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Pnrr: le iniziative inerenti la materia rifiuti

Si segnala il testo del Decreto Legge n. 77 del 31 maggio 2021 contenente la Governance del Pnrr “Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza” e le prime misure di rafforzamento delle strutture amministrative e di accelerazione e snellimento delle procedure; sul sito ministeriale dell’economia e delle finanza si trova il testo sintetizzato per punti.

Poiché contiene delle novità relative al mondo dei rifiuti, che si collegano alle altre circolari su questa materia, si segnala brevemente per temi quanto segue:

End of Waste (art.34): definisce le nuove regole per le procedure di cessazione di qualifica di rifiuto in mancanza dei criteri nazionali o europei caso per caso, inserendo l’obbligo di assoggettare tale cessazione ad un parere di Ispra e/o Arpa.

Rifiuti ex assimilati (art. 35, c.1, lettera a): sancisce l’eliminazione del termine “assimilati” dal Dlgs 152/2006.

Elenco Cer: torna ad essere valido il catalogo dei rifiuti in vigore precedentemente al Dlgs 116/2020.

Rifiuti – Responsabilità (art.35, c.1, lettera c): si introduce l’attestazione di avvio a smaltimento/recupero e non solo a smaltimento come precedentemente indicato dall’articolo 185 del Dlgs 152/2006.

Rifiuti – Sistema di tracciabilità (art.35, c.1, lettera d): si prevede l’uso della dicitura: comunicazione di “invio a recupero” e non più di “avvenuto recupero” dei rifiuti.

(SN/bd)

 
 
 




Pandemia e gestione delle trasferte: novità

Con la presente si segnala che il sito di Ats Brianza dedicato alle regole per la gestione delle trasferte da e per l’estero è stato aggiornato in data 23 giugno 2021 e quindi potrebbe contenere delle novità che vi possono interessare.

Vi invitiamo alla consultazione.

(SN/bd)




Etichettatura ambientale imballaggi: webinar Conai

Il Ministero della Transizione Ecologica aveva fornito degli utili chiarimenti interpretativi, come riportato nella circolare Api n.336 del 3 giugno 2021.

Qui segnaliamo il webinar di Conai di mercoledì 23 giugno 2021, disponibile online, che espone e spiega nel merito le novità; si consiglia a chi non lo avesse seguito in diretta, di ascoltarlo a partire dal minuto 9.30.

(SN/bd)
 




Albo gestori: modalità di registrazione semplificate per trasportatori di rifiuti metallici

Pubblicata sulla home del sito dell’albo gestori ambientali, una deliberazione scaricabile che introduce una novità in vigore dal 1° settembre. E’ stato istituto presso l’Albo il registro dedicato, di coloro che operano per il recupero dei rifiuti metallici.

Al fine di incentivare azioni di recupero dei materiali metallici e promuovere una gestione sostenibile, efficiente e razionale degli stessi, secondo i principi dell’economia circolare, le attività di raccolta e trasporto degli stessi materiali avviati a specifiche attività di recupero possono essere svolte con modalità semplificate di iscrizione all’Albo. A tal fine, con la deliberazione n. 4 del 3 giugno 2021 del Comitato nazionale – che entra in vigore dal 1° settembre 2021 – è stato istituito presso l’Albo nazionale gestori ambientali il registro, di cui all’articolo 40-ter della legge 11 settembre 2020, n.120, al quale le aziende italiane ed estere possono iscriversi, in modalità semplificata, ai fini dell’abilitazione all’esercizio delle attività di raccolta e trasporto di rifiuti costituiti da materiali metallici destinati a specifiche attività di recupero.

Si rimanda alla pagina specifica del sito nazionale per comprendere dove si colloca la nuova categoria (4 bis).
 

(SN/bd)

Emissioni in atmosfera con sostanze pericolose: relazione entro il 28 agosto 2021

Si avvicina una scadenza ambientale in tema emissioni. Infatti un anno fa il D.lgs. n.102 del 30 luglio 2020 aveva introdotto il comma 7-bis all’art. 271 del D.lgs. n.152/2006 che prevedeva che la presenza nei fumi di alcune sostanze pericolose andasse evitata non appena tecnicamente ed economicamente possibile, ovvero eliminando tali sostanze dai cicli produttivi da cui originano emissioni in atmosfera.

Si tratta delle seguenti sostanze:

  • le sostanze classificate come cancerogene o tossiche per la riproduzione o mutagene (H340, H350, H360)
  • le sostanze di tossicità e cumulabilità particolarmente elevata (Pbt e vpvb)
  • le sostanze classificate estremamente preoccupanti (Svhc) dal Regolamento Reach
I gestori degli stabilimenti o delle installazioni in cui è previsto l’utilizzo di tali sostanze sono obbligati ad inviare ogni cinque anni, a decorrere dalla data di rilascio o di rinnovo dell’autorizzazione, una relazione all’autorità competente in cui si analizza la disponibilità di alternative, se ne considerano i rischi e si esamina la fattibilità tecnica ed economica della sostituzione delle predette sostanze.

Per gli stabilimenti e le installazioni già in esercizio lo scorso anno, la prima relazione va in ogni caso trasmessa entro un anno dall’entrata in vigore del decreto (entro il 28/08/2021), mentre l’eventuale domanda di autorizzazione di adeguamento dovrà essere presentata entro il 1 gennaio 2025 oppure, a seguito di richiesta dell’Autorità competente, in istanza di rinnovo o modifica sostanziale di autorizzazione.
La prima relazione deve essere inviata entro il 28 agosto 2021.
In caso di omessa presentazione della relazione nei termini, si applica la sanzione prevista dall’articolo 279, comma 3, del Testo unico ambientale n. 152/2006.

Si allega la Dgr regionale del 7 giugno 2021 che contiene molti dettagli per comprendere se e quando l’obbligo è effettivamente applicabile e come darne applicazione.

Stante la ratio delle nuove disposizioni, ne deriva che gli impianti e le attività con emissioni scarsamente rilevanti di cui al comma 1 dell’art. 272 del D.Lgs. 152/2006, siano da considerare esclusi dalle disposizioni di cui al comma 7-bis dell’art. 271 del D.Lgs. 152/2006 in virtù del regime semplificato al quale appartengono.

Infine, le misure finalizzate al miglioramento della qualità delle emissioni e, più in generale alla sostituzione di sostanze e miscele “classificate” secondo quanto indicato all’art. 271, comma 7-bis del D.Lgs. 152/2006, ha ripercussioni anche sugli impianti e sulle attività già autorizzate attraverso l’adesione ad autorizzazioni di carattere generale ex art. 272 comma 2 del D.Lgs. 152/2006. Qualora i suddetti impianti ed attività ricadessero in quanto disposto dal comma 4 dell’art. 272 così come riformulato dal D.Lgs. 102/2020 i gestori saranno tenuti a presentare una istanza ex art. 269 del D.Lgs. 152/06 e, quindi, un’Aua entro il 28 agosto 2023 in base a quanto stabilito dal comma 2 dell’art. 3 del D.Lgs. 102/2020.

(SN/bd)
 




Corso: “Gestione dei rifiuti in azienda: novità e principi di economia circolare”

Si segnala l’opportunità di formazione offerta dalla Camera di Commercio Lecco – Como in tema di gestione rifiuti.

Le tre sessioni affrontano tre grossi capitoli del tema, approfondendo le novità introdotte dal D.lgs. 116/2020.

Lunedì 28 giugno (3 ore): principi base di gestione rifiuti
Martedì 6 luglio (3 ore): sottoprodotti e “end of waste”
Lunedì 12 luglio (5 ore): gestione documentale + tema della manutenzione

Il corso si rivolge non soltanto a coloro che si occupano di gestione operativa e adempimenti obbligatori, ma ai titolari o rappresentanti delle imprese che vogliano un aiuto per poter accompagnare la transizione ecologica delle piccole e medie imprese del territorio verso un modello di economia circolare, il cui obiettivo è la riqualificazione e il riposizionamento competitivo delle imprese e delle filiere.

In allegato il calendario e il link al programma del ciclo di incontri, disponibile anche sul sito della Camera di Commercio di Como-Lecco, dove è possibile iscriversi anche solo ad alcune sessioni, per ricevere il link e poter partecipare.

 
(SN/bd)
 




Rentri: fase di test dedicata alle imprese

Come si anticipava in aprile, il Rentri (Registro Nazionale per la Tracciabilità dei Rifiuti) è in preparazione. Sulla homepage ufficiale del sistema è inserito un cronoprogramma che mostra i vari step che sono in corso.
 
A partire dalla fine giugno, per quattro mesi, le imprese possono testare le prime funzionalità, grazie al supporto fornito dalle associazioni e dalle imprese del settore Ict, con le quali è già stata avviata una prima condivisione delle soluzioni tecnologiche previste.
 
Per allineare il nostro Paese alle attuali Direttive Comunitarie, è fondamentale l’adozione di un registro elettronico nazionale che favorisca il passaggio all’economia circolare. Stanno collaborando l’Albo Nazionale dei Gestori Ambientali, Unioncamere e il sistema camerale italiano, per garantire il rispetto della linea imposta dal Ministero della Transizione Ecologica e degli obiettivi esplicitati nel Pnrr.

(SN/bd)




Rifiuti speciali: rapporto Ispra 2021

Venerdì 11 giugno 2021 è stato presentato il Rapporto Rifiuti Speciali dell’Ispra, l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale.

Emerge che la produzione in Italia di rifiuti speciali (quelli prodotti dalle attività economiche) sfiora 154 milioni di tonnellate, in linea con la crescita del Pil (+7,3%): da attività manifatturiere deriva il 18,9% del totale. In termini quantitativi prevalgono i rifiuti da attività di costruzione e demolizione (45,5%) e quelli da attività di trattamento rifiuti e risanamento (25,1%).

Nel complesso risulta che le attività di gestione avviano a recupero il 68,9% dei rifiuti speciali, mentre solo il 7,3% viene smaltito in discarica. Tuttavia ci sono margini di miglioramento ad esempio per i veicoli fuori uso: l’Italia si attesta al di sotto della percentuale richiesta dall’Unione Europea in termini di recupero totale del veicolo (84,2% contro un target europeo del 95%).

(SN/bd)
 




Ripresa delle attività economiche e sociali: linee guida per corsi di formazione e congressi

La nuova linea guida del governo per la ripresa delle attività economiche ancora sospese a causa della pandemia, aggiorna le precedenti linee guida, già vigenti nell’estate dello scorso anno, alla luce della maggiore esperienza e consapevolezza dei rischi esistenti.

Tra gli ambiti oggetto di guida, si segnalano in particolare e si allegano le due schede di maggiore rilievo fra le aziende associate, la scheda sui corsi di formazione e quella su congressi ed eventi fieristici, ma si rimanda al testo integrale per le altre eventuali attività economiche o sociali di interesse.

Il DL n.65 “Misure urgenti relative all’emergenza epidemiologica da Covid-19” vigente dal 18 maggio 2021 stabilisce il riavvio della possibilità della formazione in presenza: all’art. 10 “Corsi di formazione” al c.1. il testo recita: dal 1° luglio 2021, in zona gialla, i corsi di formazione pubblici e privati possono svolgersi anche in presenza, nel rispetto di protocolli e linee guida adottati ai sensi dell’art. 1, c.14, del DL n.33 del 2020.

Lo svolgimento dei corsi torna dunque possibile in presenza, purchè si rispetti la distanza fra le persone e si garantisca un ricambio d’aria adeguato, redigendo un protocollo conforme alle linee guida prima citate.

Anche lo svolgimento di congressi, convegni e fiere è fattibile purchè le sale e gli spazi vengano allestiti nel rispetto delle ormai note misure di prevenzione del contagio, aggiornate nel protocollo che si allega per tutti i dettagli del caso.

(SN/bd)
 




Promemoria scadenza Mud: 16 giugno 2021

Si ricorda alle aziende associate obbligate che il termine per la presentazione del modello Mud 2021 è fissato al 16 giugno 2021. La scadenza era già stata annunciata con la circolare Api n.108 del 3 marzo 2021.

Soggetti obbligati (il d.lgs. 116/2020 non ha introdotto novità sui soggetti obbligati)

Le imprese e gli enti produttori iniziali di

  • rifiuti pericolosi
  • rifiuti non pericolosi che hanno più di dieci dipendenti e che sono derivanti da lavorazioni industriali, da lavorazioni artigianali e da attività di recupero e smaltimento di rifiuti, fanghi prodotti dalla potabilizzazione e da altri trattamenti delle acque e dalla depurazione delle acque reflue e da abbattimento dei fumi (art 184 comma 3 lettere c), d) e g);

Nota 1: risultano di fatto esonerate dalla presentazione del Mud le aziende fino a 10 dipendenti, se le stesse producono esclusivamente rifiuti non pericolosi, mentre rimane l’obbligo di presentazione del Mud per tutti i produttori di rifiuti pericolosi, a prescindere dal numero di dipendenti dell’attività.

Si segnala la pagina di riferimento sul sito della Camera di Commercio Come-Lecco.

Vi invitiamo a tenere agli atti la ricevuta di presentazione, per eventuali controlli.

In caso di mancata presentazione, come previsto dall’art.258, c.1 D.lgs. 152/2006, la sanzione è minima (da 26 a 160 euro) purchè la presentazione del Mud sia effettuata entro 60 gg dalla scadenza ordinaria. Se la dichiarazione viene omessa, oppure è incompleta o inesatta, la sanzione è compresa fra 2000 e 10.000 euro.
 
(SN/bd)