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Confapi Lecco Sondrio “75 anni insieme”: giovedì 23 maggio 2024

Giovedì 23 maggio 2024, presso il Palataurus di Lecco, si terrà l’evento finale di festeggiamenti per i 75 anni di Confapi Lecco Sondrio, dedicato alle aziende associate.

Accoglienza dalle ore 18.30 con apertivo, a seguire cena di gala con spettacolo. 

Sarà presente anche il presidente nazionale di Confapi Cristian Camisa. 

Per riservare il proprio posto, se non lo avete ancora fatto, CLICCARE QUI
 




“Missione Trade Winds Europe 2024”: incontri con aziende americane venerdì 10 maggio

Venerdì 10 maggio 2024, presso l’NH Hotel Collection Milano President (Largo Augusto 10), si terrà l’incontro con dieci aziende americane interessate a conoscere potenziali partner per il mercato italiano.

Le imprese in questione lavorano nei settori aerospaziale e difesa, energia, ambiente, medicale, digitale, telecomunicazioni, manifattura avanzata, sicurezza; la brochure in allegato fornisce ulteriori informazioni riguardo ai loro prodotti.

Chi fosse interesato a partecipare può contattare  Federico Bevini del Consolato americano a Milano federico.bevini@trade.gov 




Confapi a prima cabina di regia protocollo legalità del Viminale

Confapi ha preso parte alla prima riunione della ‘Cabina di Regia del protocollo di Legalità’ che si è insediata presso il Viminale. L’incontro, che fa seguito al Protocollo di Legalità rinnovato dalla Confederazione italiana della piccola e media industria privata e dal Ministero dell’Interno lo scorso 3 ottobre 2023 – il precedente accordo risale all’aprile del 2017 -, sancisce il passaggio alla fase attuativa dell’intesa.
 
Per Confapi è intervenuto il Vicepresidente Francesco Napoli che ha ribadito: “Un protocollo esigibile che risponde perfettamente al profondo processo di cambiamento che sta interessando la realtà economica e sociale del nostro paese. Il nuovo protocollo va nella direzione auspicata, un’arma di prevenzione per la tutela dell’economia legale dalla criminalità organizzata in tutte le sue declinazioni. In quanto coordinatore della delegazione Confapi, mi impegnerò per riunioni periodiche della cabina di regia al fine di superare e risolvere eventuali criticità”.
La riunione, presieduta dal Vicecapo di Gabinetto Vicario, Vittorio Lapolla, è stata occasione per un confronto su possibili criticità e in merito alle linee di azione della Cabina, che sarà organo di supporto alle politiche del Ministero a supporto delle imprese contro infiltrazioni del crimine organizzato in attività economiche.    

Il Protocollo s’inquadra nel solco delle iniziative promosse dal Ministero dell’Interno con le Associazioni di categoria volte ad estendere su base volontaria il sistema delle verifiche antimafia al settore dei rapporti economici tra privati.




Ue. Camisa: serve cambio di passo a partire da vero mercato unico

“Mai come in questo momento, con due terribili conflitti alle nostre porte, l’Europa ha necessità di effettuare un vero e proprio cambio di passo. L’invito di Mario Draghi al Parlamento europeo di compiere un ‘cambiamento radicale’ è tanto più necessario se si pensa che l’UE è stretta nella morsa di colossi mondiali che rappresentano dei competitors economici che rischiano di schiacciarci se, riprendendo le parole del Presidente Sergio Mattarella, non mostriamo coesione e capacità di essere protagonisti”. Lo dichiara il Presidente di Confapi, Cristian Camisa.

“È necessario arrivare – spiega – a un vero mercato unico europeo che non penalizzi, ma che finalmente agevoli, le nostre industrie manifatturiere. Un vero mercato unico che valorizzi le indiscusse capacità sul piano dell’innovazione e della capacità di resilienza delle Piccole e Medie Industrie. Insomma occorre una strategia europea che dia centralità all’industria puntando in maniera concreta sulla transizione ecologica e digitale ma che sia davvero sostenibile, pragmatica e competitiva. Il futuro economico, commerciale e sociale dell’Unione – conclude Camisa – potrà davvero essere radioso come lo avevano immaginato i padri fondatori solo se si sarà capaci di eliminare quei troppi paletti anacronistici purtroppo esistenti e superando l’attuale soffocante burocrazia”.

 




Collettiva Confapi alla fiera Msv a Brno

L’Ufficio estero di Confapi Brescia organizza lo stand in collettiva di Confapi nazionale all’edizione 2024 di MSV a Brno e delle fiere tecnologiche IMT, Plastex, Welding, Fond-Ex e Profintech che si svolgono in contemporanea.

La fiera MSV rappresenta il principale evento internazionale della subfornitura meccanica dell’Europa centrale con una partecipazione annuale di oltre 1.300 espositori e 60.000 visitatori. Oltre il 50% degli espositori e il 16% dei visitatori proviene dall’estero. Sono rappresentate tutte le aree chiave dell’industria metalmeccanica ed elettrotecnica.

Per partecipare alla fiera bisogna inviare la scheda di adesione (scaricabile in allegato) a estero@confapi.org

 

 




“La piccola impresa che vorrei” i lavori in concorso e la rassegna stampa

Giovedì 18 aprile scorso si è tenuto, al Cenacolo Francescano di Lecco, la fina del nostro concorso "La Piccola Impresa che vorrei" che ha visto partecipare 22 classi, per un totale di 450 studenti, e 22 imprenditori.

Cliccando qui è possibile vedere tutti i lavori realizzati.

A seguire, gli articoli pubblicati sulla nostra iniziativa:
 

 
 
 




Cbam. Confapi: industrie penalizzate, rivedere meccanismo

Confapi ha realizzato una survey su un campione di imprese del settore della meccanica associate a Confapi Unionmeccanica con la finalità di monitorare l’impatto del Cbam, il Carbon Border Adjustment Mechanism, che si applica ad alcuni prodotti importati e comprendenti sia le merci utilizzate nella produzione sia determinate lavorazioni dei prodotti.
È emerso che, data la complessità delle informazioni richieste dal regolamento europeo, ben il 48% del campione intervistato si è rivolto ad un consulente esterno con costi annuali, quantificabili tra i 3.000 e i 5.000 euro annui. Leggermente inferiore il costo per le imprese che hanno svolto tale attività direttamente in azienda che hanno quantificato i costi tra i 2.500 e i 3.000 euro. Tali costi sono ascrivibili alla dotazione di un sistema di archiviazione dei dati delle bollette doganali da riportare sulle dichiarazioni Cbam, al coinvolgimento dei fornitori extra-UE (che non stanno collaborando), al reperimento dei dati, alla redazione della relazione (per la quale dover formare il personale), alla consulenza trimestrale da parte di un doganalista esperto cui sottoporre la relazione trimestrale prima dell’invio alla Commissione Europea.
Il 58% delle aziende intervistate ha avuto difficoltà a reperire le informazioni richieste dalla relazione. Tra le principali sfide indentificate dalle imprese ci sono la comprensione dei requisiti normativi (il 26% del campione) e l’adattamento ai processi di reportistica (un altro 26%). Per quel che riguarda le imprese industriali esportatrici solo il 22%, al momento, ha valutato l’impatto della norma sul costo finale dei prodotti rispetto ai concorrenti extra-UE non sottoposti al Cbam stesso. Tra queste più del 63% ha valutato un impatto tra il 10% ed il 30% del fatturato, mentre il 27% delle aziende tra il 30% e il 50% del fatturato a causa dell’introduzione di questo meccanismo. 
Confapi è stata la prima associazione a prendere posizione nei mesi scorsi su questa tematica che, se non ricalibrata, potrebbe creare gravissimi danni all’industria italiana. La Confederazione ha sempre sostenuto l’importanza che associazioni datoriali e politica lavorino assieme per la revisione di questo meccanismo. E per questo ha accolto con soddisfazione la mozione approvata oggi a larga maggioranza, a prima firma dell’onorevole Maurizio Casasco approvata oggi alla Camera dei Deputati che impegna il Governo ad attivarsi nelle sedi comunitarie per mitigare gli effetti distorsivi del Cbam. Stiamo andando nella giusta direzione.

 
 




Camisa intervistato da Il Corriere della Sera

Il presidenza nazionale di Confapi Cristian Camisa intervistato da Il Corriere della Sera sull’edizione del 25 marzo scorso. 

Risorse umane – Il problema più complesso è quello legato alle risorse umane: diventa sempre più difficile per una Pmi trovare il candidato adatto a ciò che serve e si tratta, generalmente di operai specializzati. Non a caso dall’indagine emerge che il 62,61% delle piccole e medie industrie ha difficoltà a reperire figure professionali rispetto ai propri fabbisogni aziendali. Dallo studio emerge in particolare che le aziende hanno difficoltà a trovare operai specializzati (48,75%), tecnici (31,46%), manodopera in generale (2o%), informatici (9,17%) e figure apicali come manager o dirigenti (7,09%). «Si tratta di un fenomeno complesso da affrontare — spiega Cristian Camisa, presidente di Confapi — dopo il Covid è cambiato l’atteggiamento dei giovani nei confronti del lavoro: non sono più disponibili a cambiare la loro qualità della vita e mettono come requisito prioritario l’equilibrio tra vita privata e lavoro. L’inverno demografico del paese peggiora la situazione a cui sia aggiungono anche fenomeni come i neet (giovani che non studiano e non lavorano). Noi abbiamo pensato a una sorta di servizio civile, a carico dello Stato, che preveda l’esperienza lavorativa a tempo di giovani nelle Pmi. Altro intervento utile sulle risorse umane sarebbe quello di una detassazione degli straordinari come incentivo a una maggiore produttività». Il 42% delle piccole e medie industrie, negli ultimi sei mesi dello scorso anno, ha avuto dimissioni volontarie dai propri dipendenti. La percentuale più significativa di tale dato si ha nella soglia tra 1 a 3 lavoratori dove si sono avute dimissioni per l’88,24% dei casi. «Dobbiamo guardare i paesi che hanno abbondanza di manodopera e formare i profili professionali che servono alle nostre imprese — continua il presidente di Confapi — In tal senso Confapi partecipa alla cabina di regia del piano Mattei ed è impegnata in progetti che prevedono la possibilità di formare giovani africani in molti dei 23 paesi che hanno aderito al progetto. Le Pmi dovranno avere un ruolo di primo piano e più centrale nel nostro sistema: sono le imprese che rappresentano un modello di industria che ha sempre dato certezze al paese anche nei momenti più critici». Cauto ottimismo Dall’indagine emergono altri fattori positivi: primo fra tutti che per l’anno 2024 il 58,54% delle imprese ha intenzione di effettuare nuovi investimenti e il 74,73% dichiara che investirà di più rispetto a quanto fatto l’anno passato. Un segnale di fiducia ed ottimismo da parte delle imprese. Dallo studio risulta anche che il 40,43% delle imprese investirà sino al 10% in più rispetto al 2023, mentre il 18,05% dall’U% al 20%. Significativa, 16, 25%, anche la percentuale di imprese che effettuerà investimenti superiori al 20%. Tra gli ambiti di investimento preferiti dalle imprese campionate vi sono i mezzi di produzione 53,38%, i sistemi digitali 40,21%, il capitale umano 30,96%, la sostenibilità ambientale 29,54% e più di un quarto delle imprese intende anche investire in attività di ricerca e sviluppo. Particolarmente significativa anche la quota parte di imprese che investirà in materia di salute e sicurezza 18,15%. Anche la questione energetica ha una rilevanza determinante per il futuro delle imprese: qualora non si riuscisse a pervenire all’autonomia energetica implementando forme di energia alternativa, bisognerebbe investire anche nell’energia nucleare pulita. Ne è convinto il 74,72% del campione di imprese di Confapi.


L’indagine di Confapi sulle piccole e medie imprese italiane è come il carotaggio sui ghiacciai: serve a capire le cause di ciò che è successo e prevede con una certa affidabilità gli scenari futuri. Analizzando il secondo semestre 2023 emerge che quasi il 40% delle piccole e medie industrie italiane ha registrato un incremento della produzione. È una delle evidenze più lampanti dell’indagine realizzata dall’Ufficio Studi di Confapi. Nel dettaglio: il 27,17% ha registrato aumenti dall’1% al 10%; il 7,39% dall’11% al 20%; il 14,35% un aumento di produzione di oltre il 20%. A trainare l’economia è sicuramente il mercato interno. Il 39,07% dichiara di aver incrementato il proprio fatturato proprio all’interno dei confini nazionali e di questi, il 25,17%, dichiara di aver registrato un incremento dei volumi di affari sino al 10%. Solo il 12,65% ha incrementato la quota di fatturato totale grazie al commercio estero all’interno dell’Unione Europea mentre il 10,93% grazie a quello extra Ue.

 
 




“Academy metalmeccanica”: il 57% dei partecipanti trova lavoro

Si è conclusa il mese scorso la prima edizione dell’ “Academy nel settore metalmeccanico” dedicato ai giovani inoccupati tra i 18 e 29 anni, residenti nelle province di Lecco e Sondrio, corso organizzato da Mestieri Lombardia in collaborazione con Confapi Lecco Sondrio.
L’iniziativa fa parte del progetto “IN-JOBs4NEETs” dedicato ai ragazzi che attualmente non studiano, non lavorano e non sono impegnati in percorsi formativi. Il progetto mira a guidare questi giovani nel mondo del lavoro attraverso un percorso personalizzato che comprende servizi di orientamento, opportunità formative ed esperienze professionali. 
Sette i partecipanti a questa prima edizione che hanno svolto la prima parte del corso nelle aule di Confapi Lecco Sondrio dove hanno appreso le nozioni teoriche in ambito metalmeccanico: competenze tecniche, sicurezza sul lavoro e soft skill. A seguire i partecipanti hanno svolto in aziende associate a Confapi Lecco Sondrio un tirocinio retribuito (STF, Officine Santafede, Trimat, Italgard, Rosval, GBG e Ita).
Al termine del corso quattro dei sette partecipanti sono stati assunti dalle aziende in cui si sono formati. 

“Oggi siamo di fronte al paradosso per cui se da un lato abbiamo un elevato tasso di disoccupazione giovanile, stando agli ultimi dati OCSE siamo quinti al mondo, dall’altro abbiamo aziende che cercano giovani da inserire nelle loro realtà. Come Mestieri Lombardia vogliamo provare ad accorciare questa distanza promuovendo la formula delle Academy, percorsi formativi di breve e media durata realizzati in collaborazione con le aziende a partire dal loro fabbisogno di competenze. Le aziende promotrici, sono coinvolte attivamente in tutto il processo a partire dalla definizione dei contenuti e le docenze fino all’inserimento dei giovani, contestuale alla formazione, con un tirocinio o un contratto a tempo determinato. La formazione è quindi sia teorica che pratica e fortemente declinata in base al ruolo che i giovani andranno a ricoprire. In questo modo il gap si riduce: l’azienda può formare nuove risorse in maniera specifica, mentre i giovani si sentono da subito maggiormente ingaggiati (percependo un’indennità o uno stipendio) e acquisiscono un bagaglio di competenze di cui avranno realmente bisogno o che potranno facilmente spendere nel mercato del lavoro. Questa formula, che stiamo sperimentando all’interno di IN-JOBs4NEETs, progetto realizzato con il sostegno di JPMorganChase, si sta dimostrando particolarmente efficace in termini di placement come dimostra anche il percorso realizzato insieme a Confapi Lecco Sondrio”, spiega Fabio Loda, presidente di Mestieri Lombardia.

Siamo molto soddisfatti di questa prima edizione – commenta Enrico Vavassori presidente di Confapi Lecco Sondriopiù della metà dei partecipanti ha trovato lavoro e una specializzazione. Questo progetto è molto valido perché permette di venire incontro a due esigenze differenti: quelle dei ragazzi che cercano lavoro e le aziende che trovano personale qualificato formato nella stessa azienda. Come Confapi Lecco Sondrio siamo particolarmente sensibili al discorso “formazione” e da tempo siamo impegnati sia nell’ambito orientamento scolastico sia in quello di ricollocamento per quelle persone che hanno perso il lavoro oppure per i Neet, i giovani che né studiano né lavorano”.

Anna Masciadri
Ufficio Stampa




Consorzio Adda Energia: confermato presidente Ambrogio Bonfanti

Nella giornata di ieri, martedì 19 marzo 2024, nella sede di Confapi Lecco Sondrio si è tenuto il consiglio del Consorzio Adda Energia che ha ratificato i nuovi eletti e designato il presidente. Nel triennio 2024-2026 sarà ancora Ambrogio Bonfanti della società Metalreti Felice Bonfanti Sas di Brivio, a guidare il sodalizio che da 25 anni si occupa dell’approvvigionamento di energia e gas per le imprese associate a Confapi Lecco Sondrio.
Sono stati eletti in consiglio questi membri: Lino Benedetti (Officine Santafede Srl di Primaluna), Angelo Ferrario (Viti srl di Lecco), Marco Frigerio (Metallurgica Frigerio Spa di Villa d’Adda), Gianfranco Milani vice-presidente (Milani Enrico Srl di Brivio), Mauro Rotta (Fratelli Rotta srl di Pescate) e Luigi Sabadini (Trafilerie di Valgreghentino Spa).
Fondato nel novembre del 1999 quest’anno il Consorzio Adda Energia compie i primi 25 anni di attività. L’area energia nel suo complesso interessa circa 300 utenze, per un consumo totale annuo di 170 milioni di kWh; gestisce le forniture gas di 37 utenze, espressione di un consumo annuo di 8 milioni di metri cubi.

 

Ambrogio Bonfanti al terzo mandato alla guida del Consorzio commenta così la sua rielezione a presidente: “Ringrazio i consiglieri per la fiducia, nel mio ultimo mandato abbiamo vissuto il peggior momento degli ultimi anni riguardo all’incremento dei prezzi di energia e gas che mai avremmo immaginato di dover affrontare. Ora fortunatamente lo scenario è più tranquillo, anche se non è ancora tornato ai prezzi del periodo pre-crisi. Come sempre proseguiremo lavorando per ottenere le condizioni migliori per l’acquisto di energia e gas per le nostre aziende”.

Anna Masciadri
Ufficio stampa