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La seconda edizione de “La piccola impresa che vorrei” si apre anche a Sondrio

È partita questa mattina la seconda edizione de “La piccola impresa che vorrei”, il concorso per le scuole ideato da Confapi Lecco Sondrio che lo scorso anno ha visto partecipare 22 classi della provincia di Lecco per un totale di 450 studenti e 22 imprenditori che hanno fatto da tutor ai ragazzi nell’elaborare i progetti.
Le novità per questa seconda edizione sono due. A differenza dello scorso anno, in cui hanno partecipato anche le secondarie di primo grado, per l’anno scolastico 2024/25 si è deciso di coinvolgere solo le scuole superiori di secondo grado e i Cfp. E, altra grande novità, sono stati coinvolti anche gli istituti della provincia di Sondrio.
Per questa seconda edizione sono sempre 22 le classi iscritte al concorso, per un totale di 430 studenti e 21 imprenditori. In questa prima fase – cominciata oggi all’istituto Fiocchi di Lecco con Guido Baggioli dell’azienda Mab (Metallurgica Alta Brianza) e Alessandro Leidi dell’azienda Vincit in visita alle loro classi – gli imprenditori si presentano agli studenti raccontando la loro storia. Poi, nella seconda fase, i ragazzi visiteranno le aziende di riferimento.
I termini per il concorso sono: 31 gennaio 2025 consegna del modulo di partecipazione con titolo del progetto, 15 aprile 2025 consegna del progetto, 13 maggio 2025 evento conclusivo con premiazione delle tre classi vincitrici.

 

L’ottimo risultato della prima edizione del concorso “La piccola impresa che vorrei” – commenta il presidente di Confapi Lecco Sondrio Enrico Vavassorici ha spinti a organizzare subito la seconda. Sia le scuole sia gli imprenditori hanno mostrato grande interesse in questo progetto che mira a mettere in contatto il mondo della scuola con quello delle imprese e che ha fatto scaturire grandi idee come abbiamo visto lo scorso anno, non solo per i tre progetti vincitori. Abbiamo deciso di dedicare il concorso solo alle scuole secondarie superiori per non avere troppa disparità di livello nei progetti e abbiamo aperto anche a Sondrio perché molti colleghi imprenditori e scuole della Valchiavenna e Valtellina lo hanno espressamente richiesto”.
 
Queste le classi partecipanti alla seconda edizione de “La Piccola Impresa che vorrei”: 3O, 3Q, 3P Fiocchi di Lecco – 3ASUE, 3BSUE, 3CSUE Bertacchi di Lecco – 3BECE, 3B en/m, 4CITL Badoni di Lecco – 5A e 5B Professionale Parini di Lecco – 3 e 4 operatore alimentare e sala Bar, 4 tecnico del legno CFP Aldo Moro di Valmadrera – 3 AFM IMA di Lecco – 3A e 4A LS, 4A SIA, 4B AFM, 4B LM, 4C scienze umane del Pinchetti di Tirano – 4B informatica Saraceno-Romegialli di Morbegno, 2AFM Da Vinci di Chiavenna.
 
Queste le aziende che faranno da tutor alle classi: Bermec di Talamona, Co.El di Torre de’ Busi, Dell’Oca di Andalo Valtellino, Dispotech di Gordona, Growermetal di Calco, DG TS di Prata Camportaccio, Imsa di Lecco, Ita di Calolziocorte, Latteria di Chiuro, MAB di Lecco, Molino Anselmo Colombo di Paderno d’Adda, Novastilmec di Garbagnate Monastero, Pura Comunicazione di Sondrio, Sepam di Galbiate, STF di Barzago, S.T.M. di Delebio, Tamil di Valgreghentino, Tecnofar di Gordona, Torneria Automatica Alfredo Colombo di Verderio, Vincit di Valmadrera, VML di Brivio. 

Anna Masciadri
Ufficio stampa 




La saga dei Badoni martedì 26 arriva da Confapi Lecco Sondrio

A due anni di distanza dalla presentazione del romanzo “Al di qua del fiume” di Alessandra Selmi, dedicato alla storia di Crespi d’Adda, Confapi Lecco Sondrio si appresta a ospitare la presentazione di un altro libro dedicato alla storia di una famiglia imprenditoriale. Questa volta, però, con una storia lecchese al 100%.
Appuntamento martedì 26 novembre 2024, ore 18, presso la sede dell’associazione in via Pergola 73 a Lecco per la presentazione del romanzo “Una casa di ferro e di vento – Storia della famiglia Badoni” (Editrice Nord), alla presenza dei due autori Lorenzo Bonini e Paolo Valsecchi.
All’evento sarà presente anche uno stand de La Libreria Volante per acquistare le copie del libro.
L’evento è aperto a tutti, posti limitati, chi volesse partecipare deve iscriversi compilando il form a questo link

 

E’ divenuta, oramai per noi, una piacevole abitudine ospitare gli autori di romanzi di saghe famigliari imprenditoriali. Lo abbiamo fatto per i Crespi, come non potevamo farlo per i Badoni? Un’azienda e delle persone che molti di noi hanno conosciuto in prima persona. Come Confapi riteniamo fondamentale ricordare la nostra storia imprenditoriale, quindi speriamo di bissare il “tutto esaurito” come due anni fa con Alessandra Selmi”, commenta il direttore di Confapi Lecco Sondrio Marco Piazza.

La trama del romanzo “Una casa di ferro e di vento”:
Della grande fabbrica non resta più niente, e Villa Badoni è ormai irriconoscibile. Eppure per Marta, ultima discendente della famiglia, quella grande casa è ancora un luogo dell’anima, il palcoscenico su cui, per decenni, si sono dipanate le esistenze delle sorelle Badoni. Come Laura, la primogenita ribelle e amante della libertà, che dopo essere scappata in America per amore di un intellettuale antifascista torna a casa col cuore spezzato ma lo spirito indomito. Come Sofia, alla quale uno sfortunato incidente sottrae troppo presto l’uomo della vita. Come Piera, anima fragile e solitaria, che riesce a esprimersi davvero solo grazie alla poesia. E come Adriana, che dedica la giovinezza all’impresa di famiglia, per poi compiere una scelta apparentemente sconvolgente…
Al centro di questo microcosmo tutto al femminile si staglia lui, il patriarca, Giuseppe Riccardo Badoni: l’imprenditore visionario dall’ambizione sfrenata, che grazie al ferro prodotto dai suoi stabilimenti di Lecco diventa protagonista dell’industrializzazione del Paese e della ricostruzione del secondo dopoguerra; il padre amorevole di undici figlie, che però non riuscirà mai ad accettare la tragica morte dell’unico erede maschio, designato alla guida dell’azienda; l’uomo che non si è mai concesso un momento di debolezza e che tuttavia ha affidato i suoi segreti più intimi alle pagine di un diario, lo stesso diario che adesso è tra le mani di Marta. Così, attraverso le voci delle donne di casa Badoni, prende vita la storia intima di una famiglia straordinaria che ha attraversato il Novecento italiano”.

Anna Masciadri 
Ufficio stampa 
 




25esimo Consorzio Adda Energia: “Chiediamo subito più tutela per le pmi”

Più attenzione e maggiore tutela per le piccole e medie imprese, è quello che è emerso dal convegno “Costi energetici: la zavorra delle imprese italiane” e ciò che gli imprenditori hanno chiesto a Stefano Besseghini, presidente dell’Arera (Autorità nazionale per l’energia) presente al tavolo dei relatori in occasione dell’incontro organizzato per il 25esimo anniversario di fondazione del Consorzio Adda Energia di Confapi Lecco Sondrio.
Dopo i saluti iniziali del presidente del Consorzio Ambrogio Bonfanti, che ha ricordato il contesto in cui è nato il soggetto e si è evoluto nel corso di questi anni, il convegno è stato introdotto da Luca Pagni, giornalista del quotidiano La Repubblica, esperto di temi energetici, che ha contestualizzato il momento delicatissimo e di grandi cambiamenti in cui ora il mercato italiano energetico si sta muovendo: prezzi in balia di eventi mondiali come guerre, il ruolo della Russia e degli Stati Uniti in enorme cambiamento. E poi ha parlato dei grandi temi di attualità nel mondo energetico: le centrali nucleari e la green economy.

A seguire sul palco sono saliti Bonfanti, il presidente di Unionmeccanica nazionale Luigi Sabadini e Stefano Besseghini che in un’ora di dibattito hanno cercato di sviscerare le tematiche sollevate dal giornalista. “Continuano a raccontarci tutti che le pmi sono spina dorsale di questo Paese – tuona Sabadini – nella realtà siamo considerati peggio di una lisca di pesce, soprattutto riguardo ai temi energetici, non siamo tutelati”.

Per cercare di non subire così pesantemente le montagne russe delle oscillazioni dei prezzi Besseghini ha proposto di: “Seguire le indicazioni dell’Unione europea e quindi puntare, almeno parzialmente, sulle rinnovabili, per essere autonomi e non così soggetti all’andamento imprevedibile del mercato”.
Al termine del convegno il presidente Ambrogio Bonfanti ha premiato le aziende fondatrici del Consorzio Adda Energia: Giuseppe e fratelli Bonaiti Srl, Castelli Pietro Srl, Flacon Service Srl, Inac Spa, Me-Sar Srl, Metallurgica Frigerio Spa, MLSL Spa, Officine Santafede Spa, SMV Forging srl, Trafilerie di Valgreghentino Spa.

Anna Masciadri
Ufficio stampa




Presentazione romanzo “Una casa di ferro e di vento – Storia della famiglia Badoni”

Martedì 26 novembre 2024, alle ore 18, presso la nostra sede alla presentazione del romanzo appena pubblicato "Una casa di ferro e di vento – Storia della famiglia Badoni" (Editrice Nord), alla presenza dei due autori Lorenzo Bonini e Paolo Valsecchi.

La trama:
"Della grande fabbrica non resta più niente, e Villa Badoni è ormai irriconoscibile. Eppure per Marta, ultima discendente della famiglia, quella grande casa è ancora un luogo dell’anima, il palcoscenico su cui, per decenni, si sono dipanate le esistenze delle sorelle Badoni. Come Laura, la primogenita ribelle e amante della libertà, che dopo essere scappata in America per amore di un intellettuale antifascista torna a casa col cuore spezzato ma lo spirito indomito. Come Sofia, alla quale uno sfortunato incidente sottrae troppo presto l’uomo della vita. Come Piera, anima fragile e solitaria, che riesce a esprimersi davvero solo grazie alla poesia. E come Adriana, che dedica la giovinezza all’impresa di famiglia, per poi compiere una scelta apparentemente sconvolgente…
Al centro di questo microcosmo tutto al femminile si staglia lui, il patriarca, Giuseppe Riccardo Badoni: l’imprenditore visionario dall’ambizione sfrenata, che grazie al ferro prodotto dai suoi stabilimenti di Lecco diventa protagonista dell’industrializzazione del Paese e della ricostruzione del secondo dopoguerra; il padre amorevole di undici figlie, che però non riuscirà mai ad accettare la tragica morte dell’unico erede maschio, designato alla guida dell’azienda; l’uomo che non si è mai concesso un momento di debolezza e che tuttavia ha affidato i suoi segreti più intimi alle pagine di un diario, lo stesso diario che adesso è tra le mani di Marta.
Così, attraverso le voci delle donne di casa Badoni, prende vita la storia intima di una famiglia straordinaria che ha attraversato il Novecento italiano".

Per partecipare è obbligatoria l'iscrizione CLICCANDO QUI 

 




Risultati analisi congiunturale: rassegna stampa

Gli ariticoli pubblicati dopo il lancio del nostro comunicato stampa sull’analisi congiuntutale relativi al terzo trimestre 2024. 

 
 




Indagine congiunturale III trimestre: il 73% delle pmi dichiara un rallentamento della domanda

Calo del fatturato, della produzione, degli ordini. Riduzione dell’utilizzo degli impianti e freno tirato per gli investimenti. E’ un quadro allarmante quello che scaturisce dai risultati dell’indagine congiunturale relativa al terzo trimestre del 2024 che il centro studi di Confapi Lombardia ha realizzato intervistando un centinaio di aziende associate a Confapi Lecco Sondrio.

Il trend al ribasso dei numeri del 2024 viene confermato dall’ultima indagine che ha analizzato il lavoro relativo al periodo estivo e della ripresa delle pmi del nostro territorio. La causa principale di questa “depressione” è la contrazione della domanda segnalata da più di metà delle imprese intervistate: il 73% dichiara un progressivo rallentamento di questa. Nel terzo trimestre del 2024 c’è stata una contrazione di fatturato per il 56%, di produzione del 60% e degli ordini del 53%: un quadro decisamente negativo per le associate.
Riguardo ai mercati di riferimento, quelli stranieri rimangono sempre un problema come nei mesi precedenti; la crisi della Germania sta ovviamente peggiorando la situazione essendo il partner principale di riferimento delle nostre aziende. A questo, ora, si aggiunge anche una contrazione per dal mercato italiano, prima unico riferimento positivo. Per 72 imprese su 100 si registra una diminuzione della domanda in questo senso. Il calo del fatturato è del 65% riguardo al mercato interno, del 69% riguardo a quello europeo e del 61% rispetto a quello extra-Ue.
E quali sono gli effetti di questa crisi? La riduzione dell’utilizzo degli impianti per il 45% che avrà ripercussione sull’impiego del personale: salirà il ricorso alla cassa integrazione, occupazione prevista in calo.

E’ ormai evidente – dichiara il presidente di Confapi Lecco Sondrio Enrico Vavassori il periodo negativo non si ferma, anzi sta peggiorando. E’ una curva negativa che non inverte la rotta ed è causata principalmente dal calo di ordini importante. Il nostro territorio è storicamente un partner strategico e consolidato della Germania, ora i tedeschi sono in crisi e le conseguenze le subiamo anche noi. L’alternativa per scuotere questa situazione è trovare nuovi mercati con cui lavorare, ma non è così semplice e non è una cosa così immediata. Il rapporto solido con la Germania è stato costruito in decenni di lavoro insieme. Stiamo alla finestra, ma di certo non è un momento facile per le nostre aziende”.

Cliccando qui è possibile leggere il report completo con i risultati dell’indagine. 

Anna Masciadri
Ufficio stampa 




Federica Fagioli è la nuova presidente del Gruppo Giovani Confapi Lecco Sondrio

Una terna di donne è la nuova guida del Gruppo Giovani Imprenditori di Confapi Lecco Sondrio che resterà in carica nel triennio 2024-2027: Federica Fagioli, dell’azienda Balassa srl di Lierna, è la nuova presidente. Al suo fianco sono state elette le due vice Alice Dell’Oca della Dell’Oca srl di Delebio e Micol Gabbioni della Italgard srl di Inverigo. La novità è scaturita dall’assemblea elettiva del Gruppo che si è tenuta ieri nella sede dell’associazione in via Pergola 73.
Questi gli altri membri eletti in consiglio: Luca Brambilla (Grafiche Cola srl di Lecco, Tomas Dell’Oca (Tecnofar Spa di Delebio), Ludovico Piazzoni (MMP srl di Olginate) e Samuele Stasi (Losa Pierluigi srl di Lecco).
Federica Fagioli è nata a Lecco nel 1985. Dopo la maturità scientifica presso il Liceo G.B. Grassi di Lecco, nel 2010 consegue a pieni voti la laurea quinquennale in Ingegneria Edile-Architettura al Politecnico di Milano, sede di Lecco, a cui è seguita l’iscrizione all’albo. Da allora non ha mai smesso di partecipare a corsi di formazione, anche abilitanti, e di aggiornamento. Entra come dipendente in Balassa Srl, diventandone poi amministratore come presidente del consiglio di amministrazione dal 2013. La società Balassa Srl è una piccola realtà che supporta le imprese in vari adempimenti amministrativi e gestionali, focalizzandosi su servizi relativi ad immobili, edilizia e sicurezza sul lavoro, oltre alla conduzione di strutture ricettive nel periodo estivo. Veterana del Gruppo Giovani Confapi Lecco Sondrio, fa parte del suo Consiglio Direttivo dal 2012.

Raccolgo il testimone dalla prima presidente donna del Gruppo Giovani Confapi Lecco Sondrio, Laura Silipigni, che ringrazio per la dedizione ed il proficuo percorso svolto insieme – commenta la neo-presidente -. Proseguiremo un lavoro di squadra con un programma ricco di attività, come visite aziendali ed eventi formativi, per affinare le capacità imprenditoriali e manageriali delle nuove generazioni. Sempre presente sarà la sinergia con il territorio, rafforzando il dialogo tra impresa, cultura ed impegno nel sociale”.

Anna Masciadri
Ufficio Stampa




“Credito per rilanciare gli investimenti”

La Provincia dell’1 ottobre 2024, servizio sui risultati della nostra indagine dedicata al rapporto banche-imprese. 




Il rapporto con le banche si è deteriorato

Il Giornale di Lecco del 30 settembre 2024, parla il direttore di Confapi Lecco Sondrio Marco Piazza. 




Indagine rapporto banche-imprese: per 51 pmi su 100 c’è un peggioramento

Il sistema economico delle pmi dei territori di Lecco e Sondrio è sano, c’è stabilità e le nuove linee di credito aperto sono state dedicate in maggioranza a nuovi investimenti, ma purtroppo il rapporto con le banche si è deteriorato notevolmente negli ultimi anni.
Sono questi i concetti principali che emergono dai risultati dell’indagine realizzata dal centro studi di Confapi Lombardia che ha chiesto alle aziende associate a Confapi Lecco Sondrio di rispondere sul tema “finanza e rapporti bancari”.
Nell’ultimo biennio, il processo di ricapitalizzazione è proseguito in 34 aziende su 100, dimostrando un impegno attivo da parte dell’impresa per rendere solida la propria struttura finanziaria, peraltro in una fase di mercato non particolarmente positiva per le imprese. Si registra un miglioramento del rapporto di indebitamento rispetto al periodo Covid.
I debiti a breve termine sono contratti spesso per tamponare situazioni di squilibrio che dovrebbero risolversi in un tempo ristretto. Negli ultimi due anni sono rimasti pressoché stabili per più della metà degli intervistati. L’esposizione finanziaria a medio-lungo termine si presenta meno costante e si contrae in un maggior numero di casi: sono 37 casi su 100.   
Nella prima metà del 2024 le aziende hanno mantenuto una stabilità rispetto al credito finanziario, senza chiederne di nuovi, atteggiamento dovuto alla grande incertezza causata dal mercato. Solo 2 aziende su 10 hanno aperto nuove linee di credito nel 2024 e il 44% di questi lo ha fatto per finanziare investimenti, il 22% per copertura dei costi dei materiali e il 17% per il ritardo di pagamento da parte dei clienti.
La riforma del sistema bancario e i processi di aggregazione nel comparto che si sono susseguiti modificandone struttura e composizione, hanno generato continue riorganizzazioni interne agli istituti di credito, i cui riflessi si trovano evidenti in un cambiamento delle procedure ma anche delle relazioni umane intrattenute dalle imprese. 51 aziende su 100 sottolineano un peggioramento dei rapporti con gli istituti di credito, il 67% di questi lo imputa alla mancanza di rapporto con persone di riferimento stabili, il 48% all’assorbimento delle banche locali da parte di grandi gruppi e il 43% alla documentazione richiesta e procedure più gravose e complesse.
Infine, nell’indagine emerge la non consapevolezza delle nostre imprese di quanto ora sia importante la rendicontazione sociale, i rapporti e il bilancio di sostenibilità: un insieme di documenti ufficiali che contribuiscono a rendere l’immagine aziendale, anche nei confronti degli istituti di credito che utilizzano tutti i documenti utili, a qualificare la solidità dell’impresa ai fini delle procedure di affidamento creditizio. Il 29% degli intervistati pensa che gli ESG (Environmental Social Governance) siano poco o per nulla rilevanti nei rapporti con le banche.

Questi risultati dell’indagine – spiega il direttore di Confapi Lecco Sondrio Marco Piazzaconfermano quello che sapevamo già. Le nostre aziende sono solide e soprattutto saggiamente caute in un momento di grande incertezza come quello che stiamo vivendo. Si potrebbe però migliorare il rapporto tra banche e imprese magari proprio partendo dalla valorizzazione di strumenti oggi fondamentali, come gli ESG, che potrebbero aiutarle non solo ad ottenere nuove linee di credito, ma anche a umanizzare il rapporto tra questi soggetti, considerando la rilevanza che le persone hanno nel concetto di sostenibilità e impatto sociale”.

In allegato il report completo con i risultati dell’indagine.

Anna Masciadri
Ufficio Stampa