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Camisa: “Fattore tempo determinante per interventi in Emilia-Romagna”

“Il Governo ha mostrato fin dalle prime ore di questo dramma che ha colpito l’Emilia Romagna vicinanza, operatività e velocità. Credo però che in questa situazione il fattore tempo sia determinante: bisogna fare in modo che tutte le misure che verranno adottate arrivino al più presto a destinazione e permettano alle persone e alle attività colpite di ripartire. E l’ipotesi di pensare a un commissario nell’ottica di velocizzare le procedure è quella più giusta”.

Lo dichiara il Presidente nazionale di Confapi, Cristian Camisa, che il 24 maggio scorso ha preso parte alla riunione svoltasi a Palazzo Chigi tra il Governo, il presidente dell’Emilia Romagna, Stefano Bonaccini e le parti sociali regionali.

“Da emiliano – aggiunge Camisa – non ho voluto mancare a questo incontro con il Governo. Conosco la laboriosità, il pragmatismo e la voglia di ripartenza immediata degli imprenditori e dei cittadini emiliano romagnoli. Quindi ancora una volta il primo invito è di cercare di snellire tutte le procedure e agire nel più breve tempo possibile”. Per Camisa “la decisione adottata di prevedere la cassa integrazione in deroga per 90 giorni fino a 580 milioni per le aziende bloccate dall’emergenza è una buona notizia. Condivido, inoltre, l’idea di accedere al fondo di solidarietà europea ma facendo attenzione ai tempi. Sarebbe importante – aggiunge il Presidente di Confapi – per quelle aziende che erano assicurate, sensibilizzare le assicurazioni per provvedere nel più breve tempo possibile ai risarcimenti. Infine si deve pensare anche a ristori e contributi per le riparazioni. Sono certo che questa terra tornerà più forte di prima. È il momento – conclude Camisa – di dimostrare la grande unità del nostro sistema Paese”.

Confapi in Senato, sistema incentivi Pmi sia stabile e integrato

Confapi è intervenuta in audizione presso la 9ª Commissione permanente “Industria, commercio, turismo, agricoltura e produzione agroalimentare” del Senato per esprimere le proprie valutazioni sulla proposta di Revisione del sistema di incentivi alle imprese.
In rappresentanza della Confederazione, Carlo Valerio, Presidente di Confapi Padova e membro della Giunta Nazionale, ha evidenziato le criticità che molte Pmi si trovano ad affrontare nel loro cammino verso lo sviluppo, come l’accesso limitato a finanziamenti e risorse, e presentato alcune proposte per il riordino delle misure agevolative esistenti, che si ritiene “necessario”. “La revisione dovrebbe concentrarsi sulla semplificazione delle procedure – ha spiegato Valerio -, sulla personalizzazione delle agevolazioni in base alle specifiche esigenze delle imprese e sull’adozione di soluzioni innovative per migliorarne la competitività. Inoltre, il Governo dovrebbe garantire un sostegno finanziario adeguato per consentire l’effettiva attuazione di tali misure, riconoscendo così il ruolo vitale delle Pmi nella crescita economica e nel benessere generale del Paese”.
Secondo Confapi un approccio integrato e unificato consentirà alle Pmi di accedere in modo più rapido ed efficiente al sostegno di cui hanno bisogno. Riguardo agli strumenti in essere, per favorire gli investimenti delle Pmi in beni strumentali, si ritiene necessario potenziare e armonizzare le misure esistenti, come la Nuova Sabatini, i fondi rotativi regionali e le misure fiscali in materia di transizione 4.0. Sono necessarie misure a sostegno dell’efficientamento energetico e della formazione, mentre gli strumenti agevolativi dovrebbero promuovere attivamente l’innovazione e la digitalizzazione, offrendo incentivi per l’adozione di soluzioni tecnologiche avanzate, il miglioramento della produttività e l’accesso a nuovi mercati. Tra le proposte avanzate, “la defiscalizzazione degli utili reinvestiti in capitale sociale, misura che incentiverebbe le imprese a reinvestire gli utili generati nell’azienda stessa, contribuendo a rafforzare il patrimonio e a sostenere la crescita delle PMI”.  Per Confapi inoltre, è necessario rifinanziare la misura di Sace Simest sul miglioramento e salvaguardia della solidità patrimoniale delle imprese esportatrici.
È pertanto di fondamentale importanza creare un quadro agevolativo certo e stabile che favorisca la programmazione degli investimenti e la loro sostenibilità nel tempo. Solo attraverso un approccio olistico e mirato potremo favorire la crescita e la competitività delle Pmi italiane, generando effetti positivi sull’economia nel suo complesso.

Confapi: mettere il lavoro al centro delle politiche attive

Confapi è stata audita dalla Commissione Affari Sociali, Sanità, Lavoro Pubblico e Privato e Previdenza sociale del Senato nell’ambito del disegno di legge riguardante le misure urgenti per l’inclusione sociale e l’accesso al mondo del lavoro.

“Da sempre – ha detto Federico Avanzi esperto Confapi sui temi del lavoro – sosteniamo che è indispensabile mettere al centro delle politiche attive del lavoro chi il lavoro, come noi, effettivamente lo crea. Riteniamo che quello in esame dev’essere un primo passo verso una riforma strutturale del mercato del lavoro che consenta, attraverso strumenti di maggiore flessibilità e dinamicità, di superare l’attuale mismatching tra domanda e offerta. Dobbiamo proiettarci verso nuove regole di ingaggio che non significa negare o comprimere i diritti acquisiti ma adattarsi al mutamento del mercato. In questo percorso va potenziata la formazione dei giovani che è indispensabile per creare quelle professionalità che le nostre imprese richiedono anche alla luce delle trasformazioni legate alle transizioni gemelle”.

Per Confapi dunque se si vuole procedere a un riordino del mercato del lavoro non si può prescindere dal valorizzare la contrattazione collettiva che da sempre ha costituito uno strumento di confronto e di innovazione tra organizzazioni datoriali e sindacali. Ovviamente occorre razionalizzare il numero dei contratti collettivi e contrastare la sottoscrizione di contratti cosiddetti pirata. È infine necessario abbattere il costo del lavoro che costituisce tuttora un fardello che penalizza sia le imprese che intendono assumere sia i lavoratori. Per questo auspichiamo che si proceda in tempi brevi anche a un taglio del cuneo fiscale lato imprese. Avanzi ha quindi sottolineato che “non siamo certamente contrari a misure di sostegno alle fasce più deboli e fragili del tessuto sociale ed economico così come di coloro che sono in cerca di occupazione. Riteniamo però prioritario, soprattutto attraverso le opportunità offerte dal Pnrr, creare le condizioni ottimali per l’assunzione di giovani, sostenere le imprese senza gravare ulteriormente la spesa pubblica adeguando a criteri ancor più innovativi sia il sistema di welfare sia quello previdenziale”

Unioncamere Lombardia: manifattura +2,5%

Ieri sono stati presentati a Palazzo Lombardia a Milano i risultati dell’indagine dedicato all’indutria e artigianato lombardo nei primi tre mesi del 2023 di Unioncamere Lombardia.

La produzione industriale in Lombardia continua a segnare numeri positivi . L’indice a 124,8 conferma il livello di fine 2022 con una crescita su base annua pari al 2,5%. Il settore dell’artigianato mostra maggiore dinamicità (+0,6% la produzione rispetto al trimestre precedente) con una crescita del 4,1% su base annua.

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Unionmeccanica, nominati Comitato direttivo e Giunta di Presidenza

Il Consiglio Nazionale di Unionmeccanica si è riunito oggi per eleggere il nuovo Consiglio direttivo e la nuova Giunta di Presidenza della categoria che rimarranno in carica per il prossimo triennio.

Questi i membri elettivi del Comitato direttivo: Claudio Badocchi (Milano), Mauro Barchiesi (Ancona), Andrea Fabbian (Vicenza), Laura Ferrantelli (Sardegna), Giuseppe Frulla (Pesaro Urbino), Andrea Massarenti (Cuneo), Luigi Rosa (Lecco), Claudio Tapparo (Brescia).
Successivamente sono stati nominati i nuovi componenti di Giunta che affiancheranno il Presidente Sabadini: Gianluca Baiguera (Brescia), Giuseppe Ballotta (Piacenza), Giada Bronzino (Torino), Antonio Casano (Torino), Damiano Cosola (Matera), Mario Di Giorgio (Novara), Marco Mariotti (Brescia), Davide Napolitano (Napoli), Filippo Paoli (Pisa), Giannino Pozzi (Varese), Carlo Salvati (Terni), Andrea Tiburli (Padova).

Il Comitato direttivo sarà quindi composto complessivamente dai membri elettivi più i membri di Giunta, ai quali si affiancheranno successivamente i due delegati Confapi.

Nel corso dell’incontro sono stati anche nominati Marco Mariotti come Vicepresidente vicario e Antonio Casano come Vicepresidente.

Confapi sottoscrive protocollo con le industrie ucraine

Confapi ha sottoscritto un protocollo d’intesa con la Ukrainian Chamber of Commerce and Industry il cui obiettivo è quello di rafforzare la collaborazione e promuovere ulteriormente il commercio e gli scambi economici tra i due Paesi. A firmare l’accordo, negli uffici di Confapi a Roma, il Presidente Cristian Camisa e Gennadiy Chyzhykov, Presidente della Camera di Commercio ucraina a margine della Conferenza bilaterale per la ricostruzione svoltasi oggi a Roma. Grazie al protocollo verrà sostenuto e incoraggiato lo scambio di delegazioni e missioni commerciali e verrà garantita assistenza reciproca anche nell’organizzazione di manifestazioni o fiere per la promozione dei prodotti e dei servizi dei rispettivi Paesi.

“Sono numerose le aziende di Confapi – ha detto il presidente Camisa – che collaborano e commerciano da tempo con quelle ucraine, mettendo a disposizione tutto il loro know how, in settori strategici e che sono state penalizzate a causa della guerra. Anche oggi nel corso della Conferenza bilaterale una delegazione di nostre industrie ha avuto modo di portare le loro expertise e la loro flessibilità in tanti campi fondamentali in vista della fase di ricostruzione dell’Ucraina. Dobbiamo continuare a lavorare per riattivare e incrementare le relazioni economiche augurandoci che questo assurdo conflitto termini quanto prima e che l’Ucraina possa rialzarsi e ripartire anche grazie al supporto delle piccole e medie industrie italiane”.

 

Confapi rientra nel Cnel

Carissimi colleghi,

è con grande orgoglio che vi comunico che dopo un intenso lavoro, anche del nostro Presidente Emerito Maurizio Casasco, Confapi è finalmente rientrata nel Cnel con un proprio rappresentante.

Oltre a essere un definitivo riconoscimento della rappresentanza della piccola e media industria privata, la partecipazione della Confederazione anche nel Cnel permetterà di portare avanti con ancora più forza le istanze e le battaglie delle nostre imprenditrici e dei nostri imprenditori.

Sono felice di condividere questo ulteriore importante traguardo con tutti voi

Cristian Camisa
Presidente Confapi

Luigi Sabadini eletto Presidente nazionale di Unionmeccanica Confapi

Il Consiglio Nazionale di Unionmeccanica Confapi, riunitosi oggi a Roma, ha eletto Luigi Sabadini alla presidenza dell’Unione di Categoria per il triennio 2023-2026.

Luigi Sabadini, lecchese, 59 anni, è titolare della Trafilerie di Valgreghentino S.p.a. (Lecco). L’azienda si occupa della produzione, mediante tecnologie moderne e innovative, di fili di acciaio destinati all’uso industriale. Sabadini, già Presidente dell’Associazione Api Lecco Sondrio, oggi è Presidente di Confapindustria Lombardia e componente della Giunta di Presidenza nazionale.

Ringrazio i colleghi del Consiglio per la fiducia accordatami –  dichiara Sabadini -. Ci attendono sfide importanti: oltre al rientro dei problemi causati dagli elevatissimi costi energetici e delle materie prime, dobbiamo impegnarci anche per il prossimo rinnovo del contratto di categoria che non dovrà focalizzarsi solo sugli aspetti economici, ma puntare anche su un rinnovamento di tipo culturale che preveda scelte coraggiose. Al problema della mancanza di manodopera nelle aziende – aggiunge Sabadini – dobbiamo rispondere con sempre maggiori investimenti in formazione che dovrà riguardare finanche gli stessi imprenditori. Ma sarà fondamentale anche prevedere nuove forme di collaborazione tra il mondo scolastico e quello aziendale. Abbiamo tanto lavoro davanti a noi, la prossima Giunta sarà quindi composta da imprenditori competenti e disponibili a dare il proprio contributo per la categoria. Una squadra di lavoro con ampie deleghe e rappresentativa di tutto il territorio e di tutte le realtà aziendali del nostro comparto“.