1

Dal 30 aprile accessibili le dichiarazioni precompilate relative al 2023

Dal 30 aprile sono disponibili on line, in modalità consultazione, le dichiarazioni precompilate relative al periodo d’imposta 2023 (modelli 730/2024 e REDDITI PF 2024). 

Lo ha reso noto l’Agenzia delle Entrate con il comunicato stampa n. 17, diffuso il 29 aprile, a seguito della pubblicazione del provvedimento n. 210954, con il quale sono state stabilite le nuove modalità di accesso alla dichiarazione precompilata da parte del contribuente e degli altri soggetti autorizzati.

La principale novità di quest’anno è il debutto del modello 730 semplificato, in attuazione di quanto previsto dall’art. 1 del DLgs. 8 gennaio 2024 n. 1 (c.d. “Adempimenti”).

Tale disposizione ha infatti modificato la disciplina della dichiarazione precompilata per le persone fisiche titolari di redditi di lavoro dipendente e assimilati, prevedendo una modalità di presentazione semplificata tramite un percorso guidato.

A decorrere da quest’anno, l’Agenzia delle Entrate rende disponibili al contribuente, in modo analitico, le informazioni in proprio possesso, che possono essere confermate o modificate, e che sono accessibili in un’apposita sezione dell’applicativo web della dichiarazione precompilata, nell’area riservata del sito della stessa Agenzia.

Come evidenziato dall’Agenzia delle Entrate, con il nuovo 730 semplificato “il cittadino non dovrà più conoscere quadri, righi e codici ma sarà guidato fino all’invio della dichiarazione con una interfaccia più intuitiva e parole semplici”.

Ad esempio, i dati relativi all’abitazione (rendita, eventuali contratti di locazione, interessi sul mutuo, ecc.) saranno raccolti nella nuova sezione “casa”, gli oneri nella sezione “spese sostenute”, le informazioni su coniuge e figli nella sezione “famiglia”.

Una volta che il contribuente abbia fatto l’accesso al servizio tramite le proprie credenziali SPID, carta d’identità elettronica (CIE) o carta nazionale dei servizi (CNS), se ha i requisiti per presentare il 730, potrà scegliere se accedere alla propria dichiarazione in modalità semplificata oppure ordinaria.

Nel primo caso, potrà visualizzare i dati (sia quelli utilizzati che non) all’interno di un’interfaccia semplice da navigare anche grazie alla presenza di termini di uso comune che indicano in modo chiaro le sezioni in cui sono presenti dati da confermare o modificare: “casa e altre proprietà”, “famiglia”, “lavoro”, “altri redditi” e “spese sostenute”.

A partire dal 20 maggio 2024, tali informazioni fiscali potranno essere confermate o modificate.

Dopo aver accettato o modificato i dati, il sistema informatico provvederà a inserire automaticamente i dati all’interno del modello 730.

Un’altra rilevante novità di quest’anno, sempre derivante dal DLgs. 1/2024 (art. 2), è la possibilità di presentare il modello 730/2024 con la modalità “senza sostituto d’imposta” anche nel caso in cui sia presente un sostituto d’imposta tenuto a effettuare il conguaglio, per scelta del contribuente, selezionando l’apposita voce “nessun sostituto”.  L’opzione è possibile sia nel caso di cui la dichiarazione “chiuda” a credito, sia in presenza di importi a debito.

Nel primo caso, il rimborso dell’imposta a credito risultante dalla dichiarazione avverrà direttamente da parte dell’Agenzia delle Entrate; il contribuente può indicare l’IBAN del proprio conto corrente sul quale accreditare il rimborso.

Qualora dalla dichiarazione emergano importi da versare, i pagamenti dovuti devono essere effettuati dal contribuente, entro i termini di versamento previsti per il modello REDDITI PF 2024, tramite il modello F24.

A tali fini, il contribuente che invia direttamente il modello 730 potrà:

  • pagare con la stessa applicazione on line; la procedura consente infatti di addebitare il modello F24 sullo stesso IBAN indicato per il rimborso;
  • in alternativa, stampare il modello F24 precompilato e procedere al pagamento con le modalità ordinarie.
In ogni caso, il modello 730/2024 deve essere presentato entro il prossimo 30 settembre (termine che non ha subito modifiche).

Come previsto dall’art. 19 del DLgs. 1/2024, a decorrere dal 2024, in via sperimentale, l’Agenzia delle Entrate rende disponibile la dichiarazione precompilata anche alle persone fisiche titolari di redditi differenti da quelli di lavoro dipendente e assimilati, compresi i contribuenti con redditi di lavoro autonomo e d’impresa, titolari di partita IVA (cfr. circ. Agenzia delle Entrate n. 8/2024, § 2.3). 

Da quest’anno, quindi, anche gli imprenditori e i professionisti potranno consultare la dichiarazione precompilata contenente i redditi risultanti dalle certificazioni uniche di lavoro autonomo, da fabbricati e terreni, le spese detraibili e deducibili e quelle dei familiari.

Il modello REDDITI PF 2024 precompilato deve essere presentato entro il 15 ottobre 2024 (termine così stabilito dall’art. 38 comma 1 del DLgs. 13/2024).

Il comunicato dell’Agenzia precisa inoltre che, in caso di adesione al regime di vantaggio (art. 27 del DL 98/2011) o al regime forfetario (ex L. 190/2014), tramite l’applicativo della precompilata sarà possibile aderire, a partire dal 15 giugno, al concordato preventivo.
 

(MF/ms)




Utilizzo bonus investimenti 4.0: comunicazione via pec al Gse

Dal 29 aprile il GSE ha messo a disposizione in formato editabile i modelli di comunicazione per compensare i crediti d’imposta per gli investimenti del piano transizione 4.0.

La comunicazione, dunque, dal 29 aprile può essere compilata e inviata via PEC, così come previsto dal decreto MIMIT del 24 aprile 2024, pubblicato sempre sul sito ministeriale, e anticipato dal comunicato del 25 aprile 2024.

In estrema sintesi, ai sensi dell’art. 6 del DL 39/2024 e del DM 24 aprile 2024:

  • per gli investimenti dal 30 marzo 2024, occorre presentare la comunicazione preventiva (con l’importo complessivo degli investimenti che si intendono effettuare e la ripartizione del credito per la fruizione), aggiornando la comunicazione ex post al completamento degli investimenti;
  • per gli investimenti realizzati dal 1° gennaio 2023 (1° gennaio 2024 per il credito R&S) al 29 marzo 2024, occorre presentare soltanto la comunicazione ex post.
A tal fine, il MIMIT ha approvato due diversi modelli di comunicazione dei dati e altre informazioni da fornire:
  • uno per gli investimenti in beni strumentali nuovi, funzionali alla trasformazione tecnologica e digitale delle imprese (contenuto nell’Allegato 1 al DM 24 aprile 2024 e on line sul sito del GSE come “Modulo 1”);
  • un altro relativo agli investimenti in attività di ricerca e sviluppo, innovazione tecnologica, design e ideazione estetica (contenuto nell’Allegato 2 al citato DM e disponibile sul sito del GSE come “Modulo 2”).
Il modello relativo ai crediti d’imposta per investimenti in beni strumentali si compone di un frontespizio per l’indicazione dei dati relativi all’impresa e da due sezioni per l’indicazione delle informazioni concernenti gli investimenti in beni materiali e immateriali 4.0 e la fruizione negli anni dei crediti.

Il modello relativo al credito d’imposta per gli investimenti in ricerca e sviluppo si compone di un frontespizio per l’indicazione dei dati identificativi dell’impresa e da quattro sezioni per l’indicazione delle informazioni concernenti gli investimenti nelle diverse attività ammissibili e la fruizione negli anni del credito d’imposta.

Nel comunicato del 29 aprile del GSE, analogo alle indicazioni pubblicate anche sul sito del MIMIT, viene precisato che, una volta scaricato il file pdf, sarà necessario aprirlo con Acrobat Reader autorizzando, se richiesta, l’esecuzione del Javascript.

Tramite questa applicazione, il file pdf può essere compilato in tutte le sue parti. Ciascun file pdf deve essere firmato digitalmente con un certificato di firma elettronica qualificata in corso di validità rilasciato da una Certification Authority (cfr. sito AGID https://www.agid.gov.it/piattaforme/firma-elettronica-qualificata/certificati).

Viene inoltre definita la modalità di invio delle comunicazioni. 

È infatti affermato che ogni comunicazione deve essere trasmessa singolarmente tramite PEC, all’indirizzo: transizione4@pec.gse.it.

Il file pdf non deve in nessun caso essere stampato e firmato con firma olografa: i pdf da allegare alla PEC non devono quindi essere salvati come immagini od originati dalla scansione di pagine, ma solo dal salvataggio del file pdf debitamente compilato.

Con un comunicato a parte, il GSE ha inoltre specificato che l’oggetto delle comunicazioni trasmesse via PEC dovrà essere il seguente:

  • nel caso di comunicazione preventiva: “Comunicazionepreventiva_Codice fiscale oppure partita IVA dell’impresa”;
  • nel caso di comunicazione di completamento: “Comunicazionedicompletamento_Codice fiscale oppure partita IVA dell’impresa”.
Fermo restando quanto esposto, i modelli non sono accompagnati da specifiche istruzioni per la compilazione. 

Ad esempio, nei modelli viene richiesta l’indicazione del “periodo di realizzazione degli investimenti (MM-AAAA / MM-AAAA)”. In assenza di specifiche istruzioni, si potrebbe considerare quale mese iniziale quello di “avvio dell’investimento”.

L’Agenzia delle Entrate, nella circ. n. 34/2016 (§ 3), ancorché con riguardo al credito d’imposta per investimenti nel Mezzogiorno, ha affermato che per “avvio dell’investimento” si intende “la data del primo impegno giuridicamente vincolante ad ordinare i beni oggetto dell’investimento, ovvero qualsiasi altro impegno che renda irreversibile l’investimento stesso, a seconda di quale condizione si verifichi prima”.

Quanto al mese finale, dovrebbe invece rilevare il mese in cui viene effettuato l’investimento ai sensi dell’art. 109 del TUIR.

Altra questione riguarda la nozione di comunicazione “preventiva”. In assenza di specifiche indicazioni la comunicazione è preventiva quando viene inviata entro un congruo termine che decorre dal momento in cui viene effettuato l’ordine del bene strumentale 4.0.

Anticipare la comunicazione a un momento precedente significherebbe richiedere alle imprese una mera valutazione degli investimenti che intendono effettuare con evidente pregiudizio della finalità perseguita dalla norma in esame.

Sarebbe però opportuno un chiarimento ufficiale.
 

(MF/ms)




Economia circolare: condividi la tua buona pratica entro il 24 maggio

Se siete stati protagonisti di una “buona pratica” di economia circolare, avete l’opportunità di “metterla in vetrina” ovvero di valorizzarla sul portale della sostenibilità della Camera di Commercio del nostro territorio.
L’iniziativa proviene dal lavoro di un gruppo di stakeholder del territorio Como Lecco, all’interno di una rete dedicata alla sostenibilità. Tutti i dettagli sul sito camerale.

La buona pratica deve soddisfare i seguenti criteri:
Approccio innovativo: avete adottato un approccio pionieristico nell’affrontare le sfide della sostenibilità.
Replicabilità: le vostre pratiche sono pensate in modo da poter essere replicate da altri attori sul territorio, favorire la diffusione del modello circolare.
Scalabilità: le vostre iniziative hanno il potenziale di crescere e avere un impatto su una scala più ampia, contribuendo così a una trasformazione più ampia verso la sostenibilità.
Comunicabilità: siete in grado di comunicare in modo chiaro ed efficace le vostre pratiche, evidenziandone le caratteristiche e il valore.
Misurabilità: avete sviluppato indicatori chiave di performance e siete in grado di misurare l’impatto delle vostre azioni in termini di sostenibilità.

Vi invitiamo a compilare la scheda entro il 24 maggio 2024 cliccando qui

(SN/am)




Giovedì 23 maggio 2024: Assemblea annuale e festa 75esimo Confapi Lecco Sondrio

Si informano le Aziende Associate che giovedì 23 maggio 2024, presso il Palataurus di Lecco, si terrà alle ore 17 l’Assemblea annuale privata della nostra associazione, mentre dalle ore 18.30 l’evento con cena di gala per il nostro 75esimo anniversario di fondazione. 

Per partecipare all’Assemblea annuale scaricare, compilare e restituire il modulo che trovate in allegato.

Per prenotare, invece, il proprio posto all’evento e alla cena cliccare qui.

(MP/am)




Bonus pubblicità 2023: pubblicato l’elenco dei beneficiari

È stato pubblicato dal Dipartimento per l’informazione e l’editoria l’elenco dei soggetti ammessi alla fruizione del bonus pubblicità per l’anno 2023 (provvedimento del Capo del Dipartimento per l’informazione e l’editoria del 29 aprile 2024).

Con bonus pubblicità si intende un credito di imposta, introdotto dall’art. 57-bis del D.L. n. 50/2017 e riconosciuto in relazione agli investimenti in campagne pubblicitarie.

L’agevolazione, si ricorda, è rivolta a imprese, lavoratori autonomi ed enti non commerciali che effettuano investimenti pubblicitari:

  • sulla stampa quotidiana e periodica, anche online;
  • sulle emittenti televisive e radiofoniche locali (art. 57-bis, D.L. n. 50/2017, convertito dalla Legge n. 96/2017, e successive modificazioni);
per gli anni 2020-2021-2022 anche sulle emittenti televisive e radiofoniche nazionali, analogiche o digitali, purché non partecipate dallo Stato (cfr. circolare AdE 20 agosto 2020, n. 25/E e FAQ Dipartimento informazione e editoria).

Al fine di supportare il settore dell’editoria messo a dura prova dall’emergenza sanitaria da Covid-19, per il biennio 2021-2022 il legislatore ha modificato le modalità di determinazione del credito d’imposta:

  • allargando la base di calcolo dell’agevolazione, fruibile sull’intera spesa pubblicitaria sostenuta nel periodo d’imposta e non soltanto su quella “incrementale”;
  • riducendo contestualmente la misura del credito d’imposta dal 75 al 50 per cento (cfr. art. 186, D.L. n. 34/2020 e art. 1, comma 608, Legge n. 178/2020).
A decorrere dall’anno 2023 si torna invece al regime ordinario, ma sono agevolabili solo gli investimenti sulla stampa: il credito d’imposta è concesso nella misura unica del 75% del valore incrementale degli investimenti effettuati in campagne pubblicitarie esclusivamente sulla stampa quotidiana e periodica, anche on line.

La fruizione del credito è condizionata alla verifica preventiva da parte delle imprese di non aver superato nel triennio i massimali stabiliti dalla normativa europea sugli aiuti de minimis.

Si segnala l’importanza di tale verifica in quanto, qualora, in sede di registrazione dell’aiuto nel RNA, l’Agenzia delle entrate dovesse riscontrare l’impossibilità della registrazione per effetto del superamento dell’importo complessivo concedibile in relazione alla tipologia di aiuto de minimis pertinente, ciò determinerebbe la revoca del beneficio concesso e l’illegittimità dell’eventuale fruizione, con conseguente recupero dell’agevolazione indebitamente percepita.

Ai fini della fruizione del credito, disponibile esclusivamente in compensazione, è necessario indicare, in sede di compilazione del modello F24, il codice tributo “6900”, istituito dall’Agenzia delle entrate con Risoluzione n. 41/E dell’8 aprile 2019.

(MF/ms)




“Ragazze in lab”: rassegna stampa

Gli articoli pubblicati sulla nostra iniziativa di sabato 4 maggio al Badoni: 



La Provincia inserto sicurezza sul lavoro: intervista a Sabadini

La Provincia del 28 aprile 2024, intervista al presidente di Unionmeccanica.




“Digitale e green L’Europa arranca”

La Provincia del 29 aprile 2024, intervista a Luigi Sabadini, presidente Unionmeccanica. 




“Ragazze in lab”: Confapi Lecco Sondrio e il Badoni portano le studentesse negli istituti tecnici

Ragazze e materie tecniche, ragazze e materie scientifiche. Un connubio ancora oggi difficile da unire anche se lentamente la situazione sta migliorando e si spera sempre più studentesse possano intraprendere percorsi di studi Stem (Science, technology, engineering and mathematics).
Un appuntamento importante per chi è interessata a questo percorso di studi si terrà sabato 4 maggio 2024 dalle ore 9.00 alle ore 11.00 presso l’istituto “A. Badoni” di Lecco dove si svolgerà l’evento “Ragazze in lab”, nato dalla collaborazione tra l’istituto scolastico e Confapi Lecco Sondrio.
L’iniziativa ha lo scopo di avvicinare le studentesse a percorsi tecnici/professionali nell’ambito della meccanica/meccatronica, dell’elettronica e dell’informatica al fine di ridurre l’evidente gender-gap esistente nelle iscrizioni a questo tipo di percorsi nell’ambito della scuola secondaria di secondo grado. Questa situazione genera uno squilibrio che si riflette nelle scelte di percorsi formativi e/o lavorativi successivi, come evidenziato da studi condotti dal piano lauree scientifiche e la realtà esistente nelle aziende del territorio. Si propone quindi una mattinata in cui le alunne possano accedere ai laboratori e sperimentare direttamente esempi di attività che si svolgono durante i percorsi formativi caratterizzanti gli indirizzi, con la guida di docenti e studenti, in particolare ragazze che frequentano tali corsi di studio.

Nella stessa mattinata i genitori incontreranno la dirigente scolastica dell’istituto, la proforessa Luisa Zuccoli, la prorettrice del Politecnico di Lecco, professore\ssa Manuela Grecchi e Daria Borgonovo, imprenditrice e cfo dell’aziende Novastilmec, che due avrà il compito di sottolineare il valore di questi percorsi in vista di uno sbocco lavorativo o di una prosecuzione in ambito universitario.

A livello organizzativo le studentesse di prima e seconda media potranno scegliere attraverso un modulo, pubblicato sul sito dell’istituto “A. Badoni” di Lecco (www.iisbadoni.edu.it) e raggiungibile tramite il link (Ragazze in lab) i laboratori che desiderano visitare.

Anna Masciadri 
Ufficio Stampa




“Helmit” della classe 3C del Badoni vince il concorso “La piccola impresa che vorrei”

La classe 3C dell’Istituto Badoni di Lecco vince la prima edizione del concorso “La piccola impresa che vorrei” con il suo progetto “Helmit, il casco del futuro”, un dispositivo innovativo che racchiude in sé tutti gli apparecchi di sicurezza per i lavoratori ed è costruito con materiali sostenibili ed è alimentato da pannelli solari. Un progetto per cui gli studenti, affiancati dall’imprenditore Andrea Beri della Ita di Calolziocorte e dalla professoressa Silvia Galasso, hanno realizzato anche il prototipo.
Secondo posto per la classe 2A secondaria di primo grado dell’Istituto Don Piero Pointinger de La Valletta Brianza con il progetto “Uno spazio per me, per te, per tutti” dedicato alla creazione di un luogo di aggregazione per tutte le età, affiancata da Giancarlo Ripamonti della Gicar di Merate e dalla professoressa Daniela Colombo.
Terzo posto per “Drive in cinema” realizzato dalla classe 3CSUE dell’Istituto Bertacchi di Lecco, affiancati da Claudio Pigazzini della Sepam di Sala al Barro e dalla professoressa Paola Provenzano.

 

Sono queste le tre classi vincitrici proclamate questa mattina al teatro Cenacolo Francescano di Lecco dove si è tenuta la finale del concorso “La piccola impresa che vorrei” organizzato da Confapi Lecco Sondrio per celebrare i suoi 75 anni di fondazione. Teatro gremito per l’ultimo atto del progetto che ha coinvolto 450 studenti, suddivisi in 22 classi e affiancati da altrettanti imprenditori.

Ha aperto l’evento il presidente di Confapi Lecco Sondrio Enrico Vavassori che ha ringraziato tutti i partecipanti: “Questa prima edizione è andata oltre le nostre aspettative per partecipazione e qualità dei contenuti, ringrazio tutti gli imprenditori e le scuole che hanno aderito al progetto e faccio i complimenti agli studenti per quello che avete realizzato, avete stupito la giuria per l’impegno e la creatività che avete messo nei vostri lavori. Questo concorso vi ha messo in competizione, purtroppo nella vita e nel lavoro è una situazione che vi capiterà spesso. Se oggi però non sarete tra i vincitori non dovete vivere questo risultato come una sconfitta o un fallimento. L’importante è aver partecipato e aver fatto questa esperienza insieme ai vostri compagni e agli insegnanti”.
Sono poi saliti sul palco Laura Silipigni, presidente del Gruppo Giovani di Confapi Lecco Sondrio, in rappresentanza degli imprenditori che hanno aderito al concorso, mentre l’esploratore e motivatore Alex Bellini, ospite della giornata, ha spronato i ragazzi a credere in loro stessi e seguire i loro sogni, senza temere i fallimenti, anzi a prenderli come insegnamento.
Sul palco per le premiazioni i vertici di Confapi Lecco Sondrio che hanno consegnato la targa alle tre classi vincitrici che poi riceveranno tremila euro (primo classificato), duemila euro (secondo classificato) e mille euro (terzo classificato): somme destinate all’acquisto di materiale scolastico.

La giuria composta dagli imprenditori Davide Gianola e Alice Dell’Oca, Anna Masciadri (responsabile comunicazione Confapi Lecco Sondrio), Katia Sala (giornalista) e Maurizio Fiora (esperto di comunicazione) ha motivato così le tre scelte.
“Per il progetto assolutamente inedito, per la concretezza e fattibilità, per aver portato una possibile soluzione a un problema di stretta attualità del mondo del lavoro a livello nazionale, per l’attinenza al 100% con gli obiettivi del concorso, per la completezza nella presentazione, per il rispetto nella totalità dei cinque criteri del regolamento e soprattutto per aver realizzato il prototipo del prodotto, la giuria dichiara vincitore della prima edizione del concorso de “La piccola impresa che vorrei” il progetto “Helmit – Il casco del futuro” realizzato dalla classe 3C dell’Istituto Badoni di Lecco.

“Per l’ottimo lavoro di approccio al progetto analizzando aspetti negativi e positivi delle varie idee proposte dalla classe per poi decidere l’idea finale da realizzare, per la collaborazione con i soggetti del territorio per capire dove collocare l’impresa, per la finalità sociale di aggregazione di persone di età differenti, per l’ampio ventaglio di attività proposte, per l’originalità dei contenuti e la loro presentazione, per gli ottimi aspetti comunicativi e di creatività, la giuria premia con il secondo posto il progetto “Uno spazio per me, per te, per tutti” realizzato dalla classe 2A dell’Istituto Don Piero Pointinger della Valletta Brianza”.

“Per la coerenza dimostrata con gli obiettivi del concorso, per la realizzazione della presentazione video dettagliata nel rappresentare e raccontare un progetto imprenditoriale. Per l’impegno di ricerca a 360 gradi nel reperire informazioni e documentarsi per realizzare la loro “piccola impresa”, per la realizzabilità e l’impegno collettivo dimostrato dalla classe e per aver concepito un progetto originale sul territorio di Lecco e con finalità aggregative, la giuria premia con il terzo posto il progetto “Drive in cinema” della classa 3C SUE dell’Istituto Bertacchi di Lecco”.

Anna Masciadri
Ufficio Stampa