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Concordato preventivo biennale 2025: definiti i termini di utilizzo

Il concordato preventivo biennale (CPB) è uno strumento previsto dal D.Lgs. n. 13/2024 che permette a chi ha un’attività, come imprenditori, liberi professionisti o artigiani, per la quale si applicano gli Indici sintetici di affidabilità (ISA) di accordarsi in anticipo con il Fisco sull’importo delle tasse da pagare.

Il CPB, già operativo dal 2024, ha subito per l’anno 2025 delle modifiche, tra cui la data di adesione, l’esclusione per chi aderisce al regime forfetario e l’introduzione di nuove norme antiabuso.

Ai soggetti che non avessero già aderito, nel 2024, per il biennio 2024-2025, l’Agenzia delle Entrate formulerà nel 2025 una proposta per la definizione biennale (2025-2026) del reddito derivante dall’esercizio d’impresa, o dall’esercizio di arti e professioni, rilevante ai fini delle imposte sui redditi e del valore della produzione netta rilevante ai fini dell’imposta regionale sulle attività produttive.

Con il provvedimento n. 172928 del 9 aprile 2025, l’Agenzia delle Entrate ha approvato il modello ufficiale per la comunicazione dei dati necessari all’elaborazione e all’accettazione della proposta di concordato preventivo biennale per i periodi d’imposta 2025 e 2026.

A partire dal biennio 2025-2026, la scadenza per aderire al concordato preventivo biennale è stata spostata dal 31 luglio al 30 settembre di ogni anno.

L’adesione dovrà essere inviata separatamente rispetto alla dichiarazione dei redditi dell’anno precedente, a differenza di quanto avvenuto nel 2024. Tuttavia, è ancora possibile inviare insieme il modello CPB e il modello ISA, purché la dichiarazione dei redditi venga presentata entro il 30 settembre.
 
Non possono accedere al CPB i contribuenti per i quali sussiste anche solo una delle seguenti cause di esclusione:

  • mancata presentazione della dichiarazione dei redditi in relazione ad almeno uno dei tre periodi d’imposta precedenti a quelli di applicazione del concordato, in presenza dell’obbligo a effettuare tale adempimento;
  • condanna per uno dei reati previsti dal D.Lgs. 10 marzo 2000, n. 74, dall’art. 2621 c.c., nonché dagli artt. 648-bis, 648-ter e 648-ter1 del codice penale, commessi negli ultimi tre periodi d’imposta antecedenti a quelli di applicazione del concordato. Alla pronuncia di condanna è equiparata la sentenza di applicazione della pena su richiesta delle parti;
  • conseguimento, nel periodo d’imposta precedente a quelli cui si riferisce la proposta, di redditi o quote di redditi, comunque denominati, in tutto o in parte, esenti, esclusi o non concorrenti alla base imponibile, in misura superiore al 40 per cento del reddito derivante dall’esercizio d’impresa o di arti e professioni;
  • adesione, durante il primo periodo d’imposta oggetto del concordato, al regime forfetario di cui all’art. 1, commi da 54 a 89, della legge n. 190/2014;
  • realizzazione, durante il primo periodo d’imposta oggetto di concordato, di operazioni di fusione, scissione, conferimento ovvero modifica della compagine sociale con riferimento a società o associazioni di cui all’art. 5 del decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917.
 
Il primo anno di applicazione del concordato è stato il 2024 e, nel 2025, rispetto all’anno precedente, i contribuenti in regime forfetario non possono utilizzare il CPB per stabilire in anticipo quante tasse pagare nei due anni successivi, perché sono stati esclusi dai soggetti che possono accedere a questo strumento.

Nel 2024 era stata avviata una sperimentazione che consentiva anche ai forfetari di aderire al concordato, insieme ai titolari di partita IVA soggetti agli ISA. Tuttavia, questa possibilità non è stata rinnovata per il 2025, interrompendo così l’opportunità per chi applica la flat tax di usufruire del concordato preventivo biennale.

 
L’accettazione della proposta comporterà per il contribuente il fatto di dover assoggettare ad IRPEF ed eventualmente ad IRAP i redditi pre-concordati. Gli eventuali maggiori o minori redditi effettivi percepiti dal contribuente rispetto a quelli concordati con il l’Amministrazione finanziaria non rilevano ai fini fiscali.
 
L’IVA è espressamente esclusa dal concordato preventivo e dovrà quindi essere gestita e versata secondo le consuete modalità.
I contribuenti che decidono di aderire alla proposta di concordato dovranno inoltre sempre e comunque adempiere agli obblighi previsti dalle normative, tra cui conservazione delle fatture, predisposizione delle dichiarazioni dei redditi, adempimento degli obblighi in qualità di sostituto d’imposta, ecc.
 
Il concordato cessa di avere efficacia (cessazione) se si verificano situazioni in grado di modificare in modo significativo i presupposti sulla base dei quali era stato stipulato l’accordo tra Fisco e contribuente.
Si tratta, in particolare, delle seguenti ipotesi:

  • cessazione dell’attività;
  • modifica dell’attività svolta nel corso del biennio concordatario rispetto a quella esercitata nel periodo d’imposta precedente il biennio stesso (la cessazione non si verifica se per le nuove attività è prevista l’applicazione del medesimo indice sintetico di affidabilità fiscale);
  • presenza di circostanze eccezionali, individuate con decreto del Ministro dell’economia e delle finanze, che determinano minori redditi effettivi o minori valori della produzione netta effettivi, eccedenti la misura del 30% rispetto a quelli oggetto del concordato;
  • adesione al regime forfetario di cui all’art. 1, commi da 54 a 89, della legge n. 190/2014;
  • realizzazione, durante il primo periodo d’imposta oggetto di concordato, di operazioni di fusione, scissione, conferimento ovvero modifica della compagine sociale con riferimento a società o associazioni di cui all’art. 5 del decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917;
  • dichiarazione di ricavi o compensi di ammontare superiore al limite fissato dal Decreto di approvazione degli ISA, maggiorato del 50%.
 
Sono previste alcune violazioni di particolare entità al verificarsi delle quali il concordato cessa di produrre effetti per entrambi i periodi di imposta (decadenza).

A titolo esemplificativo, si tratta di ipotesi di accertamento, omessi versamenti, ecc.

Determina la decadenza, altresì, il venir meno di una delle condizioni d’accesso al concordato o il verificarsi di una causa di esclusione.

Nel caso di decadenza dal concordato restano dovute le imposte e i contributi determinati tenendo conto del reddito e del valore della produzione netta concordati se maggiori di quelli effettivamente conseguiti.
 
Una novità introdotta nel 2025 riguarda l’introduzione di clausole antiabuso, tra cui si segnala quella per cui negli studi associati, nelle società tra professionisti (STP) e nelle società tra avvocati (STA), se anche un solo socio non partecipa o esce dal concordato, tutto il gruppo perde il diritto di restare nel regime.
 

(MF/ms)




Fatturazione elettronica europea: novità dal 15 maggio 2025

A partire dal 15 maggio 2025 sono entrate ufficialmente in vigore le nuove regole tecniche (versione 2.6) per la fatturazione elettronica europea, aggiornate in seguito al rilascio della Spring Release 2025 della norma europea EN16931 e dell’ultima versione del formato FatturaPA.

Come detto, le nuove regole tecniche recepiscono la Spring Release della norma EN16931, assicurando la piena interoperabilità tra i diversi formati europei (UBL, CII) e il formato nazionale FatturaPA; si aggiorna altresì la mappatura e la traduzione tra i formati europei e quello italiano, per garantire la corretta ricezione, controllo e inoltro delle fatture elettroniche sia dall’estero che all’interno del territorio nazionale.

Con l’entrata in vigore della Direttiva ViDA (VAT in the Digital Age) dal 14 aprile 2025 si ricorda che non è più necessario il consenso esplicito del cliente per ricevere fatture elettroniche: in presenza di un regime nazionale obbligatorio, le imprese dovranno emettere e accettare esclusivamente fatture elettroniche, rendendo la e-fattura la modalità “di default” rispetto a quella cartacea.

L’Italia, che ha già introdotto l’obbligo di fatturazione elettronica dal 2019, potrà estendere autonomamente il sistema a nuove categorie di soggetti senza dover più chiedere proroghe a Bruxelles, fino al 2027.

Restano ferme alcune esclusioni, come ad esempio il settore sanitario, per motivi di privacy.
 

(MF/ms)




Convocazione Assemblea Annuale Confapi Lecco Sondrio

Si comunica che L’Assemblea ordinaria privata di Confapi Lecco Sondrio si terrà giovedì 5 giugno 2025, ore 18.00, presso il ristorante "Il Griso" in via Provinciale 51 a Malgrate (Lecco).
 
Al termine dei lavori assembleari è prevista la cena durante la quale verranno premiate le aziende associate che hanno raggiunto importanti traguardi associativi e di fondazione.

È, inoltre, previsto l’intervento di Leonardo Milani, mental trainer della pattuglia acrobatica italiana “Frecce Tricolori”.
 
Per partecipare all’Assemblea è necessario scaricare e compilare il modulo (cliccare qui), inviarlo entro il 29 maggio 2025 all’indirizzo segreteria@confapi.lecco.it.

 




Finale “La piccola impresa che vorrei”: articoli e servizi pubblicati

La rassegna stampa dedicata all’evento finale del nostro concorso.

La Provincia: in allegato: Concorso Confapi I progetti geniali dei 430 studenti

Lecconotizie: ‘La piccola impresa che vorrei’, Confapi Lecco Sondrio premia i vincitori
 
LeccoToday: “La piccola impresa che vorrei”, doppia vittoria: trionfano Pinchetti di Tirano e Badoni di Lecco

Prima Lecco: «La piccola impresa che vorrei»: ex aequo al primo posto per il concorso di Confapi Lecco Sondrio
 
Sondrio Today: Al concorso “La piccola impresa che vorrei” trionfano gli studenti del Pinchetti di Tirano

Prima La Valtellina: Pinchetti vincente al concorso di Confapi
 
Unica Tv (minuto 7’26’’): Api premia la creatività degli studenti
 




Bonus pubblicità: online l’elenco degli ammessi

Il Dipartimento per l’informazione e l’editoria, con il provvedimento adottato il 5 maggio, ha approvato l’elenco dei soggetti ammessi alla fruizione del credito di imposta per gli investimenti pubblicitari incrementali per l’anno 2024.

Il contributo è rivolto alle imprese, ai lavoratori autonomi e agli enti non commerciali e consiste in un credito d’imposta del 75% del valore incrementale degli investimenti effettuati in campagne pubblicitarie sulla stampa quotidiana e periodica, anche online, e nel limite massimo di 30 milioni di euro, che costituisce tetto di spesa (art. 57-bis, D.L. n. 50/2017).

Il provvedimento al suo interno contiene la lista dei beneficiari divisa in tre colonne in ognuna delle quali sono riportati:

  • codice fiscale dell’interessato,
  • denominazione del beneficiario,
  • importo potenzialmente fruibile
La corretta fruizione del credito, infatti, è condizionata alla verifica preventiva da parte degli stessi soggetti ammessi, di non aver superato nel triennio i massimali stabiliti dalla normativa europea sugli aiuti de minimis.

Nel caso in cui in sede di registrazione dell’aiuto nel Registro nazionale aiuti (Rna), l’Agenzia delle Entrate dovesse accertare l’impossibilità della registrazione per effetto del superamento dell’importo complessivo concedibile in relazione alla tipologia di aiuto de minimis pertinente, si determinerebbe la revoca del beneficio concesso e l’illegittimità dell’eventuale fruizione, con conseguente recupero dell’agevolazione indebitamente percepita.

Il credito di imposta è utilizzabile, a partire dal quinto giorno lavorativo successivo alla pubblicazione dell’elenco dei soggetti ammessi, unicamente in compensazione.

A tal fine, l’F24 deve essere presentato attraverso i servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate. In fase di compilazione, dovrà essere indicato il codice tributo 6900 appositamente istituito dall’Agenzia con la risoluzione n. 41/2019.
 

(MF/ms)




Affrancamento straordinario per liberare le riserve in sospensione

L’articolo 14, D.Lgs. 192/2024, ha previsto la riapertura straordinaria dei termini per l’affrancamento dei saldi attivi di rivalutazione, nonché delle riserve e fondi, in sospensione di imposta, esistenti nel bilancio dell’esercizio in corso al 31.12.2023, che residuano al termine dell’esercizio in corso al 31.12.2024.

Si tratta delle riserve di patrimonio netto originate dalla rivalutazione fiscale di un’attività e non affrancate, ragion per cui la relativa distribuzione ai soci sarebbe destinata a generare materia imponibile.

Per le società con esercizio coincidente con l’anno solare, si tratta dei saldi e delle riserve presenti nel bilancio chiuso al 31.12.2023 e, di fatto, nel bilancio al 31.12.2024.

L’affrancamento consente di liberare i fondi e le riserve che così perdono lo status di fondi e riserve in sospensione d’imposta. In caso di distribuzione ai soci, le ricadute fiscali sono diverse a seconda che la società sia una società di capitali oppure una società di persone:

  • nelle società di capitali, le somme affrancate non sono assoggettate a tassazione in capo alla società, ma generano comunque materia imponibile in capo ai soci, secondo le ordinarie regole previste per i dividendi;
  • nelle società di persone, l’affrancamento esaurisce la tassazione anche in capo ai soci, pertanto è particolarmente vantaggioso.
L’affrancamento straordinario può essere effettuato per l’intero ammontare accantonato in ciascun fondo o riserva oppure anche soltanto per una parte dello stesso e comporta il versamento di un’imposta sostitutiva delle imposte sui redditi e dell’imposta regionale sulle attività produttive pari al 10%.
Si tratta della stessa aliquota generalmente prevista per l’affrancamento collegato a leggi di rivalutazione.

L’imposta sostitutiva:

  • è liquidata nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo d’imposta in corso al 31.12.2024 (modello Redditi 2025);
  • deve essere obbligatoriamente versata in 4 rate annuali di pari importo (senza applicazione di interessi). La prima rata va versata entro il termine previsto per il versamento a saldo delle imposte sui redditi relative al medesimo periodo d’imposta (salvo proroghe, quindi entro il 30.06.2025 oppure il 30.07.2025 con la maggiorazione dello 0,40%) e le altre con scadenza entro il termine rispettivamente previsto per il versamento a saldo delle imposte sui redditi relative ai periodi d’imposta successivi (2026, 2027 e 2028).
L’affrancamento, però, si perfeziona con la presentazione della dichiarazione dei redditi contenente i dati e gli elementi per la determinazione dell’imposta sostitutiva (quadro RQ del modello Redditi 2025).

Gli effetti dell’operazione retroagiscono alla data dell’1.01.2025. Via libera quindi all’affrancamento delle riserve distribuite prima del versamento dell’imposta sostitutiva, ma dopo il 31.12.2024. In generale, hanno interesse ad aderire le società che devono procedere nel corso del 2025 o dei prossimi anni a distribuire le riserve ai soci. Di contro, l’affrancamento è meno interessante per le società che prevedono di mantenere le riserve in azienda, anche per utilizzarle per la copertura di perdite.

Va da sé che il nuovo istituto non trova applicazione per le riserve derivanti da una rivalutazione gratuita (come quella del 2020), poiché in tal caso non si tratta di saldi in sospensione d’imposta.

Si ricorda, infine, che le modalità operative dell’affrancamento devono essere definite dal Ministero dell’economie e delle finanze, con apposito decreto che doveva essere emanato entro l’1.03.2025 (60 giorni dalla data di entrata in vigore dell’articolo 14, D.Lgs. 192/2024). Tuttavia, alla data di oggi il decreto non ha ancora visto la luce.
 

(MF/ms)




Ex aequo per la seconda edizione de “La piccola impresa che vorrei”: vincono la 3A LS Pinchetti di Tirano e 3B Energia Badoni di Lecco

Si conclude con un inaspettato ex aequo la seconda edizione di “La piccola impresa che vorrei”, il concorso di Confapi Lecco Sondrio dedicato alle scuole secondarie di secondo grado e CFP delle province di Lecco e Sondrio che quest’anno ha visto la partecipazione di 22 classi, per un totale di 430 studenti, e 22 imprenditori-tutor.

Il gradino più alto del podio è occupato da due classi: la 3A liceo scientifico Pinchetti di Tirano (azienda-tutor Dispotech di Gordona, assenti al Cenacolo per impegni scolastici all’estero) con il suo progetto “CryoShild” dedicato al trasporto di medicinali che devono rimanere a temperature molto basse e la 3B energia dell’istituto tecnico Badoni di Lecco (azienda-tutor Growermetal) con il progetto “Eleven Pumps” in cui la classe ha realizzato una pompa bicilindrica riutilizzando materiali già presenti a scuola: il progetto mira a aiutare le popolazioni e terre svantaggiate come, ad esempio, quelle desertiche per recuperare acqua per la popolazione.

Seconda posizione per la 3Q meccanico dell’Istituto Fiocchi di Lecco (azienda-tutor Vincit di Valmadrera) con il progetto “Salsafe”, la maschera di saldatura con videocamera integrata per il controllo qualità del lavoro effettuato.
Terzo posto per la classe 3B SUE dell’Istituto Bertacchi di Lecco con “Fungo Espresso” (azienda tutor Co.El di Torre de Busi), il progetto di economia circolare che mira a coltivare funghi grazie al riutilizzo di fondi di caffè.
Questa mattina, presso il teatro Cenacolo Francescano di Lecco, si è tenuto l’evento finale della seconda edizione del concorso cominciato lo scorso autunno e terminato oggi con l’atto finale. La mattinata è stata condotta da Katia Sala; Enrico Vavassori, presidente di Confapi Lecco Sondrio, ha salutato così tutti i partecipanti: “Il risultato finale dice che è stato un concorso bellissimo, la giuria ha fatto fatica a stabile i progetti migliori, per noi comunque siete tutti vincitori solo per esservi messi in gioco e dato tutto per realizzare la vostra idea”.
Stefania Beretta e Emanuela Scotti, responsabile e referente del settore scuola di Confapi Lecco Sondrio, hanno ringraziato tutte le classi in gara, insegnanti e imprenditori per aver partecipato anche quest’anno così numerosi.
Ospite della mattinata al Cenacolo l’alpinista di Santa Caterina Valfurva Marco Confortola che, con un intervento di mezz’ora, ha parlato ai ragazzi trasmettendo la sua passione per la montagna e soprattutto spronato i giovani a inseguire senza paura le proprie passioni, senza paura di sbagliare.
Il clou dell’evento alla fine con la proclamazione delle classi vincitrici del concorso “La piccola impresa che vorrei” premiati dal presidente di Confapi Lecco Sondrio Enrico Vavassori, dai vice Daria Borgonovo e Davide Gianola e dal direttore Marco Piazza.

Alle classi vincitrici vanno questi premi da utilizzare per l’acquisto di materiale scolastico o per sostenere attività scolastiche: quattro mila euro al primo classificato, tre mila al secondo, due mila al terzo.

Queste le motivazioni per cui la giuria ha premiato questi lavori:
“Per il progetto inedito, per la concretezza e fattibilità, per aver portato una possibile soluzione nel settore medicale per il trasporto dei medicinali che devono mantenere basse temperature. Per l’attinenza al 100% con gli obiettivi del concorso, per la completezza nella presentazione, per il rispetto nella totalità dei cinque criteri del regolamento, la giuria dichiara vincitore ex aequo della seconda edizione del concorso de “La piccola impresa che vorrei” il progetto CryoShield” realizzato dalla classe 3°A liceo scientifico dell’Istituto Pinchetti di Tirano”.
“Per la finalità sociale di aiuto a terre e popolazioni in difficoltà, per aver realizzato un prototipo con materiali riciclati utilizzando quelli disponibili a scuola, per la concretezza e fattibilità, per l’attinenza al 100% con gli obiettivi del concorso, per la completezza nella presentazione e anche il buon lavoro comunicativo, per il rispetto nella totalità dei cinque criteri del regolamento, la giuria dichiara vincitore ex aequo della seconda edizione del concorso de “La piccola impresa che vorrei” il progetto “Eleven Pumps” realizzato dalla classe 3°B Energia dell’istituto Badoni di Lecco”.
“Per l’ottimo lavoro di approccio al progetto analizzando aspetti negativi e positivi delle idee proposte dalla classe per poi decidere l’idea finale da realizzare. Per lo studio, anche, di vantaggi e svantaggi del prodotto. Per la finalità di miglioramento della sicurezza dei luoghi e dei processi di lavoro, per la completezza nella presentazione del prodotto e per la realizzazione del manufatto: la giuria premia con il secondo posto del concorso il progetto “Salsafe” realizzato dalla classe 3° Q dell’Istituto Fiocchi di Lecco”.
“Per l’idea innovativa, per aver proposto un prodotto che nasce dal recupero di materiali riciclati, favorendo l’economia circolare, e quindi aver dimostrato di avere grande sensibilità verso la sostenibilità e per il coinvolgimento di luoghi e attività del territorio. Per la completezza del progetto sotto ogni aspetto, anche quello economico e comunicativo, la giuria premia con il terzo posto il progetto “Fungo Espresso” della classa 3° B SUE dell’Istituto Bertacchi di Lecco”.

Queste le classi partecipanti alla seconda edizione del concorso “La Piccola Impresa che vorrei”: 3O, 3Q, 3P Fiocchi di Lecco – 3ASUE, 3BSUE, 3CSUE Bertacchi di Lecco – 3BECE, 3B en/m, 4CITL Badoni di Lecco – 5A e 5B Professionale Parini di Lecco – 3 e 4 operatore alimentare e sala Bar, 4 tecnico del legno CFP Aldo Moro di Valmadrera – 3 AFM IMA di Lecco – 4A LS, 4A SIA, 4B AFM, 4B LM, 4C scienze umane del Pinchetti di Tirano – 5B informatica Saraceno-Romegialli di Morbegno, 2AFM Da Vinci di Chiavenna.

Queste le aziende che hanno fatto da tutor: Bermec di Talamona, Co.El di Torre de’ Busi, Dell’Oca di Andalo Valtellino, Dispotech di Gordona, Growermetal di Calco, DG TS di Prata Camportaccio, IMSA Srl di Lecco, Ita di Calolziocorte, Latteria di Chiuro, MAB di Lecco, Molino Anselmo Colombo di Paderno d’Adda, Novastilmec di Garbagnate Monastero, Pura Comunicazione di Sondrio, Rapiteci di Lecco, SCT Informatica di Lecco, Sepam di Galbiate, STF di Barzago, S.T.M. di Delebio, Tamil di Valgreghentino, Torneria Automatica Alfredo Colombo di Verderio, Vincit di Valmadrera, VML di Brivio. 

Anna Masciadri
Ufficio stampa




Delegazione ucraina in visita all’Edilsider di Calolziocorte

Martedì e mercoledì scorso una delegazione di circa una decina di imprenditori ucraini è stata in visita alle province di Como e Lecco grazie all’iniziativa promossa dalla nostra Camera di Commercio che mira a sostenere le imprese nelle attività di internazionalizzazione.

Nel corso della seconda giornata di visita la delegazione ucraina ha potuto conoscere alcune realtà aziendali del territorio, tra cui la nostra associata Edilsider di Calolziocorte. Il titolare Carlo Spada, insieme al Direttore Operativo Valeria Dalmonte e Guglielmo Spada, responsabile del reparto Ricerca & Sviluppo, hanno accolto gli imprenditori ucraini, presentato la storia e l’attiva dell’azienda, che opera in tutto il mondo costruendo prefabbricati, ha oltre 250 dipendenti e una storia lunga oltre 60 anni. A seguire hanno visitato i reparti produttivi dell’azienda.

E’ stato un incontro molto interessante – commenta Valeria Dalmonte, di Edilsider e consigliere Confapi Lecco Sondrio -, ci siamo conosciuti e presentati a vicenda, è stato un primo contatto che speriamo possa avere un seguito. Loro sono attivi già per la ricostruzione e si stanno informando. Ringraziamo la Camera di Commercio Como-Lecco per l’opportunità e il lavoro svolto”.

Presenti all’incontro anche il presidente di Confapi Lecco Sondrio Enrico Vavassori e il direttore Marco Piazza.

Anna Masciadri 
Ufficio stampa 




Proposta visita collettiva Fiera Blechexpo 22 ottobre 2025

La Rete Ufficio Estero  organizza una visita collettiva per il 22 ottobre 2025 alla fiera Blechexpo, un salone di rilevanza internazionale per la filiera della lavorazione della lamiera, che si terrà dal 21 al 24 ottobre 2025 a Stoccarda, in Germania.
 
La quota di partecipazione alla visita, pari a Euro 880,00 + IVA a persona, comprende:
– Organizzazione della visita;
– Trasferimento A/R Lecco/Milano Malpensa;
– Volo A/R Milano Malpensa/Stoccarda;
– Biglietto di ingresso in fiera;
– Assistenza del personale Ufficio Estero durante la visita per attività commerciale e interpretariato.
 
Vi comunichiamo, inoltre, che sarà possibile personalizzare la proposta in base alle esigenze specifiche di trasferimenti di aziende dislocate su tutto il territorio italiano e che tutte le spese non indicate saranno a carico di ciascun partecipante.
L’iniziativa si considererà confermata con l’adesione di 6 aziende.
 
Vi invitiamo a compilare il modulo di adesione in allegato entro e non oltre venerdì 16 maggio 2025 e ad inviarlo all’Ufficio Estero all’indirizzo info@ufficioestero.it
 
Per ulteriori richieste ed informazioni potete contattare l’Ufficio Estero: 0341 286338 – email info@ufficioestero.it

(MZ/am)




Bando voucher digitali 4.0 Lombardia 2025

L’edizione 2025 di questo bando si rivolge alle MPMI (Micro Piccole e Medie Imprese) aventi sede operativa oggetto dell’intervento, iscritte e attive al Registro Imprese delle Camere di commercio della Lombardia che prevedono uno stanziamento per il presente Bando: Brescia, Como-Lecco, Cremona-Mantova-Pavia, Milano Monza Brianza Lodi e Varese. L’impresa non deve risultare tra le assegnatarie di un contributo per l’edizione 2024 dello stesso bando.
Oggetto del bando
Sono agevolate soluzioni, applicazioni, prodotti/servizi innovativi 4.0 con l’obiettivo di rispondere ai bisogni di innovazione delle MPMI lombarde tramite la digitalizzazione di processi, prodotti e servizi offerti.
Si deve trattare di una delle tecnologie di innovazione digitale 4.0 riportate nell’Elenco al punto B.2 del bando, che è facilmente e direttamente consultabile sulla pagina web di Unioncamere.

Vantaggio
L’agevolazione è pari al 50% delle spese ammissibili fino a un contributo a fondo perduto massimo concedibile pari a € 10.000. L’investimento minimo da sostenere non può essere inferiore a € 4.000.

Spese ammissibili
Sono ammissibili esclusivamente spese relative ad una o più tecnologie tra quelle previste al punto B.2 “Interventi agevolabili”. In particolare, le seguenti tipologie di spesa:
a) Consulenza erogata direttamente da uno o più fornitori qualificati dei servizi indicati al successivo punto B.4 “Fornitori qualificati dei servizi”;
b) Formazione erogata direttamente da uno o più fornitori qualificati (indicati al successivo punto B.4 “Fornitori qualificati dei servizi”), riguardante una o più tecnologie tra quelle previste al punto “Interventi agevolabili”. La formazione non può essere esclusivamente rivolta alle specifiche tecniche dei SW/HW acquistati;
c) Investimenti in attrezzature tecnologiche e programmi informatici necessari alla realizzazione del progetto (senza vincoli relativi alla natura del fornitore).
Per ciascun progetto, la somma delle spese indicate per le voci a) e b) deve essere compresa tra il 30% e il 70% del totale delle spese ammissibili.

Tempi
Le domande di contributo devono essere presentate a partire dal 6 maggio 2025 fino al 6 giugno 2025 (salvo esaurimento anticipato delle risorse) a Unioncamere Lombardia tramite il sito http://webtelemaco.infocamere.it.
Tutte le spese ammissibili devono:
• essere sostenute e quietanziate a partire dalla data di approvazione del presente bando con Determinazione D.O. di Unioncamere Lombardia (n.85 del 15/04/2025);
• essere sostenute, quietanzate e rendicontate entro il 27 febbraio 2026;
• essere comprovate da fatture interamente quietanzate o documentazione fiscalmente equivalente;

Api Servizi e ApiTech possono supportare le imprese nella valutazione dei progetti di innovazione che potrebbero accedere al bando e assisterle nella presentazione della domanda. Potete chiamare 0341.282822 o scrivere in associazione a silvia.negri@confapi.lecco.it

Si segnala il link a cui scaricare il bando completo: cliccare qui. 

(SN/am)