Confapi in Senato, sistema incentivi Pmi sia stabile e integrato
Confapi è intervenuta in audizione presso la 9ª Commissione permanente “Industria, commercio, turismo, agricoltura e produzione agroalimentare” del Senato per esprimere le proprie valutazioni sulla proposta di Revisione del sistema di incentivi alle imprese.
In rappresentanza della Confederazione, Carlo Valerio, Presidente di Confapi Padova e membro della Giunta Nazionale, ha evidenziato le criticità che molte Pmi si trovano ad affrontare nel loro cammino verso lo sviluppo, come l’accesso limitato a finanziamenti e risorse, e presentato alcune proposte per il riordino delle misure agevolative esistenti, che si ritiene “necessario”. “La revisione dovrebbe concentrarsi sulla semplificazione delle procedure – ha spiegato Valerio -, sulla personalizzazione delle agevolazioni in base alle specifiche esigenze delle imprese e sull’adozione di soluzioni innovative per migliorarne la competitività. Inoltre, il Governo dovrebbe garantire un sostegno finanziario adeguato per consentire l’effettiva attuazione di tali misure, riconoscendo così il ruolo vitale delle Pmi nella crescita economica e nel benessere generale del Paese”.
Secondo Confapi un approccio integrato e unificato consentirà alle Pmi di accedere in modo più rapido ed efficiente al sostegno di cui hanno bisogno. Riguardo agli strumenti in essere, per favorire gli investimenti delle Pmi in beni strumentali, si ritiene necessario potenziare e armonizzare le misure esistenti, come la Nuova Sabatini, i fondi rotativi regionali e le misure fiscali in materia di transizione 4.0. Sono necessarie misure a sostegno dell’efficientamento energetico e della formazione, mentre gli strumenti agevolativi dovrebbero promuovere attivamente l’innovazione e la digitalizzazione, offrendo incentivi per l’adozione di soluzioni tecnologiche avanzate, il miglioramento della produttività e l’accesso a nuovi mercati. Tra le proposte avanzate, “la defiscalizzazione degli utili reinvestiti in capitale sociale, misura che incentiverebbe le imprese a reinvestire gli utili generati nell’azienda stessa, contribuendo a rafforzare il patrimonio e a sostenere la crescita delle PMI”. Per Confapi inoltre, è necessario rifinanziare la misura di Sace Simest sul miglioramento e salvaguardia della solidità patrimoniale delle imprese esportatrici.
È pertanto di fondamentale importanza creare un quadro agevolativo certo e stabile che favorisca la programmazione degli investimenti e la loro sostenibilità nel tempo. Solo attraverso un approccio olistico e mirato potremo favorire la crescita e la competitività delle Pmi italiane, generando effetti positivi sull’economia nel suo complesso.
In rappresentanza della Confederazione, Carlo Valerio, Presidente di Confapi Padova e membro della Giunta Nazionale, ha evidenziato le criticità che molte Pmi si trovano ad affrontare nel loro cammino verso lo sviluppo, come l’accesso limitato a finanziamenti e risorse, e presentato alcune proposte per il riordino delle misure agevolative esistenti, che si ritiene “necessario”. “La revisione dovrebbe concentrarsi sulla semplificazione delle procedure – ha spiegato Valerio -, sulla personalizzazione delle agevolazioni in base alle specifiche esigenze delle imprese e sull’adozione di soluzioni innovative per migliorarne la competitività. Inoltre, il Governo dovrebbe garantire un sostegno finanziario adeguato per consentire l’effettiva attuazione di tali misure, riconoscendo così il ruolo vitale delle Pmi nella crescita economica e nel benessere generale del Paese”.
Secondo Confapi un approccio integrato e unificato consentirà alle Pmi di accedere in modo più rapido ed efficiente al sostegno di cui hanno bisogno. Riguardo agli strumenti in essere, per favorire gli investimenti delle Pmi in beni strumentali, si ritiene necessario potenziare e armonizzare le misure esistenti, come la Nuova Sabatini, i fondi rotativi regionali e le misure fiscali in materia di transizione 4.0. Sono necessarie misure a sostegno dell’efficientamento energetico e della formazione, mentre gli strumenti agevolativi dovrebbero promuovere attivamente l’innovazione e la digitalizzazione, offrendo incentivi per l’adozione di soluzioni tecnologiche avanzate, il miglioramento della produttività e l’accesso a nuovi mercati. Tra le proposte avanzate, “la defiscalizzazione degli utili reinvestiti in capitale sociale, misura che incentiverebbe le imprese a reinvestire gli utili generati nell’azienda stessa, contribuendo a rafforzare il patrimonio e a sostenere la crescita delle PMI”. Per Confapi inoltre, è necessario rifinanziare la misura di Sace Simest sul miglioramento e salvaguardia della solidità patrimoniale delle imprese esportatrici.
È pertanto di fondamentale importanza creare un quadro agevolativo certo e stabile che favorisca la programmazione degli investimenti e la loro sostenibilità nel tempo. Solo attraverso un approccio olistico e mirato potremo favorire la crescita e la competitività delle Pmi italiane, generando effetti positivi sull’economia nel suo complesso.