1

Assemblea annuale riservata ai soci

Si comunica che l’Assemblea annuale di Api Lecco Sondrio si terrà mercoledì 25 maggio alle ore 17.30 presso la sede Api di via Pergola 73, Lecco.

Per permetterci di accogliere al meglio gli Imprenditori e rispettare le norme anti-Covid che saranno vigenti in quella data, è necessario confermare la propria partecipazione inviando il seguente modulo allegato via email all’indirizzo: segreteria@api.lecco.it oppure via fax (n. 0341.282034) entro il 19 maggio 2022.

Al termine dell’Assemblea è previsto un buffet presso la hall della sede di via Pergola.

Ricordiamo agli Imprenditori Associati che alle ore 20.30 presso il Nuovo Cinema Aquilone (Via Parini, 16 – Lecco) si terrà l’ultima proiezione del cineforum Officina Cinema organizzato dal Gruppo Giovani Imprenditori di Api Lecco Sondrio per i festeggiamenti del 30esimo anniversario di fondazione. Il film che verrà proiettato sarà “Joy” (Usa, 2015).




Convegno: “Energia: le comunità energetiche locali. Certezze e opportunità”

Regione Lombardia organizza per lunedì 23 maggio, alle ore 18, presso Palazzo Falck, in piazza Garibaldi a Lecco, il convegno dal titolo:

“Energia: le comunità energetiche locali. Certezze e opportunità”.

Intervengono: 

Massimo Sertori Assessore agli Enti locali, Montagna e Piccoli Comuni di Regione Lombardia

Marco Canzi Presidente ACSM-AGAM

Paolo Arrigoni Senatore – Questore del Senato della Repubblica Responsabile del Dipartimento Energia Lega

Modera

Mauro Piazza Consigliere regionale della Lombardia

(MP/am)




Nuova classificazione dei codici Ateco

Con una Nota informativa 29 dicembre 2021, l’Istat aveva comunicato la pubblicazione della nuova Classificazione Ateco 2007 aggiornamento 2022, decorrente dal 1° gennaio 2022 e recepita a livello amministrativo dal 1° aprile 2022.

Al riguardo, con la Risoluzione 4 maggio 2022, n. 20/E, l’Agenzia delle Entrate ha precisato quanto segue:

  1. è possibile verificare i codici Ateco, prevalente e secondari, collegati alla propria posizione fiscale e registrati in Anagrafe tributaria accedendo alla propria area riservata del sito dell’Agenzia delle Entrate tramite SPID, la Carta nazionale dei servizi (CNS) o la Carta d’identità elettronica (CIE). Professionisti, imprese e persone fisiche titolari di partita Iva possono ancora accedere all’area riservata con le credenziali Entratel/Fisconline rilasciate dall’Agenzia. All’interno dell’area riservata occorre selezionare il servizio “Cassetto fiscale” e aprire la sezione “Dati anagrafici” per verificare il codice Ateco prevalente e la sezione “Altre attività”, per verificare i codici Ateco delle eventuali attività secondarie;
     
  2. i contribuenti sono tenuti a valutare, in base alla nuova Classificazione Ateco 2007, se il codice comunicato in precedenza sia stato modificato;
     
  3. l’adozione della nuova classificazione non comporta l’obbligo di presentare un’apposita dichiarazione di variazione dati ai sensi degli articoli 35 e 35-ter del Dpr 633/72 (in tal senso si richiama la Risoluzione 24 giugno 2008, n. 262/E).

(MF/ms)
 




Cessione credito imposta “Bonus edilizi”: frazionamento

crediti d’imposta derivanti da bonus edilizi ceduti alle banche possono essere a loro volta ceduti ai correntisti anche frazionati per singola annualità, senza la necessità di dover cedere a un unico soggetto l’intero credito.

Dopo l’anticipazione del Ministro all’Economia Franco durante il question time dello scorso 27 aprile, che non aveva fugato tutti i dubbi degli operatori, il 6 maggio è arrivato il chiarimento da parte di Ernesto Maria Ruffini.

Il Direttore dell’Agenzia delle Entrate, intervenuto alla giornata di studio “Bloccare le frodi senza bloccare la cessione dei bonus edilizi”, tenutasi a Venezia, ha spiegato che “nel momento in cui il credito viene immesso nel sistema, e quindi diventa di fatto un credito ceduto e a sua volta cedibile, può essere ceduto con singoli codici univoci relativi alle singole annualità a cui si riferisce”.

Di conseguenza, in presenza di un credito complessivo detraibile in più anni, “ognuno di quegli anni – ha aggiunto – può avere un codice ulteriore e può essere ceduto a soggetti differenti, senza necessariamente trovare un acquirente che si compri tutto il pacchetto.

È possibile trovare soggetti diversi, ciascuno dei quali prende soltanto una frazione”.

Resta inteso, però, che il frazionamento riguarda la singola annualità e che non potrà esserci un’ulteriore suddivisione in frazioni più piccole: “Non c’è un’ulteriore frazione all’interno dell’annualità – ha spiegato Ruffini in proposito –. Posso parcellizzare per annualità di competenza, attribuisco un codice univoco a quella annualità e cedo quella singola annualità non dovendo per forza cedere l’intero credito”.

Tale interpretazione, che verrà messa nero su bianco in una circolare che l’Agenzia emanerà nelle prossime settimane, è quella che, ha sottolineato Ruffini, “meglio risponde alla finalità della norma” che ha portato all’introduzione dei codici univoci, ovvero contrastare le frodi attraverso un sistema che consentisse di risalire sempre alla genesi del credito. In effetti, la maggior parte delle frodi, ha confermato il Direttore delle Entrate, sono state perpetrate proprio con questo sistema, “l’artificioso frazionamento del credito”, oltreché con le “cessioni a catena”, anch’esse attuate per nascondere l’origine illecita del credito d’imposta.

Sulla possibilità che ci potessero essere frodi, il sistema “era stato avvertito per tempo”, ha spiegato il Direttore della UIF, Claudio Clemente, e seppur con ritardo ha comunque risposto.

Prova ne sia l’aumento registrato nei primi mesi del 2022 delle segnalazioni di operazioni sospette relative agli ecobonus.

A fronte delle circa 500 arrivate lo scorso anno, nei primi quattro mesi del 2022 sono già a quota 700, “la gran parte dal sistema bancario. Sarebbe utile – ha aggiunto Clemente – una maggiore partecipazione anche da parte di altri soggetti, perché proprio il fatto che non tutti abbiano reagito con uguale forza ha portato al problema delle frodi”.

I commercialisti, dal canto loro, “si sono assunti le loro responsabilità”. A dimostrarlo le check list diffuse nei mesi scorsi dalla Fondazione di categoria. “Il nostro – ha sottolineato Nicolò La Barbera, esponente della FNC – dovrebbe essere un visto di conformità «leggero», un controllo formale delle carte, ma abbiamo voluto che il controllo fosse sostanziale, anche a costo di venire accusati di essere troppo rigidi”.
Asseverazioni, visti di conformità e codici univoci, ha continuato il neo-Presidente dell’ODCEC di Palermo, sono strumenti “sufficienti anche al mondo bancario per poter acquisire il credito serenamente”. Oltre ai controlli a valle, secondo La Barbera, sarebbe però necessario implementare anche quelli “a monte”, in modo da evitare di chiamare in causa il professionista “quando è ormai troppo tardi”.

Sarebbe necessaria, inoltre, una semplificazione delle procedure dal lato degli istituti di credito, quantomeno nel senso di una loro maggiore uniformità. Un obiettivo che, però, non è facile da raggiungere: “Noi – ha ricordato Gianfranco Torriero, Vicepresidente dell’ABI – non siamo un sistema ma un settore composto da soggetti in forte competizione tra loro. Ogni banca ha un proprio sistema e ognuna ritiene di avere il migliore. Da questo punto di vista, riuscire a trovare un minino comune denominatore in presenza di uffici compliance anche molto diversi tra loro, è complicato”.

L’acquisizione dei crediti d’imposta, in ogni caso, va avanti. “Le banche – ha sottolineato Carlo Piana, Direttore Generale di Crédit Agricole FriulAdria – non hanno chiuso i rubinetti ma hanno un plafond accoglibile in compensazione. Ecco perché la norma che consente di rimettere in circolo i crediti acquisiti è così importante”. Crédit Agricole ha assunto impegni per circa 3,1 miliardi e, di questi, quasi la metà sono già stati erogati, nella maggior parte dei casi, in “modo abbastanza accelerato”.

(MF/ms)
 




Registrazione seminario: “Tutela ambientale e contrasto alla criminalità”

Giovedì 5 maggio 2022, presso la sede di Api, si è tenuto il seminario dal titolo: “Tutela ambientale e contrasto alla criminalità”.

Il programma:
Saluti iniziali
Luigi Sabadini, Presidente Confapindustria Lombardia
Francesco Napoli, Vicepresidente Confapi
 
Colonnello Igor Infante, Comandante Provinciale Carabinieri di Lecco

Introduzione
Silvia Negri, responsabile Ambiente e Sicurezza Api Lecco Sondrio

Il contrasto ai reati nel settore dei rifiuti e delle bonifiche
Capitano Chiara Guariglia, comandante Nipaaf di Lecco

Criminalità ambientale nella gestione dei rifiuti, modelli organizzativi
Maggiore Marcello Capodiferro, comandante Noe di Brescia

Per vedere la registrazione del convegno CLICCARE QUI

 




50 presenti al seminario Api-Carabinieri sulla “Tutela ambientale e contrasto alla criminalità”

Si è tenuto ieri pomeriggio presso la sede di Api Lecco Sondrio il seminario dal titolo “Tutela ambientale e contrasto alla criminalità” organizzato dall’associazione in collaborazione con i Carabinieri di Lecco. L’evento è inserito nel protocollo di intesa che il Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri, Generale Teo Luzi, e il Presidente di Confapi, Maurizio Casasco, hanno sottoscritto per la tutela del patrimonio informativo aziendale, attraverso la prevenzione dell’utilizzo illegale dei dati, per la salvaguardia dagli illeciti ambientali e per il contrasto alle infiltrazioni della criminalità organizzata nell’attività economica.

All’evento organizzato a Lecco, che prevedeva la possibilità di partecipazione in presenza o in modalità webinar, hanno aderito circa 50 persone. Dopo i saluti iniziali di Luigi Sabadini, presidente di Confapindustria Lombardia e consigliere di Api Lecco Sondrio, è intervenuto il vice-presidente nazionale di Confapi Francesco Napoli che ha sottolineato l’importanza fondamentale della collaborazione tra associazione di categoria, imprese e Carabinieri per promuovere una cultura di legalità. Per l’Arma ha portato i saluti il Colonello Igor Infante, Comandante provinciale dei Carabinieri della provincia di Lecco.

I principali relatori del convegno sono stati Silvia Negri, responsabile ambiente e sicurezza per Api che ha introdotto i lavori parlando delle norme per le aziende relative ai rifiuti, alla loro classificazione, al loro deposito e al loro trasposto.
Il secondo intervento è stato quello del Capitano Chiara Guariglia, comandante Nipaaf di Lecco che ha parlato di “Il contrasto ai reati nel settore dei rifiuti e delle bonifiche”, il terzo e ultimo è stato quello del Maggiore Marcello Capodiferro, comandante Noe di Brescia, che è intervenuto su “Criminalità ambientale nella gestione dei rifiuti, modelli organizzativi”.

Anna Masciadri
Ufficio Stampa




Bando “Voucher digitale I4-0 base e avanzato”: presentazione 11 e 17 maggio 2022

Il sistema camerale mette a disposizione delle risorse per sostenere le Micro, Piccole e Medie Imprese (MPMI) lombarde nell’adozione/introduzione in azienda di tecnologie digitali 4.0. Sia per progetti “base” cioè a minore complessità, sia per progetti “avanzati”, più complessi e più costosi.

Chi può partecipare
Soggetti beneficiari sono le MPMI lombarde iscritte ed attive al Registro delle Imprese (che non abbiano beneficiato in passato del Bando “Voucher digitali I4.0 Lombardia 2021”). Il sito uniocamere Lombardia contiene tutte le informazioni di dettaglio.

Spese ammissibili
Sono considerati ammissibili progetti di adozione/introduzione in azienda di tecnologie digitali 4.0, intese come soluzioni, applicazioni, prodotti/servizi innovativi 4.0 relative ad una o più tecnologie tra quelle previste dal Bando. I progetti premiati prioritariamente sono quelli che prevedono esternalità positive in termini di ecosostenibilità e risparmio energetico oppure favorire la sicurezza sui luoghi di lavoro. In particolare sono ammissibili spese relative a consulenza, formazione ed investimenti in attrezzature tecnologiche e programmi informatici.

Modalità e scadenza
Per il Voucher digitale I4-0 base, le domande di partecipazione devono essere trasmesse esclusivamente in modalità telematica, con firma digitale, tramite il sito (cliccare quidalle ore 10.00 dell’11 maggio 2022 (sportello telematico “22VB”) per tutti i progetti ad eccezione dei progetti di “vertical farming”; dalle ore 14.00 dell’11 maggio 2022 (sportello telematico “22VF”) per i progetti di “vertical farming”; fino alle ore 12.00 del 24 giugno 2022, salvo esaurimento anticipato delle risorse.

Per il Voucher digitale I4-0 avanzato, le domande di partecipazione devono essere trasmesse esclusivamente in modalità telematica, con firma digitale, tramite il sito (cliccare quidalle ore 11.00 del 17 maggio 2022 alle ore 17.00 del 4 luglio 2022.
Il contributo è concesso con procedura valutativa a graduatoria secondo il punteggio assegnato al progetto.

Caratteristiche dell’agevolazione
L’agevolazione consiste in un contributo a fondo perduto a parziale copertura delle spese sostenute, per un investimento minimo di € 15.000,00 fino ad un massimo € 50.000,00. L’intensità del contributo è pari al 50% delle spese ammissibili, fino a un contributo massimo di € 25.000,00.

(SN/am)
 




Api Lecco Sondrio: assemblea annuale il 25 maggio alle ore 17.30

Si comunica che l’Assemblea annuale di Api Lecco Sondrio si terrà mercoledì 25 maggio alle ore 17.30 presso la sede Api di via Pergola 73, Lecco.

Per permetterci di accogliere al meglio gli Imprenditori e rispettare le norme anti-Covid che saranno vigenti in quella data, è necessario confermare la propria partecipazione inviando il seguente modulo allegato via email all’indirizzo: segreteria@api.lecco.it oppure via fax (n. 0341.282034) entro il 19 maggio 2022.

Al termine dell’Assemblea è previsto un buffet presso la hall della sede di via Pergola.

Ricordiamo agli Imprenditori Associati che alle ore 20.30 presso il Nuovo Cinema Aquilone (Via Parini, 16 – Lecco) si terrà l’ultima proiezione del cineforum Officina Cinema organizzato dal Gruppo Giovani Imprenditori di Api Lecco Sondrio per i festeggiamenti del 30esimo anniversario di fondazione. Il film che verrà proiettato sarà “Joy” (Usa, 2015).

Si allegano la convocazione e i moduli da compilare per l’adesione.

(SG/sg)




Isa: invariati i punteggi per l’accesso ai benefici del regime premiale

Con il provvedimento n. 143350, pubblicato il 27 aprile, l’Agenzia delle Entrate ha confermato i punteggi di affidabilità già previsti l’anno scorso necessari per fruire dei benefici del regime premiale ai fini ISA.

Viene confermato anche il meccanismo in base al quale è possibile accedere ai benefici sia ottenendo il punteggio richiesto nell’annualità di applicazione dell’ISA, sia, ove ciò non accada, valutando il punteggio dell’anno di applicazione congiuntamente a quello dell’anno precedente.

Ove il risultato di affidabilità sia pari almeno a 8 per il periodo d’imposta 2021, oppure almeno a 8,5 come media semplice dei livelli di affidabilità 2020 e 2021, è possibile accedere ai seguenti benefici del regime premiale:

  • esonero dal visto di conformità sulla dichiarazione annuale per la compensazione dei crediti di importo non superiore a 50.000 euro annui relativi all’IVA, maturati nell’annualità 2022, a 20.000 euro annui relativi alle imposte dirette, maturati nel periodo 2021, a 20.000 euro annui relativi all’IRAP, maturati nel periodo 2021;
  • esonero dal visto di conformità sulla richiesta di compensazione del credito IVA infrannuale, maturato nei primi tre trimestri del 2023, per crediti di importo non superiore a 50.000 euro annui;
  • esonero dal visto di conformità, ovvero dalla prestazione della garanzia, sulla richiesta di rimborso del credito IVA maturato per l’anno d’imposta 2022, per crediti d’importo non superiore a 50.000 euro annui;
  • esonero dal visto di conformità, ovvero dalla prestazione della garanzia, sulla richiesta di rimborso del credito IVA infrannuale maturato nei primi tre trimestri dell’anno d’imposta 2023, per crediti di importo non superiore a 50.000 euro annui.
Ove il risultato di affidabilità sia pari almeno a 9, tanto per il solo 2021, quanto come media semplice dei livelli di affidabilità 2020 e 2021, il contribuente può accedere anche ai seguenti benefici del regime premiale:
  • esclusione dalla disciplina delle società non operative;
  • esclusione dalla determinazione sintetica del reddito complessivo con riferimento al 2021, a condizione che il reddito complessivo accertabile non ecceda di due terzi il reddito dichiarato.
Se il risultato di affidabilità è pari almeno a 8,5 per il 2021, oppure a 9 come media semplice dei livelli di affidabilità 2020 e 2021, il contribuente può beneficiare dell’esclusione dagli accertamenti basati sulle presunzioni semplici.

Il raggiungimento di un livello di affidabilità fiscale pari a 8 per il periodo d’imposta 2021, anche per effetto dell’indicazione di ulteriori componenti positivi, consente di ridurre di un anno i termini di accertamento con riferimento ai redditi d’impresa e di lavoro autonomo.

Il regime premiale è applicabile se per l’attività esercitata (o per quella esercitata in misura prevalente, in caso di esercizio di più attività d’impresa o più attività di lavoro autonomo) è previsto uno specifico ISA e se lo stesso è effettivamente applicato dal contribuente.

Ne risultano quindi esclusi i contribuenti che, per il periodo d’imposta interessato:

  • non presentano il modello ISA in presenza di una causa di esclusione;
  • oppure presentano il modello solo per fini statistici o ai fini dell’acquisizione dei dati necessari all’elaborazione futura degli ISA (circ. Agenzia delle Entrate n. 17/2019, § 4, e n. 16/2020, § 8.1).
Ciò vale – sulla base delle indicazioni della circ. n. 6/2021 – anche in caso di operatività delle cause di esclusione legate all’emergenza COVID che, per il periodo d’imposta 2021, interessano i contribuenti che:
  • hanno subito una diminuzione di almeno il 33% dei ricavi ovvero dei compensi nel periodo d’imposta 2021 rispetto al periodo d’imposta 2019 (codice di esclusione n. 15 nei modelli REDDITI);
  • hanno aperto la partiva IVA a partire dal primo gennaio 2019 (codice di esclusione 16);
  • esercitano, in maniera prevalente, le attività economiche individuate con i codici attività riportati nella Tabella n. 2 che sarà allegata alle istruzioni di parte generale dei modelli ISA (codice di esclusione 17).
Infine, se sono conseguiti sia redditi d’impresa sia redditi di lavoro autonomo, l’accesso al regime premiale è possibile se:
  • il contribuente applica, per entrambe le categorie reddituali, i relativi ISA, ove previsti;
  • il punteggio di ogni ISA, anche sulla base di più periodi d’imposta, è pari o superiore a quello minimo individuato per l’accesso al beneficio
(MF/ms)



Entratel: prorogato al 31 dicembre 2022 il rinnovo dei certificati di sicurezza

È stato prorogato al 31 dicembre 2022 il termine ultimo per il rinnovo dei certificati per l’adeguamento ai nuovi standard di sicurezza. Lo ha comunicato l’Agenzia delle Entrate, con un avviso pubblicato il 29 aprile nell’ambiente Entratel/Fisconline, a ridosso della scadenza originaria prevista per il 30 aprile 2022. 

Si tratta, in particolare, dei certificati digitali per la firma e cifratura dei documenti informatici da scambiare mediante i canali telematici e l’infrastruttura SID.

Eventuali richieste di generazione dei certificati effettuate con una versione non aggiornata delle applicazioni – ha avvisato l’Agenzia – verranno scartate dal sistema con il seguente messaggio: “Formato della richiesta di iscrizione al registro utenti non valido (K1024). Verificare la versione del software di generazione dell’ambiente di sicurezza”.

Nell’Avviso è stato precisato che i nuovi requisiti minimi di sicurezza da recepire sono:

  • algoritmo di hash: SHA-256;
  • algoritmo di cifratura: AES-256;
  • lunghezza delle chiavi RSA: 4096 bit (cifratura) e 4096 o 2048 bit (firma).
Per il rinnovo dei certificati potranno essere utilizzate le applicazioni “Desktop Telematico – Entratel” oppure “Generazione certificati”, mediante le quali è possibile anche verificare l’aggiornamento dei certificati, come di seguito descritto.
  • Desktop Telematico: utilizzare la funzione “Sicurezza – Visualizza certificati” del menù “Entratel”, selezionare il bottone “Dettaglio” dopo aver specificato il certificato da verificare, e verificare che nella cartella “Generale – Certificato selezionato” appaia la dicitura “Chiave Pubblica: Sun RSA public key, 4096 bits”; nel caso la dicitura elenchi un valore diverso, il certificato dovrà essere aggiornato procedendo alla revoca dell’ambiente di sicurezza e alla generazione di un nuovo ambiente di sicurezza;
  • Gestione certificati: utilizzare la funzione “Gestisci ambiente – Visualizza certificati”, selezionare il bottone “Dettaglio” dopo aver specificato il certificato da verificare, e controllare che nella cartella “Generale – Certificato selezionato” appaia la dicitura “Chiave Pubblica: Sun RSA public key, 4096 bits”. Qualora la dicitura descriva un valore diverso, il certificato dovrà essere aggiornato procedendo alla revoca dell’ambiente di sicurezza e alla generazione di un nuovo ambiente di sicurezza.
(MF/ms)