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Transizione energetica nella piccola e media industria. GSE e Confapi siglano Accordo di Collaborazione

L’Accordo di Collaborazione siglato tra la Confederazione Italiana della Piccola e Media Industria Privata – CONFAPI – che associa, rappresenta, riunisce e coordina le Organizzazioni Territoriali delle piccole e medie imprese – e il Gestore dei Servizi Energetici – GSE S.p.A. – società del Ministero dell’Economia che in Italia promuove lo sviluppo sostenibile – ha come obiettivo principale quello di favorire la transizione energetica del comparto delle piccole e medie imprese italiane attraverso un maggiore utilizzo delle fonti rinnovabili, l’efficientamento energetico del patrimonio immobiliare e degli asset produttivi delle industrie associate a CONFAPI e favorire così il contenimento dei costi energetici.

L’Accordo, firmato dal Presidente di CONFAPI, Cristian Camisa e dal Presidente del GSE, Paolo Arrigoni, prevede inoltre la promozione di configurazioni di autoconsumo per la condivisione dell’energia rinnovabile, l’implementazione di tecnologie innovative e sostenibili, in linea con gli obiettivi della Transizione 5.0, la promozione di biometano e la sperimentazione di modelli di economia circolare contribuendo al perseguimento degli obiettivi indicati nel Piano Nazionale Integrato Energia e Clima (PNIEC) e all’attuazione delle misure previste dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).

“L’Accordo sottoscritto con GSE – afferma il Presidente di Confapi, Cristian Camisa – rappresenta uno strumento molto importante per le nostre imprese che devono affrontare una transizione sia dal punto di vista ambientale che tecnologico. Le aziende di Confapi avranno l’opportunità di essere ulteriormente supportate in quello che riteniamo rappresenti un passaggio fondamentale per la crescita e lo sviluppo di tutto il Sistema Paese. Il nostro obiettivo è accompagnare le imprese nella transizione verso un futuro sempre più competitivo. Per questo, crediamo fortemente che le azioni messe in campo attraverso questa collaborazione ci permetteranno di fare un ulteriore passo in avanti. Lo sviluppo delle fonti energetiche rinnovabili, la promozione di Comunità Energetiche Rinnovabili, la riqualificazione energetica degli asset produttivi, il rafforzamento di misure a sostegno dei settori energivori e ancora l’ottimizzazione dei servizi e degli incentivi gestiti dal GSE, ci consentiranno di contribuire concretamente a raggiungere i target indicati dal Piano Nazionale Integrato Energia e Clima (PNIEC) e all’attuazione delle misure previste dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR)”.

“La transizione energetica per il settore della piccola e media industria privata deve essere intesa come un’opportunità di crescita – ha dichiarato il Presidente del GSE, Paolo Arrigoni. – Con questa collaborazione, il GSE si impegna ad arricchire il percorso già avviato da CONFAPI verso la continua innovazione dei propri impianti, l’introduzione di sistemi di gestione energetica sempre più efficienti e l’avvio di numerose iniziative volte alla riduzione dei consumi energetici totali per tonnellata di materiale prodotto, favorendo il rafforzamento di una filiera nazionale strategica, come quella industriale, facilitando al contempo il miglioramento delle performance ambientali dei processi produttivi e il perseguimento degli obiettivi europei di decarbonizzazione”.
Con la firma del Protocollo, GSE e CONFAPI collaboreranno per individuare progetti sperimentali di interesse per il settore delle piccole e medie industrie e dai quali possano emergere soluzioni tecnologicamente avanzate tra cui l’utilizzo dell’idrogeno verde, dei bio-combustibili, l’elettrificazione dei consumi e l’accesso a servizi di Carbon Capture and Storage. Previsto, inoltre, l’avvio congiunto di iniziative di formazione e informazione su temi quali l’applicazione degli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite nelle politiche di breve-medio periodo, la riduzione dei consumi energetici, la mobilità sostenibile e lo sviluppo delle fonti rinnovabili, i meccanismi di incentivazione per l’efficienza energetica e le fonti rinnovabili gestiti dal GSE. Come primo atto operativo della collaborazione istituzionale, sarà organizzato nei prossimi giorni un webinar rivolto a CONFAPI e ai suoi associati sull’Energy Release 2.0, volto ad illustrare i principali aspetti del meccanismo e le modalità di partecipazione, per favorire l’installazione di nuova capacità di generazione di energia elettrica da fonti rinnovabili realizzata da clienti finali.
Il Protocollo è efficace dalla data della sua sottoscrizione e avrà durata di tre anni.




Energia. Camisa: nuova crisi è alle porte

“I segnali di una nuova recrudescenza della crisi energetica stanno riaffiorando in Europa. Temo che la questione del caro bollette diventerà estremamente critica per le nostre imprese. Mi auguro che il Governo metta il tema energetico come priorità nazionale: nuove misure di sostegno potrebbero essere necessarie”.  Lo dichiara il presidente di Confapi, Cristian Camisa.

 

“Negli ultimi giorni – spiega – sono giunte notizie particolarmente preoccupanti dalla Germania. Ieri in particolare il prezzo dell’elettricità ha lambito i 400 euro/MWh, un livello molto vicino alla crisi del 2022. Berlino sta pagando a caro prezzo l’ideologia green che ha portato allo spegnimento delle centrali nucleari e l’eccessivo affidamento alle energie rinnovabili. Ma le difficoltà tedesche rischiano di ripercuotersi sull’intero mercato energetico europeo. Anche in Italia la situazione inizia a farsi nuovamente preoccupante visto che il prezzo dell’elettricità all’ingrosso è giunto a 170 euro/MWh. Questo rialzo rischia di ampliare ulteriormente il differenziale di prezzo con Paesi come la Francia e la Spagna che, beneficiando del nucleare, riescono a tenere molto più contenuti i prezzi energetici. Solo per fare un esempio, lo scorso mese il prezzo elettrico italiano è stato pari a 128,44 euro/MWh, 41% in più della Spagna e 135% in più della Francia”. 

“Dal punto di vista strategico – conclude Camisa – occorre accelerare il più possibile l’adozione del nucleare e il rafforzamento delle rinnovabili, ma nel frattempo è imperativo che il Governo maturi una chiara politica industriale per permettere alle imprese italiane di giocare ad armi pari con le rivali europee”.
 




Accordo Confapi-Gruppo bancario cooperativo Iccrea per sostegno pmi

Confapi ha sottoscritto un accordo con il Gruppo ICCREA, maggiore gruppo bancario cooperativo e unico a capitale interamente italiano, con l’obiettivo di promuovere una collaborazione sul territorio tra le BCC – Banche di Credito Cooperativo – e il sistema Confapi, attraverso servizi ed iniziative a sostegno delle aziende associate sui temi dell’accesso al credito e su altre priorità strategiche per le nostre aziende.

Nello specifico, l’accordo si propone di migliorare la conoscenza delle associazioni e delle imprese associate sui servizi offerti dalle BCC e sviluppare un’offerta commerciale personalizzata e riservata al sistema Confapi. Inoltre l’obiettivo è quello di favorire opportunità di collaborazione e attività di info-formazione a supporto dell’internazionalizzazione delle imprese associate, attraverso strumenti finanziari mirati e opportunità di consulenza specialistica anche per l’accesso ai finanziamenti agevolati di SIMEST e ancora di favorire lo sviluppo di progetti e iniziative rivolti a promuovere la sostenibilità e la transizione ESG delle aziende Confapi nonché progetti di investimento nell’ambito del PNRR e dei Piani Regionali attivati grazie ai Fondi Strutturali. L’accordo vuole favorire attività congiunte di informazione e formazione su temi di reciproco interesse e rivolti alle associazioni territoriali e alle aziende associate e infine facilitare il contatto tra le rispettive reti territoriali (BCC e Associazioni Territoriali), anche attraverso la programmazione di specifiche iniziative congiunte.
 




Gruppo Giovani Imprenditori: “Stand Up Comedy di Natale” martedì 10 dicembre

Il Gruppo Giovani imprenditori di Confapi Lecco Sondrio organizza, in occasione delle festività natalizie, una piacevole serata dedicata al tema dell’imprenditoria e delle sue sfide. A intrattenere la platea sarà Mario Raz, stand up comedian, introdotto da Andrea Pellizoni. 

Vi aspettiamo martedì 10 dicembre 2024, alle ore 19.00, presso l’Auditorium di Officina Badoni (Corso Giacomo Matteotti, 7 – Lecco).
Seguirà cena a buffet sempre presso OffiCoffee, l’area food di Officina Badoni.
 

Adesioni cliccando qui entro venerdì 6 dicembre 2024. 

Alleghiamo locandina.

(SG/sg)




“Festa delle imprese”: premiata Officine Santafede

Articoli pubblicati sull’evento organizzato da La Provincia-Unica TV, premiata la nostra associata di Primaluna.




Simest, Confapi e 4Impact insieme per inserimento professionisti africani in pmi

Simest, la società del Gruppo Cassa Depositi e Prestiti che sostiene l’internazionalizzazione delle imprese italiane, Confapi, Confederazione italiana della piccola e media industria privata, e E4Impact Foundation, organizzazione che promuove la job creation in Africa attraverso lo sviluppo di nuove imprese e la formazione, hanno siglato oggi a Milano un protocollo d’intesa. L’obiettivo è quello di sviluppare e promuovere nuove possibili iniziative a sostegno dell’internazionalizzazione delle aziende italiane in particolare nei paesi africani.
Il protocollo è stato firmato da Regina Corradini D’Arienzo, Amministratore delegato di SIMEST, da Cristian Camisa, Presidente Nazionale di Confapi, e da Letizia Moratti, Presidente di E4Impact.
La partnership mira a soddisfare le esigenze di lavoratori nelle imprese italiane, coinvolgendo partner qualificati in Italia e in Africa, offrendo così ai professionisti africani opportunità di formazione, percorsi di integrazione e contratti di lavoro equivalenti a quelli dei collaboratori italiani.
In particolare, Simest si impegnerà ad analizzare e proporre attività comuni per promuovere l’internazionalizzazione delle imprese associate a Confapi, considerando anche i servizi offerti da E4Impact con l’obiettivo di favorire partnership tra aziende africane ed europee. Inoltre, SIMEST selezionerà e valuterà progetti imprenditoriali di interesse per le imprese associate, grazie al know how e all’esperienza di E4Impact nel contesto africano per offrire un eventuale sostegno finanziario. Promuoverà l’implementazione di strumenti di finanza agevolata e supporto all’export gestiti da SIMEST, valorizzando il progetto di Labour Migration di E4Impact, che mira a soddisfare le esigenze di professionalità qualificata delle imprese italiane, garantendo condizioni dignitose ai lavoratori africani.
Confapi si impegnerà a facilitare il dialogo tra le imprese associate e E4Impact per identificare le esigenze occupazionali e i profili professionali necessari. Inoltre, verificherà, attraverso le organizzazioni territoriali, che le attività di selezione dei lavoratori siano condotte nel rispetto delle normative vigenti. Si assicurerà anche che la sicurezza e la dignità dei lavoratori nelle imprese associate siano tutelate.
E4Impact Foundation, da oltre 15 anni impegnata in Africa, raccoglierà le esigenze occupazionali delle imprese associate a Confapi e identificherà, tramite agenzie di selezione del personale locali, profili di professionisti africani con vari livelli di specializzazione da presentare alle imprese richiedenti. Inoltre, offrirà supporto durante i colloqui di assunzione, assistendo i candidati africani nella gestione delle dinamiche di selezione e valutazione. Infine, metterà a disposizione operatori qualificati per facilitare il trasferimento in Italia dei candidati selezionati.

Questo accordo segna un ulteriore passo significativo nell’integrazione dei lavoratori africani nel tessuto produttivo italiano, promuovendo una migrazione lavorativa dignitosa” afferma Letizia Moratti, Presidente di E4Impact Foundation. “Siamo particolarmente felici che il progetto con CONFAPI si sia ampliato coinvolgendo anche SIMEST, offrendo così un’opportunità concreta per soddisfare due esigenze fondamentali: da un lato, quelle delle imprese italiane che rischiano di dover rallentare le loro attività a causa della mancanza di personale; dall’altro, quelle dei professionisti africani in cerca di opportunità lavorative in un contesto che li valorizzi, garantendo condizioni di lavoro e di vita dignitose”.

“L’accordo sottoscritto oggi s’inserisce nel solco del nostro impegno per accompagnare gli investimenti del settore produttivo a favore di un aspetto fondamentale quale il capitale umano. La formazione riveste infatti una valenza strategica per le imprese. Da qui la decisione di favorirne il finanziamento attraverso la nostra Misura Africa”, ha dichiarato l’Amministratore delegato di Simest (Gruppo CDP), Regina Corradini D’Arienzo. “Realizzata con la Farnesina e inserita nel Piano Mattei, la Misura pone infatti un focus specifico proprio sulla formazione professionale dei giovani del continente da impiegare nelle imprese italiane, sia in Africa che in Italia, dando quindi una risposta concreta alla carenza di manodopera in determinati mestieri così come manifestata dagli imprenditori. La collaborazione con E4Impact Foundation e con Confapi ci permette di rendere ancora più efficace la nostra azione, ponendo le basi per un’intesa istituzionale in grado di produrre un duplice risultato in supporto del nostro sistema produttivo e delle comunità locali in Africa”.

“Questo protocollo tra Confapi, Simest e E4Impact Foundation – spiega il Presidente di Confapi, Cristian Camisa – rafforza le strategie e le azioni che la nostra Confederazione da anni sta mettendo in atto nella consapevolezza che la partnership con il continente africano sia strategica per il nostro sistema e in generale per tutto il nostro Paese. Siamo convinti che il modello economico, produttivo e sociale delle nostre piccole e medie industrie possa trovare terreno fertile nel continente africano in una logica win-win. Stiamo lavorando alacramente a una labour migration che, oltre a garantire dignità, ci aiuti a risolvere in maniera più appropriata le carenze di manodopera che il nostro sistema produttivo lamenta”.

 
 




Automotive. Confapi e associazioni pmi europee a supporto documento italiano

Confapi, insieme alle maggiori Associazioni europee delle Pmi industriali (Germania, Francia, Austria, Repubblica Ceca) che fanno parte di European Entrepreneurs CEA-PME, la Confederazione europea della Piccola e Media industria, ha sottoscritto un documento per orientare le politiche europee sul tema dell’automotive. I firmatari hanno accolto favorevolmente la proposta del Governo italiano, sostenuta da molti altri Stati membri dell’UE, che sarà presentata durante il Consiglio della Competitività a Bruxelles con i Ministri dell’Industria e del Mercato unico dell’UE.
“Le piccole e medie industrie private nella catena di fornitura automobilistica in Europa – si legge – stanno già subendo l’impatto pesante di una transizione industriale che non sta funzionando come era stato pianificato. Nel 2024, le vendite di veicoli elettrici in Europa, che siano a batteria, ibridi plug-in o ibridi, sono in forte calo. I principali produttori di automobili hanno ridotto la loro produzione a causa degli stock pieni. L’incertezza regna anche tra i consumatori, e ancora di più tra migliaia di imprese e decine di migliaia di lavoratori nella catena di fornitura di questa industria”.

Le sigle firmatarie hanno presentato alcune priorità indispensabili per il settore. Innanzitutto è fondamentale “prevedere un sostegno pubblico per l’innovazione, la trasformazione dei modelli di business e la riqualificazione del personale nella catena di fornitura automobilistica”. Altro punto riguarda la “richiesta di supporto per migliorare l’accesso ai mercati internazionali grazie a maggiori accordi di libero scambio ad esempio con il Sud America, l’India o l’Australia. Questo permetterebbe di avere un periodo di transizione per capitalizzare sul know-how e sulla competitività dell’Europa, evitando una dipendenza eccessiva dall’Europa come mercato principale. Le barriere commerciali, le tariffe e le limitazioni su importazioni o esportazioni dovrebbero essere limitate solo ai beni direttamente legati alla salvaguardia della sicurezza del continente europeo”. I firmatari chiedono infine che “le decisioni europee coinvolgano fin dall’inizio e durante le valutazioni d’impatto anche i rappresentanti delle Pmi. Solo in questo modo le grandi sfide per l’intero settore potranno essere discusse e risolte in modo completo, economicamente e socialmente accettabile”.

“Non abbandoniamo le nostre imprese – dice il Presidente di Confapi, Cristian Camisa – e continueremo a difendere un comparto importantissimo della produzione italiana rappresentato soprattutto dalle nostre Pmi industriali che costituiscono l’indotto. Stiamo mettendo in campo tutte le azioni possibili a ogni livello per star loro vicino e quindi per salvaguardare il mondo dell’endotermico e della componentistica italiana ed europea”.




Studenti che fanno impresa “Idee e sogni per il futuro che diventeranno realtà”

La Provincia, inserto “Faber” di venerdì 29 novembre, doppia pagine dedicata al nostro concorso per le scuole. 




Evento Confapi Lombardia a Milano “Il futuro che verrà”

Informiamo le aziende associate che Confapi Lombardia organizza per venerdì 22 novembre 2024, dalle ore 16 alle 18.30 (palazzo Made, via Durando 10) un convegno a Milano dal titolo “Il futuro che verrà – Tra tecnoligia e nuovi paradigmi, la competizione economica tra innovazione e sicurezza”.

 

Queste le tematiche di cui discuteranno gli esperti:

Le nuove sfide per le imprese al tempo della policrisi”

“La nuova geopolitica tra guerre tecnologiche e competizione globale”

“Il nuovo paradigma della sicurezza economica nelle relazioni transatlantiche”

“Il futuro in costruzione tra innovazione e sicurezza”.

Chi fosse interessato a partecipare può scrivere a comunicazione@confapi.lecco.it

In allegato la locandina. 

 




Automotive: Confapi scrive a Ministro Calderone per interventi urgenti Cig

Il Presidente Cristian Camisa ha scritto una lettera al Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Marina Elvira Calderone in cui si richiedono misure urgenti a sostegno delle Pmi industriali dell’indotto del settore automotive e in particolare un intervento tempestivo teso ad ampliare le misure di sostegno della CIG per i prossimi due anni.
“Sottopongo alla Sua cortese attenzione – si legge – la preoccupazione per le ripercussioni che la crisi del settore automotive italiano sta comportando sulla filiera dell’indotto, mettendo a serio rischio la sopravvivenza di migliaia di piccole e medie industrie rappresentate da Confapi”.
“Senza interventi straordinari e mirati per l’indotto da parte del Governo – spiega Camisa – la crisi porterà a una riduzione drammatica dei posti di lavoro, con impatti devastanti per il tessuto sociale e industriale del nostro Paese. Per questa ragione, accanto ad un piano di misure strutturali e immediate per supportare la transizione ecologica delle imprese dell’indotto automotive, riteniamo urgente un Suo autorevole intervento teso ad ampliare le misure di sostegno della CIG per i prossimi due anni, per garantire un periodo di erogazione prolungato e adattato alle esigenze del comparto”.
“Confido nella Sua sensibilità verso un settore che riveste un’importanza strategica per l’economia e l’occupazione del nostro Paese. Un intervento tempestivo e mirato – conclude – potrebbe rappresentare un sostegno fondamentale per preservare le competenze e i posti di lavoro di migliaia di lavoratori italiani”.