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Covid-19: restrizioni nel periodo natalizio

Con la presente si invita a consultare il sito regionale che contiene il riepilogo aggiornato delle norme vigenti in Regione Lombardia, comprensive dell’ultimo Dpcm del 3 dicembre 2020.
 
Alla luce dell’annuncio del presidente Fontana, che riguarda il passaggio della Regione Lombardia a zona gialla, da domenica 13 dicembre, con il venir meno di alcune delle restrizioni attualmente vigenti, si resta in attesa del provvedimento del ministero che modifica il “colore” delle regioni nelle quali il contagio si sta riducendo.
Si segnala che sul sito del governo sono consultabili delle Faq molto utili su alcuni dubbi che possono sorgere nell’interpretazione delle norme.
 
Infine si allega il testo del comunicato della prefettura di Lecco, firmato in data 6 dicembre 2020 che recepisce le decisioni del governo in tema di spostamenti, ristorazione e non solo, che costituisce il riferimento per i controlli che saranno attivati sul territorio.

(SN/bd)




Rifiuti da manutenzioni

Le novità del D.Lgs. 116/2020

 

Tra le novità introdotte dal D.lgs. 116/2020 entrato in vigore a settembre, portiamo all’attenzione degli associati la parte relativa alla gestione dei rifiuti di manutenzione. Infatti le modifiche inserite all’art.193 introducono la possibilità dell’utilizzo di un Ddt (Documento di Trasporto) per accompagnare quantitativi limitati di rifiuti che si creano presso il luogo di effettiva produzione verso il domicilio del soggetto che svolge l’attività. Più precisamente:

I rifiuti da manutenzione e da piccoli interventi edili, incluse le attività di pulizia disinfestazione, derattizzazione, ecc., si considerano prodotti presso l’unità locale, sede o domicilio del soggetto che svolge l’attività. Nel caso di quantitativi limitati che non giustificano l’allestimento di un deposito dove è svolta l’attività, il trasporto dal luogo di effettiva produzione alla sede, in alternativa al formulario di identificazione, è accompagnato dal documento di trasporto (Ddt) attestante il luogo di effettiva produzione, tipologia e quantità dei materiali, indicando il numero di colli o una stima del peso o volume, il luogo di destinazione. Si precisa che il Ddt è alternativo al formulario e che dunque è sempre possibile utilizzare il Fir anche per questi tipi di trasporto. La possibilità di usare il Ddt non toglie comunque l’obbligo di iscrizione all’Albo Gestori Ambientali come trasportatori di propri rifiuti (categoria 2bis).

Con riferimento all’art.230 commi 1 e 3 del D.lgs. 152/2006 e smi, che riguarda materiali derivanti da lavori su infrastrutture a rete (es sulla rete autostradale), il materiale “tolto d’opera” raccolto e trasportato al fine di consentire le opportune valutazioni tecniche e di funzionalità dei materiali riutilizzabili, è accompagnato dal documento di trasporto Ddt che riporta il luogo di effettiva produzione, tipo, numero di colli e quantità, luogo di destinazione.

Per completezza si segnalano anche altre due precisazioni relativamente a:
Rifiuti sanitari domiciliari
I rifiuti provenienti da assistenza sanitaria domiciliare si considerano prodotti presso l’unità locale sede o domicilio del soggetto che svolge tali attività.
Sfalci e potature comunali
Gli sfalci e le potature derivanti dalla manutenzione del verde pubblico dei Comuni non rientrano più tra le esclusioni previste dall’art.185 del Testo Unico Ambientale, infatti la frase è stata soppressa, pertanto devono essere gestiti come rifiuti.




Rifiuti urbani da attività produttive

Le novità del d.lgs. 116/2020

 

Dal 1 gennaio 2021, nel campo della gestione rifiuti, diventa vigente una novità abbastanza rilevante che riguarda gli scarti prodotti da utenze non domestiche ma di natura simile ai rifiuti urbani domestici. Infatti il sopracitato decreto legislativo 116/2020 in vigore da settembre, di recepimento delle direttive europee in tema di economia circolare, modifica in modo formalmente rilevante la definizione di rifiuto urbano contenuta nel Tua (Testo Unico Ambientale) n.152/2006. 

Consultando la tabella in allegato 1, che mette a confronto il testo del Tua precedente e successivo alle modifiche del D.lgs.116/2020 si osservano le novità: la definizione di “rifiuti urbani” è stata riscritta facendo un misto tra la precedente definizione italiana e quella contenuta nella direttiva europea recentemente recepita. Da tale modifica nelle definizioni, derivano alcune conseguenze che qui di seguito riportiamo, citando gli articoli corrispondenti.

Nuovo art.198 del Tua 152/2006 – nei commi 1 e 2 si elimina il concetto di “rifiuti assimilati” e viene inserito il comma 2 bis:
Le utenze non domestiche possono conferire al di fuori del servizio pubblico i propri rifiuti urbani (da definizione) previa dimostrazione di averli avviati al recupero mediante attestazione rilasciata dal soggetto che effettua l’attività di recupero dei rifiuti stessi. Tali rifiuti sono computati ai fini del raggiungimento degli obiettivi di riciclaggio dei rifiuti urbani.

Nuovo art.238 del Tua 152/2006 comma 10
Le utenze non domestiche che producono rifiuti urbani di cui all’art. 183 comma 1, lettera b-ter) punto 2, che li conferiscono al di fuori del servizio pubblico e dimostrano di averli avviati al recupero mediante attestazione rilasciata dal soggetto che effettua l’attività di recupero dei rifiuti stessi sono escluse dalla corresponsione della componente tariffaria rapportata alla quantità dei rifiuti conferiti; le medesime utenze effettuano la scelta di servirsi del gestore del servizio pubblico o del ricorso al mercato per un periodo non inferiore a cinque anni, salva la possibilità per il gestore del servizio pubblico, dietro richiesta dell’utenza non domestica, di riprendere l’erogazione del servizio anche prima della scadenza quinquennale.

Di fatto, le attività simili a quelle inserite nell’elenco L-quinques (che comprende: studi professionali, autorimesse e magazzini senza vendita diretta, attività artigianali di produzione di beni specifici) e che gestiscono rifiuti con i codici Cer elencati nella tabella L-quater si configurano come utenze non domestiche che devono decidere se continuare a pagare la tassa rifiuti sulle superfici in cui si svolgono le attività e avvalersi del servizio pubblico di raccolta oppure non pagare più la tassa e rivolgersi al mercato. La scelta dura 5 anni, salvo specifica richiesta di cambiamento. Gli elenchi completi L-quinques ed L-quater sono consultabili in allegato 2.

Si segnala inoltre la novità dell’attestazione, che risulta a tutti gli effetti un nuovo documento, diverso dalla quarta copia del formulario, nel quale il destinatario del rifiuto deve dichiarare l’effettivo avvio a recupero. Si precisa che non sono ancora stati definiti con precisione il formato e i soggetti che concorrono a predisporre l’attestazione, pertanto, sebbene già obbligatoria da quando il 116/2020 è vigente, per il momento non può essere rilasciata.

Api intende proseguire a comunicare i risvolti operativi di quanto sopra, non appena saranno chiari. In ogni caso scrivendo a silvia.negri@api.lecco.it potete inviare segnalazioni di difficoltà interpretative, o nella gestione attuale dei rifiuti urbani o segnalare esigenze o criticità particolari, in modo che l’associazione possa farsi collettore ed eventualmente portavoce di tali esigenze.




Ambiente e Sicurezza

Ambiente e Sicurezza

Conciliare le esigenze di sviluppo di un’impresa con la tutela della salute di chi vi lavora e delle risorse naturali: a questo impegno Confapi Lecco Sondrio risponde offrendo ai propri Associati specifici servizi consulenziali.
In particolare, vengono fornite indicazioni in materia di inquinamento acustico, inquinamento atmosferico, rifiuti, approvvigionamenti e scarichi idrici, autorizzazione integrata ambientale – Ippc, recupero siti industriali dismessi, rischi incidenti rilevanti, igiene e sicurezza del lavoro, prevenzione incendi, gas tossici, amianto.

L’area ambiente e sicurezza offre consulenza qualificata su aspetti riguardanti le problematiche ambientali e di sicurezza sul lavoro, specialisti di settore risponderanno su tematiche tecniche, normative ed organizzative che interessano il comparto industriale.

Plus del Servizio


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SALUTE DEI LAVORATORI


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Imprenditori supportati e tutto il loro staff aziendale: l’ufficio del personale per la formazione finanziata ed i rapporti con le scuole. Ma anche responsabili sicurezza, ufficio paghe e welfare. Senza dimenticare le relazioni sindacali e quelle industriali, in filo diretto con gli imprenditori.

Area Servizi – Risorse Umane




Rischi ambientali, come affrontarli in sicurezza

Api Imprese, un seminario sui rischi ambientali e le soluzioni per le Pmi

Far fronte ad eventuali rischi ambientali è diventata una sfida quotidiana per la maggior parte delle imprese. Anche le Pmi devono quindi sviluppare le competenze adatte per far fronte in modo corretto a un problema comune.
Proprio su questo tema, Api Lecco, in collaborazione con l’agenzia Axa – Sala Assicurazioni di Lecco, organizza un seminario per raccontare e mostrare quali sono i possibili rischi ambientali che le Pmi del territorio potrebbero dover fronteggiare.

L’incontro è in programma martedì 26 novembre 2019 dalle ore 17.00 alle ore 19.00 presso la sede di Api Lecco in Via Pergola 73 e vedrà l’intervento di diversi esperti del settore. Durante il seminario verranno analizzati diversi casi di cronaca, prendendo in esame casi di studio, con particolare attenzione agli interventi e alle soluzioni.

Durante il seminario verrà presentata inoltre la normativa italiana applicabile e le diverse coperture assicurative per i danni all’ambiente.
Al termine dell’incontro i partecipanti potranno approfondire gli argomenti o le questioni più interessanti con gli esperti durante un question time.

Rischi ambientali PMI - Api Imprese

Di seguito il programma:

  • Ore 17.00: Registrazione partecipanti
  • Ore 17.10: Saluti e apertura lavori
  • Ore 17.15: Roberto Ferrari – Risk Analyst Pool Ambiente

Casi di cronaca
Rischi ambientali e scenari di danno all’ambiente
Normativa italiana applicabile

  • Ore 17.45: Filippo Emanuelli – Amministratore Delegato Belfor Italia

Casi di studio con dettaglio degli interventi eseguiti, spese sostenute dall’azienda, immagini e video

  • Ore 18.15: Roberto Ferrari – Risk Analyst Pool Ambiente

Coperture assicurative per i danni all’ambiente

  • Ore 18.45: Question time
  • Ore 19.00: Conclusioni



API Lecco e Sondrio, al via la mostra sull’amianto

In mostra Amianto killer presso la sede Api Imprese

“Liberi di respirare”, inaugurata la mostra su l’amianto killer presso la sede di Api Imprese. Al via una nuova iniziativa nell’ambito dell’arte & salute fortemente voluta da Api Imprese. Il 23 ottobre 2019 è stata aperta infatti proprio presso la sede di via Della Pergola un’esposizione di opere dedicate ai danni causati dall’amianto, organizzata in collaborazione con il Gruppo Aiuto Mesotelioma e con il Liceo Artistico Medardo Rosso di Lecco.

Locandina Mostra Amianto Killer - Api Imprese

L’esposizione ha l’obiettivo di sensibilizzare ed informare i cittadini sui rischi correlati l’esposizione all’amianto in un territorio in cui è ancora importante la presenza di questa sostanza in edifici e strutture di diversa natura.

Le opere sono state realizzate proprio dagli studenti della 5A del Medardo Rosso che si sono occupati della progettazione, realizzando stampe calcografiche, xilografiche e a colore. I ragazzi inoltre si sono impegnati anche a promuovere questo evento.

Si tratta tutti di pezzi unici ed è possibile comprenderne a fondo il significato grazie all’azione di alcuni supporti multimediali per rendere fruibile l’iter creativo seguito da ogni artista per la produzione del lavoro nonché le riflessioni e le emozioni che lo hanno attivato.

Gli studenti sono stati seguiti dai professori Mario Carzaniga, Petralia, Martinelli nella realizzazione delle installazioni per la mostra Amianto killer. Le opere stesse verranno messe all’asta durante una serata benefica a conclusione, in programma appunto il 21 novembre.

Associazioni e autorità unite contro il problema dell’amianto

All’evento di inaugurazione della mostra sull’amianto erano presenti il presidente di Api Imprese Lecco, Luigi Sabadini, il sindaco di Lecco, Virginio Brivio, il presidente del Gruppo Aiuto Mesotelioma, Cinzia Manzoni e il dirigente scolastico del Liceo Medardo Rosso Carlo Cazzaniga..

Mostra Amianto Killer con Gruppo Aiuto Mesotelioma - Api Imprese

Il rischio amianto è una scelta di campo, ovvero porsi e guardare il futuro pensando a quello che è successo nel passato.

Luigi Sabadini, presidente Api Imprese Lecco

Il presidente di Api Imprese Lecco, Luigi Sabadini, ha voluto sottolineare l’importanza di iniziative come la mostra Amianto Killer “Liberi di respirare” proprio per l’esigenza di sensibilizzare popolazione e imprenditori verso questo problema. “Gli imprenditori hanno in mente un modello di sviluppo nuovo – ha concluso Sabadini – nel quale la cura e l’attenzione con cui si scelgono i materiali avviene durante la progettazione. L’attenzione che viene posta nelle nostre imprese è un’attenzione che guarda al futuro”.