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DISEGNATORE MECCANICO (Sirtori)

Azienda di modellazione e progettazione stampi per lamiera, termoplastica, pressofusione, ricerca “disegnatore meccanico“.

La figura ricercata è un disegnatore/progettista 3d con buona conoscenza Catia v5.

Requisiti richiesti:

  • titolo di diploma di scuola superiore come perito meccanico e/o affini per il disegnatore, laurea in Ingegneria per il progettista
  • esperienza pregressa, anche breve, in ruolo analogo
  • buona conoscenza del Pacchetto Office
  • buona conoscenza Catia v5

Sede di Lavoro: Sirtori (LC).

Tipo di contratto offerto: tempo indeterminato

Impegno orario: full time

Il presente annuncio è rivolto ad entrambi i sessi, ai sensi delle leggi 903/77 e 125/91, e a persone di tutte le età e tutte le nazionalità, ai sensi dei decreti legislativi 215/03 e 216/03. L’informativa sul trattamento dei dati personali ai sensi del Regolamento Europeo 2016/679 è consultabile al seguente link.




OPERATORE MACCHINE UTENSILI CNC

Growermetal spa, azienda metalmeccanica produttrice di rondelle di sicurezza, ricerca “Operatore Macchine Utensili CNC”.

La risorsa ricercata si occuperà di:
• Attrezzaggio macchine utensili
• Eseguire le lavorazioni richieste, seguendo il ciclo di lavoro stabilito
• Effettuare modifiche bordo macchina
• Carico e scarico pezzi, nelle isole robotizzate, con relativo controllo dimensionale

Requisiti:
• Qualifica o Diploma in ambito meccanico
• Capacità di lettura del disegno meccanico
• Conoscenza base programmazione Fanuc
• Conoscenza delle lavorazioni alle macchine utensili tradizionali (rettifica planetaria, rettifica tondo , rettifica tangenziale)
• Conoscenza dei principali strumenti di misura (esempio, calibro, micrometro)

Sede di Lavoro: Calco (LC)

Tipo di contratto offerto: tempo indeterminato

Orario di lavoro: full time

Il presente annuncio è rivolto ad entrambi i sessi, ai sensi delle leggi 903/77 e 125/91, e a persone di tutte le età e tutte le nazionalità, ai sensi dei decreti legislativi 215/03 e 216/03. L’informativa sul trattamento dei dati personali ai sensi del Regolamento Europeo 2016/679 è consultabile al seguente link.




OPERATORE ADDETTO ALLA TRANCERIA

Growermetal spa, azienda metalmeccanica produttrice di rondelle di sicurezza, ricerca “Operatore Addetto alla tranceria”.

La risorsa ricercata si occuperà di:
• cambio degli stampi e set-up degli impianti
• conduzione impianti tranciatura lamierino metallico
• controllo qualità della produzione

Si richiede:
• precedente esperienza nella mansione (preferenziale)
• precisione e buona manualità nell’utilizzo degli strumenti da lavoro e di misura
• conoscenza base del disegno meccanico (preferenziale)

Sede di Lavoro: Calco (LC)

Tipo di contratto offerto: tempo indeterminato

Orario di lavoro: full time, su due turni, 6-14 e 14-22, dal lunedì al venerdì
N° posti di lavoro vacanti: 2

Il presente annuncio è rivolto ad entrambi i sessi, ai sensi delle leggi 903/77 e 125/91, e a persone di tutte le età e tutte le nazionalità, ai sensi dei decreti legislativi 215/03 e 216/03. L’informativa sul trattamento dei dati personali ai sensi del Regolamento Europeo 2016/679 è consultabile al seguente link.




Progetto europeo “Thamm Plus”: selezione personale formato per le aziende

Regione Lombardia partecipa al progetto europeo THAMM Plus (Towards a Holistic Approach to Labour Migration in the Euro – Mediterranean Region), un’iniziativa finanziata dall’Unione Europea e coordinata dall’OIM (Organizzazione internazionale per le Migrazioni), con facilitare la mobilità di forza lavoro qualificata e formata tra Marocco e l’Italia per fronteggiare le carenze di manodopera individuate nel territorio.

Il progetto THAMM plus rappresenta un’opportunità per le imprese lombarde che possono contare su percorsi gratuiti di selezione di personale già formato professionalmente e dal punto di vista civico-linguistica nel Paese di provenienza, nonché del supporto necessario per facilitare l’ingresso in Italia per motivi di lavoro, come previsto dall’art 23 del Testo Unico Immigrazione.

Dopo una prima fase di progetto, che ha visto le tre Regioni italiane coinvolte nel progetto (oltre alla Lombardia, Emilia-Romagna e Veneto) e le istituzioni Marocchine impegnati nella stesura di uno schema di mobilità lavorativa, nell’individuazione di profili professionali e la verifica della convergenza tra la formazione professionale marocchina e le esigenze del mercato del lavoro italiano, siamo giunti alla fase operativa.
È stata già aperta call rivolta alle imprese interessate che vogliano manifestare le loro vacancy relative ai primi cinque profili professionali individuati sui quali concentrare la ricerca, selezione e inserimento dei ragazzi marocchini:

  • tecnico della gestione e manutenzione di macchine e impianti
  • operatore macchine a controllo numerico
  • saldatore
  • installatore e manutentore elettrico ed elettronico
  • operatore di carpenteria metallica
Nei mesi di luglio e settembre inizieranno i primi colloqui di selezione e matching – on line alla presenza di un’interprete – tra i potenziali lavoratori del Marocco e le imprese che avranno risposto alla manifestazione di interesse.
Il 10 giugno alle ore 10.00 in Piazza Città di Lombardia 1, presso la sala dell’Auditorium Testori, ci sarà una delegazione marocchina per un evento pubblico, un momento  di networking che ha lo scopo di far conoscere meglio alle aziende il progetto THAMM plus e le opportunità correlate.
 
Se interessati scrivere a scuola.lavoro@confapi.lecco.it. 

(SB/tm)




Nuovi codici CER per le batterie e non solo

In data 20 maggio 2025 la Commissione europea ha pubblicato la Decisione delegata (UE) 2025/934 che aggiorna l’elenco europeo in relazione ad alcune tipologie di rifiuti. Il gruppo EER 16 06 (batterie ed accumulatori) è stato aggiornato per tenere conto delle nuove composizioni chimiche delle batterie. Con un forte focus sulla sicurezza, sulla sostenibilità e sulla promozione del riciclo, la decisione si allinea agli obiettivi del Green Deal Europeo e alla strategia per la sicurezza delle materie prime critiche.
Per il gruppo EER 19 (rifiuti da impianti di trattamento dei rifiuti, impianti di trattamento delle acque reflue fuori sito e industrie dell’acqua) è stata aggiunta la voce 19 14 (frazioni intermedie del trattamento termico e/o meccanico dei rifiuti di batterie e dei rifiuti della fabbricazione di batterie).
Sono stati inoltre aggiunti nuovi codici pericolosi gruppo EER 20 (20 01 42* e 20 01 43*) per le batterie derivanti dalla raccolta differenziata urbana.
Dal 9 novembre 2026 le esportazioni di questi rifiuti destinati a recupero verso Paesi non OCSE ricadranno nel divieto assoluto di export dall’Unione europea previsto all’art. 39 del reg. 2024/1157. Inoltre sempre a decorrere dal 9 novembre 2026, per le movimentazioni di tali rifiuti interni all’UE dovrà essere adottata la procedura di notifica ed autorizzazione preventiva scritta (PIC), ove non sussistano, a quella data, divieti nazionali specifici alla movimentazione transfrontaliera.
L’adozione definitiva e l’attuazione graduale permetteranno agli Stati membri e alle imprese di adeguarsi alle nuove disposizioni, garantendo una gestione più efficiente e sostenibile delle batterie a fine vita.
Tra le principali modifiche:
  • Nuova classificazione delle batterie alcaline: in precedenza classificate come non pericolose, ora sono considerate rifiuti pericolosi a causa della concentrazione di sostanze classificate come pericolose secondo il Regolamento CLP (1272/2008/CE).
  • Codici dedicati alle batterie al litio: data la loro pericolosità in termini di incendio ed esplosione, si introduce un codice specifico per la gestione separata di questi rifiuti.
  • Nuove voci nella lista dei rifiuti per adeguarsi all’evoluzione delle tecnologie delle batterie (es. batterie a base di litio, nichel, sodio).
Il provvedimento entrerà in vigore 09/06/2025 e avrà la sua piena applicazione 5 mesi dopo, il 09/11/2026.
In allegato: copia della nuova normativa europea.

(SN/am)




Reach e Clp, novità e scadenze: martedì 27 maggio 2025 webinar Aice

L’iniziativa è di Aice (Associazione Italiana Commercio Estero) che ha organizzato un webinar dal titolo: “Reach e Clp – Novità e scadenze per la conformità in Europa” in programma martedì 27 maggio 2025 dalle 10:00 alle 12:00 in modalità webinar.

Per il programma di dettaglio e le modalità di adesione occorre consultare il sito dell’Aice.

Si tratta di un’occasione per ricevere gli aggiornamenti introdotti dal Regolamento CLP 2025, con particolare attenzione alle nuove classi di pericolo e alle sigle da conoscere per restare sul mercato. Inoltre verranno presentati gli obblighi per produttori e importatori previsti dal nuovo Regolamento Reach, tra cui le restrizioni su microplastiche e PFAS e le implicazioni derivanti dal regolamento 988 relativo alla sicurezza generale dei prodotti. Nel corso del webinar verranno forniti esempi di casi pratici e spunti operativi per comprendere al meglio come applicare le norme, al fine di dare le giuste indicazioni per redigere correttamente SDS Schede di Sicurezza ed Etichette, aiutando le imprese ad esportare in Europa in piena conformità normativa.

(SN/am)




Confapi: missione in Algeria per settore metalmeccanico

Segnaliamo che Confapi nazionale sta pianificando una missione di outgoing in Algeria, da svolgersi nelle prime due settimane di luglio, con l’obiettivo di creare nuovi contatti e opportunità commerciali con attori chiave dell’economia algerina, avvalendosi del supporto strategico di Agenzia ICE.
Riteniamo, infatti, che questa missione possa rappresentare un’importante opportunità per le nostre pmi di esplorare un mercato in forte crescita e ampliare le proprie prospettive commerciali.
 
La missione sarà focalizzata sul settore metalmeccanico, con particolare attenzione al comparto automotive, data la crescente domanda in Algeria per:
  1. pezzi di ricambio destinati al mercato dell’aftermarket;
  2. partnership industriali con grandi unità produttive del settore automotive.
 
Nell’ambito della missione, saranno organizzati incontri B2B personalizzati, costruiti sulla base dei profili delle aziende Confapi che manifesteranno interesse a partecipare. 
 
Si precisa che i costi di viaggio e alloggio saranno a carico delle aziende partecipanti, mentre Confapi e Agenzia ICE si occuperanno della gestione degli incontri e dell’organizzazione generale dell’iniziativa.

Le aziende interessate a partecipare possono scrivere a comunicazione@confapi.lecco.it.

(MP/am)




Agenzia Entrate: proroga scadenze del 16/5 per irregolare funzionamento uffici

Gli adempimenti fiscali in scadenza lo scorso 16 maggio sono prorogati al 30 maggio prossimo.

L’Agenzia delle Entrate ha pubblicato il 20 maggio il provvedimento n. 225451, di irregolare funzionamento degli uffici, certificando che contribuenti e professionisti sono stati impossibilitati ad accedere all’area riservata del sito dalle ore 10.04 alle ore 19.30 del giorno 16 maggio 2025.

Il provvedimento non parla esplicitamente di proroga dei termini, ma rimanda all’applicazione dell’art. 1 del DL 21 giugno 1961 n. 498, conv. L. 28 luglio 1961 n. 770.

Secondo tale disposizione, “qualora gli Uffici finanziari non siano in grado di funzionare regolarmente a causa di eventi di carattere eccezionale (non riconducibili a disfunzioni organizzative dell’Amministrazione finanziaria), i termini di prescrizione e di decadenza nonché quelli di adempimento di obbligazioni e di formalità previsti dalle norme riguardanti le imposte e le tasse a favore dell’Erario, scadenti durante il periodo di mancato o irregolare funzionamento, sono prorogati fino al decimo giorno successivo alla data in cui viene pubblicato nella Gazzetta Ufficiale il decreto di cui all’articolo 3”.

Nel documento firmato dal Direttore dell’Agenzia, Vicenzo Carbone, si spiega che la pubblicazione sul sito istituzionale dell’ente sostituisce quella in Gazzetta Ufficiale, quindi per il conteggio dei dieci giorni di proroga va fatto riferimento alla data di diffusione di tale provvedimento, avvenuta il 20 maggio.
Il che sposta automaticamente il termine per gli adempimenti in scadenza lo scorso 16 maggio a venerdì 30 maggio, come confermato da un apposito comunicato stampa diramato dalla stessa Agenzia.

Si chiude così una vicenda che aveva suscitato le proteste di tanti addetti ai lavori, costretti venerdì scorso prima a mettersi in lista d’attesa per poter entrare nell’area riservata del sito, creata ad hoc da Sogei proprio per gestire il prevedibile aumento di accessi nel corso della giornata (era il secondo giorno utile per la modifica e l’invio dei 730 precompilati), salvo poi vedersi completamente impedito l’accesso a causa dei malfunzionamenti tecnici.

Con il portale ancora bloccato, si sono susseguiti i comunicati stampa di rappresentanti dei commercialisti (dal Consiglio nazionale a diversi sindacati) e dei contribuenti (Codacons), tutti concordi sulla necessità di concedere una proroga degli adempimenti in scadenza. Una richiesta accolta dall’Agenzia delle Entrate, dopo che Sogei ammetteva l’effettiva presenza dei problemi tecnici e si diceva già al lavoro per risolverli. Stando al provvedimento diffuso, la funzionalità del sito è stata ripristinata, però, solo nel tardo pomeriggio del 16 maggio, quando la giornata lavorativa, per molti, era già finita.
 

(MF/ms)




Istat: indice aprile 2025

Comunichiamo che l’indice Istat di Aprile   2025, necessario per l’aggiornamento dei canoni di locazione è pari a + 1,7 % (variazione annuale) e a + 2,4 % (variazione biennale).
 
Entrambi gli indici considerati nella misura del 75% diventano rispettivamente + 1,275 % e + 1,800 %.

(MP/ms)
 
 




Concordato preventivo biennale 2025: definiti i termini di utilizzo

Il concordato preventivo biennale (CPB) è uno strumento previsto dal D.Lgs. n. 13/2024 che permette a chi ha un’attività, come imprenditori, liberi professionisti o artigiani, per la quale si applicano gli Indici sintetici di affidabilità (ISA) di accordarsi in anticipo con il Fisco sull’importo delle tasse da pagare.

Il CPB, già operativo dal 2024, ha subito per l’anno 2025 delle modifiche, tra cui la data di adesione, l’esclusione per chi aderisce al regime forfetario e l’introduzione di nuove norme antiabuso.

Ai soggetti che non avessero già aderito, nel 2024, per il biennio 2024-2025, l’Agenzia delle Entrate formulerà nel 2025 una proposta per la definizione biennale (2025-2026) del reddito derivante dall’esercizio d’impresa, o dall’esercizio di arti e professioni, rilevante ai fini delle imposte sui redditi e del valore della produzione netta rilevante ai fini dell’imposta regionale sulle attività produttive.

Con il provvedimento n. 172928 del 9 aprile 2025, l’Agenzia delle Entrate ha approvato il modello ufficiale per la comunicazione dei dati necessari all’elaborazione e all’accettazione della proposta di concordato preventivo biennale per i periodi d’imposta 2025 e 2026.

A partire dal biennio 2025-2026, la scadenza per aderire al concordato preventivo biennale è stata spostata dal 31 luglio al 30 settembre di ogni anno.

L’adesione dovrà essere inviata separatamente rispetto alla dichiarazione dei redditi dell’anno precedente, a differenza di quanto avvenuto nel 2024. Tuttavia, è ancora possibile inviare insieme il modello CPB e il modello ISA, purché la dichiarazione dei redditi venga presentata entro il 30 settembre.
 
Non possono accedere al CPB i contribuenti per i quali sussiste anche solo una delle seguenti cause di esclusione:

  • mancata presentazione della dichiarazione dei redditi in relazione ad almeno uno dei tre periodi d’imposta precedenti a quelli di applicazione del concordato, in presenza dell’obbligo a effettuare tale adempimento;
  • condanna per uno dei reati previsti dal D.Lgs. 10 marzo 2000, n. 74, dall’art. 2621 c.c., nonché dagli artt. 648-bis, 648-ter e 648-ter1 del codice penale, commessi negli ultimi tre periodi d’imposta antecedenti a quelli di applicazione del concordato. Alla pronuncia di condanna è equiparata la sentenza di applicazione della pena su richiesta delle parti;
  • conseguimento, nel periodo d’imposta precedente a quelli cui si riferisce la proposta, di redditi o quote di redditi, comunque denominati, in tutto o in parte, esenti, esclusi o non concorrenti alla base imponibile, in misura superiore al 40 per cento del reddito derivante dall’esercizio d’impresa o di arti e professioni;
  • adesione, durante il primo periodo d’imposta oggetto del concordato, al regime forfetario di cui all’art. 1, commi da 54 a 89, della legge n. 190/2014;
  • realizzazione, durante il primo periodo d’imposta oggetto di concordato, di operazioni di fusione, scissione, conferimento ovvero modifica della compagine sociale con riferimento a società o associazioni di cui all’art. 5 del decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917.
 
Il primo anno di applicazione del concordato è stato il 2024 e, nel 2025, rispetto all’anno precedente, i contribuenti in regime forfetario non possono utilizzare il CPB per stabilire in anticipo quante tasse pagare nei due anni successivi, perché sono stati esclusi dai soggetti che possono accedere a questo strumento.

Nel 2024 era stata avviata una sperimentazione che consentiva anche ai forfetari di aderire al concordato, insieme ai titolari di partita IVA soggetti agli ISA. Tuttavia, questa possibilità non è stata rinnovata per il 2025, interrompendo così l’opportunità per chi applica la flat tax di usufruire del concordato preventivo biennale.

 
L’accettazione della proposta comporterà per il contribuente il fatto di dover assoggettare ad IRPEF ed eventualmente ad IRAP i redditi pre-concordati. Gli eventuali maggiori o minori redditi effettivi percepiti dal contribuente rispetto a quelli concordati con il l’Amministrazione finanziaria non rilevano ai fini fiscali.
 
L’IVA è espressamente esclusa dal concordato preventivo e dovrà quindi essere gestita e versata secondo le consuete modalità.
I contribuenti che decidono di aderire alla proposta di concordato dovranno inoltre sempre e comunque adempiere agli obblighi previsti dalle normative, tra cui conservazione delle fatture, predisposizione delle dichiarazioni dei redditi, adempimento degli obblighi in qualità di sostituto d’imposta, ecc.
 
Il concordato cessa di avere efficacia (cessazione) se si verificano situazioni in grado di modificare in modo significativo i presupposti sulla base dei quali era stato stipulato l’accordo tra Fisco e contribuente.
Si tratta, in particolare, delle seguenti ipotesi:

  • cessazione dell’attività;
  • modifica dell’attività svolta nel corso del biennio concordatario rispetto a quella esercitata nel periodo d’imposta precedente il biennio stesso (la cessazione non si verifica se per le nuove attività è prevista l’applicazione del medesimo indice sintetico di affidabilità fiscale);
  • presenza di circostanze eccezionali, individuate con decreto del Ministro dell’economia e delle finanze, che determinano minori redditi effettivi o minori valori della produzione netta effettivi, eccedenti la misura del 30% rispetto a quelli oggetto del concordato;
  • adesione al regime forfetario di cui all’art. 1, commi da 54 a 89, della legge n. 190/2014;
  • realizzazione, durante il primo periodo d’imposta oggetto di concordato, di operazioni di fusione, scissione, conferimento ovvero modifica della compagine sociale con riferimento a società o associazioni di cui all’art. 5 del decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917;
  • dichiarazione di ricavi o compensi di ammontare superiore al limite fissato dal Decreto di approvazione degli ISA, maggiorato del 50%.
 
Sono previste alcune violazioni di particolare entità al verificarsi delle quali il concordato cessa di produrre effetti per entrambi i periodi di imposta (decadenza).

A titolo esemplificativo, si tratta di ipotesi di accertamento, omessi versamenti, ecc.

Determina la decadenza, altresì, il venir meno di una delle condizioni d’accesso al concordato o il verificarsi di una causa di esclusione.

Nel caso di decadenza dal concordato restano dovute le imposte e i contributi determinati tenendo conto del reddito e del valore della produzione netta concordati se maggiori di quelli effettivamente conseguiti.
 
Una novità introdotta nel 2025 riguarda l’introduzione di clausole antiabuso, tra cui si segnala quella per cui negli studi associati, nelle società tra professionisti (STP) e nelle società tra avvocati (STA), se anche un solo socio non partecipa o esce dal concordato, tutto il gruppo perde il diritto di restare nel regime.
 

(MF/ms)