativi)”.

In merito al regime transitorio, nessuna indicazione emerge dalla risposta all’interpello.

Per espressa previsione normativa, sono comunque fatti salvi i comportamenti pregressi adottati dai contribuenti, anteriormente alla data indicata:

  • sia nel caso in cui abbiano applicato l’IVA in conformità alla citata sentenza della Corte di Giustizia dell’Unione europea;
  • sia nel caso in cui non abbiano applicato l’IVA in base alla normativa interna al tempo vigente.
 

(MF/ms)




Settori industriali coinvolti nel rischio da radiazioni ionizzanti naturali

E’ on line sul Portale Agenti Fisici (PAF) la nuova sezione dedicata al settore NORM (Naturally Occurring Radioactive Material). L’acronimo indentifica quei materiali abitualmente non considerati radioattivi ma che possono contenere elevate concentrazioni di radionuclidi naturali per cui sono considerati di interesse dal punto di vista della protezione dei lavoratori e del pubblico.

Nella sezione è presente un elenco dei settori industriali più facilmente coinvolti in questa materia: tra gli altri, la lavorazione di minerali e produzione primaria di ferro, le centrali di produzione di energia, le lavorazioni di minerali fosfatici e potassici, le lavorazioni di taglio e sabbiatura.

La nuova sezione comprende anche strumenti di calcolo e metodiche di ausilio alla valutazione del rischio.

(SN/am)

 




Il regolamento Clp: webinar lunedì 24 febbraio 2025

Si segnala un webinar di livello e interesse nazionale in programma per lunedì 24 febbraio 2025, ore 9.30 modalità da remoto “Il regolamento Clp”
Nella locandina allegata ci sono tutti i dettagli, comprese le modalità di adesione.

Il webinar intende descrivere le novità introdotte dal Regolamento UE n. 2024/2865 che ha aggiornato il Regolamento CLP (Reg. n. 1272/2008) per quanto riguarda i criteri di classificazione ed etichettatura di sostanze e miscele.
Inoltre, si daranno informazioni sui controlli dell’applicazione del CLP, con riferimento al nuovo Piano Nazionale delle Attività di Controllo sui Prodotti Chimici 2025.

Si invitano le imprese interessate a consultare la pagina web della Camera di Commercio locale che riporta l’evento.

(SN/am)




Ats Brianza: consigli per una pausa pranzo sostenibile

Nella presentazione che si allega, Ats Brianza riassume i consigli per preparare ogni giorno la schiscetta perfetta, per una pausa pranzo “sostenibile” ovvero bilanciata, soddisfacente e salutare. Potete comunicarla a tutti i collaboratori, come spunto per preoccuparsi della propria salute, attraverso l’alimentazione corretta e sana. Al link sulla pagina di Ats ci sono tutti i dettagli.

Si segnala infine la pagina del sito Ats Brianza in cui si trovano tutte le iniziative in tema di alimentazione corretta.

(SN/am)
 




Accordo Confapi – UNI (Ente Italiano di Normazione)

Confapi a partire dal 2025 è diventato Socio di Rappresentanza di UNI – Ente Italiano di Normazione, l’organismo nazionale italiano responsabile dell’elaborazione, pubblicazione e diffusione delle norme tecniche volontarie.
Il suo obiettivo principale è definire standard condivisi per migliorare la qualità, la sicurezza e l’efficienza nei processi produttivi, nei prodotti e nei servizi, favorendo l’innovazione, la competitività e la tutela dei consumatori.

Inoltre, UNI rappresenta l’Italia negli enti di normazione europei (CEN) e internazionali (ISO).
 
AGEVOLAZIONI PER AZIENDE ASSOCIATE

  • Sconto del 15% sull’acquisto delle singole norme UNI.
  • Sconto del 15% sui corsi e servizi info-formativi UNITRAIN.
  • Abbonamenti annuali di consultazione delle norme UNI, al costo di:
  • 200 euro per Territoriali Confapi e imprese associate fino a 50 dipendenti.
  • 300 euro per le imprese associate a Confapi con oltre 50 dipendenti.
  • Abbonamenti annuali per le Norme Tecniche per le Costruzioni al costo di 140 euro per la consultazione e 15 euro per singolo acquisto.
  • Informazioni e aggiornamenti sulle principali novità e attività di UNI.
 
MODALITÀ DI ADESIONE
  1. La richiesta di sottoscrizione del contratto per la Licenza d’uso e per l’applicazione dello sconto deve essere espressa dalla singola azienda direttamente alla Confapi Territoriale di riferimento (Confapi Lecco Sondrio). Si allega il modulo da compilare e firmare.
  2. La Territoriale di riferimento invia la richiesta ad UNI.
  3. UNI prende contatto con l’azienda interessata, fornendo le credenziali e le indicazioni per procedere con l’acquisizione della Licenza d’uso.
(MP/sg)

 
 




I dazi rialzano i prezzi “Boomerang per gli Usa. India e Cina da temere”

La Provincia del 17 febbraio 2025, speciale dedicato all’acciaio con le nostre associate Ita Spa e Atieuno. 




Evento Campari in Confapi Lecco Sondrio: sold out per il mitico bitter

Grande partecipazione in Confapi Lecco Sondrio per la serata dedicata al mito Campari organizzata dal Gruppo Giovani Imprenditori.
Molto interesse da parte delle aziende associate per immergersi nella storia della nascita del bitter e di un’azienda che da Milano ha raggiunto ogni angolo della Terra e dopo 150 anni è ancora il simbolo per eccellenza dell’aperitivo.
La serata è iniziata con l’intervista a Silvia Cinelli, autrice del romanzo “L’elisir dei sogni – La saga dei Campari” edito da Rizzoli, in cui la scrittrice ha raccontato al pubblico in sala come è nato e si è sviluppato il suo libro dedicato a Gaspare Campari, inventore del bitter, alla moglie Letizia e ai figli Davide e Guido che hanno portato il marchio famigliare all’apice del successo all’inizio del Novecento. “E’ una storia imprenditoriale e famigliare che ci coinvolge tutti – dice l’autrice Cinelli –  chi non hai mai provato il Campari? Questo libro è nato osservando l’etichetta del bitter e leggendo il nome Davide Campari, mi ha incuriosita e ho iniziato a fare ricerche su di lui e la sua famiglia”.

Questa iniziativa si inserisce nel ciclo di incontri organizzati dalla nostra associazione dedicati a saghe famigliari e imprenditoriali – spiega Federica Fagioli, Presidente del Gruppo Giovani Imprenditori -. Abbiamo scelto questa storia perché il Campari è un’icona sia dal punto di vista culturale che di marketing, è sempre interessante e stimolante immergersi nelle vite di uomini e donne che hanno creato marchi diventati globali”.

La serata è stata organizzata in collaborazione con La Libreria Volante di Lecco e il CFP Aldo Moro di Valmadrera che ha poi preparato un aperitivo con questi cocktail Campari: il Milano-Torino, il Negroni e lo Spritz Campari. Prima dell’aperitivo gli studenti sono saliti sul palco spiegando la storia della nascita dei tre cocktail e la ricetta per la preparazione.

Anna Masciadri
Ufficio stampa




Testo Unico della Sicurezza sul Lavoro: aggiornamento

Si segnala sul sito dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro INL il testo aggiornato a gennaio 2025 del D.lgs. n.81/2008 ovvero del Testo Unico per la Sicurezza sul Lavoro.

Alcune novità erano già riportate nella circolare n. 32 del 16 gennaio 2025, ora si segnala complessivamente quanto segue: gli aggiornamenti riguardano la relazione annuale sugli infortuni, la sorveglianza sanitaria, le attività nei locali interrati o seminterrati, il tesserino identificativo e la composizione della commissione interpelli.

Scaricando questo testo si ha la certezza di consultare la versione più aggiornata della norma vigente.

(SN/am)