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Tassa annuale registri contabili: versamento entro il 18 marzo 2024

C’è tempo fino al 18 marzo per versare la tassa di concessione governativa richiesta per la numerazione e la bollatura di libri e registri contabili.

Sono tenute al versamento le società di capitali (S.p.a., S.r.l., S.a.p.a.), comprese quelle consortili.

L’obbligo riguarda anche le società che sono in liquidazione. 

La tassa annuale forfetaria, indipendentemente dal numero di libri e registri e dal numero di pagine che vengono utilizzati durante l’anno solare, è dovuta in misura pari a: 

  • euro 309,87 se il capitale o il fondo di dotazione non supera al 1° gennaio euro 516.456,90;
  • euro 516,46 se il capitale o il fondo di dotazione supera al 1° gennaio euro 516.456,90.
Rispetto al versamento in scadenza al 18 marzo 2024, la data cui far riferimento per l’individuazione del capitale sociale o del fondo di dotazione è quella del 1° gennaio 2024 (1° gennaio dell’anno per il quale viene effettuato il versamento). 

 

Versamento tassa libri e registri contabili
 
Regola generale
 
Versamento mediante F24, con modalità telematiche, indicando il codice tributo “7085” ed il periodo di riferimento “2024”.
Versamento nell’anno di inizio dell’attività
 
Il versamento per l’anno di inizio attività va effettuato utilizzando il bollettino di c/c postale n. 6007 intestato a: AGENZIA DELLE ENTRATE – CENTRO OPERATIVO DI PESCARA – BOLLATURA NUMERAZIONE LIBRI SOCIALI, prima della presentazione della dichiarazione di inizio attività ai fini IVA.
Ravvedimento operoso
 
Sì, gli interessi devono essere quindi aggiunti all’imposta e versati tramite lo stesso codice tributo 7085.
Compensazione in F24
 
Sì, pagamento anche tramite compensazione con imposte e contributi.
Deducibilità
 
Si, nell’esercizio in cui avviene il pagamento. Deducibilità sia ai fini Ires che Irap (circolare n. 137/E del 1997 ).
L’omesso versamento della tassa annuale è punito con la sanzione amministrativa dal 100 al 200% della tassa medesima e, in ogni caso, non inferiore a 103 euro.

La sanzione, dovrà essere pagata tramite modello F23 riportando il codice ufficio RCC, la causale SZ e il codice tributo 678T.

(MF/ms)
 




Credito Iva 2023: regole per utilizzo

Qualora dalla dichiarazione IVA per il 2023 emerga un credito, è essenziale valutarne tempestivamente la destinazione al fine di porre in essere gli adempimenti necessari. In determinate circostanze, infatti, può non essere sufficiente la mera presentazione del modello se esso non viene accompagnato dal visto di conformità da parte di un soggetto abilitato (o dalla sottoscrizione alternativa da parte dell’organo deputato alla revisione legale dei conti ex art. 2409-bis c.c.).

In presenza di debiti relativi ad altri tributi o contributi, può essere conveniente destinare il credito IVA annuale alla compensazione “orizzontale” nell’ambito del modello F24.

Se il credito IVA che s’intende compensare è di importo pari o inferiore a 5.000 euro annui, non sono previsti particolari vincoli.

Se, invece, l’importo annuo destinato alla compensazione “orizzontale” supera i 5.000 euro, l’art. 10 del DL 78/2009 (conv. L. 102/2009) impone la preventiva presentazione, in via telematica, del modello IVA dal quale emerge il credito, munito del visto di conformità (o della sottoscrizione alternativa), al fine di attestare:

  • la verifica della regolare tenuta e conservazione delle scritture contabili ai fini IVA;
  • la verifica della corrispondenza dei dati esposti in dichiarazione alle risultanze delle scritture contabili e di queste ultime alla relativa documentazione.
Inoltre, la compensazione “orizzontale” è ammessa solo a decorrere dal decimo giorno successivo a quello di presentazione della dichiarazione IVA (art. 17 comma 1, ultimo periodo, del DLgs. 241/97).

Per cui, ad esempio, per compensare “orizzontalmente” il credito IVA relativo al 2023 (per un importo superiore a 5.000 euro annui) con i debiti tributari e contributivi in scadenza il 18 marzo 2024, la dichiarazione munita del visto di conformità dovrà essere presentata entro l’8 marzo 2024.

La soglia per l’obbligo di apposizione del visto di conformità in alcuni casi può essere elevata 50.000 euro annui (rispetto all’importo base pari a 5.000 euro).

È questo il caso delle “start up innovative” di cui all’art. 25 del DL 179/2012, limitatamente al periodo di iscrizione nella sezione speciale del Registro delle imprese.

A livello più generale, si applica la soglia di 50.000 euro annui per i soggetti passivi che hanno raggiunto specifici livelli di affidabilità ISA.

Per il credito IVA maturato nel 2023, detti livelli sono stati definiti dal provv. Agenzia delle Entrate n. 140005/2023 e sono pari a 8 (per il 2022) oppure a 8,5 (media semplice dei livelli per il 2021 e il 2022).

Il richiamato limite di 50.000 euro, per i soggetti che soddisfano determinati livelli di affidabilità secondo gli ISA, è stato innalzato a 70.000 euro annui, ai sensi dell’art. 14 del DLgs. 1/2024 (c.d. DLgs. “Adempimenti”).

Come rilevato anche da Assonime nella recente circolare n. 3/2024, tuttavia, l’operatività della soglia di 70.000 euro, rilevante ai fini dell’obbligo di apposizione del visto di conformità, è subordinata a un provvedimento attuativo dell’Agenzia delle Entrate, che definisca i livelli di affidabilità fiscale al ricorrere dei quali il nuovo importo è applicabile.

Per queste ragioni, le istruzioni al modello IVA per il 2023 continuano a riferirsi alla soglia di 50.000 euro annui e ai livelli di affidabilità definiti nel predetto provv. Agenzia delle Entrate n. 140005/2023.

Alternativamente alla compensazione “orizzontale”, il credito IVA emergente dalla dichiarazione per il 2023 può essere chiesto a rimborso.

Per i rimborsi, il limite al di sopra del quale è dovuto il visto di conformità sulla dichiarazione è, in via ordinaria, pari a 30.000 euro annui (ma, come per le compensazioni, la soglia è innalzata a 50.000 euro se sono soddisfatti i menzionati livelli di affidabilità ISA).

Nel caso dei rimborsi, il visto di conformità può essere sostituito dalla prestazione di un’apposita garanzia patrimoniale (di durata pari a 3 anni o al periodo mancante alla decadenza dell’accertamento).

Soltanto per le domande di rimborso, si rende necessaria anche una dichiarazione sostitutiva di atto notorio attestante il possesso di specifici requisiti, ossia che:

  • il patrimonio netto non è diminuito, rispetto all’ultimo periodo d’imposta, di oltre il 40% e che la consistenza degli immobili non si è ridotta di oltre il 40%; l’attività non è cessata né si è ridotta per effetto di cessioni di aziende;
  • non sono state cedute azioni o quote per un importo superiore al 50% del capitale sociale (nel caso di rimborsi chiesti da società di capitali non quotate);
  • sono stati eseguiti i versamenti dei contributi previdenziali e assicurativi.
Si segnala, in ultimo, che, al ricorrere di determinate condizioni “di rischio”, l’esecuzione del rimborso è comunque vincolata alla prestazione della garanzia patrimoniale. Trattasi delle domande presentate in sede di cessazione dell’attività oppure da soggetti che esercitano attività d’impresa da meno di 2 anni (eccetto le c.d. “start up innovative”) o da coloro che, nei 2 anni antecedenti alla richiesta, hanno ricevuto la notifica di avvisi di accertamento al di sopra di specifiche soglie.

(MF/ms)
 




Collettiva Unionmeccanica Mecpse: rassegna stampa

Gli articoli pubblicati sulla collettiva di Unionmeccanica a Mecpse 2024:



“Le imprese non mollano E cresce la propensione a fare nuovi investimenti”

La Provincia del 4 marzo 2024, intervista al presidente di Unionmeccanica nazionale Luigi Sabadini. 




Unionmeccanica-Confapi: quattro aziende del territorio a “Mecspe 2024”

Per la prima volta nella storia di Unionmeccania-Confapi un gruppo composto da 14 aziende provenienti da tutta Italia (di cui tre della provincia di Lecco e una di Sondrio) parteciperà, con una missione collettiva, a “Mecpse 2024”, la fiera internazionale della meccanica che si svolgerà dal 6 all’8 marzo a Bologna. Un momento importante di aggregazione e soprattutto un messaggio forte di unità di un sistema e di una confederazione composta da imprese che operano storicamente nel settore della meccanica e ne rappresentano l’eccellenza.
La collettiva è stata organizzata da Unionmeccanica, l’unione di categoria di Confapi dedicata a questo settore. Lo stand di Confapi si troverà al padiglione 26, stand B 19 di Bologna Fiere in cui esporranno queste aziende: 3i Technology srl di Cassano Magnago (Varese), Bermec Precision srl di Talamona (Sondrio), Boman srl di Murello (Cuneo), G.N.C. srl Azzio (Varese), Mollificio Lecchese srl di Valmadrera (Lecco), Promatic srl di Pontedera (Pisa), RG srl di Lozzo Atestino (Padova), Sime srl di Mandello del Lario (Lecco), Technical Spring srl di Passirano (Brescia), Tecninox Lavorazioni Meccaniche sas di Gossolengo (Piacenza), Tecnostamp srl di Bovolenta (Padova), T.M.C. srl di Cesana Brianza (Lecco), T.T.A. srl di Piacenza e Torneria Donati srl di Lumezzane (Brescia).

Giovedì 7 marzo, alle ore 16, presso lo stand di Confapi-Unionmeccanica è previsto un momento istituzionale dedicato alle aziende presenti in cui interverranno Andrea Tiburli delegato Unionmeccanica all’internazionalizzazione, Luigi Sabadini Presidente di Unionmeccanica Confapi, Gabriella Severi Senior external relations di Simest, Julia Ruth Adam Funzionario Meccanica Industriale di ICE e Andrea Tiburli delegato Unionmeccanica all’internazionalizzazione.

Nel corso di questi anni abbiamo affiancato le aziende di Unionmeccanica con il supporto sindacale, nella formazione, nel welfare e anche nel traghettare le associate verso la sostenibilità – spiega Luigi Sabadini presidente di Unionmeccanica -. Ora con questa prima collettiva iniziamo a sostenerle anche nell’espansione dei mercati alla ricerca di nuovi clienti in una delle fiere più importanti in Italia per quanto riguarda il nostro settore”.

Anna Masciadri
Ufficio Stampa




“Tanti ordini, ma manca il personale”

La Provincia dell’1 marzo 2024, articolo sulla nostra associata Bermec. 




Servizio CAAF 730/2024: assistenza fiscale ai dipendenti

Si rinnova anche per quest’anno il servizio di compilazione della dichiarazione dei redditi.
 
Confapi Lecco Sondrio, in collaborazione con il centro di assistenza fiscale di Confartigianato Imprese Lecco, offre alle imprese associate la possibilità di usufruire di un servizio alternativo a quello proposto dai Caaf sindacali per l’elaborazione del Modello 730 per effettuare la propria dichiarazione dei redditi.
 
Le aziende possono prestare assistenza fiscale nei confronti dei propri dipendenti o collaboratori coordinati e continuativi tramite il nostro CAAF, senza alcuna responsabilità diretta per la liquidazione delle imposte, le disposizioni in materia di privacy, l’invio telematico delle dichiarazioni, la conservazione dei documenti originali.
 
Il nostro CAAF presta l’assistenza fiscale ai contribuenti ai sensi dell’articolo 34 Decreto Legislativo numero 241/97, rilasciando il visto di conformità dei dati esposti nelle dichiarazioni e in tutta la relativa documentazione.
 
I dati forniti verranno utilizzati esclusivamente per l’effettuazione del servizio di assistenza fiscale, secondo la disciplina prevista dal GDPR 2016/679.
 
A partire dalla fine del mese di aprile 2024 l’Agenzia delle Entrate metterà a disposizione dei contribuenti, su piattaforma informatica, i dati in suo possesso relativi a redditi e alcune spese detraibili dell’anno precedente.
Si precisa che la scadenza ultima per la presentazione del modello 730 è il 30 settembre 2024.
 
 
I CAAF, per accedere al modello precompilato, devono essere in possesso di specifica delega da parte del contribuente che vuole avvalersi della loro assistenza.
Gli intermediari abilitati chiedono all’Agenzia delle Entrate di poter accedere al modello 730 dei contribuenti da cui hanno ricevuto la delega sopraindicata.
 
L’autorizzazione per accedere ai dati del 730/2024 consente di:
  • assolvere all’adempimento evitando di doversi abilitare e trasmettere la dichiarazione mediante procedure informatiche;
  • fruire della consulenza di professionisti che verificheranno la correttezza dei dati messi a disposizione, inserendo ulteriori spese detraibili o deducibili;
  • ottenere copia della dichiarazione e della relativa ricevuta di presentazione, con il calcolo dell’ irpef a debito o a rimborso;
  • essere esentato da eventuali sanzioni per errori sulla dichiarazione dei quali risponderà il CAAF.
 
Il CAAF, oltre ai controlli sopra indicati ed eventuali integrazioni e correzioni, deve apporre il visto di conformità sulle dichiarazioni e conseguentemente si assume la responsabilità di ogni eventuale discordanza tra la documentazione prodotta e quanto in essa indicato.
 
Si invitano le aziende interessate a contattare l’Associazione a partire da martedì 5 marzo 2024 per fissare gli appuntamenti per la consegna dei documenti.
 
Di seguito elenco di quanto necessario:
 
  •  Copia della carta d’identità in corso di validità (solo se nuova rispetto a quella del precedente anno)
  •  Certificazione Unica ed eventuale Attestazione dei compensi percepiti per prestazioni occasionali/progetti o altro;
  •  Documenti altri redditi;
  •  Documentazione relativa alle spese mediche;
  •  Assicurazione vita e/o infortuni, o eventuale previdenza integrativa;
  •  Certificazione che attesti eventuali interessi passivi su mutui e copia dell’atto notarile di mutuo;
  •  Spese di ristrutturazione complete di fatture relative ai lavori, bonifico ed eventuale pratica effettuata al comune/Enea;
  •  Altri contributi versati (versamenti volontari/ricongiunzioni/riscatti);
  •  Visure catastali aggiornate (solo se ci sono state variazioni rispetto al passato);
  •  Versamento dell’acconto e del saldo dell’IMU pagata nel 2023
 
 
In base a quanto sopra esposto, i costi 2024 del servizio svolto dal Caaf saranno i seguenti:
  • 730 singolo precompilato con delega          €. 25,00       (20,49 + IVA)
  • 730 congiunto precompilato con delega      €. 35,00       (28,69 + IVA)
  • 730 singolo (semplice)                                €. 58,00       (47,54 + IVA)
  • 730 singolo                                                  €. 75,00       (61,48 + IVA)
  • 730 congiunto (semplice)                            €. 80,00       (65,57 + IVA)
  • 730 congiunto                                             €.105,00      (86,07 + IVA)
 
 
IMU:
 
  • € 10,00 (8,20 + IVA)
 
 
Il servizio prevede la redazione del prospetto di calcolo e dei modelli F24 per il pagamento.
 
Per info e appuntamenti dalle 8.30 alle 12.30: Doretta Riva  0341.282822 – 730@confapi.lecco.it – doretta.riva@confapi.lecco.it
 
(MP/ms)



Agevolazioni sulle forniture di gas naturale: imprese “gasivore”

Informiamo le aziende interessate che la CSEA – Cassa per i Servizi Energetici e Ambientali – con circolare n. 9/2024/GAS ha reso nota l’apertura della sessione supplettiva del portale “gasivori” per l’annualità di competenza 2024 a far data dal 28 febbraio 2024 fino alle ore 23:59 del 29 marzo 2024.
 
Decorso tale termine, in assenza delle previste dichiarazioni, decade il diritto al riconoscimento, per l’anno di competenza 2024, delle agevolazioni di cui al D.M. 21 dicembre 2021.
 
Ricordiamo che possono accedere alle agevolazioni previste per le imprese a forte consumo di gas naturale i soggetti giuridici che soddisfano i seguenti requisiti:
  • hanno un consumo medio annuo di gas naturale pari ad almeno 1 GWh/anno (pari a 94.582 Smc/anno con PCS 38,1 MJ/Smc) nel periodo di riferimento, intendendo per anno di competenza 2024 il biennio costituito dagli anni 2021 e 2022 (sarebbe su base triennale, ma l’annualità 2020 viene esclusa perché coincidente con il periodo Covid);
  • operano nei settori di cui all’Allegato 1 (riportato in allegato) al DM Mite n. 541 del 21.12.2021. La verifica è effettuata assumendo il codice Ateco prevalente indicato nella dichiarazione IVA relativa all’anno 2022;
  • al momento della presentazione della domanda adottano misure per l’uso efficiente dell’energia in conformità al D.Lgs. n. 102/2014 (sistema di gestione conforme alle norme ISO 50001 o titolari di diagnosi energetica in corso di validità e che abbiamo attuato un intervento di efficientamento) e che non versino in situazioni di difficoltà (ai sensi della Comunicazione della Commissione Europea C(2014) 249/1).
 
Le agevolazioni vengono applicate direttamente in fattura a riduzione della componente tariffaria RE o REt in misura differenziata a seconda della classificazione della gasivorità (indice IVAL o IFAT) dell’azienda, definita in funzione dei dati di bilancio, rapportati al prezzo di riferimento del gas che per l’anno 2024 l’Arera ha definito pari a 1,1524 €/Smc per i clienti direttamente allacciati alla rete di trasporto e 0,9326 €/Smc per i clienti su rete locale (come riportato nella determinazione dell’Arera del 29.09.2023 – DSME 2/2023).
 
I livelli di contribuzione minima alla componente RE e REt sono stabiliti come segue:
  • per le imprese caratterizzate da un indice di intensità gasivora su VAL (IVAL) maggiore o uguale al 20% il livello di contribuzione agli oneri RE e REt è pari al minor valore tra quello riportato al caso 1 in funzione dell’intensità gasivora su VAL (IVAL) e il valore applicabile riportato nel caso 2
 
Caso 1
•   1,5% del VAL se 20% ≤ IVAL < 30% (classe di agevolazione VAL.1)
•   0,8% del VAL se 30% ≤ IVAL < 40% (classe di agevolazione VAL.2)
•   0,6% del VAL se 40% ≤ IVAL < 50% (classe di agevolazione VAL.3)
•   0,5 % del VAL se IVAL ≥ 50% (classe di agevolazione VAL.4)
 
  • per le imprese caratterizzate da un indice di intensità gasivora su VAL (IVAL) inferiore al 20% il livello di contribuzione agli oneri RE e REt è pari a quello riportato al caso 2, in funzione dell’intensità gasivora su FAT (IFAT)
 
Caso 2
•   Se IFAT >= 2% si corrisponde il 20% della RE o REt
•   Se IFAT < 2% si corrisponde il 100% della RE o REt.
 
In allegato sono riportati i valori della componente RE e REt pubblicati dell’Arera per le aziende gasivore (classe FAT, VAL, GNE) e non (classe 0) per il primo trimestre 2024.
 
Nel caso in cui il VAL e l’intensità gasivora rispetto al VAL (IVAL) risultino negativi, l’impresa non può accedere ai benefici ed essere inserita nell’elenco delle imprese a forte consumo di gas naturale.
 
Ricordiamo che per le imprese che accedono alla sessione suppletiva il diritto al riconoscimento delle agevolazioni decorre dal 1° febbraio. Inoltre per le imprese in classe di agevolazione VAL ammesse tramite la sessione suppletiva, la contribuzione deve comunque essere versata interamente.
 
Restiamo comunque a disposizione per eventuali ulteriori chiarimenti dovessero necessitare.
 
(RP/rp)
 



Seminario “Comunità energetiche: un’occasione per le pmi”

Si segnala l’evento organizzato da Confapi Lecco Sondrio in tema di comunità energetiche.
All’indomani del decreto tanto atteso che fissa gli incentivi per coloro che si attivano per partecipare ad una comunità energetica, sia come produttori da fonti rinnovabili che da utilizzatori, è utile comprendere le opportunità dedicate alle pmi.

“Comunità energetiche: un’occasione per le pmi” in programma martedì 5 marzo 2024, dalle ore 16 alle 18, presso la sede dell’associazione in via Pergola 73 a Lecco.
Sono previsti tre interventi da parte di tre ingegneri che espongono le novità del decreto incentivi e gli aspetti tecnico operativi per comprendere il funzionamento di una comunità energetica, i vantaggi che ne possono derivare, i vincoli da rispettare e gli incentivi a cui attingere.

Il Consorzio Adda Energia e ApiTech invitano tutte le imprese a partecipare.

In allegato la locandina.

Per partecipare è obbligatoria l’iscrizione cliccando qui




Seminario: “Comunità energetiche: un’occasione per le pmi”

Si segnala l’evento organizzato da Confapi Lecco Sondrio in tema di comunità energetiche.
All’indomani del decreto tanto atteso che fissa gli incentivi per coloro che si attivano per partecipare ad una comunità energetica, sia come produttori da fonti rinnovabili che da utilizzatori, è utile comprendere le opportunità dedicate alle pmi.

“Comunità energetiche: un’occasione per le pmi” in programma martedì 5 marzo 2024, dalle ore 16 alle 18, presso la sede dell’associazione in via Pergola 73 a Lecco.
Sono previsti tre interventi da parte di tre ingegneri che espongono le novità del decreto incentivi e gli aspetti tecnico operativi per comprendere il funzionamento di una comunità energetica, i vantaggi che ne possono derivare, i vincoli da rispettare e gli incentivi a cui attingere.

Il Consorzio Adda Energia e ApiTech invitano tutte le imprese a partecipare.

In allegato la locandina.

Per partecipare è obbligatoria l’iscrizione cliccando qui

(SN/am)