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Brevetti, disegni e marchi: bandi con apertura fra ottobre e novembre 2024

I bandi citati in oggetto sono nuovamente disponibili e le date di apertura degli sportelli per presentare domanda sono ormai imminenti. I bandi sono tesi ad agevolare la valorizzazione dei titoli di proprietà industriale delle micro, piccole e medie imprese.

Sul sito del MIMIT (Ministero delle Imprese e del Made in Italy) ci sono tutte le informazioni per partecipare.

BANDO Brevetti+
Apertura: 
29 ottobre 2024
È prevista la concessione di un’agevolazione a fondo perduto, ai sensi e nei limiti del regolamento de minimis, del valore massimo di 140.000 €.
Tale agevolazione non può essere superiore all’80% dei costi ammissibili. La predetta percentuale di agevolazione può raggiungere l’85% dei costi ammissibili nel caso di imprese in possesso della certificazione della parità di genere (art. 5, c.3, legge n. 162/2021). Il suddetto limite è elevato al 100% per le imprese beneficiarie che al momento della presentazione della domanda risultavano contitolari – con un Ente Pubblico di ricerca (Università, Enti di Ricerca e IRCCS) – della domanda di brevetto o di brevetto rilasciato, ovvero titolari di una licenza esclusiva avente per oggetto un brevetto rilasciato ad uno dei suddetti enti pubblici, già trascritta all’UIBM, senza vincoli di estensione territoriali.
Consultare la pagina ministeriale con tutti i dettagli.

BANDO Disegni+
Giorno di apertura: 12 novembre 2024
Le agevolazioni sono concesse fino all’80% delle spese ammissibili, entro l’importo massimo di 60.000 € e nel rispetto degli importi massimi previsti per ciascuna tipologia di servizio. La predetta percentuale è elevata all’85% nel caso di imprese in possesso della certificazione della parità di genere (art. 5, c.3, legge n. 162/2021).
Consultare la pagina ministeriale con tutti i dettagli.

BANDO Marchi+
Giorno di apertura: 26 novembre 2024
Per la Misura A (registrazione di marchi dell’Unione europea presso EUIPO (Ufficio dell’Unione europea per la Proprietà Intellettuale), le agevolazioni sono concesse nella misura dell’80% delle spese ammissibili e comunque entro l’importo massimo complessivo per marchio di 6.000 €. Nel caso di imprese in possesso della certificazione della parità di genere tale percentuale è elevata all’85% (art. 5, c.3, legge n. 162/2021).
Per la Misura B (registrazione di marchi internazionali presso OMPI (Organizzazione Mondiale per la Proprietà Intellettuale) le agevolazioni sono concesse nella misura del 90% delle spese ammissibili e comunque entro l’importo massimo complessivo per marchio di 9.000 €. Nel caso di imprese in possesso della certificazione della parità di genere tale percentuale è elevata al 95% (art. 5, c.3, legge n. 162/2021).
Consultare la pagina ministeriale con tutti i dettagli.

Confapi Lecco Sondrio e ApiTech possono supportare le imprese che intendono valutare la partecipazione. Contattare la referente interna silvia.negri@confapi.lecco.it.

(SN/am)

 




Confapi in audizione congiunta sul Piano Strutturale di Bilancio 2025-2029

Confapi, rappresentata dal Vicepresidente Francesco Napoli, è stata audita oggi dalle Commissioni Bilancio riunite di Camera e Senato sul Piano strutturale di Bilancio 2025-2029.
“Crediamo fermamente – ha spiegato Napoli nel corso del suo intervento – che le Pmi industriali debbano essere poste al centro delle politiche economiche e fiscali del Paese. È fondamentale adottare un approccio strategico che valorizzi il nostro sistema produttivo, rendendolo competitivo e sostenibile nel tempo, contribuendo in concreto per garantire un futuro di crescita per l’Italia e per il comparto industriale che ha da sempre rappresentato un’eccellenza nel mondo”.
Per Confapi “la sfida più grande che abbiamo di fronte è quella di bilanciare la riduzione del deficit con l’implementazione di riforme strutturali e investimenti strategici che migliorino la competitività delle nostre imprese. Una sfida, quella italiana, che si affianca a quella europea con la necessità di interventi coordinati da parte degli Stati membri in tre aree prioritarie: un’innovazione più rapida per contribuire ad aumentare la produttività europea; la riduzione dei prezzi dell’energia coniugando decarbonizzazione e competitività; una vera e propria politica economica europea basata sulla sicurezza delle risorse”.
Napoli si è soffermato in modo particolare sulla questione energetica. “Uno degli aspetti più urgenti da affrontare – ha sottolineato – è l’aumento dei costi energetici e delle materie prime. Le imprese italiane stanno affrontando uno svantaggio competitivo notevole rispetto ai partner europei, con costi energetici significativamente più alti. Crediamo non sia più procrastinabile un piano pluriennale per l’energia, con l’obiettivo di: disaccoppiare il prezzo dell’energia elettrica da quello del gas, per ridurre l’impatto delle fluttuazioni internazionali sulle imprese nonché di estendere alle Pmi industriali i Power Purchase Agreement (PPA), contratti di lungo termine per l’acquisto di energia rinnovabile a prezzi stabiliti.  Proponiamo di incentivare PPA multi-acquirenti per le Pmi, consentendo l’aggregazione per l’acquisto di energia verde.
Tra gli altri temi portati da Confapi all’attenzione dei parlamentari la necessità di aumentare la produttività e il potere d’acquisto dei lavoratori attraverso la detassazione del lavoro straordinario, il rafforzamento della detassazione dei premi di produttività e la resa strutturale della soglia di esenzione dei fringe benefit aziendali per i dipendenti. Napoli ha anche posto l’accento sulla necessità di contrastare la denatalità, di gestire l’immigrazione qualificata e di adottare una strategia italiana per la competitività, connessa a quella europea, che dia centralità all’industria manifatturiera e che valorizzi le indiscusse capacità sul piano dell’innovazione e di resilienza delle piccole e medie industrie puntando in maniera concreta sulla transizione ecologica e digitale che sia realmente sostenibile pragmatica e competitiva.
“Un altro pilastro essenziale per il rilancio delle Pmi – ha concluso il Vicepresidente – è la riforma della giustizia. Confapi chiede che si concluda il percorso di riforma, garantendo tempi certi e procedure snelle per risolvere le controversie. Inoltre, è fondamentale ridurre gli oneri normativi e burocratici che gravano in maniera sproporzionata sulle Pmi rispetto alle grandi aziende. La riduzione degli obblighi di rendicontazione del 25% per le PMI è un intervento ormai non più procrastinabile”.



Transizione Digitale 2024: bando di Regione Lombardia, scadenza 12 novembre 2024

La misura sostiene il processo di trasformazione digitale delle imprese lombarde, incluse le realtà del terzo settore, investendo sulle nuove tecnologie come fattore di produttività e resilienza.
L’agevolazione consiste in un contributo a fondo perduto concesso ed erogato fino al 50% delle spese ammissibili. L’agevolazione massima concedibile non potrà superare l’importo di 100.000 euro. Tutti gli altri dettagli del bando sono consultabili sull’apposita pagina web regionale.

La trasformazione digitale non è da intendersi solo come digitalizzazione dei processi ma anche come un percorso di cultura e consapevolezza verso un obiettivo di lungo termine. Una buona “maturità digitale” permette alle imprese di crescere e rimanere competitive sia in Italia che all’estero.
Le domande di adesione vanno presentate esclusivamente per mezzo della piattaforma dedicata, che è aperta dal 3 settembre 2024 e fino alle ore 16.00 del 12 novembre 2024. Tutte le domande vengono ricevute e valutate per verificare i requisiti.
L’associazione, tramite Apitech, il proprio Digital Innovation Hub, può fornire supporto per l’assessement iniziale e per la presentazione della domanda in piattaforma. Se siete interessati potete contattare silvia.negri@confapi.lecco.it
 

(SN/am)




Transizione 5.0: mantenimento dei requisiti per 5 anni

Il diritto all’utilizzo del credito d’imposta transizione 5.0 viene meno se i beni vengono ceduti entro il 31 dicembre del quinto anno successivo al completamento del progetto di innovazione, ma anche se nello stesso periodo non viene mantenuto il risparmio energetico ottenuto. L’art. 21 del DM 24 luglio 2024 disciplina specifiche ipotesi di decadenza per il credito d’imposta transizione 5.0.

Viene anzitutto previsto che l’impresa decada totalmente o parzialmente dal diritto all’utilizzo del credito (ovvero l’importo prenotato è ridotto in tutto o in parte) se entro il 31 dicembre del quinto anno successivo a quello di completamento degli investimenti i beni agevolati sono alternativamente:

  • ceduti a terzi;
  • destinati a finalità estranee all’esercizio dell’impresa;
  • destinati a strutture produttive diverse da quelle che hanno dato diritto all’agevolazione, anche se appartenenti allo stesso soggetto.
Pertanto, ad esempio, nel caso in cui il progetto di investimento sia completato nel 2024, i beni agevolati devono essere mantenuti fino al 31 dicembre 2029.
Ai fini dell’agevolazione in esame è quindi previsto un “periodo di sorveglianza” più lungo rispetto a quello relativo al credito investimenti 4.0 ex L. 178/2020 (due anni dall’interconnessione per i beni 4.0).
Il recapture opera anche in caso di mancato esercizio dell’opzione per il riscatto nelle ipotesi di beni acquisiti in locazione finanziaria.
Se scatta la clausola di salvaguardia sopra descritta, il credito d’imposta è corrispondentemente ridotto escludendo dall’originaria base di calcolo il relativo costo.
Il maggior credito d’imposta eventualmente già utilizzato in compensazione è direttamente riversato dal beneficiario entro il termine per il versamento a saldo dell’imposta sui redditi dovuta per il periodo d’imposta in cui si verificano le suddette ipotesi, senza applicazione di sanzioni e interessi.
Per espressa previsione normativa, si applicano, in quanto compatibili, le disposizioni dell’art. 1 commi 35 e 36 della L. 205/2017 in materia di investimenti sostitutivi.
Pertanto, se nel corso del periodo di fruizione dell’agevolazione si verifica il realizzo a titolo oneroso del bene agevolato, il credito d’imposta non è oggetto di rideterminazione a condizione che, nello stesso periodo d’imposta del realizzo, l’impresa: sostituisca il bene originario con un bene materiale strumentale nuovo avente caratteristiche tecnologiche analoghe o superiori a quelle previste dall’Allegato A alla L. 232/2016; attesti l’effettuazione dell’investimento sostitutivo, le caratteristiche del nuovo bene e il requisito dell’interconnessione.
Ai sensi dell’art. 21 del DM 24 luglio 2024, l’impresa decade totalmente o parzialmente dall’agevolazione anche nel caso in cui fino al 31 dicembre del quinto anno successivo a quello di completamento del progetto di innovazione non sia mantenuto il livello di riduzione dei consumi energetici conseguito dal progetto di innovazione.

Gli impianti fotovoltaici devono entrare in esercizio entro un anno
Determina inoltre la decadenza anche la mancata entrata in esercizio dei beni materiali finalizzati all’autoproduzione di energia da fonti rinnovabili destinate all’autoconsumo entro un anno dalla data di completamento del progetto di investimento.
Sono ulteriori cause di decadenza: l’assenza di uno o più requisiti di ammissibilità fino alla data di trasmissione da parte del GSE della comunicazione relativa all’importo del credito d’imposta utilizzabile, ovvero documentazione irregolare per fatti comunque imputabili all’impresa beneficiaria e non sanabili; le false dichiarazioni rese e sottoscritte nella procedura; la mancata conservazione della documentazione idonea a dimostrare l’effettivo sostenimento e la corretta determinazione dei costi agevolabili e del relativo credito d’imposta; l’impossibilità di effettuare i controlli per cause imputabili ai soggetti beneficiari; il mancato rispetto delle previsioni relative al rispetto del principio DNSH.
La norma dispone altresì che anche il mancato rispetto delle disposizioni sul cumulo delle agevolazioni e sul divieto di doppio finanziamento comporta la decadenza dall’agevolazione.

(MF/am)




“IA: macchine, servizi e comunicazione reputazionale”

Il ruolo dell’Intelligenza Artificiale nel manifatturiero: macchine in grado di svolgere compiti complessi con maggiore velocità e minori margini di errore, algoritmi per il monitoraggio in tempo reale delle linee di produzione, per la manutenzione predittiva delle macchine e per l’ottimizzazione della catena di approvvigionamento. 
Un patrimonio di dati che, opportunamente analizzati, consentono di identificare e correggere rapidamente eventuali anomalie, aumentando la produttività e riducendo i costi. Una vera rivoluzione per le imprese, che necessita di un approccio etico e regolamentato perché se ne possano massimizzare i benefici.

Questo è il focus del 1° appuntamento di “Connessioni: non solo tecnologia“:
IA: MACCHINE, SERVIZI E COMUNICAZIONE REPUTAZIONALE
19 settembre, ore 11.00-13.00 | c/o Politecnico di Milano – Polo territoriale di Lecco
in occasione del Forum Internazionale RTSI 2024

Per maggiori informazioni e per iscriversi all’evento cliccare qui




Conferenza: “Il ruolo dell’Intelligenza artificiale nelle imprese manifatturiere”

Evento organizzato dalla Camera di commercio Como Lecco, Punto Impresa Digitale:

Giovedì 19 settembre 2024 ore 11 presso il politecnico di Milano, sede di Lecco

Nel contesto del percorso “Connessioni: non solo tecnologia”, si avvicina l’evento dedicato al ruolo dell’Intelligenza Artificiale nel manifatturiero: macchine in grado di svolgere compiti complessi con maggiore velocità e minori margini di errore, algoritmi per il monitoraggio in tempo reale delle linee di produzione, per la manutenzione predittiva delle macchine e per l’ottimizzazione della catena di approvvigionamento. Un patrimonio di dati che, opportunamente analizzati, consentono di identificare e correggere rapidamente eventuali anomalie, aumentando la produttività e riducendo i costi. Una vera rivoluzione per le imprese che necessita di un approccio etico e regolamentato perché se ne possano massimizzare i benefici.

Tutti i dettagli per partecipare sulla pagina web camerale dedicata: cliccare qui. 

(SN/am)




“Transizione 5.0”: pubblicato il decreto con le regole operative

Il tanto atteso Decreto Ministeriale sugli incentivi 5.0 è stato firmato e pubblicato in Gazzetta Ufficiale ad agosto (Decreto Mimit 24 luglio 2024 pubblicato il 16 agosto 2024).
Avevamo dato diverse anticipazioni con l’incontro in sede Confapi Lecco del 7 giugno 2024 e con il webinar Confapi nazionale del 27 giugno 2024.

La prenotazione del credito di imposta può essere fatta attraverso il sistema telematico del GSE che è operativo dal 7 agosto 2024. Prende quindi finalmente il via la possibilità di accedere al credito d’imposta per i beni materiali e immateriali 5.0, ovvero capaci di assicurare un risparmio energetico, nelle due forme: “di stabilimento” o “di singolo processo produttivo”.
Il credito d’imposta arriva fino al 45% per investimenti di taglia piccola (2,5 mln di €) che garantiscono alti risparmi energetici (oltre il 10%), si riduce per investimenti maggiori con riduzioni di consumo più modeste. Si tratta di risorse che arrivano dal PNRR e coprono anche investimenti in impianti per la produzione di energia rinnovabile (come il fotovoltaico) e attività di formazione sul tema energetico.
E’ una misura che si affianca a industria 4.0 che comunque si prolunga fino al 2025. Gli investimenti 4.0 che riescono a garantire le prestazioni 5.0 beneficiano di un credito d’imposta maggiore. Viceversa, qualora l’investimento non riesca a garantire il risparmio energetico di questa nuova misura, si può sempre contare sul credito d’imposta 4.0 (compreso tra il 5% e il 20%).

Si allega la scheda informativa di Confapi che contiene tutti i dettagli sui requisiti per l’accesso al beneficio e le regole applicabili. Inoltre si segnalano i due siti istituzionali di riferimento:

Sito ministeriale con le regole operative cliaccare qui

Sito del GSE con tutti gli altri documenti utili cliccare qui 

API Servizi è pronta ad assistere le imprese per questo bando, con le modalità che vi saranno indicate scrivendo a Manuela Sacchi manuela.sacchi@confapi.lecco.it e in copia conoscenza a Silvia Negri silvia.negri@confapi.lecco.it.

(SN/am)

 




“Bando SI4.0 2024” per alcune province lombarde

Ha aperto l’8 luglio e scade il 20 settembre 2024 il bando “Sviluppo di Soluzioni Innovative 4.0” edizione 2024, promosso da Regione Lombardia e Unioncamere Lombardia nell’ambito dell’Accordo per la competitività. E’ rivolto alle micro, piccole o medie imprese iscritte in una delle Camere di commercio lombarde che prevedono una dotazione finanziaria per il bando, ovvero: Bergamo, Brescia, Milano, Monza Brianza e Lodi clicca qui
Obiettivo dell’iniziativa è sostenere lo sviluppo di tecnologie digitali 4.0 da parte delle MPMI, grazie a contributi a fondo perduto fino a 30 mila euro. L’intensità del contributo pari al 50% delle spese ammissibili.

Al bando, che stanzia oltre 4 milioni di euro, sono ammissibili progetti di sviluppo (inteso come sperimentazione, prototipazione e messa sul mercato) di soluzioni, applicazioni, prodotti/servizi innovativi 4.0 prontamente cantierabili e che dimostrino il potenziale interesse di mercato.
Viene posta particolare attenzione ai progetti che apportino effetti positivi in un’ottica di “doppia transizione” digitale ed ecologica e ai progetti che apportino miglioramenti per la Cybersecurity e/o business continuity nelle aziende e/o utilizzino tecniche di intelligenza artificiale (AI).

ApiTech può supportare le imprese nella valutazione dei progetti che potrebbero accedere al bando e assisterle nella presentazione della domanda. Potete scrivere a silvia.negri@confapi.lecco.it

Cliccando qui è possibile scaricare il bando completo.

(SN/am)




Responsabilità sociale delle imprese: un corso per accrescere le competenze

Si segnala l’iniziativa formativa della Camera di Commercio Como Lecco, in collaborazione con SUPSI – Scuola Universitaria della Svizzera italiana, che propone il corso Responsabilità sociale delle imprese (CSR), si tratta della sesta edizione.

Sta crescendo la sensibilità delle imprese alla sostenibilità, ma occorrono percorsi formativi adeguati per costruire una visione più globale del contesto in cui opera un’impresa.

Al link dedicato ci sono tutte le informazioni per conoscere il programma e la durata dei vari moduli. Inoltre si segnala che è pari a 2500 euro l’entità del contributo a fondo perduto per sostenere una parte delle spese del corso. Le domande per il contributo devono essere presentate entro il 31 luglio 2024.

Inoltre, si inseriscono gli allegati con il programma e il regolamento.

(SN/am)




Slide webinar “Piano Transizione 5.0”

Facendo seguito al webinar sul Decreto attuativo del Piano Transizione 5.0 che si è tenuto lo scorso 27 giugno, trasmettiamo in allegato le slides illustrate dal Capo della Segreteria tecnica del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, Marco Calabrò.

Nei prossimi giorni, non appena sarà concluso l’iter del decreto attuativo, tale documentazione sarà integrata, oltre che con il testo del decreto anche con una scheda di analisi più approfondita. 

Per chi avesse bisogno è possibile contattare l’Associazione per avere ulteriori informazioni a riguardo: silvia.negri@confapi.lecco.it, 0341.282822.

(SN/am)