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Lavoratori che utilizzano macchine: obblighi del D.lgs. 81/2008 in tema di formazione e addestramento

In tema di formazione obbligatoria nel campo della sicurezza sul lavoro, si porta all’attenzione delle aziende il prospetto che chiarisce come adempiere sia in modo formale che sostanziale agli obblighi esistenti.
 
Si attinge al Piano Mirato Macchine del 19/06/2020 disponibile sul sito di Ats Brianza, che contiene due allegati utili a sintetizzare gli obblighi e le modalità per documentarli, in tema di addestramento e di formazione.
 
 
Allegato P
Formazione e addestramento dei lavoratori che utilizzano macchine in azienda: formazione generale, specifica, integrativa, addestramento e aggiornamento periodico.
 
Allegato Q
Modulo per la registrazione dell’addestramento sul campo: per documentare con chiarezza le istruzioni di lavoro e i Dpi da utilizzare, specificando tempi e modalità di addestramento e rilasciando al termine un giudizio di autonomia e adeguatezza.                                                            
 
Per ogni chiarimento, Silvia Negri di Api Lecco Sondrio resta a disposizione per accompagnare le aziende associate nell’assolvimento adeguato di questi obblighi.

(SN/bd)
 




Aggiornamento teorico/pratico addetti conduzione carrelli elevatori semoventi con operatore a bordo d.lvo 81/08 e accordo stato-regioni 2012

L’obbligo di formare gli operatori incaricati all’uso di carrello elevatore è previsto dall’art. 73 del D.Lgs. 81/08 e nell’Accordo Stato-Regioni relativo alle attrezzature del 22 febbraio 2012 (allegato VI). Nello specifico al punto 6 dell’Accordo chiamato “Durata della validità dell’abilitazione ed aggiornamento” si segnala che l’abilitazione dell’operatore deve essere rinnovata entro 5 anni dalla data di rilascio dell’attestato di abilitazione di cui al punto 5.2, previa verifica della partecipazione a corsi di aggiornamento. E’ un corso di aggiornamento per carrelli industriali semoventi (cioè esclusi quelli a braccio telescopico).
 
L’assenza della regolare frequenza al corso di aggiornamento non fa venir meno il credito formativo maturato (ovvero l’abilitazione), ma non consente al lavoratore di continuare ad utilizzare il carrello elevatore (abilitazione sospesa).
 
Solo il completamento dell’aggiornamento, pur se effettuato in ritardo, consente al lavoratore di ritornare ad eseguire la funzione esercitata ovvero la guida del carrello elevatore.
 
Api Lecco, con la collaborazione di Apiservizi Srl, promuove il corso “Aggiornamento teorico/pratico addetti conduzione carrelli elevatori semoventi con operatore a bordo” rivolto ai lavoratori addetti alla conduzione di carrelli elevatori semoventi con operatore a bordo che devono aggiornare le proprie competenze. 
Il corso ha una durata di 4 ore (1 ora per argomenti teorici e 3 ore per quelli pratici).
 
Al termine del corso, con frequenza obbligatoria di almeno il 100% delle ore di formazione, sarà effettuata una verifica di apprendimento ed al superamento della stessa sarà rilasciato il relativo attestato.
 
 Requisiti: comprensione lingua italiana
 

 Programma
  • Presentazione del corso
  • Responsabilità dell’operatore addetto all’uso del carrello elevatore.
  • Attrezzature intercambiabili: tipologie, istruzioni, marcatura, targhe delle portate.
  • Regole per il conducente: modalità di utilizzo in sicurezza dei carrelli semoventi, regole di movimentazione, norma UNI ISO 3691, nozioni di guida, possibili rischi legati all’uso del carrello elevatore;
  • Approfondimento dei vari componenti e delle sicurezze seguendo le istruzioni di uso del carrello: componenti del carrello semovente, forche, organi di presa, posto di guida, comandi, controlli;
  • Approfondimento delle manutenzioni e delle verifiche secondo quanto indicato nelle istruzioni di uso del carrello.

Calendario:           venerdì 19 marzo 2021 dalle ore 08.30  alle ore 12.30
 
Teleformazione
 
Costi:      Il costo per la partecipazione al corso è di:
                € 60,00 + Iva per associati ad Api Lecco.
                € 90,00 + Iva per non associati ad Api Lecco.

Le iscrizioni, mediante il modulo allegato, dovranno pervenire presso l’Api  via email nadia.crotta@api.lecco.it  entro venerdì 12 Marzo 2021.
 
Si precisa che:

  • I corsi verranno effettuati solo al raggiungimento del numero minimo di partecipanti;
  • nel caso di iscrizioni eccedenti il numero previsto si potranno programmare nuove edizioni del corso;
  • per ottenere l’attestato di frequenza è obbligatorio partecipare al 100% del  percorso formativo.

Api Lecco – Area Formazione è a disposizione per informazioni e chiarimenti (tel. 0341.282822).

(SB/mc)
 




Aggiornamento formazione rspp/datore di lavoro (rischio alto)

Api Lecco Sondrio, con la collaborazione di Api Servizi Srl, promuove un corso rivolto all’aggiornamento della formazione dei Datori di Lavoro che ricoprono direttamente l’incarico di Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione ai sensi dell’articolo 34, commi 2 e 3 del D.lgs. 9 aprile 2008 n. 81, e successive modifiche ed integrazioni.

 
 
Obiettivi
Assolvere l’obbligo di Legge indicato dall’Accordo Stato Regioni (rep.atti n.223/CSR del 21 dicembre 2011) che disciplina i corsi di formazione per lo svolgimento diretto, da parte del Datore di Lavoro, dei compiti di prevenzione e protezione dai rischi (RSPP/DL), ai sensi dell’articolo 34, commi 2 e 3 del D.lgs. 9 aprile 2008 n. 81, e successive modifiche ed integrazioni.

Nota bene

  • Ricordiamo che la mancata frequenza del corso di aggiornamento non fa venir meno il credito formativo maturato ma sospende il Datore di lavoro dalla carica di RSPP fino al completamento dell’aggiornamento previsto. In tal caso, e per il periodo di sospensione, in azienda risulta assente il RSPP. Tale assenza equivale alla mancata nomina del RSPP (Art. 17, co. 1, lett. b) sazionata con: arresto da tre a sei mesi o ammenda da 2.740,00 a 7.014,40 euro [Art. 55, co. 1 lett. b)] .
  • Le violazioni in materia di tutela della salute e della sicurezza sul lavoro che costituiscono il presupposto per l’adozione del provvedimento di sospensione dell’attività imprenditoriale sono quelle individuate nell’Allegato I (Art. 14 comma 1 D.L.vo 81/08).
  • Riportiamo di seguito una tabella semplificata sulla formazione del RSPP Datore Lavoro
Nomina RSPP Formazione
Effettuata
Eventuale completamento formazione Aggiornamento
Prima
del 31/12/1996
Nessuna Nessun completamento:
esonero
Aggiornamento entro 10/01/2014 (24 mesi dalla pubblicazione dell’accordo)
Dopo
il 01/01/1997
Nessuna Formazione Obbligatoria: Da fare “subito” secondo il rischio del settore di appartenenza (16-32-48 ore) Aggiornamento entro 5 anni dalla data di conclusione del corso di formazione.
Dopo
il 01/01/1997
Conforme D.M. 16/01/1997 e documentata.
(attestato con riferimenti legge e durata di almeno 16 ore).
Nessun completamento:
esonero
Aggiornamento entro 11/1/2017 (5 anni dall’entrata in vigore dell’accordo)
Nuova attività con nuova nomina dal 2012 Nessuna Formazione Obbligatoria: Completare la formazione entro max 90 gg. dall’inizio della nuova attività. Secondo il rischio del settore di appartenenza (16-32-48 ore) Aggiornamento entro 5 anni dalla data di conclusione del corso di formazione.
Regime transitorio
prima applicazione
In corso o da iniziare purché con iscrizione documentata prima del 25/01/2012 e completata entro 26/07/2012 con programma conforme al D.M. 16/01/1997 Nessun completamento:
esonero
Aggiornamento entro 5 anni dalla data di conclusione del corso di formazione.
PROGRAMMA
MISURE CONTENIMENTO MALATTIA COVID-19
  • Cenni sulla biologia dei Coronavirus e specificatamente del virus Sars-CoV-2
  • DPI contenimento diffusione della malattia COVID-19 all’interno dell’azienda
  • SMARTWORKING: a chi è riservato e come attuarlo in azienda
  • Modalità di pulizia e sanificazione in azienda come indicato dall’ISS, dall’OMS e dal Ministero della Salute
  • Utilizzo dei presidi medico chirurgici e dei biocidi per la sanificazione degli ambienti di lavoro e degli oggetti e superfici
  • Misurazione temperatura corporea
  • Test diagnostici
  • Vaccini
AGGIORNAMENTO NORMATIVO
  • Presentazione e analisi delle indicazioni” GUIDA ALLA RIPRESA DEL LAVORO NELLE AZIENDE DOPO L’EMERGENZA COVID-19 dell’ATS Brianza
  • Responsabilità del Datore di Lavoro in caso di lavoratore positivo alla presenza del Sars-CoV-2
  • Documentazione e informazione ai lavoratori necessaria per l’attivazione dello SMARTWORKING
  • Protocollo condiviso tra il Governo e le Parti Sociali per il contenimento dell’infezione da COVOD-19 nelle imprese
  • Guida per la stesura del protocollo aziendale per il contenimento dell’infezione da COVOD-19 da parte del Comitato
  • Delibere e circolari Regione Lombardia
  • DPCM
  • Cenni Protocollo cantieri per il contenimento dell’infezione da COVOD-19 nelle imprese
  • Check-list verifica applicazione protocollo INAIL
  • Check-list auto-verifica applicazione protocollo ATS BRIANZA
  • Circolare Ministero indicazioni ai Medici Competenti
  • Indicazioni garante Privacy
  • Decreto Cura Italia sulla responsabilità del Datore di Lavoro
  • Regione Lombardia: gestione rifiuti COVID-19
  • Informativa INAIL sul lavoro agile
  • ISS: disinfettanti
  • ISS: pulizia e sanificazione
  • Formazione, informazione e addestramento obbligatori secondo D.Lgs..81/08: Artt.71 e 73 del D.Lgs..81/08
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE PER CONTENIMENTO COVID-19
  • DPI , mascherine chirurgiche, DPI validati INAIL, mascherine validate ISS, tutorial su mascherine, indicazioni per l’addestramento da fare ai lavoratori, FIT-TEST
GESTIONE DELLA SICUREZZA IN AZIENDA
  • Scheda di autovalutazione PIANO MIRATO ATS BRIANZA scale portatili
  • Scheda di autovalutazione PIANO MIRATO ATS BRIANZA rischio meccanico
  • Scheda di autovalutazione PIANO MIRATO ATS BRIANZA gestione della sicurezza
TEST VALUTAZIONE
  • Test di valutazione apprendimento composto da domande con risposta multipla

Modulo 1:        martedì 2 marzo 2021 dalle ore 08.30 alle ore 12.30
Modulo 2:        martedì 9 marzo 2021 dalle ore 08.30 alle ore 12.30
Modulo 3:        martedì 16 marzo 2021 dalle ore 08.30 alle ore 12.30 – dalle 13.30  alle 15.30

Totale:           14  ore compresa 1 ora per la Verifica finale di apprendimento
Sede:             Teleformazione
Costi:             Il costo per la partecipazione al corso è di € 200,00 + Iva per associati ad Api Lecco Sondrio.
                       € 300,00 + Iva per non associati ad Api Lecco Sondrio.

Le iscrizioni, mediante il modulo allegato, dovranno pervenire presso l’Api  via email nadia.crotta@api.lecco.it  entro lunedì 22 febbraio 2021.

Si precisa che:

  • I corsi verranno effettuati solo al raggiungimento del numero minimo di partecipanti;
  • nel caso di iscrizioni eccedenti il numero previsto si potranno programmare nuove edizioni del corso;
  • per ottenere l’attestato di frequenza è obbligatorio partecipare al 100% del  percorso formativo.

L’Area Formazione di Api Lecco Sondrio è a disposizione per informazioni e chiarimenti (tel. 0341.282822).

(SB/mc)




Denuncia annuale dei volumi di acque industriali scaricate in fognatura: scadenza

Come noto il 28 febbraio 2021 scade il termine per effettuare la “denuncia” delle acque industriali scaricate in pubblica fognatura nel corso dell’anno precedente. 

  • Non sono soggetti obbligati alla denuncia citata nè gli insediamenti produttivi che scaricano in corpi idrici superficiali (competenza provinciale) nè gli insediamenti che producono solo scarichi assimilabili ad acque reflue civili. 
     
  • Sono obbligati alla denuncia: i legali rappresentanti degli insediamenti produttivi ed i proprietari dell’immobile in cui ha sede un’impresa le cui acque reflue provengono, anche parzialmente, da siti produttivi e sono utilizzate nei processi industriali, e vengono immesse nelle pubbliche fognature.

 
Si tratta di comunicare al gestore del servizio idrico di competenza i dati quali-quantitativi delle acque utilizzate e in seguito scaricate in pubblica fognatura nell’anno precedente.
 
La denuncia deve essere effettuata utilizzando la modulistica del gestore, alla quale bisogna allegare il rapporto di prova emesso da un laboratorio, relativamente ai controlli analitici effettuati nell’ultimo trimestre sulle acque industriali e/o meteoriche contaminate.
 
Per chi non ricevesse direttamente il modulo dal gestore, si segnala dal sito internet Larioreti il modulo scaricabile e compilabile e anche l’informativa con le modalità di presentazione.
 
L’Ente destinatario della denuncia ha facoltà di effettuare controlli e prelievi allo scarico.
Api Lecco, servizio ambiente e sicurezza, resta a disposizione per dare supporto in caso di necessità di chiarimenti.
 
(SN/bd)
 




Gestione Separata Inps : aliquote 2021

Riportiamo di seguito le aliquote contributive in vigore dal 1° gennaio 2021 diffuse dall’Inps nella circolare n. 12 del 5 febbraio 2021, da applicare ai soggetti iscritti alla Gestione Separata.
 
Aliquote contributive dal 1° gennaio 2021
 

Collaboratori e figure assimilate Aliquote
Soggetti non assicurati presso altre forme pensionistiche obbligatorie per i quali è prevista la contribuzione aggiuntiva DIS-COLL 34,23%
(33,00 IVS + 0,72 + 0,51 aliquote aggiuntive)
Soggetti non assicurati presso altre forme pensionistiche obbligatorie per i quali non è prevista la contribuzione aggiuntiva DIS-COLL 33,72%
(33,00 IVS + 0,72 aliquota aggiuntiva)
Soggetti titolari di pensione o provvisti di altra tutela pensionistica obbligatoria 24%

 
Ripartizione dei contributi
La ripartizione degli oneri contributivi è pari a 2/3 a carico del committente e 1/3 a carico del percipiente.
L’azienda committente ha l’obbligo di versare il totale dei contributi calcolati entro il giorno 16 del mese successivo a quello di effettiva corresponsione del compenso, tramite modello F24 telematico.
 

Liberi Professionisti Aliquote
Soggetti non assicurati presso altre forme pensionistiche obbligatorie 25,98%
(25,00 IVS + 0,72 aliquota aggiuntiva + 0,26 Iscro)
Soggetti titolari di pensione o provvisti di altra tutela pensionistica obbligatoria 24%

 
Il nuovo contributo aggiuntivo per la copertura dell’indennità straordinaria di continuità reddituale e operativa (c.d. Iscro), pari allo 0,26%, è stato introdotto dall'art. 1, comma 398 della legge 30 dicembre 2020, n. 178.
 I professionisti iscritti alla gestione separata Inps devono versare gli oneri contributivi a loro carico essi stessi tramite modello F24 in corrispondenza delle scadenze previste per il pagamento delle imposte sui redditi (saldo 2020, primo e secondo acconto 2021).
 
Massimale contributivo
La contribuzione alla Gestione separata INPS è dovuta sino al raggiungimento di un massimale, rivalutato annualmente in base all’indice Istat.
Per l’anno 2021 il massimale contributivo annuo è pari a € 103.055,00.
 
Minimale contributivo
Ricordiamo che la Gestione separata Inps non prevede un minimale sul quale è dovuto il versamento dei contributi, bensì stabilisce una quota minima di contribuzione sulla quale può essere accreditato l’intero anno.
L’imponibile di riferimento su cui l’istituto fissa i valori del contributo minimo annuo 2021
 è pari a € 15.953,00 e i conseguenti valori sono riepilogati nella seguente tabella:
 

Reddito minimo annuo Aliquote Contributo minimo annuo
€ 15.953,00 34,23% € 5.460,71 per i collaboratori e le figure assimilate
(di cui € 5.264,52 ai fini pensionistici)
€ 15.953,00 33,72% € 5.379,35 per i collaboratori e le figure assimilate
(di cui € 5.264,52 ai fini pensionistici)
€ 15.953,00 25,98% € 4.144,59 per i liberi professionisti
(di cui € 3.988,25 ai fini pensionistici)
€ 15.953,00 24,00% € 3.828,72
 

 
In caso in cui non sarà raggiunta contribuzione minima annua di cui sopra, i mesi verranno accreditati in corrispondenza al contributo versato.

(PF/fp)
 




Inps: valori per il calcolo delle contribuzioni al 1° gennaio 2021

Con la circolare n. 10 del 29 gennaio 2021, l’Inps comunica i nuovi minimali ai fini contributivi in vigore dal 1° gennaio 2021.
 
È possibile consultare tutte le tabelle relative ai nuovi valori disponibili negli allegati alla circolare: di seguito proponiamo la sintesi dei principali valori per l’anno 2021.
 
Minimali retribuzione giornaliera
Gli importi dei minimali sono sostanzialmente rimasti invariati per effetto della variazione percentuale dell’indice medio del costo della vita calcolato dall’ISTAT che, per l’anno 2020, è risultata pari al – 0,3%.
Pertanto il limite di trattamento minimo mensile di pensione risulta essere pari a € 515,58, mentre il limite di retribuzione giornaliera risulta equivale a € 48,98.
Di seguito i nuovi minimali giornalieri per l’anno 2021:
 

  Dirigente Impiegato Operaio
Industria € 135,48 € 48,98 € 48,98
Artigianato ——- € 48,98 € 48,98
Commercio € 135,48 € 48,98 € 48,98
 

 
Lavoratore a part-time
Il minimo orario deve essere conteggiato secondo la seguente formula: (minimale giornaliero x 6) / (ore settimanali previste dall’orario dei lavoratori a tempo pieno)
Ad esempio, nell’ipotesi di orario di 40 ore settimanali, il procedimento sarà il seguente;
€ 48,98 x 6gg / 40h = € 7,35
 
Lavoratori a domicilio
Il limite minimo di retribuzione giornaliera per i lavoratori a domicilio è ragguagliato a € 48,98.
 
Massimale annuo
Il massimale annuo della base contributiva pensionabile, previsto dall’art. 2 comma 18 della Legge 335/95, da applicarsi per i nuovi iscritti all’INPS dal 1° gennaio 1996 e per coloro che optano per la pensione con il sistema contributivo (solo dal 1° gennaio 2001), viene stabilito per l’anno 2021 a € 103.055,00.
Si rammenta che dal 1° gennaio 2003 è stato soppresso il massimale contributivo, di cui all’art. 3, comma 7, del D. LGS. n. 181/97, previsto per i dirigenti di aziende industriali.
 
Aliquota aggiuntiva 1%
L’aliquota aggiuntiva dell’1% prevista a carico del lavoratore per retribuzioni superiori alla prima fascia di retribuzione pensionabile nell’anno 2021, deve essere applicata su retribuzioni mensili superiori a € 3.948,00 (pari a € 47.379,00 annui).
Ricordiamo che il versamento del contributo aggiuntivo deve essere effettuato con il criterio della mensilizzazione.
 
Rivalutazione dell’importo per prestazioni di maternità obbligatoria
Con riferimento alle istruzioni fornite con circolare n. 181 del 16.12.2002, si comunica che l’importo dell’indennità di maternità obbligatoria a carico del bilancio dello Stato ai sensi di quanto disposto dall’art. 78 del D.Lgs. 26.03.2001 n. 151, per l’anno 2021 è pari a € 2.143,05.
 

anno 2021 Euro
Importo a carico del bilancio dello Stato per prestazioni di maternità obbligatoria € 2.143,05
 

Retribuzione annua concedibile riferita al congedo straordinario di cui all’art.42, comma 5, del decreto legislativo 26 marzo 2001, n. 151.
L’art. 42, comma 5 e seguenti, del decreto legislativo 26 marzo 2001, n.151 riconosce il diritto a soggetti specificamente individuati di fruire, entro sessanta giorni dalla richiesta, del congedo di cui al comma 2, dell’articolo 4, della legge 8 marzo 2000, n. 53, per assistenza di persone con handicap in situazione di gravità accertata ai sensi dell’articolo 4, comma 1, della legge 5 febbraio 1992, n. 104.
In particolare il comma 5-ter prevede “Durante il periodo di congedo, il richiedente ha diritto a percepire un’indennità corrispondente all’ultima retribuzione, con riferimento alle voci fisse e continuative del trattamento, e il periodo medesimo è coperto da contribuzione figurativa; l’indennità e la contribuzione figurativa spettano fino a un importo complessivo massimo di euro 43.579,06 annui per il congedo di durata annuale. Detto importo è rivalutato annualmente, a decorrere dall’anno 2011, sulla base della variazione dell’indice Istat dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati.”
A tale riguardo si comunica che per gli effetti della rivalutazione la retribuzione annua concedibile riferita al congedo straordinario di cui trattasi non può eccedere, per l’anno 2021, l’importo, arrotondato all’unità di euro, pari a € 48.738,00.
In seguito l’istituto provvederà all’aggiornamento delle tabelle con apposito messaggio e nelle sezioni online del proprio portale.

(FP/fp)
 




Conou 2021: novità per i produttori di oli minerali

Ad inizio anno la presente circolare intende segnalare il sito internet del Consorzio degli Oli, al quale aderiscono per legge coloro che immettono sul mercato gli oli minerali. Si chiama Consorzio Nazionale per la gestione, la raccolta e il trattamento degli Oli minerali Usati e si occupa di garantire la raccolta degli oli usati e il loro trattamento per evitare inquinamento e recuperare materie prime.

Lo statuto è stato aggiornato nel 2017 ed è consultabile sul sito del consorzio.

Con Decreto Ministeriale (in Gazzetta Ufficiale lo scorso 21 gennaio 2021), il Ministero dell’Economia e delle Finanze, ha aggiornato le modalità e i termini di accertamento, la riscossione e il versamento del contributo dovuto dalle imprese partecipanti al Conou.

Il Conou, nato quasi 40 anni fa come Consorzio Obbligatorio degli Oli Usati con Dpr 691/1982 (in ottemperanza alla direttiva 75/439/Cee), è stato il primo ente ambientale nazionale dedicato alla raccolta differenziata di un rifiuto pericoloso. Assicura su tutto il territorio nazionale la raccolta degli oli minerali usati, che vengono destinati in via prioritaria all’industria della rigenerazione. I soggetti ai quali le aziende consegnano gli oli usati (codice Cer pericoloso, famiglia 13), appartengono a questo consorzio che si avvale di alcuni impianti sul territorio nazionale per il trattamento di questi oli, che possono essere soggetti a rigenerazione, combustione o termodistruzione, come da spiegazione nell’apposita pagina del sito del Conou.

(SN/bd)




Pile e accumulatori: comunicazione annuale 2021

La scadenza per la presentazione della comunicazione annuale è il 31 marzo 2021 ed è prevista dal D.Lgs. 188 del 2008. Il sistema è attivo dal 20 gennaio e richiede l’inserimento dei dati sulle quantità di pile e accumulatori immesse sul mercato nel corso del 2020. Riguarda i produttori iscritti al Registro Nazionale Pile e Accumulatori e le modalità di compilazione e trasmissione non sono variate rispetto all’anno precedente.

La scrivania personale è accessibile dalla home page del portale Registro Pile cliccando su “Scrivania per i produttori”. L’accesso deve essere effettuato mediante CNS o SPID intestati al legale rappresentante o di altro soggetto precedentemente delegato. Una volta fatto l’accesso, la funzione da selezionare è “comunicazione pile”.

Non è previsto il versamento di alcun diritto di segreteria. Se l’impresa non ha immesso alcuna quantità sul mercato, la comunicazione va presentata ugualmente, indicando valori pari a 0. La compilazione è assistita da funzioni di aiuto specifiche per ogni pagina. La mancata compilazione comporta una sanzione amministrativa pecuniaria da 2.000 a 20.000 euro.

(SN/bd)




Ccnl Uniontessile-Confapi: accordo su posticipo aumento tabellare gennaio 2021

Le aziende interessate potranno utilizzare le linee guida contenute nel verbale e sottoscrivere un accordo con le Rsu, unitamente alle OO.SS. territoriali.

In allegato il verbale dell'incontro. 

(FP/fp)

 




Inps: nuova causale per integrazioni salariali Covid19

L’istituto ha pubblicato il messaggio n. 406 del 29 gennaio 2021 e fornisce le prime indicazioni operative utili alla trasmissione online delle domande relative ai trattamenti di integrazione salariale per Covid19.
Ricordiamo che, come da previsione della legge di bilancio n. 178 del 30 dicembre 2020, gli interventi sono possibili per un massimo di n. 12 settimane nel periodo 1° gennaio – 31 marzo 2021.
La nuova causale denominata “Covid19 L.178/20”, già disponibile nella procedura online, può essere utilizzata per gli interventi di cassa integrazione ordinaria, in deroga e assegno ordinario.
Tutti gli interventi di integrazione salariale non prevedono pagamenti di contributo addizionale da parte del datore di lavoro.
Viene mantenuto il criterio di trasmissione delle istanze entro la fine del mese successivo rispetto alla periodo in cui hanno avuto inizio le sospensioni: ad esempio, considerato che la legge di bilancio è entrata in vigore il 1° gennaio 2021, il termine ultimo per la trasmissione delle istanze iniziate nel mese di gennaio 2021 è il giorno 28 febbraio 2021.
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